Pippo Franco

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«(che fico) / sognare di avere un motoscafo / che corre sul mare / e in tasca ai pantaloni / un po' di milioni / da spendere in gelati patatine popcorn e noccioline / e qualche fico»

Pippo Franco
Pippo Franco attore in Sfrattato cerca casa equo canone (1983)
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica demenziale
Pop
Cabaret
Commedia
Periodo di attività musicale1968 – in attività
EtichettaCinevox, Lupus, Dischi Ricordi, Five Records

Pippo Franco (pseudonimo di Franco Pippo; Roma, 2 settembre 1940) è un comico, conduttore televisivo e cantante italiano.

Pippo Franco è stato uno dei protagonisti della commedia sexy all'italiana, ed è fin dagli anni settanta uno dei comici e conduttori televisivi della televisione italiana. Fa parte della compagnia di varietà Bagaglino.

Non è il primo comico ad usare questo nome d'arte: già negli anni '20 un attore di varietà, Giuseppe Stagnitti, aveva raggiunto la notorietà con il nome d'arte Pippo Franco[1].

Biografia

Nasce a Roma ma ha origini irpine: i genitori, infatti, che si trasferirono nella capitale qualche anno prima della nascita dell'attore, erano di Vallata, in provincia di Avellino.

Pippo Franco nel film Giovannona Coscialunga disonorata con onore

Cinema

Nel 1960 Pippo Franco esordisce nel musicarello di Mario Mattoli Appuntamento a Ischia: lo possiamo vedere mentre con il suo complesso I Pinguini (formato, oltre che da lui, da Cristiano Metz, Pino Pugliese, Giancarlo Impiglia, Armando Mancini e Aldo Perricone[1]) accompagna una giovane Mina nell'esecuzione delle canzoni La nonna Magdalena, Il cielo in una stanza e Una zebra a pois; e, in un'altra scena, suonare accompagnando uno strip-tease in un night.

Negli anni settanta e anni ottanta prende parte a numerosi film della commedia all'italiana, diretto da registi come Luciano Salce, Aldo Grimaldi, Franco Prosperi, Sergio Martino, Luigi Magni, e Salvatore Samperi, Pier Francesco Pingitore, Mariano Laurenti e Bruno Corbucci, rimanendo soprattutto noto per la sua partecipazione alle commedie erotiche all'italiana quali Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda e Giovannona Coscialunga disonorata con onore, ma appare anche in Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (1972) di Billy Wilder, a fianco di Jack Lemmon e Juliet Mills.

Nel 1981 dirige sé stesso in La gatta da pelare, di cui scrive anche sceneggiatura e musiche.

Televisione

Del 1971 è l'esordio in televisione con Riuscirà il cav. papà Ubu?, con la regia di Vito Molinari e Giuseppe Recchia.

Nel 1978 è protagonista dello spettacolo Il ribaltone a fianco di Loretta Goggi, Daniela Goggi e Oreste Lionello per la regia di Antonello Falqui

In televisione ha condotto nel 1980 la trasmissione del sabato sera abbinata alla Lotteria Italia Scacco matto con Laura Troschel (all'epoca sua moglie) e Claudio Cecchetto.

Ha quindi lavorato insieme con la compagnia del Bagaglino nei vari spettacoli che si sono susseguiti negli anni, ambientati prevalentemente al Salone Margherita di Roma e trasmessi inizialmente dalla RAI e successivamente da Mediaset. Con Pier Francesco Pingitore ha lavorato anche in diversi film cinematografici e televisivi.

Ha inoltre condotto molte trasmissioni di barzellette come ad esempio La sai l'ultima?.

Nel 1998 la RAI gli affida il programma culinario in prima serata Il Paese delle meraviglie, in coppia con Melba Ruffo.

Teatro

In teatro è stato protagonista di commedie di grande successo di pubblico, come Belli si nasce, Il naso fuori casa ed È stato un piacere, tutte scritte ed interpretate assieme a Giancarlo Magalli.

Musica

Inizia come cantante e chitarrista in piccoli complessi alla fine degli anni cinquanta, scrivendo canzoni dai testi surreali.

Mina con i Pinguini nel 1960; a sinistra alla chitarra Pippo Franco

Con uno di questi gruppi, I Pinguini (formato, oltre che da lui, da Cristiano Metz, Pino Pugliese, Giancarlo Impiglia (in seguito noto pittore nonché autore di copertine di dischi, come ad esempio quello dei Quella Vecchia Locanda), Armando Mancini e Aldo Perricone[1]) fa il suo esordio nel 1960 nel musicarello di Mario Mattoli Appuntamento a Ischia, accompagnando Mina nell'esecuzione delle canzoni La nonna Magdalena, Il cielo in una stanza e Una zebra a pois.

Nel 1968 ottiene un discreto successo con il singolo Vedendo una foto di Bob Dylan, che ironizza sul gap tra i seguaci della musica beat ed i loro genitori.

Come cantante incide oltre una decina di album, tra cui: Cara Kiri (1971), Bededè (1975), Al cabaret (1977), Praticamente, no? (1978), Pippo nasone e Vietato ai minori (1981). Tra i brani più famosi Cesso, parodia delle canzoni d'amore giocata su terminologie scatologiche in forma di calembourcesso d'amarti questa sera»).

All'attivo ha oltre una quindicina di 45 giri, tra cui numerosi successi come La licantropia (1969), che partecipa ad Cantagiro.

Si dedica successivamente a incidere dischi destinati al pubblico infantile, tra cui le sigle per alcuni programmi abbinati alla Lotteria Italia, come Isotta (1977) e Pepè (1986).

Tra i primi posti nelle hit parade vi sono singoli legati alla sua partecipazione come ospite d'onore al Festival di Sanremo: Mi scappa la pipì papà (1979), La puntura (1980), Che fico (1982) (sigla televisiva del Festival), Chi chi chi co co co (1983), Pinocchio chiò (1984).

Un'altra sua sigla televisiva, intitolata Dài lupone dài, chiudeva il programma Buonasera con... Alberto Lupo.

Nel 2008 presenta una sua canzone al Festival di Sanremo, venendo però escluso dalla commissione giudicatrice.

Libri

Insieme al professore Antonio Di Stefano ha pubblicato alcune succose raccolte di strafalcioni, cognomi, insegne e annunci bizzarri, Non prenda niente tre volte al giorno (2002) e Qui chiavi subito (2006), entrambi per Mondadori.

Politica

In vista delle elezioni politiche del 2006, si candida con il Centrodestra per il Senato nella lista della Democrazia Cristiana per le Autonomie come capolista nella circoscrizione Lazio: nonostante il sostegno pubblicamente dichiarato da Giulio Andreotti, il partito di Pippo Franco nel Lazio ottiene solo lo 0,6% e pertanto l'attore non venne eletto.

Dal 2009 l'attore è testimonial ufficiale dell'associazione di volontariato dei City Angels.

Filmografia

Cinema

Televisione

Discografia

Di seguito la discografia[2] di Pippo Franco.

Singoli

  • 1967 - Vedendo una foto di Bob Dylan/Mister Custer, Arc, AN 4111 (7")
  • 1969 - Qualsiasi cosa faccia/La licantropia, Dischi Ricordi, SRL 10557 (7")
  • 1976 - Praticamente no/I scherzi stupidi, Cinevox, SC 1086 (7")
  • 1977 - Isotta/Ninna Nanna Nonna, Cinevox, SC 1103 (7")
  • 1977 - Quanto sei bella Roma/L'autostop, Cinevox, SC 1099 (7" - singolo di Laura Troschel con la partecipazione di Pippo Franco)
  • 1977 - Il Bello e la Bestia/ Cinevox, (7" - singolo di Laura Troschel con la partecipazione di Pippo Franco)
  • 1978 - Di questo bel terzetto/Pippo Nonna, Cinevox, SC 1116 (7" - sigla de Il Ribaltone)
  • 1979 - Mi scappa la pipì, papà/Dai compra, Cinevox, SC 1124 (7")
  • 1979 - Ammazza quant è bra'/Andiamocene a Casa, Lupus, LUN 4902 (7" - sigla di C'era una volta Roma)
  • 1979 - Tu per me sei come Roma (con Laura Troschel)/La fornarina (canta Laura Troschel), Cinevox, SC 1135 (7" - sigla di "C'era una volta Roma" con Laura Troschel)
  • 1980 - Dai lupone dai/La gente mi vuole male, Cinevox, SC 1141 (7" - sigla di Buonasera con... Alberto Lupo)
  • 1980 - La puntura/Sono Pippo col naso, Lupus, LUN 4906 (7")
  • 1980 - Prendi la fortuna per la coda/Aria di festa, Lupus, LUN 4912 (7" - sigla di Scacco Matto)
  • 1980 - Mandami una cartolina/Lezione di inglese, Lupus, LUN 4914 (pre-sigla di Scacco Matto con Laura Troschel)
  • 1982 - Che fico!/Ma guarda un po', Lupus, LUN 4926 (7" - sigla del Festival di Sanremo 1982)
  • 1983 - Chì Chì Chì Cò Cò Cò/Caaasa, Lupus, LUN 4943 (7")
  • 1984 - Pinocchio Chiò/La pantofola, Dischi Ricordi, SRL 11000 (7")
  • 1986 - Pepè/Pollice, Cinevox, SC 1194 (7" - sigle di Ottantasei)
  • 1988 - Il ballo marocchino/Strum, Five Record, FM 13206 (7")
  • 1988 - Due risate/Biberon, LGO Music, N-012190 (7" - sigla di Biberon)

LP

Inediti

  • 2004 - Bis, Bis Biscardi (sigla del programma televisivo Il processo di Biscardi)

Libri

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni