Chiesa di San Tiburzio

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Ex chiesa di San Tiburzio
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàParma
Indirizzoborgo Palmia 6A
Coordinate44°48′01.63″N 10°19′36.57″E / 44.800453°N 10.326824°E44.800453; 10.326824
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Tiburzio
Ordineterz'ordine francescano
Diocesi Parma
ArchitettoEdelberto dalla Nave
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneV secolo
Completamento1720

La chiesa di San Tiburzio è un luogo di culto cattolico sconsacrato dalle forme barocche, situato in borgo Palmia 6A a Parma, nell'omonima provincia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa risale al V secolo ed è ricordata come parrocchiale nel 1230.

Nel XV secolo dipendeva dall'abbazia di San Giovanni Evangelista.

Alla chiesa era annesso il convento, eretto nel 1386, delle convertite di San Tiburzio sotto la regola del terz'ordine francescano; la comunità venne dissolta nel 1810 e nel 1885 la chiesa passò alla Congregazione della Carità di San Filippo Neri, una confraternita per l'assistenza ai poveri e agli ammalati.

La chiesa fu chiusa nel 1913 e divenne anche un deposito della Biblioteca Palatina[1]; dopo un restauro fu riaperta al culto attorno al 1945 per l'assistenza spirituale agli universitari. Attualmente non è più officiata. Di proprietà comunale, è gestita dall'Azienda di Servizi alla Persona del Distretto di Parma (A.S.P. Parma) e ospita esposizioni e convegni; tra le proposte artistiche si ricorda Florilegium, installazione realizzata appositamente per il luogo dall'artista Rebecca Louise Law, composta da oltre duecentomila fiori essiccati in Irlanda ed esposta nell'oratorio dal 2 giugno 2020 al 31 marzo 2024.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu rifatta nelle forme attuali attorno al 1720 su disegno di Edelberto dalla Nave.

L'edificio, di piccole dimensioni, è a croce greca ed è coperta da un tiburio ottagonale.

La facciata è a due livelli, quello inferiore scandito da quattro semicolonne con capitelli ionici, il secondo da lesene.

Nelle nicchie che si aprono accanto al portone d'ingresso sono collocate le statue della Fede e della Carità, mentre sulla trabeazione si trovano le quattro statue di San Filippo Neri, San Carlo Borromeo, San Nicola e San Vincenzo de' Paoli, tutte realizzate da Agostino Ferrarini e inserite in facciata nel 1885.

Sempre di Ferrarini sono le sculture con le quattro Virtù cardinali conservate all'interno, mentre gli affreschi con gli Evangelisti nei pennacchi della cupola e dell'Assunzione nella volta sono di Giovanni Gaibazzi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Oratorio San Tiburzio, su asp.parma.it.
  2. ^ Laura Ruggiero, San Tiburzio, Florilegium chiude i battenti. La protesta dei volontari: «Lasciati soli», in Gazzetta di Parma, 31 marzo 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Felice da Mareto, Chiese e conventi di Parma, Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, Parma 1978. p. 251.

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