Lisina: differenze tra le versioni

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== Ruoli biologici ==
== Ruoli biologici ==

La lisina e la vitamina C formano insieme la L-carnitina, una molecola coinvolta nell'ossidazione degli acidi grassi.
La lisina e la vitamina C formano insieme la L-carnitina, una molecola coinvolta nell'ossidazione degli acidi grassi.


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== Fonti di lisina ==
== Fonti di lisina ==
La lisina è presente soprattutto nella [[carne]] (carne rossa, maiale, pollame), nel [[formaggio]], nei semi di [[Amaranto (alimento)|amaranto]], nel latte, nelle uova, in alcuni pesci (merluzzo e sardine), nella [[glycine max|soia]], nei suoi derivati<ref>[http://www.umm.edu/ University of Maryland Medical Center]</ref> e nei legumi in generale; è invece scarsamente presente nei [[cereali]]. Una carenza di lisina può produrre una carenza di [[niacina]] (nota anche come '''vitamina B<sub>3</sub>''') e portare alla [[pellagra]].
La lisina è presente soprattutto nella [[carne]] (carne rossa, maiale, pollame), nel [[formaggio]], nei semi di [[Amaranto (alimento)|amaranto]], nel latte, nelle uova, in alcuni pesci (merluzzo e sardine), nella [[glycine max|soia]], nei suoi derivati<ref>[http://www.umm.edu/ University of Maryland Medical Center]</ref> e nei legumi in generale. È scarsamente presente nei [[cereali]], ad eccezione del [[grano saraceno]] nel quale si trova in percentuali maggiori rispetto agli altri cereali e all'uovo, con valori che vanno dal 4 al 20% a seconda delle [[cultivar]] e delle condizioni ambientali.<ref>{{cita web|https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/alimentazione/nutrizione/grano-saraceno.html#proprieta |Enciclopedia naturale - Grano saraceno: proprietà, valori nutrizionali, calorie |15 dicembre 2020 |sito= cure-naturali.it |editore= [[De Agostini Editore]] }}</ref>


Per [[decarbossilazione]], la lisina si trasforma in [[cadaverina]].
Una carenza di lisina può produrre una carenza di [[niacina]] (nota anche come '''vitamina B<sub>3</sub>''') e portare alla [[pellagra]]. Per [[decarbossilazione]], la lisina si trasforma in [[cadaverina]].


== Sintomi da carenza di lisina ==
== Sintomi da carenza di lisina ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
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{{Amminoacido}}

Versione delle 06:35, 15 dic 2020

Disambiguazione – Se stai cercando il comune della Repubblica Ceca, vedi Líšina.
Lisina
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
acido 2(S),6-diamminoesanoico
Abbreviazioni
K
LYS
Nomi alternativi
L-lisina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H14N2O2
Massa molecolare (u)146,16
Aspettosolido cristallino bianco (monoidrato)
Numero CAS56-87-1
Numero EINECS200-740-6
PubChem5962
SMILES
C(CCN)CC(C(=O)O)N
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione acida a 293 KpK1: 2,16

pK2: 9,06
pKr: 10,54

Punto isoelettrico9,60
Solubilità in acqua300 g/L a 293 K
Temperatura di fusione225 °C (498 K)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−678,7
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

La lisina è un amminoacido polare, la sua molecola è chirale.

L'enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale reca un gruppo amminico che le conferisce un comportamento basico.

Negli esseri umani è essenziale, cioè va assunta tramite l'alimentazione, dato che l'organismo umano non è in grado di sintetizzarla.

Ruoli biologici

La lisina e la vitamina C formano insieme la L-carnitina, una molecola coinvolta nell'ossidazione degli acidi grassi.

Nella sua forma idrossilata, grazie all'intervento della vitamina C, rientra nella composizione del collagene, la proteina fibrosa che costituisce le ossa, le cartilagini e altri tessuti connettivi; favorisce la formazione di anticorpi, ormoni (come quello della crescita) ed enzimi; è inoltre necessaria allo sviluppo e alla fissazione del calcio nella ossa. Insieme con la metionina rappresenta l'amminoacido precursore della carnitina.

La lisina è importante anche come precursore di un'importante vitamina, la niacina, meglio conosciuta anche come vitamina B3 o PP. La carenza di niacina, frequente nel periodo postbellico a causa di un'alimentazione basata prevalentemente su prodotti come la polenta, provoca la pellagra.

I capelli sono costituiti prevalentemente da proteine e in particolare da due aminoacidi, la lisina e la cisteina (entrambi contenuti nella cheratina). Per questo motivo la lisina è presente in numerosi integratori per capelli e in prodotti dedicati al trattamento dell'alopecia androgenetica.

L'utilizzo della lisina è stato anche proposto per prevenire la riattivazione dell'herpes simplex, virus responsabile degli episodi ricorrenti di herpes labiale.

La sua assimilazione richiede micronutrienti come il manganese, il magnesio, la vitamina C e la vitamina B6. Un'eccessiva assunzione produce un aumento del colesterolo e litiasi biliare.

Fonti di lisina

La lisina è presente soprattutto nella carne (carne rossa, maiale, pollame), nel formaggio, nei semi di amaranto, nel latte, nelle uova, in alcuni pesci (merluzzo e sardine), nella soia, nei suoi derivati[2] e nei legumi in generale. È scarsamente presente nei cereali, ad eccezione del grano saraceno nel quale si trova in percentuali maggiori rispetto agli altri cereali e all'uovo, con valori che vanno dal 4 al 20% a seconda delle cultivar e delle condizioni ambientali.[3]

Una carenza di lisina può produrre una carenza di niacina (nota anche come vitamina B3) e portare alla pellagra. Per decarbossilazione, la lisina si trasforma in cadaverina.

Sintomi da carenza di lisina

La sua carenza può provocare anemia, occhi rossi, disordini degli enzimi, perdita dei capelli, carenza di concentrazione, irritabilità, spossatezza, inappetenza, disordini riproduttivi, sviluppo ritardato e perdita di peso.

Sovradosaggio

Potrebbe favorire uno squilibrio aminoacidico e diabete, soprattutto in caso di alimentazione scarsa; iperlisinemia/iperlisinuria (patologia genetica). Ad alte dosi (10-15 g) può provocare disturbi gastrointestinali.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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