Daniel Evans: differenze tra le versioni

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=== 2019-2020, numero 1 britannico e ingresso in top 30 ===
=== 2019-2020, numero 1 britannico e ingresso in top 30 ===
Ritornato a buoni livelli nel 2019, raggiunge la finale di [[Delray Beach Open 2019 |Delray Beach]] sconfiggendo in semifinale il nº 9 del mondo Isner e perde contro [[Radu Albot]] al tie-break del terzo set. Ottiene buoni risultati nei tornei Challenger, su cui spiccano i titoli conquistati a giungo nei prestigiosi [[Surbiton Trophy]] e [[Nottingham Open]]. Raggiunge il terzo turno a Wimbledon e agli US Open e il 14 ottobre diventa il nº 1 britannico nel ranking ATP.<ref>{{cita web |url= https://www.bbc.com/sport/tennis/50035106 |titolo= Dan Evans on rise to British number one from being unranked in April 2018 |autore= Russel Fuller |sito= BBC |lingua= en |data= 18 ottobre 2019 |accesso= 25 gennaio 2023}}</ref> Chiude la stagione con la sconfitta contro Nadal nella semifinale di Davis persa contro la Spagna.
Ritornato a buoni livelli nel 2019, raggiunge la finale di [[Delray Beach Open 2019 |Delray Beach]] sconfiggendo in semifinale il nº 9 del mondo Isner e perde contro [[Radu Albot]] al tie-break del terzo set. Ottiene buoni risultati nei tornei Challenger, su cui spiccano i titoli conquistati a giugno nei prestigiosi [[Surbiton Trophy]] e [[Nottingham Open]]. Raggiunge il terzo turno a Wimbledon e agli US Open e il 14 ottobre diventa il nº 1 britannico nel ranking ATP.<ref>{{cita web |url= https://www.bbc.com/sport/tennis/50035106 |titolo= Dan Evans on rise to British number one from being unranked in April 2018 |autore= Russel Fuller |sito= BBC |lingua= en |data= 18 ottobre 2019 |accesso= 25 gennaio 2023}}</ref> Chiude la stagione con la sconfitta contro Nadal nella semifinale di Davis persa contro la Spagna.
Inizia il 2020 raggiungendo con la squadra britannica i quarti di finale all'edizione inaugurale dell'[[ATP Cup]]. A febbraio sconfigge la settima testa di serie [[Andrej Rublëv (tennista) |Andrey Rublev]] nei quarti di finale a [[Dubai Tennis Championships |Dubai]], prima di essere eliminato in due set da [[Stefanos Tsitsipas]]. Grazie a questi successi entra nella top 30 della classifica ATP, in 28ª posizione. Dopo l'interruzione delle competizioni dovuta alla [[pandemia di COVID-19]], si spinge fino alle semifinali di [[European Open 2020|Anversa]] e [[Erste Bank Open 2020|Vienna]] e viene superato rispettivamente da [[Ugo Humbert]] e da [[Lorenzo Sonego]], concludendo la stagione al 33º posto in classifica.
Inizia il 2020 raggiungendo con la squadra britannica i quarti di finale all'edizione inaugurale dell'[[ATP Cup]]. A febbraio sconfigge la settima testa di serie [[Andrej Rublëv (tennista) |Andrey Rublev]] nei quarti di finale a [[Dubai Tennis Championships |Dubai]], prima di essere eliminato in due set da [[Stefanos Tsitsipas]]. Grazie a questi successi entra nella top 30 della classifica ATP, in 28ª posizione. Dopo l'interruzione delle competizioni dovuta alla [[pandemia di COVID-19]], si spinge fino alle semifinali di [[European Open 2020|Anversa]] e [[Erste Bank Open 2020|Vienna]] e viene superato rispettivamente da [[Ugo Humbert]] e da [[Lorenzo Sonego]], concludendo la stagione al 33º posto in classifica.



Versione delle 10:11, 15 mag 2023

Disambiguazione – Se stai cercando l'attore gallese, vedi Daniel Evans (attore).
Daniel Evans
Daniel Evans nel 2019
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza175 cm
Peso75 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 136-145 (48.4%)
Titoli vinti 1
Miglior ranking 22º (27 settembre 2021)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 4T (2017)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2022)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 3T (2016, 2019, 2021)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 4T (2021)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 43-54 (44.33%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 52º (26 aprile 2021)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 1T (2020)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2019, 2020)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (2014, 2016, 2019)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (2016)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate all'8 maggio 2023

Daniel Evans (Birmingham, 23 maggio 1990) è un tennista britannico.

Ha vinto un titolo ATP, il Murray River Open nel 2021, alla sua terza finale di torneo singolare. Nel 2015 ha fatto parte della squadra britannica vincitrice della Coppa Davis. Ha raggiunto il suo best ranking alla 22ª posizione il 27 settembre 2021, e la posizione più alta della carriera di doppista il 26 aprile 2021 al numero 52.

Primi anni e vita personale

Evans è cresciuto nella zona di Hall Green a Birmingham, suo padre è un elettricista, sua madre un'infermiera, e ha due sorelle maggiori. Ha iniziato a giocare a squash all'età di sette anni con i padre a Solihull scoprendo per caso il tennis un paio di anni dopo a 10 anni iniziando ad allenarsi al Edgbaston Priory Club di Birmingham.[1] All'età di 13 anni, Evans si è trasferito a Loughborough per vivere con una famiglia ospitante mentre si allenava presso l'accademia della LTA alla Loughborough University. Del suo periodo a Loughborough, ha detto: "Non sono mai stato il migliore a 14 e 15 anni, anzi, probabilmente ero il peggiore. Ero più piccolo degli altri e mi sviluppavo un po' in ritardo, ma ho sempre pensato di essere abbastanza bravo e alla fine ero il migliore."[2]

Carriera

Junior: 2004- 2007

Evans era un membro della squadra britannica che ha vinto la competizione World Junior Tennis nella Repubblica Ceca all'età di 14 anni, sotto la guida degli allenatori della LTA Academy, Mark Taylor e Leighton Alfred,[3] che hanno continuato a lavorare con lui sporadicamente nel corso degli anni. A marzo 2006, vince il titolo juniores a Marcq-en-Barœul, portandosi in cima alla classifica europea under 16. Nel 2007 ha vinto un torneo junior in Paraguay. Ha anche avuto un anno di successi in coppia di doppio con David Rice, vincendo tornei in Brasile, Uruguay e Francia. Durante questo periodo Evans è stato allenato da Mark Hilton al Nottingham Tennis Center.[4]

2008, primi titoli Futures

All'inizio del 2008, Evans veniva seguito al National Tennis Center da Paul Annacone, l'allenatore capo maschile della LTA, che aveva allenato tennisti come Pete Sampras e Tim Henman.[1] Dopo alcune uscite fuori orario gli è stato negato l'accesso ai centri di pratica e allo staff tecnico della LTA, così Evans è tornato ad allenarsi a Solihull, al West Warwickshire Club Ha vinto qualche torneo Futures ed ha concluso l'anno vincendo il premio LTA Male Junior Player of the Year,[5] classificandosi al numero 477 del mondo.

2009- 2012, primo titolo Challenger e prime vittorie in Coppa Davis

A febbraio, Evans ha preso parte agli spareggi per la squadra britannica di Coppa Davis. Ha vinto il primo titolo challenger di singolare al Jersey International a marzo, contro Jan Minář per 6–3, 6–2. Nel 2010 si qualifica per la prima volta per un torneo ATP Tour, ma perde al primo turno ad Auckland contro Michael Lammer. All'Australian Open viene sconfitto al primo turno di qualificazione da Julio Silva. Torna ad allenarsi al Nottingham Tennis Centre, insieme ai suoi vecchi allenatori Taylor e Alfred.[3] Nel 2011 Evans cambia ancora allenatore passando al belga Julien Hoferlin.[6] Nella nuova stagione supera le qualificazioni del Zagreb Indoors in Croazia, prima di perdere in tre set contro Guillermo García-López nel turno di apertura del tabellone principale. A febbraio 2012, è stato determinante nella vittoria per 3-2 della Gran Bretagna sulla Slovacchia, nel gruppo I della zona Europa / Africa della Coppa Davis, rompendo il suo tabù di zero vittorie su 10 partite, battendo Lukas Lacko e Martin Klizan.[6] Non potendosi permettere viaggi all'estero, trascorse i successivi 12 mesi giocando in Gran Bretagna e Irlanda, a livello Futures, vincendo quattro titoli singoli. Evans è stato privato del suo finanziamento dalla Lawn Tennis Association alla fine dell'anno, apparentemente perché non è riuscito a convincere l'associazione del suo impegno per lo sport. mettendo a rischio la sua carriera perché i genitori avevano difficoltà a sostenerlo finanziariamente.[7]

2013, tre finali Challenger, terzo turno agli US Open

Evans è determinante per la vittoria in Coppa Davis contro la Russia, vincendo il quinto match contro Evgeny Donskoy,[8] rientrando così dentro la LTA sia per contributi che per gli allenatori che per il centro di pratica, al National Tennis Center di Roehampton, potendosi quindi permettere di giocare all'estero.[7] Evans partecipa con una wild card al tabellone principale dell'Aegon Trophy di Nottingham a giugno, raggiungendo i quarti di finale dopo aver battuto Ryan Harrison e Brydan Klein per farsi superare da Matthew Ebden. Scenario che si ripete identico al Queen's Club Championships dove batte Guido Pella e il finlandese Jarkko Nieminen, prima vittoria contro un top50,[9] prima di perdere da Juan Martín del Potro. Con un'altra una wild card partecipa alle qualificazioni di Wimbledon, ma perde al primo turno contro lo spagnolo Daniel Muñoz-De La Nava. Evans raggiunge la sua seconda finale Challenger a Vancouver, vincendo contro Donskoy, Olivier Rochus, Bobby Reynolds prima dell'eventuale trionfatore Vasek Pospisil. Con questa performance Evans fa il suo ingresso nella top200. Al challenger di Aptos arriva ancora una volta in finale cedendo solo all'americano Bradley Klahn. Agli US open ottiene la sua vittoria più impressionante, battendo l'undicesima testa di serie Kei Nishikori al primo turno in due set, quindi supera l'australiano Bernard Tomic, e accede per la prima volta al terzo turno di un Grande Slam dove viene sconfitto da Tommy Robredo.

2014, prima semifinale ATP e grave infortunio

Evans perde al secondo turno di qualificazione degli Australian Open dall'ungherese Márton Fucsovics. A febbraio partecipa alle qualificazioni del Zagreb Indoors dove perde all'ultimo turno, ma è ripescato come lucky loser dopo il ritiro della settima testa di serie Radek Štěpánek. Evans quindi batte Jan Hájek, Michael Berrer, Philipp Kohlschreiber prima di essere fermato in semifinale da Tommy Haas in tre set ravvicinati. Evans perde al primo turno di Wimbledon, dove si procura un brutto infortunio ginocchio che lo costringerà a saltare gli ultimi mesi dell'anno.

2015, crollo nel ranking, rientro, un titolo Challenger e trionfo britannico in Coppa Davis

Ancora alle prese con il ginocchio infortunato, a maggio Evans scende in classifica oltre il 700º posto. Quello stesso mese inzia a risalire, vince 4 tornei Futures, arriva in semifinale al Challenger di Vancouver e rientra nella top 300. A Wimbledon perde l'ultimo incontro di qualificazione contro Sugita. Nella semifinale di Coppa Davis vinte 3-2 contro l'Australia viene impiegato in sostituzione dell'infortunato Kyle Edmund e perde entrambi gli incontri in singolare, la Gran Bretagna raggiunge comunque la finale per la prima volta dal 1978.[10] A novembre vince il Knoxville Challenger sul duro indoor. Il Belgio sceglie di organizzare la finale di Coppa Davis sulla terra battuta al coperto e il capitano Leon Smith preferisce schierare Edmund anziché Evans. I britannici si impongono per 3-1 e vincono la Coppa Davis 79 anni dopo il trionfo del 1936.[11]

2016, tre titoli Challenger, terzo turno a Wimbledon e agli US Open

Al primo turno degli Australian Open Feliciano López gli concede solo 5 giochi. A febbraio viene battuto da Edmund nella finale del Challenger of Dallas per 6–3, 6–2. Raggiunge la finale anche al Challenger de Drummondville e sconfigge il connazionale Edward Corrie per 6–3, 6–4,. Nel doppio dello stesso torneo perde la finale insieme a Lloyd Glasspool, superati da James Cerretani / Max Schnur. Salta l'intera stagione su terra battuta per il secondo anno consecutivo. Ad aprile vince il Challenger di Taipei, arriva in finale senza perdere alcun set e si impone su Konstantin Kravchuk per 3–6, 6–4, 6–4, successo che gli consente di entrare nella top 100 della classifica ATP.[12] Una settimana dopo, i ruoli si invertono al Busan Open Challenger, dove è Kravchuk a conquistare il titolo, imponendosi su Evans con un doppio 6–4.

Entra direttamente nel tabellone principale al torneo di Wimbledon e dopo i successi contro Jan-Lennard Struff e Alexandr Dolgopolov perde al terzo turno contro la 3ª testa di serie e sette volte campione Roger Federer. Rinuncia alle Olimpiadi di Rio e continua a giocare nel Tour per migliorare la classifica e vince il suo terzo titolo Challenger dell'anno sconfiggendo in finale ad Aptos Cameron Norrie per 6–3, 6–4. Al secondo turno degli US Open elimina la testa di seie nº 27 Alexander Zverev in quattro set e al turno successivo cede al futuro campione Stan Wawrinka in cinque set. Nella semifinale di Coppa Davis persa 3-2 contro l'Argentina viene schierato solo nell'ultima giornata e viene sconfitto nell'incontro decisivo da Leonardo Mayer, che vince in rimonta al quarto set.

2017, quarto round dell'Australian Open, Top 50, test antidroga positivo, squalifica di un anno

A gennaio batte Dominic Thiem al Sydney International prima d'incontrare nella sua prima finale dell'ATP Tour Gilles Müller che lo supera per 7–6(5), 6–2. Agli Australian Open sconfigge fra gli altri Marin Čilić e Bernard Tomic e raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale in uno Slam, e viene eliminato dalla testa di serie n° 12 Jo-Wilfried Tsonga. A ottobre viene squalificato per un anno dopo che ad aprile era stato trovato positivo a un test per la cocaina. Evans ammette di averne assunto una dose in un periodo in cui non stava giocando e di avere riposto la cocaina avanzata in una borsa dove ha contaminato i farmaci consentiti che stava assumendo. Gli vengono riconosciute le attenuanti del caso, la squalifica diventa retroattiva e durerà fino alll'aprile 2018.[13]

2018, ritorno al tennis e risalita nel ranking

Ritorna a giocare il 28 aprile 2018, avendo ripreso ad allenarsi solo due mesi prima, e deve ripartire da zero punti nel ranking; sconfigge prima il connazionale Corrie nel primo turno di qualificazione del Challenger di Glasgow, e poi Sam Barry, qualificandosi per il tabellone principale del torneo, dove viene battuto subito da Lucas Miedler. In estate raggiunge la semifinale al Surbiton Trophy e la finale al Nottingham Open. Al torneo di Wimbledon supera le pre-qualificazioni ed esce al secondo incontro delle qualificazioni. Ad agosto vince il Challenger di Vancouver battendo in finale Jason Kubler al tie-break del set decisivo e a novembre rientra nella top 200 mondiale

2019-2020, numero 1 britannico e ingresso in top 30

Ritornato a buoni livelli nel 2019, raggiunge la finale di Delray Beach sconfiggendo in semifinale il nº 9 del mondo Isner e perde contro Radu Albot al tie-break del terzo set. Ottiene buoni risultati nei tornei Challenger, su cui spiccano i titoli conquistati a giugno nei prestigiosi Surbiton Trophy e Nottingham Open. Raggiunge il terzo turno a Wimbledon e agli US Open e il 14 ottobre diventa il nº 1 britannico nel ranking ATP.[14] Chiude la stagione con la sconfitta contro Nadal nella semifinale di Davis persa contro la Spagna. Inizia il 2020 raggiungendo con la squadra britannica i quarti di finale all'edizione inaugurale dell'ATP Cup. A febbraio sconfigge la settima testa di serie Andrey Rublev nei quarti di finale a Dubai, prima di essere eliminato in due set da Stefanos Tsitsipas. Grazie a questi successi entra nella top 30 della classifica ATP, in 28ª posizione. Dopo l'interruzione delle competizioni dovuta alla pandemia di COVID-19, si spinge fino alle semifinali di Anversa e Vienna e viene superato rispettivamente da Ugo Humbert e da Lorenzo Sonego, concludendo la stagione al 33º posto in classifica.

2021, primo titolo ATP di singolare e semifinale Masters, due finali di doppio Masters, quarto turno Slam, top 25

A febbraio vince il suo primo titolo ATP Tour nell'unica edizione del Murray River Open, sconfigge tra gli altri Borna Ćorić e in finale s'impone su Félix Auger-Aliassime per 6–2, 6–3. Ai successivi Australian Open perde al primo turno contro Norrie. Ad aprile raggiunge al Miami Open la sua prima finale di doppio in un Masters 1000, in coppia con Neal Skupski cede alla coppia Nikola Mektić / Mate Pavić ed entra per la prima volta nella top 100 di doppio.[15] A Monte Carlo ottiene la sua prima vittoria in carriera su un nº 1 del mondo eliminando Novak Djokovic in due set,[16] supera quindi David Goffin e, alla sua prima semifinale in un Masters 1000, viene sconfitto dall'eventuale campione Stefanos Tsitsipas. Nel torneo di doppio gioca con Neal Skupski, raggiunge la sua seconda finale di doppio Masters 1000 in due settimane, perdendo nuovamente contro le teste di serie nº 2 Mektic/Pavic. Al Madrid Open sconfigge Jeremy Chardy e John Millman e negli ottavi di finale perde contro la quinta testa di serie Alexander Zverev. Eliminato al primo turno degli Internazionali d'Italia e dell'Open di Francia, in virtù dei quarti di finale raggiunti al Nottingham Open entra nella top 25 nel giugno 2021. Allo Slam di Wimbledon raggiunge il terzo turno con i successi su Feliciano López e Dušan Lajović, per essere poi fermato da Sebastian Korda in quattro set. Agli US Open raggiunge il quarto turno di uno Slam per la seconda volta in un anno sconfiggendo Alexei Popyrin, ed esce di scena per mano del nº 2 del mondo Daniil Medvedev; a fine mese porta il best ranking alla 22ª posizione mondiale

2022, terzo turno all'Australian Open e semifinale Masters

Inizia il 2022 all'ATP Cup, vincendo tutti gli incontri disputati nella fase a gironi contro Jan-Lennard Struff, Denis Shapovalov e John Isner in singolare e in coppia con Jamie Murray battendo Kevin Krawietz / Alexander Zverev, e gli americani Isner / Fritz. Raggiunge le semifinali al Sydney International superando fra gli altri Pedro Martínez e Maxime Cressy, prima di perdere contro Aslan Karatsev. Agli Australian Open sconfigge David Goffin in due set al primo turno e al terzo turno viene eliminato da Auger-Aliassime. Al Citi Open 2022 si ferma ai quarti di finale, mentre raggiunge la semifinale al Canadian Open, dove supera Rublev in due set e Tommy Paul nei quarti e viene eliminato dall'eventuale vincitore del torneo Pablo Carreno Busta.

2023: terzo turno dell'Australian Open

Arriva nuovamente al terzo turno degli Australian Open e viene eliminato da Rublev. Dopo una serie di sconfitte al turno di esordio, ad aprile raggiunge le semifinali a Marrakech e cede in tre set a Roberto Carballes Baena. Raggiunge la semifinale anche a Barcellona con i successi sul nº 11 del mondo Karen Khachanov e su Francisco Cerundolo e raccoglie solo 4 giochi contro il vincitore del torneo Carlos Alcaraz.

Statistiche

Singolare

Vittorie (1)

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (1)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 7 febbraio 2021 Bandiera dell'Australia Murray River Open, Melbourne Cemento Bandiera del Canada Félix Auger-Aliassime 6–2, 6–3

Finali perse (2)

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (2)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 14 gennaio 2017 Bandiera dell'Australia Sydney International, Sydney Cemento Bandiera del Lussemburgo Gilles Müller 6(5)–7, 2–6
2. 24 febbraio 2019 Bandiera degli Stati Uniti Delray Beach Open, Delray Beach Cemento Bandiera della Moldavia Radu Albot 6–3, 3–6, 6(7)–7

Doppio

Finali perse (2)

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (2)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (0)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 3 aprile 2021 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami Cemento Bandiera del Regno Unito Neal Skupski Bandiera della Croazia Nikola Mektić
Bandiera della Croazia Mate Pavić
4–6, 4–6
2. 18 aprile 2021 Bandiera di Monaco Monte Carlo Masters, Monte Carlo Terra rossa Bandiera del Regno Unito Neal Skupski Bandiera della Croazia Nikola Mektić
Bandiera della Croazia Mate Pavić
3–6, 6–4, [7–10]

Tornei minori

Singolare

Vittorie (22)
Legenda tornei minori
Challenger (9)
Futures (13)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 29 marzo 2009 Bandiera del Regno Unito The Jersey International, Jersey Cemento Bandiera della Rep. Ceca Jan Minář 6–3, 6–2
2. 15 settembre 2015 Bandiera degli Stati Uniti Knoxville Challenger, Knoxville Cemento (i) Bandiera degli Stati Uniti Frances Tiafoe 5–7, 6–1, 6–3
3. 20 marzo 2016 Bandiera del Canada Challenger Banque Nationale de Drummondville, Drummondville Cemento (i) Bandiera del Regno Unito Edward Corrie 6–3, 6–4
4. 1 maggio 2016 Bandiera di Taiwan Santaizi ATP Challenger, Taipei Sintetico (i) Bandiera della Russia Konstantin Kravchuk 3–6, 6–4, 6–4
5. 14 agosto 2016 Bandiera degli Stati Uniti Aptos Challenger, Aptos Cemento Bandiera del Regno Unito Cameron Norrie 6–3, 6–4
6. 19 agosto 2018 Bandiera del Canada Vancouver Open, Vancouver Cemento Bandiera dell'Australia Jason Kubler 4–6, 7–5, 7–6(3)
7. 9 giugno 2019 Bandiera del Regno Unito Surbiton Trophy, Surbiton Erba Bandiera della Serbia Viktor Troicki 6–2, 6–3
8. 16 giugno 2019 Bandiera del Regno Unito Nottingham Open, Nottingham Erba Bandiera della Russia Evgeny Donskoy 7–6(3), 6–3
9. 12 giugno 2022 Bandiera del Regno Unito Nottingham Open, Nottingham Erba Bandiera dell'Australia Jordan Thompson 6–4, 6–4

Risultati in progressione

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Aggiornato a fine Open di Francia 2020

Singolare

Torneo 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 V–S
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne A Q2 A A A Q2 A 1T 4T A 2T 2T 5–4
Bandiera della FranciaRoland Garros, Parigi A A A A A Q1 A A 1T A 1T 1T 0–3
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra 1T Q2 1T A Q1 1T Q3 3T A Q2 3T ND 4–5
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Q1 A A A 3T Q1 A 3T A A 3T 2T 7–4
Vittorie-Sconfitte 0–1 0–0 0–1 0–0 2–1 0–1 0–0 4–3 3–2 0–0 5–4 2–3 16–16
Nazionale
Coppa Davis Z1 Z2 A Z1 PO A V1 SF QF PO SF ND 8–17
Vittorie-Sconfitte 0–2 0–2 0–0 2–2 2–2 0–0 0–2 0–2 2-2 1–0 1–3 0–0 8–17
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici Non disputati A Non disputati A Non disputati 0-0
Vittorie-Sconfitte Non disputati 0-0 Non disputati 0-0 Non disputati 0-0
Statistiche Carriera
Titoli / Finali 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 1 0 / 0 0 / 1 0 / 0 0 / 2
Totale V–S 0–3 0–3 0–2 2–3 6–4 4–6 0–2 9–10 13–12 1–1 19–21 13–10 67–782
Ranking a fine anno 261 363 342 297 150 305 183 66 133 192 42 34 46,21%

1 Ha partecipato solo alla semifinale della Coppa Davis 2015
2 Include il totale V-S 2008 (0–1)

Doppio

Torneo 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 V–S
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne A A A A A A A 1T 0–1
Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi A A A A A A 2T 2T 2–2
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra Q1 1T A 1T A A 1T ND 0–3
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York A A A 3T A A 2T A 3–1
Vittorie-Sconfitte 0–0 0–1 0–0 2–1 0–0 0–0 2–3 1–2 5–7
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici Non disputati A Non disputati 0–0
Vittorie-Sconfitte Non disputati 0–0 Non disputati 0–0

Doppio misto

Nessuna Partecipazione

Note

  1. ^ a b (EN) Neil Harman, Dan Evans counting cost of his exploits, su thetimes.co.uk, 14 luglio 2008. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  2. ^ (EN) Hector Nunns, Despte Italian Open Setback, Dan Evans Remains Close To The Very Peak Of His Powers, su The Sportsman, 10 maggio 2021. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  3. ^ a b (EN) Heather Hodson, Break point for Dan Evans: party-loving tennis star determined to realise potential, su telegraph.co.uk, 24 aprile 2014. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) Paul Newman, A new hope for British tennis?, su independent.co.uk, 23 gennaio 2008. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  5. ^ (EN) British Tennis Player Awards 2008, su LTA. URL consultato il 24 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2008).
  6. ^ a b (EN) Simon Briggs, Dan Evans serves up Davis Cup double over Slovak Republic, su telegraph.co.uk, 12 gennaio 2012. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  7. ^ a b (EN) Brian Dick, Exclusive: Dan Evans hits back at Tim Henman, su birminghammail.co.uk, 17 aprile 2013. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  8. ^ (EN) Kevin Mitchell, GB's James Ward and Dan Evans see off Russia and make Davis Cup history, su theguardian.com, 7 aprile 2013. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  9. ^ (EN) Piers Newbery, Andy Murray: Return at Aegon Championships halted by rain, su BBC, 12 giugno 2013. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  10. ^ (EN) Mark Hodgkinson, Davis Cup: Dan Evans fightback halted by Tomic to level semi-final, su BBC, 18 settembre 2015. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  11. ^ (EN) The LTA celebrates Great Britain's Davis Cup success in 2015 with anniversary documentary, su skysports.com, 1º dicembre 2020. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  12. ^ (EN) GB's Dan Evans set to break into top 100 after Challenger title, su BBC, 1º maggio 2016. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  13. ^ Tennis, Dan Evans squalificato un anno per uso di cocaina, su sport.sky.it, 3 ottobre 2017. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  14. ^ (EN) Russel Fuller, Dan Evans on rise to British number one from being unranked in April 2018, su BBC, 18 ottobre 2019. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  15. ^ (EN) Miami Open 2021 - British duo Evans and Neal Skupski lose in doubles final in straight sets, su eurosport.com, 4 aprile 2021. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  16. ^ (EN) Tumaini Carayol, Dan Evans stuns Novak Djokovic with straight-sets win at Monte Carlo Masters, su The Guardian, 15 aprile 2021. URL consultato il 25 gennaio 2023.

Altri progetti

Collegamenti esterni