Lisina: differenze tra le versioni
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La lisina e la vitamina C formano insieme la L-carnitina, una molecola coinvolta nell'ossidazione degli acidi grassi. |
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La lisina è presente soprattutto nella [[carne]] (carne rossa, maiale, pollame), nel [[formaggio]], nei semi di [[Amaranto (alimento)|amaranto]], nel latte, nelle uova, in alcuni pesci (merluzzo e sardine), nella [[glycine max|soia]], nei suoi derivati<ref>[http://www.umm.edu/ University of Maryland Medical Center]</ref> e nei legumi in generale. È scarsamente presente nei [[cereali]], ad eccezione del [[grano saraceno]] nel quale si trova in percentuali maggiori rispetto agli altri cereali e all'uovo, con valori che vanno dal 4 al 20% a seconda delle [[cultivar]] e delle condizioni ambientali.<ref>{{cita web|https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/alimentazione/nutrizione/grano-saraceno.html#proprieta |Enciclopedia naturale - Grano saraceno: proprietà, valori nutrizionali, calorie |15 dicembre 2020 |sito= cure-naturali.it |editore= [[De Agostini Editore]] }}</ref> |
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Una carenza di lisina può produrre una carenza di [[niacina]] (nota anche come '''vitamina B<sub>3</sub>''') e portare alla [[pellagra]]. Per [[decarbossilazione]], la lisina si trasforma in [[cadaverina]]. |
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Versione delle 06:35, 15 dic 2020
Lisina | |
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Nome IUPAC | |
acido 2(S),6-diamminoesanoico | |
Abbreviazioni | |
K LYS | |
Nomi alternativi | |
L-lisina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H14N2O2 |
Massa molecolare (u) | 146,16 |
Aspetto | solido cristallino bianco (monoidrato) |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-740-6 |
PubChem | 5962 |
SMILES | C(CCN)CC(C(=O)O)N |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida a 293 K | pK1: 2,16 pK2: 9,06 |
Punto isoelettrico | 9,60 |
Solubilità in acqua | 300 g/L a 293 K |
Temperatura di fusione | 225 °C (498 K) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −678,7 |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
La lisina è un amminoacido polare, la sua molecola è chirale.
L'enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale reca un gruppo amminico che le conferisce un comportamento basico.
Negli esseri umani è essenziale, cioè va assunta tramite l'alimentazione, dato che l'organismo umano non è in grado di sintetizzarla.
Ruoli biologici
La lisina e la vitamina C formano insieme la L-carnitina, una molecola coinvolta nell'ossidazione degli acidi grassi.
Nella sua forma idrossilata, grazie all'intervento della vitamina C, rientra nella composizione del collagene, la proteina fibrosa che costituisce le ossa, le cartilagini e altri tessuti connettivi; favorisce la formazione di anticorpi, ormoni (come quello della crescita) ed enzimi; è inoltre necessaria allo sviluppo e alla fissazione del calcio nella ossa. Insieme con la metionina rappresenta l'amminoacido precursore della carnitina.
La lisina è importante anche come precursore di un'importante vitamina, la niacina, meglio conosciuta anche come vitamina B3 o PP. La carenza di niacina, frequente nel periodo postbellico a causa di un'alimentazione basata prevalentemente su prodotti come la polenta, provoca la pellagra.
I capelli sono costituiti prevalentemente da proteine e in particolare da due aminoacidi, la lisina e la cisteina (entrambi contenuti nella cheratina). Per questo motivo la lisina è presente in numerosi integratori per capelli e in prodotti dedicati al trattamento dell'alopecia androgenetica.
L'utilizzo della lisina è stato anche proposto per prevenire la riattivazione dell'herpes simplex, virus responsabile degli episodi ricorrenti di herpes labiale.
La sua assimilazione richiede micronutrienti come il manganese, il magnesio, la vitamina C e la vitamina B6. Un'eccessiva assunzione produce un aumento del colesterolo e litiasi biliare.
Fonti di lisina
La lisina è presente soprattutto nella carne (carne rossa, maiale, pollame), nel formaggio, nei semi di amaranto, nel latte, nelle uova, in alcuni pesci (merluzzo e sardine), nella soia, nei suoi derivati[2] e nei legumi in generale. È scarsamente presente nei cereali, ad eccezione del grano saraceno nel quale si trova in percentuali maggiori rispetto agli altri cereali e all'uovo, con valori che vanno dal 4 al 20% a seconda delle cultivar e delle condizioni ambientali.[3]
Una carenza di lisina può produrre una carenza di niacina (nota anche come vitamina B3) e portare alla pellagra. Per decarbossilazione, la lisina si trasforma in cadaverina.
Sintomi da carenza di lisina
La sua carenza può provocare anemia, occhi rossi, disordini degli enzimi, perdita dei capelli, carenza di concentrazione, irritabilità, spossatezza, inappetenza, disordini riproduttivi, sviluppo ritardato e perdita di peso.
Sovradosaggio
Potrebbe favorire uno squilibrio aminoacidico e diabete, soprattutto in caso di alimentazione scarsa; iperlisinemia/iperlisinuria (patologia genetica). Ad alte dosi (10-15 g) può provocare disturbi gastrointestinali.
Note
- ^ scheda della lisina su IFA-GESTIS
- ^ University of Maryland Medical Center
- ^ Enciclopedia naturale - Grano saraceno: proprietà, valori nutrizionali, calorie, su cure-naturali.it, De Agostini Editore. URL consultato il 15 dicembre 2020.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su DL-lisina
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «DL-lisina»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su DL-lisina
Collegamenti esterni
- (EN) lysine, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Ilkka Leinonen, Pietro P. M. Iannetta, Robert M. Rees, Wendy Russell, Christine Watson e Andrew P. Barnes, Lysine Supply Is a Critical Factor in Achieving Sustainable Global Protein Economy, su frontiersin.org, frontiers, 24 aprile 2019. URL consultato il 15 dicembre 2020.