Enrico Vanzina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Enrico Vanzina alla Cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi David di Donatello per l’anno 2023
David di Donatello David di Donatello alla carriera 2023

Enrico Vanzina (Roma, 26 marzo 1949) è uno sceneggiatore, produttore cinematografico, regista e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Leone d'Oro per meriti letterari ad Enrico Vanzina nella prestigiosa sala Zuccari del Senato della Repubblica

Primogenito del regista e sceneggiatore Steno, al secolo Stefano Vanzina, e di Maria Teresa Nati, nonché fratello del regista e produttore Carlo Vanzina, vive sin dalla nascita a stretto contatto con il mondo del cinema: oltre al padre regista, suoi amici in adolescenza sono Claudio e Marco Risi, figli del regista Dino Risi. Ottiene il Baccalaureat francese al Lycée Chateaubriand di Roma nel 1966[1] e si laurea nel 1970 in Scienze politiche all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Nei primi anni settanta il padre lo vuole al suo fianco come aiuto regista per le riprese di L'uccello migratore con Lando Buzzanca, La poliziotta con Mariangela Melato e Piedone a Hong Kong con Bud Spencer; tuttavia capisce presto che la regia non lo interessa e preferisce diventare uno sceneggiatore.

In quarant'anni nel cinema, è stato autore di oltre cento sceneggiature. La prima è quella di Luna di miele in tre del 1976, seguita nello stesso anno da Febbre da cavallo, che molti considerano il suo capolavoro. Ma è assieme al fratello regista Carlo che scrive sceneggiature di film come Sapore di mare, Il pranzo della domenica, Eccezzziunale... veramente, Vacanze di Natale, Yuppies - I giovani di successo, Le finte bionde, Sotto il vestito niente, Via Montenapoleone, Il cielo in una stanza, Ex - Amici come prima!, Mai Stati Uniti e Non si ruba a casa dei ladri.

Nel 1984 fonda la casa di produzione Video 80, che finanzierà sia prodotti per il cinema che fiction televisive.

Ha inoltre prodotto molti programmi televisivi, tra cui le serie I ragazzi della 3ª C (1987-1989), Amori (1989), Anni '50 (1998), Anni '60 (1999) e Un ciclone in famiglia (2005-2008).

Nel biennio 1990-91 collabora con la Penta Film di Mario e Vittorio Cecchi Gori come consulente generale e capo della produzione.

Autore anche di commedie teatrali tra le quali Bambini cattivi, messa in scena da Giuseppe Patroni Griffi, e Febbre da cavallo musical ispirato al celebre film, ha pubblicato pure i romanzi Colazione da Bulgari (Salerno Editrice), La vita è buffa (Gremese editore), Le finte bionde, La sera a Roma, Una famiglia italiana (Mondadori), Commedia all'italiana, Il gigante sfregiato, Premio Internazionale di Narrativa Città di Penne, Il mistero del rubino birmano e La donna dagli occhi d'oro (Newton Compton).Nel 2022 vince il Premio Fiuggi sezione Epistolari e Memorie con il suo libro "Diario Diurno" (HarperCollins). Dal 1995 è iscritto come giornalista pubblicista all'Ordine dei Giornalisti del Lazio.[2] Dopo aver collaborato per sette anni al Corriere della Sera, dal 1998 cura una rubrica settimanale di costume per Il Messaggero. Oggi è considerato uno dei massimi esponenti della commedia all'italiana, autore di film di enorme successo di pubblico. Enrico Vanzina ha dichiarato in più occasioni di essere liberale[3], come il padre Steno (che collaborò anche come giornalista al Giornale di Montanelli), e di fede cattolica[4].

Nel 2020 debutta alla regia con Lockdown all'italiana, cui segue due anni dopo Tre sorelle.

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Enrico Vanzina, vincitore del David speciale 2023

Nel 2023 riceve il David di Donatello alla carriera.

Nel 2023 riceve il Leone d'Oro per Meriti Letterari al Senato della Repubblica[5] da parte del Gran Premio Internazionale di Venezia, con nomination del Vice Presidente Avv. Pasquale Auricchio e il Patron del Leone d'Oro Dott. Sileno Candelaresi[6].

Nel 2023 approda su Cine34 con la rubrica Vi Racconto[7].

Dal 1994 è sposato con Federica Burger.[8]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • Le finte bionde, 1986
  • Sotto il Colosseo niente, 1994
  • Colazione da Bulgari, 1996
  • La vita è buffa, 2000
  • Vacanze di Natale, 2003
  • Il mio mondo, 2006
  • Commedia all'italiana: ritratto di un paese che non cambia, 2008
  • Una famiglia italiana, 2010
  • Il gigante sfregiato, 2013
  • Il mistero del rubino birmano, 2015
  • La sera a Roma, 2017
  • Mio fratello Carlo, 2019
  • Una giornata di nebbia a Milano, 2021
  • Diario diurno, 2022
  • Il cadavere del Canal Grande, 2022

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fonte: MYmovies. Enrico Vanzina biografia | MYmovies.it. Vedi anche un suo intervento sul Corriere della Sera del 2 ottobre 1993. Archivio Corriere della Sera
  2. ^ Albo Nazionale dei Giornalisti - consultato l'11 maggio 2022
  3. ^ Come, in diverse occasioni, sulla sua rubrica su Il Messaggero
  4. ^ Come ha dichiarato nel libro Mio fratello Carlo (2019)
  5. ^ a b Annarita Borelli, Venerdi' 24 settembre. Sala Zuccari Senato della Repubblica. Gran Premio Internazionale di Venezia. Conferenza sulla Pace e consegna dei Leoni D'Oro., su Obiettivo Notizie, 22 novembre 2023. URL consultato il 26 novembre 2023.
  6. ^ Contatti e Organigramma, su Leone doro. URL consultato il 26 novembre 2023.
  7. ^ Vi Racconto: la nuova rubrica di Enrico Vanzina su Cine34, su Magazine tivù, 8 novembre 2023. URL consultato il 14 novembre 2023.
  8. ^ Chi è Federica Burger, la moglie di Enrico Vanzina, su donnaglamour.it.
  9. ^ https://www.cityrumors.it/notizie-chieti/cultura-spettacolo-chieti/francavilla-grande-successo-per-il-festival-cicognini-con-vanzina-falchi-ammendola.html
  10. ^ Premio Anna Magnani, la VII edizione, su terzapagina.it.
  11. ^ David di Donatello 68ª edizione, David Speciale a Enrico Vanzina, su rainews.it.
  12. ^ Premio Villa Bertelli 2023, su villabertelli.it.
  13. ^ Il Leone d'oro va al pronipote di Enrico Mattei » Pensalibero.it, su Pensalibero.it, Informazione laica on line, 25 novembre 2023. URL consultato il 26 novembre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN237200244 · ISNI (EN0000 0003 8564 7147 · SBN CFIV072364 · LCCN (ENn97022582 · GND (DE143555472 · CONOR.SI (SL118551651 · WorldCat Identities (ENlccn-n97022582