Nebivololo
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Nebivololo | |
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Nome IUPAC | |
1-(6-fluoro-3,4-diidro-2H-1-benzopiran-2-yl)-2-{[2-(6-fluoro-3,4-diidro-2H-1-benzopiran-2-yl)-2-idrossietil]amino}etan-1-ol | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C22H25F2NO4 |
Massa molecolare (u) | 405.435 g/mol |
Numero CAS | |
Codice ATC | C07 |
PubChem | 71301 |
DrugBank | DB04861 |
SMILES | C1CC2=C(C=CC(=C2)F)OC1C(CNCC(C3CCC4=C(O3)C=CC(=C4)F)O)O |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | Orale |
Dati farmacocinetici | |
Emivita | 10 ore |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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attenzione | |
Frasi H | 302 - 410 |
Consigli P | 273 - 501 [1][2] |
Il nebivololo è un principio attivo appartenente alla classe dei betabloccanti cardioselettivi specifici sui recettori β1 adrenergici, e con un effetto vasodilatatore aggiuntivo sulle arterie, di indicazione specifica contro l'ipertensione.
Indicazioni[modifica | modifica wikitesto]
È utilizzato come medicinale in cardiologia contro l'ipertensione e lo scompenso cardiaco.
Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]
Bradicardia, shock cardiogeno, insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza epatica. Sconsigliato in gravidanza.
Dosaggi[modifica | modifica wikitesto]
- Ipertensione, 5 mg al giorno.
- Scompenso cardiaco, 1,25 mg al giorno (dose massima 10 mg al giorno).
Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]
I betabloccanti inibiscono i recettori beta del sistema adrenergico presenti nel cuore, riducendo in pratica il lavoro del cuore.
Effetti positivi di tale farmaco risiedono nella riduzione della gittata cardiaca e della pressione arteriosa. Per quanto riguarda le forme di angina pectoris migliorando la tolleranza agli sforzi ne limita la sintomatologia.
Agendo nel sistema simpatico fino a bloccarlo e sulla capacità di conduzione del cuore risulta utile anche contro le aritmie cardiache e nello scompenso cardiaco.
Effetti indesiderati[modifica | modifica wikitesto]
Rallentando il ritmo del cuore può indurre depressione del miocardio, il muscolo del cuore.
I betabloccanti devono essere preclusi a chi ha avuto in passato episodi di scompenso cardiaco, mentre entro certi limiti possono essere somministrati a persone affette da diabete. In particolare i pazienti affetti da quest'ultima patologia devono prestare attenzione per l'effetto di mascheramento dei sintomi di un'eventuale ipoglicemia, dovuto alla riduzione della reazione adrenergica.
È sconsigliato l'uso e utilizzato solo se non vi sono altre scelte in persone con episodi passati di asma e broncospasmo.
Altri effetti indesiderati sono cefalea, dispnea, vertigini, nausea, sonnolenza, disfunzioni sessuali, bradicardia, alopecia, xeroftalmia, affaticamento, porpora, scompenso cardiaco, ipotensione, rash, broncospasmo, irritazione.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
- Lusofarmaco, Farmabank 2006, Salerno, momento medico, 2005.