I miei primi 40 anni: differenze tra le versioni

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== Curiosità ==
== Curiosità ==
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*Il film fu trasmesso, in due puntate, la sera del [[3 ottobre|3]] e [[4 ottobre]] 1989 su Canale 5.
*Il film fu trasmesso, in due puntate, la sera del [[3 ottobre|3]] e [[4 ottobre]] 1989 su Canale 5.

== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 02:51, 9 ott 2015

{{{titolo italiano}}}
Una scena del film
Paese di produzioneItalia
Durata180 min. circa (versione integrale) 107 min. (versione cinematografica)
Generecommedia
RegiaCarlo Vanzina
SoggettoMarina Ripa di Meana, Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
SceneggiaturaCarlo Vanzina, Enrico Vanzina
ProduttoreMario Cecchi Gori e Vittorio Cecchi Gori
FotografiaLuigi Kuveiller
MontaggioJacques Gaillard, Ruggero Mastroianni
MusicheUmberto Smaila
ScenografiaMario Chiari
Interpreti e personaggi

I miei primi 40 anni è un film del 1987 diretto da Carlo Vanzina, ed ispirato all'omonima autobiografia di Marina Ripa di Meana.

Trama

Quando ci fu la liberazione di Roma dall'occupazione tedesca, Marina era appena una bimba; dopo la sua infanzia il padre e la madre prenderanno coscienza che la sua adolescenza fa presagire molta inquietudine. Dopo le sue prime esperienze erotiche con la cameriera di casa, incomincia a frequentare ragazzi conosciuti in piazza Navona e nei dintorni. Prima costruisce un atelier di moda con una sua amica marchesina, Doris Caetani. L'uomo scelto per le sue nozze è il giovane duca squattrinato, Massimiliano Caracciolo Villalta, ma dopo la nascita della loro figlia Lucrezia avviene la separazione, anche per le violenze che subisce Marina. Dopo il divorzio con il duca Caracciolo Marina, ormai diventata ancora più bella ed elegante, diviene l'accompagnatrice del Principe Riccio, un uomo d'affari molto ricco, amante però del lieto vivere e che al posto di fare l'amore preferisce affilare coltelli.

Infatti il principe permette a Marina di tradirlo facendo l'amore con playboy della Costa Azzurra. Non soddisfatta del suo lieto vivere, Marina pianta il principe per vivere con Roberto D'Angelo, un pittore d'avanguardia, contestatore e cocainomane, ma poco dopo lo lascia per un suo tradimento, per tornarvi dopo un suo tentativo di suicidio. In Spagna poi nasce un rapporto con il giornalista Nino Ranuzzi de l'Espresso, il giorno della nomina di Bettino Craxi a presidente del Consiglio. Ranuzzi preferisce alla fine restare con la moglie e Marina continua la sua vita movimentata finendo con l'innamorarsi dell'organizzatore della Biennale del dissenso, a Venezia, Carlo Donati Dadda, con il quale si sposa.

La "long version" per la tv

De I miei primi 40 anni esiste una versione televisiva più lunga trasmessa alla fine degli anni ottanta su Canale 5.

Curiosità

  • Si trova al 14° posto nella classifica dei film di maggiore incasso nel biennio 1987-1988 in Italia[1].
  • Il film fu trasmesso, in due puntate, la sera del 3 e 4 ottobre 1989 su Canale 5.

Note

Collegamenti esterni

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