Pippo Franco
«(che fico) / sognare di avere un motoscafo / che corre sul mare / e in tasca ai pantaloni / un po' di milioni / da spendere in gelati patatine popcorn e noccioline / e qualche fico»
Pippo Franco | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Musica demenziale Pop Cabaret Commedia |
Periodo di attività musicale | 1968 – in attività |
Etichetta | Cinevox, Lupus, Dischi Ricordi, Five Records |
Pippo Franco (pseudonimo di Franco Pippo; Roma, 2 settembre 1940) è un comico, conduttore televisivo e cantante italiano.
Pippo Franco è stato uno dei protagonisti della commedia sexy all'italiana, ed è fin dagli anni settanta uno dei comici e conduttori televisivi della televisione italiana. Fa parte della compagnia di varietà Bagaglino.
Non è il primo comico ad usare questo nome d'arte: già negli anni '20 un attore di varietà, Giuseppe Stagnitti, aveva raggiunto la notorietà con il nome d'arte Pippo Franco[1].
Biografia
Nasce a Roma ma ha origini irpine: i genitori, infatti, che si trasferirono nella capitale qualche anno prima della nascita dell'attore, erano di Vallata, in provincia di Avellino.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/b/b0/Pippo_Franco_Giovannona_Coscialunga_1973.jpg/200px-Pippo_Franco_Giovannona_Coscialunga_1973.jpg)
Cinema
Nel 1960 Pippo Franco esordisce nel musicarello di Mario Mattoli Appuntamento a Ischia: lo possiamo vedere mentre con il suo complesso I Pinguini (formato, oltre che da lui, da Cristiano Metz, Pino Pugliese, Giancarlo Impiglia, Armando Mancini e Aldo Perricone[1]) accompagna una giovane Mina nell'esecuzione delle canzoni La nonna Magdalena, Il cielo in una stanza e Una zebra a pois; e, in un'altra scena, suonare accompagnando uno strip-tease in un night.
Negli anni settanta e anni ottanta prende parte a numerosi film della commedia all'italiana, diretto da registi come Luciano Salce, Aldo Grimaldi, Franco Prosperi, Sergio Martino, Luigi Magni, e Salvatore Samperi, Pier Francesco Pingitore, Mariano Laurenti e Bruno Corbucci, rimanendo soprattutto noto per la sua partecipazione alle commedie erotiche all'italiana quali Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda e Giovannona Coscialunga disonorata con onore, ma appare anche in Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (1972) di Billy Wilder, a fianco di Jack Lemmon e Juliet Mills.
Nel 1981 dirige sé stesso in La gatta da pelare, di cui scrive anche sceneggiatura e musiche.
Televisione
Del 1971 è l'esordio in televisione con Riuscirà il cav. papà Ubu?, con la regia di Vito Molinari e Giuseppe Recchia.
Nel 1978 è protagonista dello spettacolo Il ribaltone a fianco di Loretta Goggi, Daniela Goggi e Oreste Lionello per la regia di Antonello Falqui
In televisione ha condotto nel 1980 la trasmissione del sabato sera abbinata alla Lotteria Italia Scacco matto con Laura Troschel (all'epoca sua moglie) e Claudio Cecchetto.
Ha quindi lavorato insieme con la compagnia del Bagaglino nei vari spettacoli che si sono susseguiti negli anni, ambientati prevalentemente al Salone Margherita di Roma e trasmessi inizialmente dalla RAI e successivamente da Mediaset. Con Pier Francesco Pingitore ha lavorato anche in diversi film cinematografici e televisivi.
Ha inoltre condotto molte trasmissioni di barzellette come ad esempio La sai l'ultima?.
Nel 1998 la RAI gli affida il programma culinario in prima serata Il Paese delle meraviglie, in coppia con Melba Ruffo.
Teatro
In teatro è stato protagonista di commedie di grande successo di pubblico, come Belli si nasce, Il naso fuori casa ed È stato un piacere, tutte scritte ed interpretate assieme a Giancarlo Magalli.
Musica
Inizia come cantante e chitarrista in piccoli complessi alla fine degli anni cinquanta, scrivendo canzoni dai testi surreali.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/5/57/Mina_e_i_Pinguini.jpg/340px-Mina_e_i_Pinguini.jpg)
Con uno di questi gruppi, I Pinguini (formato, oltre che da lui, da Cristiano Metz, Pino Pugliese, Giancarlo Impiglia (in seguito noto pittore nonché autore di copertine di dischi, come ad esempio quello dei Quella Vecchia Locanda), Armando Mancini e Aldo Perricone[1]) fa il suo esordio nel 1960 nel musicarello di Mario Mattoli Appuntamento a Ischia, accompagnando Mina nell'esecuzione delle canzoni La nonna Magdalena, Il cielo in una stanza e Una zebra a pois.
Nel 1968 ottiene un discreto successo con il singolo Vedendo una foto di Bob Dylan, che ironizza sul gap tra i seguaci della musica beat ed i loro genitori.
Come cantante incide oltre una decina di album, tra cui: Cara Kiri (1971), Bededè (1975), Al cabaret (1977), Praticamente, no? (1978), Pippo nasone e Vietato ai minori (1981). Tra i brani più famosi Cesso, parodia delle canzoni d'amore giocata su terminologie scatologiche in forma di calembour («cesso d'amarti questa sera»).
All'attivo ha oltre una quindicina di 45 giri, tra cui numerosi successi come La licantropia (1969), che partecipa ad Cantagiro.
Si dedica successivamente a incidere dischi destinati al pubblico infantile, tra cui le sigle per alcuni programmi abbinati alla Lotteria Italia, come Isotta (1977) e Pepè (1986).
Tra i primi posti nelle hit parade vi sono singoli legati alla sua partecipazione come ospite d'onore al Festival di Sanremo: Mi scappa la pipì papà (1979), La puntura (1980), Che fico (1982) (sigla televisiva del Festival), Chi chi chi co co co (1983), Pinocchio chiò (1984).
Un'altra sua sigla televisiva, intitolata Dài lupone dài, chiudeva il programma Buonasera con... Alberto Lupo.
Nel 2008 presenta una sua canzone al Festival di Sanremo, venendo però escluso dalla commissione giudicatrice.
Libri
Insieme al professore Antonio Di Stefano ha pubblicato alcune succose raccolte di strafalcioni, cognomi, insegne e annunci bizzarri, Non prenda niente tre volte al giorno (2002) e Qui chiavi subito (2006), entrambi per Mondadori.
Politica
In vista delle elezioni politiche del 2006, si candida con il Centrodestra per il Senato nella lista della Democrazia Cristiana per le Autonomie come capolista nella circoscrizione Lazio: nonostante il sostegno pubblicamente dichiarato da Giulio Andreotti, il partito di Pippo Franco nel Lazio ottiene solo lo 0,6% e pertanto l'attore non venne eletto.
Dal 2009 l'attore è testimonial ufficiale dell'associazione di volontariato dei City Angels.
Filmografia
Cinema
- 1968 - Chimera, regia di Ettore Maria Fizzarotti
- 1969 - Nell'anno del Signore, regia di Luigi Magni
- 1969 - L'odio è il mio Dio, di Claudio Gora
- 1969 - Zingara, regia di Mariano Laurenti
- 1969 - Il giovane normale, regia di Dino Risi
- 1969 - Pensiero d'amore, regia di Mario Amendola
- 1970 - Basta guardarla, regia di Luciano Salce
- 1970 - W le donne, regia di Aldo Grimaldi
- 1970 - Il debito coniugale, regia di Franco Prosperi
- 1971 - Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?, regia di Mariano Laurenti
- 1972 - Boccaccio, regia di Bruno Corbucci
- 1972 - Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda, regia di Mariano Laurenti
- 1972 - Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?, regia di Billy Wilder
- 1973 - Rugantino, regia di Pasquale Festa Campanile
- 1973 - Furto di sera bel colpo si spera, regia di Mariano Laurenti
- 1973 - Patroclooo! E il soldato Camillone, grande grosso e frescone, regia di Mariano Laurenti
- 1973 - Giovannona Coscialunga disonorata con onore, regia di Sergio Martino
- 1974 - La via dei babbuini, regia di Luigi Magni
- 1974 - La sbandata, regia di Alfredo Malfatti e Salvatore Samperi
- 1976 - Hanno ucciso un altro bandito, regia di Guglielmo Garroni
- 1976 - Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa, regia di Castellacci e Pingitore
- 1977 - Nerone, regia di Castellacci e Pingitore
- 1978 - L'inquilina del piano di sopra, regia di Ferdinando Baldi
- 1978 - Scherzi da prete, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1979 - Tutti a squola, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1979 - L'imbranato, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1980 - Arrivano i bersaglieri, regia di Luigi Magni
- 1980 - Il casinista, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1980 - Ciao marziano, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1980 - Il ficcanaso, regia di Bruno Corbucci
- 1980 - Zucchero, miele e peperoncino, regia di Sergio Martino
- 1981 - La gatta da pelare, regia, soggetto e musica di Pippo Franco
- 1982 - Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande, regia di Sergio Martino
- 1982 - Attenti a quei P2, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1983 - Sfrattato cerca casa equo canone, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1983 - Due strani papà, regia di Mariano Laurenti
- 1983 - Il tifoso, l'arbitro e il calciatore, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1992 - Gole ruggenti, regia di Pier Francesco Pingitore
- 2010 - Il Numero 2, regia di Vito Cea
Televisione
- 1971 - Riuscirà il cav. papà Ubu?, regia di Vito Molinari e Giuseppe Recchia
- 1973 - Dove sta Zazà, regia di Antonello Falqui
- 1975 - Mazzabubù, regia di Antonello Falqui
- 1978 - Il Ribaltone,regia di Antonello Falqui
- 1979 - C'era una volta Roma, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1979 - I racconti di fantascienza di Blasetti, episodio L'assassino, regia di Alessandro Blasetti
- 1990 - Senator, regia di Gianfrancesco Lazotti
- 1997 - Ladri si nasce, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1998 - Ladri si diventa, regia di Pier Francesco Pingitore
- 1999 - Tre stelle, regia di Pier Francesco Pingitore
- 2000 - La casa delle beffe, regia di Pier Francesco Pingitore
- 2007 - Di che peccato sei?, regia di Pier Francesco Pingitore
Discografia
Di seguito la discografia[2] di Pippo Franco.
Singoli
- 1967 - Vedendo una foto di Bob Dylan/Mister Custer, Arc, AN 4111 (7")
- 1969 - Qualsiasi cosa faccia/La licantropia, Dischi Ricordi, SRL 10557 (7")
- 1976 - Praticamente no/I scherzi stupidi, Cinevox, SC 1086 (7")
- 1977 - Isotta/Ninna Nanna Nonna, Cinevox, SC 1103 (7")
- 1977 - Quanto sei bella Roma/L'autostop, Cinevox, SC 1099 (7" - singolo di Laura Troschel con la partecipazione di Pippo Franco)
- 1977 - Il Bello e la Bestia/ Cinevox, (7" - singolo di Laura Troschel con la partecipazione di Pippo Franco)
- 1978 - Di questo bel terzetto/Pippo Nonna, Cinevox, SC 1116 (7" - sigla de Il Ribaltone)
- 1979 - Mi scappa la pipì, papà/Dai compra, Cinevox, SC 1124 (7")
- 1979 - Ammazza quant è bra'/Andiamocene a Casa, Lupus, LUN 4902 (7" - sigla di C'era una volta Roma)
- 1979 - Tu per me sei come Roma (con Laura Troschel)/La fornarina (canta Laura Troschel), Cinevox, SC 1135 (7" - sigla di "C'era una volta Roma" con Laura Troschel)
- 1980 - Dai lupone dai/La gente mi vuole male, Cinevox, SC 1141 (7" - sigla di Buonasera con... Alberto Lupo)
- 1980 - La puntura/Sono Pippo col naso, Lupus, LUN 4906 (7")
- 1980 - Prendi la fortuna per la coda/Aria di festa, Lupus, LUN 4912 (7" - sigla di Scacco Matto)
- 1980 - Mandami una cartolina/Lezione di inglese, Lupus, LUN 4914 (pre-sigla di Scacco Matto con Laura Troschel)
- 1982 - Che fico!/Ma guarda un po', Lupus, LUN 4926 (7" - sigla del Festival di Sanremo 1982)
- 1983 - Chì Chì Chì Cò Cò Cò/Caaasa, Lupus, LUN 4943 (7")
- 1984 - Pinocchio Chiò/La pantofola, Dischi Ricordi, SRL 11000 (7")
- 1986 - Pepè/Pollice, Cinevox, SC 1194 (7" - sigle di Ottantasei)
- 1988 - Il ballo marocchino/Strum, Five Record, FM 13206 (7")
- 1988 - Due risate/Biberon, LGO Music, N-012190 (7" - sigla di Biberon)
LP
- 1968 - I Personaggi Di Pippo Franco
- 1971 - Cara Kiri, Dischi Ricordi, SMRL 6085, e Cinevox, ORL 8053
- 1975 - Bededè, Cinevox, SC33/22
- 1977 - Al cabaret, Cinevox, SC33/32 (spettacolo teatrale con Bombolo e Sergio Leonardi)
- 1978 - Praticamente no, Cinevox, ORL8301
- 1979 - Busti al Pincio, Cinevox, CAB2001 (spettacolo teatrale)
- 1979 - C'era una volta Roma, Cinevox, CAB2005 (spettacolo teatrale con Laura Troschel)
- 1981 - Vietato ai minori, Lupus, LULP 14905
- 1984 - Pippomix, Dischi Ricordi, TSMRL6319 (raccolta)
- Super Pippo Franco Bambini, WEA, EAN 0008696 (raccolta di singoli e b-sides)
Inediti
- 2004 - Bis, Bis Biscardi (sigla del programma televisivo Il processo di Biscardi)
Libri
- 1981 - Il matto in casa, Editoriale Due I. ISBN non esistente
- 2001 - Pensieri per vivere. Itinerario di evoluzione interiore, Edizioni Mediterranee. ISBN 88-272-1418-6
- 2003 - Non prenda niente tre volte al giorno. Il lato comico dell'esperienza umana (con Antonio Di Stefano), Mondadori. ISBN 88-04-51275-X
- 2006 - Qui chiavi subito. Insegne, annunci, cognomi e strafalcioni tutti da ridere (con Antonio Di Stefano), Mondadori. ISBN 88-04-53597-0
- 2007 - L'occasione fa l'uomo ragno. Strafalcioni, cartelli, scritte sui muri e altri capolavori di umorismo involontario (con Antonio Di Stefano), Mondadori. ISBN 88-04-56832-1
Note
Bibliografia
- Andrea Jelardi, Queer tv, omosessualità e trasgressione nella televisione italiana, Croce, Roma, 2007 (prefazione di Carlo Freccero).
- Andrea Jelardi, Giuseppe Farruggio In scena en travesti, Il travestitismo nello spettacolo italiano, Croce, Roma, 2009 (con divagazioni di Vittoria Ottolenghi)
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) 0290628, su IMDb, IMDb.com.
- Pippo Franco - Discografia su Orrore a 33 giri