John Mayer

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John Mayer
John Mayer al Crossroads Guitar Festival del 2007
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenerePop rock[1]
Blues rock[1]
Periodo di attività musicale1998 – in attività
Strumentochitarra, voce, pianoforte, armonica a bocca, percussioni
EtichettaArista Records
Aware Records
Columbia Records
Sony BMG
Gruppi attualiDead & Company
John Mayer Trio
Gruppi precedentiVillanova Junction
Lo-Fi Masters
Album pubblicati19
Studio8 + 5 EP
Live3
Raccolte3
Sito ufficiale

John Clayton Mayer (Bridgeport, 16 ottobre 1977) è un cantautore e chitarrista statunitense.

Approdato ad uno stile a metà fra pop rock e blues dopo un esordio più acustico, nella sua carriera da solista ha pubblicato otto album in studio, cinque EP e tre live, vendendo complessivamente 20 milioni di dischi.[2]

Ha vinto ben sette Grammy Awards, tra cui uno nella categoria "canzone dell'anno" per il brano Daughters.[3]

Ѐ inoltre membro del supergruppo Dead & Company (in compagnia degli ex componenti dei Grateful Dead Bob Weir, Mickey Hart e Bill Kreutzmann) e del gruppo blues rock John Mayer Trio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

John Mayer è nato il 16 ottobre 1977 a Bridgeport, Connecticut da Margaret, un'insegnante d'inglese, e Richard, preside di liceo. Ha iniziato a suonare la chitarra all'età di tredici anni. Poco dopo un suo vicino di casa gli ha regalato una musicassetta di Stevie Ray Vaughan, facendo nascere in lui la passione per il blues e per alcuni maggiori esponenti del genere tra cui Buddy Guy, B.B. King, Freddie King, Albert King, Otis Rush, e Lightnin' Hopkins. Mayer ha iniziato così a prendere lezioni da Al Ferrante, proprietario di un negozio di chitarre locale. Ha quindi incominciato a suonare in bar e piccoli locali.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

L'approccio alla musica (1995-1998)[modifica | modifica wikitesto]

Mayer ha fondato nel 1995 un complesso chiamato Villanova Junction (dal brano di Jimi Hendrix), assieme agli amici Joe Beleznay, Tim Procaccini e Rich Wolf, le cui demo sono reperibili su YouTube.[4]

Nel 1997, all'età di diciannove anni, si è iscritto alla Berklee College of Music di Boston (contemporaneamente frequentato da Gavin DeGraw), lasciandola però dopo un anno, decidendo di trasferirsi assieme all'amico Clay Cook ad Atlanta, in Georgia, per perseguire la carriera nella musica.[1] Qui Mayer e Cook hanno formato un duo musicale chiamato LoFi Masters, esibendosi quindi in bar e noti club locali. Cook dirà che in questo periodo i due hanno iniziato a riscontrare divergenze artistiche dovute alla volontà di Mayer di passare alla musica pop. Il duo infine si è separato e Mayer ha intrapreso la sua carriera solista.

L'ingresso nella scena musicale (1999)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Inside Wants Out.

Con l'aiuto del produttore e ingegnere del suono Glenn Matullo, Mayer ha registrato materiale che verrà pubblicato nel 1999 da un'etichetta discografica indipendente nell'EP Inside Wants Out. L'EP contiene nove canzoni con Mayer alla chitarra e alla voce. La traccia d'esordio Back To You vede la partecipazione di una band di turnisti alla quale prende parte anche il co-produttore David "DeLa" LaBruyere al basso. Quattro tracce dell'EP sono state co-scritte da Cook, su tutte spicca il primo e unico singolo No Such Thing; tuttavia Cook non prende parte alle registrazioni se non per aiutare Mayer con i cori nella canzone Comfortable.[1] Il lavoro si rivela un successo di critica, ma non è accompagnato da una promozione tale da permettere di ottenere dei risultati commerciali. Il giovane John tuttavia si è fatto notare e inizia a suonare come turnista per alcuni gruppi famosi, tra cui i Maroon 5 e i Counting Crows.

Il contratto con la Columbia Records e il successo commerciale (2000–2004)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Room for Squares e Heavier Things.

Mayer e LaBruyere si sono esibiti in giro per la Georgia e negli stati vicini. In questo periodo ha iniziato a svilupparsi il music business online che contribuirà al lancio della carriera del giovane artista grazie ad un buon seguito che Mayer ottiene sul web. Nel 2000, grazie ad un conoscente che ha inviato il suo EP all'etichetta Aware Records, Mayer è stato notato da Gregg Latterman, fondatore della Aware, che l'ha messo sotto contratto. A giugno 2001 la Aware ha pubblicato in esclusiva online il primo album del chitarrista: Room for Squares. Nel frattempo, l'etichetta ha concluso un accordo con la Columbia Records, che ha permesso alla major di scritturare gli artisti Aware. La Columbia ha scelto Mayer e a settembre dello stesso anno è uscita una versione remixata e definitiva di Room for Squares, con una copertina aggiornata, nuove versioni delle prime quattro canzoni di Inside Wants Out e l'aggiunta della traccia 3x5. Il disco ha debuttato nella top ten della classifica americana,[5] grazie al successo del singolo Your Body Is a Wonderland,[6] e riuscirà a vendere più di cinque milioni di copie in tutto il mondo (con una certificazione di quattro volte disco di platino negli Stati Uniti, denotando vendite di oltre quattro milioni). Ad agosto del 2002, la Columbia ha ripubblicato Inside Wants Out, con l'omissione della traccia strumentale Neon 12:47 AM.

Room for Squares è stato apprezzato anche dalla critica tanto che nel 2003 Mayer vincerà anche un Grammy per la migliore performance pop maschile, nel brano Your Body Is a Wonderland.[1] Dall'album sono stati estratti altri due singoli: No Such Thing e Why Georgia, destinati a ottenere un buon successo radiofonico e nella Billboard Hot 100.[7][8]

Nel 2003 è uscito l'album dal vivo Any Given Thursday (su CD e DVD), grazie al quale Mayer ha vinto un altro disco di platino negli Stati Uniti. Nello stesso anno è stato registrato il suo secondo album, intitolato Heavier Things. Il disco, come il precedente, denota influenze musicali di vario tipo, ma segna una svolta nella carriera dell'artista, data l'intenzione di far brillare le sue capacità di scrittore e compositore, ancora di più rispetto ai precedenti lavori. L'album ha debuttato alla prima posizione della classifica americana[9] e successivamente ha ottenuto il doppio disco di platino negli Stati Uniti e un disco di platino anche in Canada e Australia. Dopo Bigger Than My Body e Clarity, il terzo singolo estratto è Daughters, che vincerà nel 2005 un Grammy Award come Song of the Year,[1] premio che appartiene a una delle quattro categorie più importanti tra i Grammy: le cosiddette Big Four. Oltre a questo, Mayer ha conquistato un Grammy anche nella categoria Migliore performance vocale maschile, con la stessa canzone.[1]

Cambio di direzione musicale (2005–2008)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: John Mayer Trio e Continuum (John Mayer).

Il 22 novembre 2005 è stato pubblicato il live Try!, primo album dei John Mayer Trio, con Steve Jordan alla batteria e Pino Palladino al basso. Il disco, che ha ricevuto una nomination ai Grammy del 2007 come Miglior album rock, include canzoni come Gravity e Vultures che saranno pubblicate l'anno successivo in Continuum.

Continuum, uscito il 23 ottobre 2006, è caratterizzato da sfumature stilistiche diverse rispetto ai precedenti lavori. Si notano infatti maggiormente le influenze di musicisti come Stevie Ray Vaughan, BB King, Eric Clapton o Herbie Hancock, segnando un passaggio dal rock al blues rock e al soul. Nello stesso periodo John Mayer ha collaborato con esponenti di altri stili musicali, come Alicia Keys nel brano Lesson Learned, contenuto nell'album As I Am del 2007, o con Herbie Hancock, che lo ha inserito, primo in una lunga lista di nomi prestigiosi, nel suo album Possibilities, duettando con lui nel brano Stitched Up. In Continuum appaiono brani di denuncia sociale o politica, come Belief o Waiting on the World to Change, in cui viene espresso il disappunto verso la situazione politica e umanitaria del periodo. L'album si rivelerà un nuovo successo di critica e pubblico, ottenendo ancora il doppio disco di platino negli Stati Uniti, insieme ad altri premi tra cui due Grammy nel febbraio 2007[1] (miglior performance vocale maschile per Waiting on the World to Change e miglior album pop vocale).

Nel 2007 John Mayer ha collaborato con Kanye West nel brano Bittersweet Poetry dell'album Graduation. Nella deluxe edition di Continuum è apparsa successivamente Say, singolo inciso esclusivamente per la colonna sonora del film The Bucket List - Non è mai troppo tardi con Morgan Freeman e Jack Nicholson. Con Say Mayer ha vinto nel 2009 un Grammy nella categoria Best male pop vocal performance, oltre al premio nella categoria Best solo rock vocal performance per Gravity.

Nel 2008 è stato pubblicato Where the Light Is: Live in Los Angeles, album live registrato durante la tournée di John Mayer del 2007. Anch'esso ha rcevuto una nomination ai Grammy, nelle categorie migliore album dal vivo e miglior film musicale (con la regia di Danny Clinch). Il concerto è stato ripreso al Los Angeles Nokia Theatre l'8 dicembre 2007, una data programmata per raccogliere fondi per numerosi enti di beneficenza della città. Si trattava di un evento diviso in tre set: uno acustico, con una cover della canzone di Tom Petty Free Fallin', uno con il John Mayer Trio, esibitosi in brani originali che cover di Jimi Hendrix, e un set con la band al completo (in cui figurano David LaBruyere e J.J. Johnson). Il titolo del doppio CD e DVD è preso da un verso della canzone Gravity.

Battle Studies (2009)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Battle Studies.

Il 17 novembre 2009 è uscito Battle Studies. Sul sito dell'artista sono stati pubblicati parecchi video sull'incisione di questo atteso lavoro, che John Mayer ha definito come un passo in avanti nel suo modo di fare musica e di comporre. L'album presenta una diversità di suoni, nel complesso più soft rispetto ai precedenti. Il primo singolo estratto è Who Says, seguito poi da Heartbreak Warfare e Half of My Heart (cantata con Taylor Swift). L'album, promosso da un tour mondiale, ha debuttato direttamente alla prima posizione della classifica Billboard 200[10] e ha garantito a John Mayer il primo posto nella classifica del 2010 degli album rock più venduti sul territorio degli Stati Uniti[11] ed il diciannovesimo in quella generale[12]. Il 13 febbraio 2011 Battle Studies ha vinto un Grammy nella categoria Best engineerd album, non-classical grazie al lavoro di Michael H. Brauer, Joe Ferla, Chad Franscoviak e Manny Marroquin.

Problemi personali e la pausa (2010–2013)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Born and Raised (John Mayer).
John Mayer sul palco con i Rolling Stones nel 2012

Dopo due interviste controverse rilasciate a Rolling Stone e Playboy nel febbraio del 2010, Mayer si è temporaneamente ritirato dalla vita pubblica e ha smesso di concedere interviste.

Il 16 maggio 2011, a New York, John Mayer ha co-condotto un evento di beneficenza a sostegno dei veterani di guerra che soffrono di DPTS, dal titolo In Support of Our Troops[13], durante il quale ha annunciato che il suo nuovo lavoro discografico intitolato Born and Raised sarebbe uscito nel mese di ottobre 2011.[14] Mentre era ancora in tour per Battle Studies, ha iniziato a lavorare al suo quinto album in studio. Durante quest periodo, ha riscontrato difficoltà vocali e si è rivolto ai medici. Il 16 settembre 2011 pubblica un aggiornamento sul suo blog, dichiarando che l'uscita del nuovo disco è stata ritardata a causa di un problema di salute, è stato infatti trovato un granuloma accanto alle corde vocali del cantante, che tuttavia sembra essere curabile e Mayer ha descritto questo accadimento come una battuta d'arresto temporanea. La registrazione e il missaggio di Born and Raised sono stati infatti interamente completati, fatta eccezione per alcune tracce vocali.[15]

Il 28 febbraio 2012 John Mayer ha annunciato tramite il suo sito web la data d'uscita del nuovo album, il 22 maggio 2012.[16] Il 9 marzo 2012 Mayer annuncia, ancora tramite il suo sito, un nuovo problema legato al granuloma precedentemente curato, che lo costringerà ad una pausa di lunghezza indefinita, durante la quale rimarrà lontano dal palco. L'album sarà ugualmente pubblicato nella data prestabilita.[17]

Nel 2013 sono usciti video trasmessi attraverso il suo sito e i social networks, in cui Mayer è impegnato nella realizzazione del suo sesto album in studio, in pratica si è trattato di una sorta di miniserie dal titolo #mayerisback.

Paradise Valley e la fondazione dei Dead & Company (2013–2015)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Paradise Valley (album) e Dead & Company.

Il 18 giugno dichiara attraverso il suo sito ufficiale e i social network, che il 20 agosto 2013 sarebbe uscito un suo album intitolato Paradise Valley. Viene estratto come primo singolo la canzone Paper Doll, di cui viene realizzato anche un videoclip. Secondo singolo estratto è la canzone Wildfire. Terzo singolo estratto dall'album è il featuring con la cantante Katy Perry, Who You Love, di cui viene realizzato il videoclip.

Nel febbraio 2014 si riunisce il Trio, registrando in studio qualche pezzo per un LP di prossima pubblicazione assieme a delle leggende del jazz come Chick Corea, Wallace Roney e Manolo Badrena. Il 27 febbraio inoltre suonano per la prima volta insieme in tv dopo 5 anni, ospiti al Late night di Seth Meyers.
Durante l'estate del 2015 viene annunciata una serie di concerti, a partire dal 31 ottobre, tenuta dal gruppo di nuova formazione Dead & Company, che vede membri lo stesso Mayer insieme ai passati membri dei Grateful Dead. Il tour li impegnerà per tutto l'autunno e l'inverno, e verrà prolungato con un tour estivo nel 2016.
Nel 2014 ha collaborato a The Breeze: An Appreciation of JJ Cale, un album tributo del musicista inglese Eric Clapton, pubblicato a nome "Eric Clapton & Friends", suonando insieme a musicisti come Tom Petty, Mark Knopfler, Don White, Willie Nelson e lo stesso Clapton. Non è la prima collaborazione con musicisti top del blues-rock. Ha infatti suonato in live e in jam session con B. B. King, Buddy Guy, lo stesso Clapton e molti altri. Ha partecipato numerose volte al festival Crossroads, anche con il Trio: celebre è la loro interpretazione di Ain't No Sunshine al Crossroads Guitar Festival 2010, il cui video caricato da un utente su YouTube conta ad oggi oltre 9 milioni di visualizzazioni.

The Search for Everything e il tour mondiale (2016–2017)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: The Search for Everything.

La lunga tournée con i Dead & Company ha spinto Mayer a rimandare la registrazione del nuovo album studio a gennaio 2016, con l'intenzione di finirlo entro il termine dell'anno.

Per una scelta di marketing ha deciso di pubblicare due EP che anticiperanno il definitivo album The Search for Everything; così il 17 novembre 2016 è stato rilasciato Love on the Weekend come unico singolo dell'EP The Search for Everything: Wave One, poi pubblicato il 20 gennaio 2017.

Per il 2017 ha annunciato un tour mondiale con numerose tappe in tutta l'America del Nord e in alcune città europee, esibendosi quindi con il Trio, la band completa e il set acustico, inoltre continuerà ad esibirsi con i Dead & Company.[18][19]

Il 24 febbraio è stato rilasciato The Search for Everything: Wave Two, da cui viene estratto come singolo il brano Still Feel Like Your Man.

Il 13 marzo, attraverso vari social network, Mayer ha annunciato che l'album completo sarà pubblicato il 14 aprile 2017 e che includerà 12 tracce, 8 delle quali pubblicate precedentemente in forma di EP (Wave One e Wave Two) e quattro tracce inedite (In the Blood, Theme from "The Search for Everything", Never on the Day You Leave, Rosie).[20]

Il 5 aprile è stato pubblicato il video musicale per Still Feel Like Your Man[21], in cui sono presenti "Panda, kimono, farfalle e un sacco di colori" e un inedito Mayer che balla, per la prima volta nella sua carriera.[22]

Sob Rock e altre collaborazioni (2018–presente)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sob Rock.

Il 10 maggio 2018 è uscito un nuovo singolo dal titolo New Light, co-prodotto con No I.D.. Lo stesso giorno il cantante ha rilasciato un'intervista con Zane Lowe per Apple Music durante la quale ha promesso "altra nuova musica" per il 2018. Il 24 ottobre 2018, durante la sua performance all'iHeartRadio Theater, Mayer ha mantenuto la promessa suonando in anteprima la canzone I Guess I Just Feel Like. Il 12 dicembre 2018 ha annunciato un tour mondiale per l'anno successivo. Il 23 febbraio 2019 è uscito quindi il singolo I Guess I Just Feel Like, seguito il 6 settembre da Carry Me Away.

Il 15 marzo 2020 in un episodio del live show Current Mood, che John Mayer ha tenuto regolarmente dal 2018 al 2020 sul suo profilo Instagram, ha rivelato che era impegnato a scrivere e registrare canzoni per un nuovo album. Nel 2020 l'artista collabora con Leon Bridges nel brano Inside Friends.[23] Ad inizio 2021 ha dichiarato sui suoi social network di aver terminato l'album e ha quindi iniziato a pubblicare video su TikTok con brevi spezzoni di alcuni brani prima del rilascio dell'album. Il 4 giugno 2021 viene pubblicato il singolo Last Train Home[24] che vede la collaborazione della cantante Maren Morris[25]. Il 16 luglio 2021 è stato rilasciato il tanto atteso album Sob Rock, chiamato in questo modo per dare una definizione al suo genere musicale; il disco ha debuttato al secondo posto della Billboard 200. L'album contiene le precedentemente rilasciate New Light, I Guess I Just Feel Like e Last Train Home, sei tracce inedite, nonché una versione riarrangiata in stile eighties pop di Carry Me Away coerentemente con il mood musicale proposto dall'album. Contestualmente al rilascio di Sob Rock, è uscito il singolo Shot in the Dark con annessa pubblicazione del video musicale su YouTube.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ha avuto numerose relazioni con attrici e cantanti, tra cui Jennifer Love Hewitt, Jessica Simpson, Minka Kelly[26], Jennifer Aniston, Taylor Swift[27] e Katy Perry[28].

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

La relazione di Mayer con Jessica Simpson coincise con cambiamenti comportamentali che aumentarono significativamente la sua esposizione ai tabloid.[29][30] All'inizio della sua carriera, aveva espresso la sua determinazione a evitare completamente la droga, l'alcol, le discoteche, gli eventi sul tappeto rosso, gli appuntamenti con le celebrità, e tutto ciò che riteneva potesse distogliere l'attenzione dalla sua musica.[31] Nelle interviste, tuttavia, Mayer ha accennato all'esperienza di un episodio estremo di "ansia da piegamento" quando aveva vent'anni che lo ha motivato a essere meno solitario.[29] Nel 2006, ha rivelato per la prima volta di aver iniziato a fare uso di marijuana.[32] Ha iniziato a fare apparizioni nei club di Los Angeles e New York City, e Jessica Simpson è diventata la prima di una serie di fidanzate famose, tra cui Jennifer Aniston e Minka Kelly.[33] Nel 2007, la sua vita personale era diventata un foraggio regolare per i media di gossip e, di conseguenza, Mayer ha tentato di controllare la sua immagine pubblica. La sua presenza online è aumentata, ha iniziato a inscenare scherzi per i paparazzi,[34] e ha organizzato uno skech parodico per il sito di gossip TMZ.[35]

All'inizio del 2010, Mayer ha rilasciato una controversa intervista alla rivista Playboy in cui ha rivelato dettagli sessualmente espliciti sulle sue ex fidanzate Jessica Simpson e Jennifer Aniston, definendo la sua relazione con l'ex "napalm sessuale".[36][37] In risposta a una domanda sul fatto che le donne di colore fossero interessate a lui, ha detto: "Il mio pene è una specie di suprematista bianco. Ho un cuore Benetton e un dannato pene di David Duke. Inizierò ad avere relazioni separatamente dal mio pene."[38] Ha anche usato un termine razzista nell'intervista. I media lo hanno pertanto etichettato come un uomo misogino e razzista.[39] Si è scusato tramite Twitter per il suo uso del termine razzista, dichiarando: "È stato arrogante da parte mia pensare di poter intellettualizzare una parola così carica di emozione".[40] Si è anche scusato in lacrime con la sua band e i fan al suo concerto a Nashville più tardi quella notte.[41] Nei due anni successivi ha lasciato New York e si è ritirato dai social media.

Strumentazione[modifica | modifica wikitesto]

John Mayer utilizza come strumentazione abituale chitarre elettriche Paul Reed Smith, Fender Stratocaster (tra cui Jimi Hendrix signature model, John Mayer signature model, Stevie Ray Vaughan signature model, Eric Clapton signature model), alcuni modelli Gibson come la ES-335 o la SG, oltre ad alcune Duesenberg come la Double Cat o la Mike Campbell signature. Le chitarre acustiche sono Martin, tra cui Martin OM-28, Martin OM-JM, Martin 0042 e 0045 Stagecoach, Martin Bellezza Nera. Come amplificatore usa un Prs II j mod 100 ma in precedenza usava dei fender

Ha dichiarato di possedere più di 200 chitarre, fra le quali una Fender Stratocaster Stevie Ray Vaughan Signature 1996, una Fender "The Black One" Stratocaster, una Fender Stratocaster John Mayer Signature, innumerevoli modelli di Martin Acoustic, una Gibson ES-335, una Gibson SG, una PRS Silver Sky (modello signature realizzato con Paul Reed Smith dopo la sua separazione da Fender) e una PRS Private Stock Super Eagle.

I pedali utilizzati più frequentemente sono un accordatore Boss TU-2 Chromatic Tuner, un pedale Wah CryBaby della Dunlop (ultimamente usa un Buddy Guy signature a pois bianchi), un analog delay Aqua Puss (Way Huge-Dunlop), un overdrive Ibanez Tube Screamer TS-808, un overdrive Boss Blues Driver BD-2 con Keeley mod., un clean boost Keeley Katana, un digital echo-delay T-Rex Replica.

Negli ultimi tour ha sostituito la pedaliera standard con un derivatore personalizzato che attiva o disattiva gli effetti sopra citati e ne memorizza i preset, velocizzando così le operazioni di setting del suono durante il concerto.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Solista[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Anno Singolo Posizione più alta in classifica Album
US[42] US
AC
[42]
AUS CAN[42] NED NZ UK
2002 No Such Thing 13 11 28 97 14 42 Room for Squares
Your Body Is a Wonderland 18 17 23 9
2003 Why Georgia 23
Bigger Than My Body 33 27 38 21 72 Heavier Things
2004 Clarity 80 45
Daughters 19 2 29
2005 Who Did You Think I Was

(con il John Mayer Trio)

92 Try!
2006 Waiting on the World to Change 14 1 8 55 36 Continuum
2007 Belief
Gravity 71 10 66
Dreaming with a Broken Heart 99 13 49 96
Say 12 3 47 23
2008 Free Fallin (live Tom Petty cover) 51 7 Where the Light Is: John Mayer Live in Los Angeles
2009 Who Says 17 19 31 24 13 Battle Studies
2009 Heartbreak Warfare 34 11 31 62 6 34
2010 Half of My Heart 25 7 71 53 40
Perfectly Lonely
2012 Shadow Days 42 21 49 23 Born and Raised
Queen of California 40
Something Like Olivia
2013 Paper Doll 77 30 126 Paradise Valley
Wildfire 85
Who You Love 48 18 83 70
2014 XO (Beyoncé cover) 90 - nessun album -
2017 Love on the Weekend 53 65 69 64 6 The Search for Everything
Still Feel Like Your Man
In the Blood
2018 New Light 30 46 7 Sob Rock
2019 I Guess I Just Feel Like
Carry Me Away
2021 Last Train Home 40 2 91
Shot in the Dark
"—" denota un'uscita discografica non classificata o non fatta uscire nella regione in questione.

Con i John Mayer Trio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 2004 – Crossroads Guitar Festival 2004 (film concerto)
  • 2006 – CSI - Scena del crimine (CSI: Crime Scene Investigation) - serie TV, episodio 7x01 (nel ruolo di sé stesso)
  • 2007 – Crossroads Guitar Festival 2007 (film concerto)
  • 2008 – Where the Light Is: John Mayer Live in Los Angeles (film concerto dell'omonimo album dal vivo)
  • 2010 – Crossroads Guitar Festival 2010 (film concerto)
  • 2013 – Crossroads Guitar Festival 2013 (film concerto)
  • 2015 – Duri si diventa (Get Hard), regia di Etan Cohen (nel ruolo di sé stesso)
  • 2019 – Crossroads Guitar Festival 2019 (film concerto)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Andrew Leahey, John Mayer, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 20 luglio 2012.
  2. ^ (EN) Top New Acts Since 2000, su yahoo.com. URL consultato il 14 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2019).
  3. ^ (EN) John Mayer, su GRAMMY.com, 19 maggio 2020. URL consultato il 14 settembre 2020.
  4. ^ Villanova Junction Demos 1995 - John Mayer - YouTube, su youtube.com. URL consultato il 16 ottobre 2021.
  5. ^ (EN) Billboard 200 - Week of March 15, 2003, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  6. ^ (EN) Your Body Is a Wonderland - John Mayer, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  7. ^ (EN) No Such Thing - John Mayer, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  8. ^ (EN) Why Georgia - John Mayer, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  9. ^ (EN) Billboard 200 - Week of September 27, 2003, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  10. ^ (EN) Billboard 200 Week of December 05, 2009, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  11. ^ (EN) Best of 2010 Rock Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2010).
  12. ^ (EN) Best of 2010 Top Billboard 200, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  13. ^ (EN) In Support of Our Troops, su johnmayer.com, www.johnmayer.com, 1º aprile 2011. URL consultato il 14 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2011).
  14. ^ (EN) John Mayer to Release New Album in October, su andpop.com, www.andpop.com, 17 maggio 2011. URL consultato il 16 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2012).
  15. ^ (EN) John Mayer Diagnosed with Throat Condition, su backstageol.com, www.backstageol.com, 2 ottobre 2011. URL consultato il 16 marzo 2012.
  16. ^ (EN) Born and Raised: 5/22/12, su johnmayer.com, 29 febbraio 2012. URL consultato il 23 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2012).
  17. ^ (EN) Statement from JM, su johnmayer.com, 9 marzo 2012. URL consultato il 23 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2012).
  18. ^ John Mayer Maps Out 'Search for Everything' World Tour, in Rolling Stone. URL consultato il 23 febbraio 2017.
  19. ^ John Mayer Plots 2017 World Tour, in Billboard. URL consultato il 23 febbraio 2017.
  20. ^ John Mayer Releases Track Listing for "The Search for Everything", in Full Service 100.1/Real Country Q. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2017).
  21. ^ johnmayerVEVO, John Mayer - Still Feel Like Your Man, 5 aprile 2017. URL consultato il 13 aprile 2017.
  22. ^ Rolling Stone Italia, John Mayer balla nel video di ‘Still Feel Like Your Man’, in Rolling Stone Italia. URL consultato il 13 aprile 2017.
  23. ^ Inside Friend (feat. John Mayer). URL consultato il 14 settembre 2020.
  24. ^ (EN) Hannah Sparks, John Mayer releases new song ‘Last Train Home’, su New York Post, 4 giugno 2021. URL consultato il 6 giugno 2021.
  25. ^ John Mayer - Last Train Home (Official Video), su youtube.com.
  26. ^ John Mayer and Minka Kelly Quietly Split - Breakups, John Mayer: People.com
  27. ^ 4 Sexy Women John Mayer Has Screwed (Over)! | YourTango, su yourtango.com. URL consultato il 1º marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2014).
  28. ^ Katy Perry e John Mayer si sono lasciati! Coppia scoppiata, ennesimo break-up | MTV.it News Magazine
  29. ^ a b Celebrity Fitness, su web.archive.org, 2 aprile 2015. URL consultato il 16 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  30. ^ John Mayer in His Own Words - Rolling Stone, su web.archive.org, 27 agosto 2017. URL consultato il 16 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2017).
  31. ^ Square pegged: Local singer-songwriter John Mayer, bound for glory with his national debut, has no idea what the fuck is going on: Feature: Music: Creative Loafing Atlanta, su web.archive.org, 4 febbraio 2007. URL consultato il 16 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2007).
  32. ^ Hiatt, Brian (September 21, 2006), "My Big Mouth Strikes Again". Rolling Stone (1009): pp. 66–70.
  33. ^ (EN) John Mayer admits: 'I was a jerk', su Washington Examiner, 7 febbraio 2013. URL consultato il 16 maggio 2023.
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