Pescopennataro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pescopennataro
comune
Pescopennataro – Stemma
Pescopennataro – Bandiera
Pescopennataro – Veduta
Pescopennataro – Veduta
Veduta di Pescopennataro
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Molise
Provincia Isernia
Amministrazione
SindacoCarmen Carfagna[1] (lista civica Uniti con l'abete) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°52′40.5″N 14°17′39.1″E / 41.877917°N 14.294195°E41.877917; 14.294195 (Pescopennataro)
Altitudine1 190 m s.l.m.
Superficie18,84 km²
Abitanti239[3] (31-12-2022)
Densità12,69 ab./km²
Comuni confinantiAgnone, Borrello (CH), Capracotta, Rosello (CH), Sant'Angelo del Pesco
Altre informazioni
Cod. postale86080
Prefisso0865
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT094033
Cod. catastaleG497
TargaIS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona F, 3 114 GG[5]
Nome abitantipescolani
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
PIL(nominale) 3,5 mln [2]
PIL procapite(nominale) 17 004 [2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pescopennataro
Pescopennataro
Pescopennataro – Mappa
Pescopennataro – Mappa
Posizione del comune di Pescopennataro nella provincia di Isernia
Sito istituzionale

Pescopennataro è un comune italiano di 239 abitanti[3] della provincia di Isernia in Molise[6]. Fa parte dell'associazione Borghi autentici d'Italia[7]. Fino al 1790 è stato parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo, dell'Abruzzo Citeriore, del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie[8].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La roccia sulla quale è posto il paese è composta di arenaria, calcare compatto e argilla, con grafite ed ocre gialle e rosse che danno colore alla pietra.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

In origine era denominato "Castrum Peschi Pignatari", ossia "fortezza che affiora dal terreno", con "Pignatari" che contraddistinguerebbe le conifere presenti nel territorio.

Successivamente, come per molti altri centri abitati, si è avuta la perdita del sostantivo "Castrum" e la trasformazione della nasale palatale -gn- nella nasale sorda intensa -nn-, con apertura in e della vocale i.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

  • 571 – fondazione del paese da parte dei Longobardi;
  • 961-1024 – in questo periodo il feudo segue le varie vicissitudini della politica gestita dagli ottoniani di casa Sassonia;
  • 1028 – a partire da tale anno il paese assume la denominazione di "Pesclo Pignatario", perdendo così il sostantivo "Castrum";
  • 1654 – viene edificata la chiesa madre;
  • 1773 – il paese conta 12 chiese o piccole cappelle insieme ad una congrega;
  • 26 luglio 1805 – il terremoto con epicentro nel Matese provoca molti danni in paese, con un numero imprecisato di morti e feriti anche nei comuni limitrofi;
  • 1º maggio 1816 – Pescopennataro diviene comune autonomo;
  • 1º gennaio 1883 – viene inaugurata la strada[quale?] che da Agnone porta a Castel di Sangro;
  • 27 novembre 1894 – avvelenamenti di acqua potabile portano a casi di morte da tifo;
  • 24 maggio 1915 – partono molti abitanti di Pescopennataro per il fronte della prima guerra mondiale;
  • 16 novembre 1943 – Pescopennataro è distrutta da un incendio innescato dai nazisti;
  • 1950 – viene restaurata la chiesa madre.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Pescopennataro sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 3588 dell'11 ottobre 1983[9]. Il gonfalone è costituito da un drappo azzurro[10].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa della Madonna delle Grazie
  • Chiesa madre di San Bartolomeo apostolo: chiesa datata 1654, ricostruita nel XX secolo dopo le distruzioni delle due guerre mondiali. Al suo interno contiene l'altare maggiore con l'annesso tabernacolo in legno, sei altari minori laterali, un pulpito ligneo, un organo e un'acquasantiera;
  • Chiesa della Madonna delle Grazie;
  • Fontana di Piazza del Popolo: fontana pubblica costruita nel 1762 dallo scalpellista locale Nicola Di Lallo[11];
  • Parco di Pinocchio: realizzato nel 2009 all'interno del bosco del barone, comprende sculture rappresentanti momenti della vita del protagonista del romanzo di Carlo Collodi.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

In paese vi è il museo della pietra Chiara Marinelli.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 giugno 1985 30 giugno 1990 Antonio Sciulli Democrazia Cristiana Sindaco [1]
30 giugno 1990 21 gennaio 1993 Sabatino Rosato Partito Socialista Italiano Sindaco [1]
21 gennaio 1993 24 aprile 1995 Luca Monaco Partito Socialista Italiano Sindaco [1]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Edoardo Falcione Lista civica di centro Sindaco [1]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Sabatino Rosato Lista civica Sindaco [1]
14 giugno 2004 27 maggio 2019 Pompilio Sciulli Lista civica Uniti con l'abete Sindaco [1]
27 maggio 2019 in carica Carmen Carfagna Lista civica Uniti con l'abete Sindaco [1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, Anagrafe degli amministratori locali e regionali: storia amministrativa dell'ente – Comune di Pescopennataro (IS), su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 17 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2019).
  2. ^ a b Italia, la maggior parte della ricchezza è concentrata nelle mani di pochi. I redditi del 2020, in Il Sole 24 Ore, 26 luglio 2022.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Sapere.it; Treccani.it.
  7. ^ Pescopennataro, su borghiautenticiditalia.it.
  8. ^ Geo-storia amministrativa d'Abruzzo: provincia di Abruzzo Citeriore o di Chieti, su asciatopo.xoom.it (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2021).
  9. ^ Pescopennataro, decreto 1983-10-11 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it.
  10. ^ Comune di Pescopennataro (IS): stemma e gonfalone, su araldicacivica.it.
  11. ^ Fontana – bottega molisana (seconda metà sec. XVIII), su catalogo.beniculturali.it.
  12. ^ Statistiche I.Stat, su dati.istat.it, ISTAT. URL consultato il 28 dicembre 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Molise: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Molise