Mario Ferrari
Mario Ferrari (Roma, 3 settembre 1894 – Roma, 28 giugno 1974) è stato un attore e doppiatore italiano di cinema, teatro, televisione e radio.
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio di Giovanni Achille Ferrari e di Eroma Ferraguti, dopo aver ottenuto il diploma di attore alla Scuola di Recitazione di Firenze, diretta da Luigi Rasi, entra nella Compagnia Stabile del Teatro Argentina di Roma diretto da Virgilio Talli nella stagione 1914-15. Costretto ad interrompere la carriera d'attore per lo scoppio della prima guerra mondiale alla quale partecipa come pilota aviatore, venendo congedato alla fine del conflitto con il grado di capitano e fregiandosi di una decorazione al valor militare.
Riprende la sua attività artistica passando da generico primattore a primattore lavorando con primarie compagnie come quella di Luigi Carini, la De Riso-Calò, quella di Tullio Baghetti, Lamberto Picasso, Ernesto Sabbatini, Ruggero Ruggeri, Lamberto Picasso, Giovacchino Forzano, Adriano Tilgher con la sua compagnia del Teatro Moderno e Ugo Farulli nel 1927.
Nel 1930 è tra i principali interpreti delle tragedie di Vittorio Alfieri rappresentate ad Asti per divenire capo compagnia nei primi anni quaranta sotto la direzione di Luigi Carini e recitare accanto a Nella Maria Bonora durante il secondo conflitto.
Nel dopoguerra entra nella Compagnia del Teatro Nazionale diretta da Guido Salvini e successivamente in quella del Teatro Anteo di Roma (1951). Poi è con la Torrieri-Gassman-Zareschi (1952), quindi con il Piccolo di Roma (1953) e il Piccolo di Milano (1954) dove viene diretto da Giorgio Strehler.
Passa quindi alla Compagnia del Nuovo Teatro (1955), nella Compagnia Italiana diretta da Turi Vasile (1956) ed in quella del Piccolo di Torino (1957). Quindi prosegue con altre compagnie (Teatro del Popolo di Bologna per tornare poi al Teatro Moderno di Roma) continuando a calcare le scene sino agli anni sessanta.
Nel cinema esordisce nel 1920 con alcuni film muti, ma è con l'avvento del sonoro che la sua voce calda, virile e avvolgente gli consente di imporsi al grande pubblico. Viene diretto, tra gli anni trenta e quaranta, prevalentemente da Blasetti, Alessandrini e Brignone ostentando baffi sottili, che sfoggia fin dagli anni della gioventù, dei quali si priva solamente per interpretazioni che lo obblighino a farlo e che lascia infoltire sempre per ragioni sceniche. I baffi caratterizzano il suo volto dai tratti decisi e rigorosi che mitigano l'assenza di un fisico prestante e sicuramente non aitante. Ferrari resta comunque il prototipo dell'italiano fiero ed irriducibile, mai disposto a scendere a compromessi, ruoli che lo obbligano a non sfuggire al cliché di uomo granitico, integerrimo, rigoroso e a tratti severo che lo obbligano spesso ad interpretare il ruolo di ufficiale - che in fin dei conti gli appartenne anche nella vita - o di padre fedele alle tradizioni, con un grande senso dell'onore anche se dal cuore grande. Mario Ferrari rappresenta nell'Italia fascista degli anni trenta e quaranta - assieme a Fosco Giachetti, Carlo Ninchi, Amedeo Nazzari - l'immagine dell'eroe positivo, senza macchia e senza paura, a cui ispirarsi. Pur venendo relegato troppo spesso in ruoli di attore non protagonista, la sua carriera cinematografica è lunghissima e si affianca ad una intensa attività radiofonica e televisiva. Era sposato con l'attrice Claudia Baghetti, figlia del grande attore Aristide Baghetti.
Il doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]
Inizia a lavoarare nei studi di doppiaggio nei primi anni trenta. La sua bella voce gli consente anche di doppiare numerosi attori quali, Boris Karloff, Lionel Jeffries, John Barrymore, Henry Daniell, Lloyd Nolan, Erich Von Stroheim, Ian Keith e molti altri. Ma è soprattutto l'inconfondibile voce italiana (alternandosi con Mario Pisu e Roldano Lupi) di Walter Pidgeon che doppierà in numerosi film (La signora Parkington, Vacanze al Messico). Inoltre è la voce narrante di diverse pellicole come Il terzo uomo e La grande missione. In prevalenza lavorerà presso le Cooperative di doppiaggio C.D.C., e O.D.I., di Roma.
- Boris Karloff in La mummia, La voce magica, Gianni e Pinotto e l'assassino misterioso
- Walter Pidgeon in Fiori nella polvere, Addio, signora Miniver, Vacanze al Messico
- Livio Lorenzon in Le barriere della legge
- Furlanetto in Vita da cani
- Erich Von Stroheim in I cinque segreti del deserto
- Eugene Pallette in Sposa contro assegno
- Voce narrante in Il terzo uomo
- Sidney Blackmer in La distruzione del mondo
- Charles Dingle in Bernadette
- Sir Guy Standing in I lancieri del Bengala
- Reginald Denny in La casa dei nostri sogni
- Douglass Dumbrille in La gioia della vita, Sogno di prigioniero
- Torin Thatcher in Il pirata Barbanera
- Ian Keith in I tre moschettieri
- Marcel Dalio in La grande illusione
Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]
- Il milione, regia di Mario Bonnard (1920)
- Palio regia di Alessandro Blasetti (1932)
- La tavola dei poveri, regia di Alessandro Blasetti (1932)
- La maestrina, regia di Guido Brignone (1933)
- O la borsa o la vita, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1933)
- Villafranca, regia di Giovacchino Forzano (1934)
- La signora di tutti, regia di Max Ophüls (1934)
- 1860, regia di Alessandro Blasetti (1934)
- L'impiegata di papà, regia di Alessandro Blasetti (1934)
- La città dell'amore, regia di Mario Franchini (1934)
- Passaporto rosso, regia di Guido Brignone (1935)
- Ma non è una cosa seria, regia di Mario Camerini (1936)
- Re di denari, regia di Enrico Guazzoni (1936)
- Cavalleria, regia di Goffredo Alessandrini (1936)
- L'anonima Roylott regia di Raffaello Matarazzo (1936)
- Una donna tra due mondi, regia di Goffredo Alessandrini (1936)
- Marcella, regia di Guido Brignone (1937)
- Condottieri, regia di Luis Trenker (1937)
- Ettore Fieramosca, regia di Alessandro Blasetti (1938)
- Luciano Serra pilota, regia di Goffredo Alessandrini (1938)
- Il conte di Bréchard, regia di Mario Bonnard (1938)
- Orgoglio, regia di Marco Elter (1939)
- Traversata nera, regia di Domenico Gambino (1939)
- Abuna Messias, regia di Goffredo Alessandrini (1939)
- Terra di nessuno, regia di Mario Baffico (1939)
- L'uomo della legione, regia di Romolo Marcellini (1940)
- Piccolo alpino, regia di Oreste Biancoli (1940)
- La peccatrice, regia di Amleto Palermi (1940)
- Il cavaliere senza nome, regia di Ferruccio Cerio (1941)
- Redenzione, regia di Marcello Albani (1942)
- Giarabub, regia di Goffredo Alessandrini (1942)
- Divieto di sosta, regia di Marcello Albani (1943)
- Quelli della montagna, regia di Aldo Vergano (1943)
- La storia di una capinera, regia di Gennaro Righelli (1943)
- All'ombra della gloria, regia di Pino Mercanti (1945)
- La carne e l'anima, regia di Vladimir Striževskij (1945)
- Vanità, regia di Giorgio Pàstina (1946)
- I cavalieri dalle maschere nere, regia di Pino Mercanti (1948)
- Rondini in volo, regia di Luigi Capuano (1949)
- Il leone di Amalfi, regia di Pietro Francisci (1950)
- Strano appuntamento di Dezső Ákos Hamza (1950)
- Menzogna, regia di Ubaldo Maria Del Colle (1952)
- La regina di Saba, regia di Pietro Francisci (1952)
- Lulù, regia di Fernando Cerchio (1953)
- Madonna delle rose, regia di Enzo Di Gianni (1953)
- Noi peccatori, regia di Guido Brignone (1953)
- Io, io, io... e gli altri, regia di Alessandro Blasetti (1966)
Prosa teatrale[modifica | modifica wikitesto]
- Detective story, di Sidney Kingsley, regia di Luigi Squarzina, prima al Teatro Valle di Roma, 30 gennaio 1951
- La vedova scaltra, di Carlo Goldoni, regia di Luigi Squarzina, prima al Teatro Valle di Roma, 27 maggio 1951
- Giulio Cesare, di William Shakespeare, regia di Giorgio Strehler, prima al Piccolo Teatro di Milano il 20 novembre 1953
Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]
- Pane altrui, dramma di Ivan Turgenev, regia di Tatiana Pavlova, trasmesso il 22 giugno 1956
- Maria Stuarda, di Friedrich Schiller, regia di Claudio Fino, trasmessa il 7 novembre 1958.
- Una tragedia americana, 1962, regia di Anton Giulio Majano
- La storia di Re Enrico IV, di William Shakespeare, regia di Sandro Bolchi, trasmessa il 17 febbraio 1963
- Mosè, regia Gianfranco De Bosio, trasmesso dal 22 dicembre 1974 al 26 gennaio 1975
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Il Radiocorriere
- Gli attori Gremese editore Roma 2003
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mario Ferrari
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Mario Ferrari, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Mario Ferrari, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Mario Ferrari, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Mario Ferrari, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Mario Ferrari, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90495413 · ISNI (EN) 0000 0000 6241 834X · SBN IT\ICCU\RAVV\366726 · LCCN (EN) no2009083614 · BNF (FR) cb171496735 (data) · WorldCat Identities (EN) no2009-083614 |
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