Luigi Masini

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Luigi Masini

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaII legislatura
Gruppo
parlamentare
Partito Socialista
CollegioBergamo Brescia

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Titolo di studiogenerale
Professionemilitare

Luigi Masini nome di battaglia "Fiore"[1] (Firenze, 26 ottobre 1889Bergamo, 15 marzo 1959) è stato un militare, partigiano e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Suo padre era un mazziniano eletto in parlamento tra i repubblicani nei primi del Novecento.

Nel 1911 entra nel corso ufficiali di complemento, ne esce sottotenente e viene assegnato al 21º Reggimento di Fanteria. Partecipa alla guerra in Libia, al termine della quale entra in servizio permanente e chiede di essere assegnato al corpo degli Alpini, dove viene inquadrato nel Battaglione Belluno. Partecipa alla prima guerra mondiale, nella quale riceve la medaglia d'argento al valor militare.

Nel 1926 è trasferito al 5º Reggimento Alpini, col grado di maggiore e il ruolo di comandante del battaglione "Tirano"; nel 1928 diventa il direttore della Scuola di Specializzazione Alpina. Nel 1933, come tenente colonnello, contribuisce alla fondazione della "Scuola Centrale Militare di Alpinismo" ad Aosta, l'attuale Centro Addestramento Alpino, e l'anno successivo ne diviene il comandante.

Non essendo allineato al regime, viene trasferito prima negli uffici del Corpo d'armata a Firenze, e successivamente, promosso generale, al comando del 4º settore Varaita-Po della Guardia di Frontiera. Trasferito il 20 dicembre 1942 al comando della 3ª brigata alpina di marcia, ancora a Tolmino, qui entra in contatto con il movimento antifascista. Con l'Armistizio di Cassibile riesce a sfuggire alla cattura da parte dei Tedeschi, ed entra a far parte delle Brigate Fiamme Verdi, con le quali a capo di 7000 uomini opera nelle valli bresciane, bergamasche, in Brianza e val d'Ossola.

Dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Eletto commissario del Club Alpino Italiano, riorganizza la struttura associativa e opera per la ristrutturazione di molti rifugi distrutti durante il periodo bellico. Nel 1953 viene eletto alla Camera dei Deputati, per la circoscrizione di Bergamo - Brescia, con il Partito Socialista Italiano.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Oppure "A. Fiori", cfr. Piero Gerola, "Nella notte ci guidano le stelle", Brescia 1987.

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