Campionato mondiale Supersport

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Campionato mondiale Supersport
CategoriaMotociclismo
NazioneInternazionale
Prima edizione1997
MotoriBandiera dell'Italia Ducati Panigale V2
Bandiera del Giappone Honda CBR600RR
Bandiera del Giappone Kawasaki ZX-6R
Bandiera dell'Italia MV Agusta F3 800
Bandiera della Cina QJ Motor SRK 800 RR
Bandiera del Giappone Suzuki GSX-R750
Bandiera del Regno Unito Triumph Street Triple RS 765
Bandiera del Giappone Yamaha YZF R6
PneumaticiBandiera dell'Italia Pirelli
Pilota campione
(2023)
Bandiera dell'Italia Nicolò Bulega
Squadra campione
(2023)
Bandiera dell'Italia Ducati
Sito web ufficialewww.worldsbk.com
Stagione dell'anno corrente
Campionato mondiale Supersport 2024

Il Campionato mondiale Supersport, spesso abbreviato con la sigla SSP, è una competizione motociclistica destinata a modelli di moto derivati dalla produzione di serie. Il calendario si affianca a quello del campionato mondiale Superbike; le due categorie si differenziano principalmente per la cilindrata.

Oltre al mondiale Supersport, viene annualmente organizzato un mondiale 300, un Europeo Velocità e numerosi trofei nazionali.

Regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Fino al termine della stagione 2021 il Campionato è stato riservato a motori a 4 tempi con le seguenti specifiche tecniche:[1]

Classe Cilindri Cilindrata Peso minimo
da a
Supersport 600 2 600 750 161 kg
3 500 675
4 400 600

Sempre secondo regolamento approvato dalla Federazione Internazionale Motociclismo, la distanza percorsa per ogni gara deve essere almeno di 85Km fino ad un massimo di 110 km e, per iscriversi, i piloti devono aver compiuto almeno il sedicesimo anno d'età.

Andrew Pitt, campione mondiale 2008 durante le prove del GP di Brands Hatch.

Le moto ammesse a correre in questa categoria possono essere profondamente elaborate rispetto ai modelli di serie intervenendo su motore, cambio, sospensioni e freni. L'entità delle elaborazioni non arriva, comunque, agli estremi raggiunti nel mondiale Superbike.

Così come è avvenuto nel Campionato mondiale Superbike, anche nella supersport dal 2004 è stato introdotto il fornitore unico di pneumatici, la gara di appalto, anche per questa categoria, è stata vinta dalla Pirelli. In ogni caso le Supersport (così come le Superstock) non possono utilizzare le gomme slick. Gli pneumatici ammessi hanno mescola libera, ma battistrada intagliato sulla base del disegno di una gomma di serie.

Supersport Next Generation[modifica | modifica wikitesto]

A partire dalla stagione 2022 su richiesta delle case alla FIM, vengono prese in considerazione motociclette al di fuori della classificazione originale della classe. Tali motociclette vengono identificate come motociclette "Supersport Next Generation" e possono sforare i limiti di cubatura imposte dalla classe, con la FIM che si impegna ad attuare delle regole di bilanciamento, in particolar modo sui giri motore, per non favorire le moto di cilindrata superiore.[2][3]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

La prima categoria di questo genere ad affacciarsi al mondo delle competizioni di velocità è stata la TT Formula 2, che prevedeva motori di media cilindrata derivati dalla serie e ciclistiche libere. Il primo campionato mondiale organizzato dalla FIM per queste moto si è tenuto nel 1977. La categoria non ha conosciuto il successo sperato nonostante l'impegno di alcune case a schierare moto ufficiali. La TT Formula 2 è stata quindi abbandonata alla fine del 1986.

A colmare l'evidente vuoto lasciato dalla cancellazione della TT2 è stata l'introduzione del campionato europeo Supersport a partire dal 1990, in concomitanza con l'avvio dell'Europeo Superbike (campionato tenutosi per 8 anni). L'interesse verso le moto di "media cilindrata" derivate dalla serie cresce e nel 1995 viene istituito anche il Thunderbike Trophy, una competizione di livello europeo riservata a motociclette da 600 cm³ con motori a quattro tempi con quattro cilindri concorrente all'Europeo Supersport. Tale campionato, organizzato dalla società spagnola Dorna Sports di Carmelo Ezpeleta e inserito nel contesto delle gare del motomondiale, ha però vita brevissima e infatti già alla fine del 1996 (alla sua seconda edizione) chiude i battenti a causa di un contenzioso creatosi tra la Federazione Motociclistica Internazionale e quella italiana, con quest'ultima che criticò aspramente la decisione di aprire all'utilizzo di moto derivate dalla serie nel motomondiale.[4]

La Supersport ha finalmente assunto lo status di campionato del mondo nel 1997 con la denominazione Supersport World Series, diventata due anni dopo "Supersport World Championship" con il riconoscimento ufficiale da parte della FIM.

Albo d'oro[5][modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche del Campionato mondiale Supersport.

Albo d'oro piloti[modifica | modifica wikitesto]

Anno Pilota Punti Motocicletta Squadra Note
1997 Bandiera dell'Italia Paolo Casoli 145 Bandiera dell'Italia Ducati 748 Bandiera dell'Italia Gio. Ca. Moto SWS
1998 Bandiera dell'Italia Fabrizio Pirovano 171 Bandiera del Giappone Suzuki GSX-R600 Bandiera del Belgio Alstare Corona SWS
1999 Bandiera della Francia Stéphane Chambon 153 Bandiera del Belgio Suzuki Alstare
2000 Bandiera della Germania Jörg Teuchert 136 Bandiera del Giappone Yamaha YZF R6 Bandiera della Germania Alpha Technik Yamaha
2001 Bandiera dell'Australia Andrew Pitt 149 Bandiera del Giappone Kawasaki ZX 6R Bandiera della Germania Fuchs Kawasaki
2002 Bandiera della Francia Fabien Foret 186 Bandiera del Giappone Honda CBR 600F Bandiera dei Paesi Bassi Ten Kate Honda
2003 Bandiera dell'Australia Chris Vermeulen 201 Bandiera del Giappone Honda CBR 600RR
2004 Bandiera dell'Australia Karl Muggeridge 207
2005 Bandiera della Francia Sébastien Charpentier 210 Bandiera dei Paesi Bassi Winston Ten Kate Honda
2006 194
2007 Bandiera della Turchia Kenan Sofuoğlu 276 Bandiera dei Paesi Bassi Hannspree Ten Kate Honda
2008 Bandiera dell'Australia Andrew Pitt 214
2009 Bandiera del Regno Unito Cal Crutchlow 243 Bandiera del Giappone Yamaha YZF R6 Bandiera dei Paesi Bassi Yamaha World Supersport
2010 Bandiera della Turchia Kenan Sofuoğlu 263 Bandiera del Giappone Honda CBR 600RR Bandiera dei Paesi Bassi HANNspree Ten Kate Honda
2011 Bandiera del Regno Unito Chaz Davies 206 Bandiera del Giappone Yamaha YZF R6 Bandiera dell'Italia Yamaha ParkinGO
2012 Bandiera della Turchia Kenan Sofuoğlu 231 Bandiera del Giappone Kawasaki ZX-6R Bandiera dell'Italia Kawasaki Lorenzini
2013 Bandiera del Regno Unito Sam Lowes 250 Bandiera del Giappone Yamaha YZF R6 Bandiera della Russia Yakhnich Motorsport
2014 Bandiera dei Paesi Bassi Michael van der Mark 230 Bandiera del Giappone Honda CBR600RR Bandiera dei Paesi Bassi Pata Honda World Supersport
2015 Bandiera della Turchia Kenan Sofuoğlu 233 Bandiera del Giappone Kawasaki ZX-6R Bandiera dell'Italia Kawasaki Puccetti Racing
2016 216
2017 Bandiera della Francia Lucas Mahias 190 Bandiera del Giappone Yamaha YZF R6 Bandiera dell'Italia GRT Yamaha
2018 Bandiera della Germania Sandro Cortese 208 Bandiera della Finlandia Kallio Racing
2019 Bandiera della Svizzera Randy Krummenacher 213 Bandiera dell'Italia Bardahl Evan Bros.
2020 Bandiera dell'Italia Andrea Locatelli 333
2021 Bandiera della Svizzera Dominique Aegerter 417 Bandiera dei Paesi Bassi Ten Kate Racing Yamaha
2022 498
2023 Bandiera dell'Italia Nicolò Bulega 503 Bandiera dell'Italia Ducati Panigale V2 Bandiera dell'Italia Aruba.it Racing

SWS: Supersport World Series

Albo d'oro coppa Europa[modifica | modifica wikitesto]

Anno Pilota Punti Motocicletta Squadra Note
2016 Bandiera dell'Italia Axel Bassani 55 Bandiera del Giappone Kawasaki ZX-6R Bandiera dell'Italia San Carlo Team Italia
2017 Bandiera dell'Estonia Hannes Soomer 28 Bandiera del Giappone Honda CBR600RR Bandiera del Regno Unito WILSport Racedays
2018 Bandiera dei Paesi Bassi Rob Hartog 27 Bandiera del Giappone Kawasaki ZX-6R Bandiera dei Paesi Bassi Hartog - Against Cancer
2019 Bandiera del Regno Unito Kyle Smith 17 Bandiera dell'Italia Pedercini Racing
2020 Bandiera dell'Italia Kevin Manfredi 39 Bandiera del Giappone Yamaha YZF-R6 Bandiera dell'Italia Altogo Racing WSC
2021 36 WSC
2022 Bandiera della Turchia Bahattin Sofuoğlu 72 Bandiera dell'Italia MV Agusta F3 800 RR Bandiera dell'Italia MV Agusta Reparto Corse WSC
2023 Bandiera del Regno Unito Tom Booth-Amos 56 Bandiera del Giappone Kawasaki ZX-6R Bandiera dell'Italia Motozoo ME AIR Racing WSC

WSC: World Supersport Challenge

Albo d'oro costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Anno Costruttore Punti Motocicletta Note
1997 Bandiera dell'Italia Ducati 223 Bandiera dell'Italia Ducati 748 SWS
1998 Bandiera del Giappone Suzuki 207 Bandiera del Giappone Suzuki GSX-R600 SWS
1999 Bandiera del Giappone Yamaha 235 Bandiera del Giappone Yamaha YZF R6
2000 225
2001 219
2002 Bandiera del Giappone Suzuki 229 Bandiera del Giappone Suzuki GSX-R600
2003 Bandiera del Giappone Honda 247 Bandiera del Giappone Honda CBR 600RR
2004 204
2005 270
2006 277
2007 296
2008 315
2009 297
2010 320
2011 Bandiera del Giappone Yamaha 251 Bandiera del Giappone Yamaha YZF R6
2012 Bandiera del Giappone Honda 287 Bandiera del Giappone Honda CBR 600RR
2013 Bandiera del Giappone Kawasaki 270 Bandiera del Giappone Kawasaki ZX-6R
2014 Bandiera del Giappone Honda 251 Bandiera del Giappone Honda CBR600RR
2015 Bandiera del Giappone Kawasaki 237 Bandiera del Giappone Kawasaki ZX-6R
2016 264
2017 Bandiera del Giappone Yamaha 266 Bandiera del Giappone Yamaha YZF-R6
2018 300
2019 290
2020 365
2021 570
2022 571
2023 Bandiera dell'Italia Ducati 540 Bandiera dell'Italia Ducati Panigale V2

SWS: Supersport World Series

Loghi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regolamento del Campionato del Mondo FIM Superbike e Supersport (PDF), su fim-live.com. URL consultato il 24 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
  2. ^ Come si raggiunge l’equilibrio di performance nel WorldSSP? Ce lo spiega Scott Smart, su worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 6 aprile 2022.
  3. ^ La next generation inizia adesso: al MotorLand Aragon al via la nuova era del WorldSSP, su worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 6 aprile 2022.
  4. ^ Motociclismoː esposto di Zerbi alla FIM, su adnkronos.com. URL consultato il 24 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2016).
  5. ^ (FR) Campioni del Mondo Supersport, su fim-live.com. URL consultato il 12 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2009).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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