Insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Inauguration Day)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La cerimonia di insediamento di Joe Biden sulla scalinata ovest del Campidoglio

L'insediamento del presidente degli Stati Uniti è la cerimonia tenuta all'inizio del mandato presidenziale. La Costituzione statunitense impone in realtà un unico adempimento: che il presidente presti un giuramento o comunque una dichiarazione solenne prima di entrare in carica. Tuttavia, nel corso degli anni sono sorte numerose prassi che hanno esteso l'insediamento da spartana cerimonia sacramentale a vera e propria giornata di sfilate, discorsi e danze.

Questa giornata, nota oggi come Inauguration Day, cadde il 4 marzo dal 1793 al 1933. Nel 1933 la ratifica del 20º emendamento, modificando la data di inizio mandato, la fissò al 20 gennaio. Dalla presidenza di Martin Van Buren a quella di Jimmy Carter la cerimonia principale dell'Inauguration Day si tenne nel portico est del Campidoglio. Dal 1981, con l'insediamento di Ronald Reagan, si è invece svolta sul lato ovest. Gli insediamenti di William Howard Taft nel 1909 e dello stesso Reagan nel 1985 si tennero dentro il Campidoglio a causa del freddo.

Da quando Oliver Ellsworth amministrò l'insediamento di John Adams, nessun altro presidente della Corte Suprema ha mai mancato a questo ufficio in una cerimonia d'insediamento regolarmente programmata. Allorché l'Inauguration Day è caduto di domenica, il giudice ha assistito al giuramento o il giorno stesso o altrimenti due volte: il sabato in privato e il lunedì in pubblico. La guerra del 1812 e la seconda guerra mondiale imposero di spostare la cerimonia da Washington.

Cerimonie d'insediamento[modifica | modifica wikitesto]

Ingrandisci
La seconda inaugurazione presidenziale del presidente Theodore Roosevelt, 1905

L'insediamento del primo presidente degli Stati Uniti, George Washington, ebbe luogo il 30 aprile 1789 alla Federal Hall di New York,[1] amministrato da Robert R. Livingston, cancelliere dello Stato di New York.[2] Nel 1801, Thomas Jefferson divenne il primo presidente a entrare in carica a Washington, che divenne capitale federale solo quell'anno.[3] L'Inauguration Day si teneva in origine il 4 marzo, quattro mesi dopo il giorno delle elezioni, ma fu spostato al mezzogiorno del 20 gennaio dal 20º emendamento nel 1933.

Le celebrazioni durano generalmente dieci giorni, dal quinto precedente l'Inauguration Day al quinto successivo. Nel 1973, però, quelle del secondo insediamento di Nixon vennero funestate dalla morte di Lyndon Johnson il 22 gennaio, e si interruppero per il funerale di stato. A causa dei lavori in corso sulla scalinata centrale del lato orientale del Campidoglio, il feretro di Johnson fu trasportato per i gradini dell'ala del Senato al momento del trasferimento alla rotonda per l'omaggio alla salma. Dopo essere stato esposto, uscì dall'ala della Camera.[4]

L'Inauguration Day è giorno festivo federale osservato solo dagli impiegati federali del Distretto di Columbia, delle contee di Montgomery e Prince George nel Maryland, di quelle di Arlington e Fairfax in Virginia, e delle città di Alexandria e Fairfax sempre in Virginia, purché essi siano in servizio ordinario quel giorno. Non sono previste ferie supplementari per gli impiegati non in servizio e gli studenti che non hanno lezione. Il giorno festivo è infatti programmato soprattutto per decongestionare il traffico durante l'importante evento.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1901 tutte le cerimonie d'insediamento al Campidoglio sono state organizzate da un'apposita commissione parlamentare, il Joint Congressional Committee on Inaugural Ceremonies.[5] Le forze armate statunitensi hanno sempre partecipato a tutte le cerimonie dai tempi di George Washington, poiché il presidente ne è comandante in capo. Dal primo insediamento di Eisenhower (1953), la loro partecipazione è stata coordinata da un'altra commissione, l'Armed Forces Inaugural Committee (in seguito Joint Task Force-Armed Forces Inaugural Committee).

L'ente legale che raccoglie e ripartisce i fondi destinati ad eventi paralleli, come balli e sfilate, è il Presidential Inaugural Committee.[6]

Sedi[modifica | modifica wikitesto]

Tutte tranne una delle cerimonie d'insediamento sono state tenute nei locali della sede del Congresso. George Washington pronunciò il primo discorso alla Federal Hall di New York e il secondo alla Congress Hall di Philadelphia. Anche Adams lo tenne in quest'ultima sede, Thomas Jefferson invece al Campidoglio, così come tutti gli altri presidenti da allora. Solo il quarto discorso di Franklin D. Roosevelt fu tenuto alla Casa Bianca. Secondo le condizioni meteorologiche, la rituale entrata in carica può essere tenuta dentro o fuori dall'edificio del Campidoglio.

Date[modifica | modifica wikitesto]

Un invito alla cerimonia d'insediamento di Barack Obama con la data del 20 gennaio

Le cerimonie d'insediamento sono state tenute in cinque diverse date dell'anno: il 30 aprile, il 4 marzo, il 5 marzo, il 20 gennaio, il 21 gennaio. Washington pronunciò il primo discorso il 30 aprile 1789 e il secondo il 4 marzo 1793 (termine iniziale dei mandati presidenziali). La data del 4 marzo fu cambiata in quella del 20 gennaio dal 20º emendamento.

Eccezioni domenicali[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1793 al 1933 i discorsi d'insediamento furono sempre tenuti il 4 marzo con quattro sole eccezioni. Poiché quella data cadeva di domenica nei rispettivi anni di inizio mandato, Monroe, Taylor, Hayes e Wilson tennero i loro discorsi il lunedì 5 marzo. Dal 1937, invece, la cerimonia si è sempre svolta il 20 gennaio con tre sole eccezioni (fuor delle ipotesi di fine prematura del mandato): Eisenhower, Reagan e Obama pronunciarono uno dei loro discorsi il lunedì 21 gennaio.

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Oltre al pubblico, sono generalmente presenti alla cerimonia i membri del Congresso, i giudici della Corte Suprema, gli alti ufficiali militari e altri dignitari.

Anche il presidente uscente partecipa di solito all'insediamento del nuovo. Vi sono state cinque eccezioni:

Aspetti cerimoniali[modifica | modifica wikitesto]

Giuramenti[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1937 anche il vicepresidente eletto presta giuramento nella stessa cerimonia; prima di allora, il giuramento era pronunciato in Senato. Il vicepresidente eletto giura per primo. A differenza di quanto avviene per il presidente, la Costituzione non stabilisce un giuramento vicepresidenziale. Molte varianti sono state adottate dal 1789. La formula corrente, recitata anche dai Senatori, dai Rappresentanti e da altri responsabili di governo, è quella in uso dal 1884:

(EN)

«I, ...[9], do solemnly swear [or affirm] that I will support and defend the Constitution of the United States against all enemies, foreign and domestic; that I will bear true faith and allegiance to the same; that I take this obligation freely, without any mental reservation or purpose of evasion; and that I will well and faithfully discharge the duties of the office on which I am about to enter. So help me God.[10]»

(IT)

«Io, ...[9], giuro [o dichiaro] solennemente di sostenere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici, esterni e interni; di serbarle fedeltà e vero affidamento, senza alcuna riserva mentale o intenzione elusiva; e di bene e fedelmente adempiere ai doveri della carica che sto per assumere. Che Dio mi aiuti.»

La formula è seguita da quattro rulli di tamburi e fanfare (ruffles and flourishes) e dall'inno Hail, Columbia.

A mezzogiorno inizia il nuovo mandato presidenziale. Più o meno a quel punto il presidente eletto presta giuramento, tradizionalmente nelle mani del presidente della Corte Suprema, con la formula prevista all'articolo II, sezione 1 della Costituzione:

(EN)

«I, ...[11], do solemnly swear [or affirm] that I will faithfully execute the office of President of the United States, and will to the best of my ability, preserve, protect, and defend the Constitution of the United States. So help me God.»

(IT)

«Io, ...[11], giuro [o dichiaro] solennemente di adempiere con fedeltà all'ufficio di presidente degli Stati Uniti, e di preservare, proteggere e difendere la Costituzione al meglio delle mie capacità. Che Dio mi aiuti.»

Secondo un'unica fonte, la biografia di Washington di Washington Irving, le parole “so help me God” furono aggiunte dal primo presidente degli Stati Uniti durante il suo primo insediamento, subito dopo aver giurato. Non esiste però alcuna testimonianza contemporanea del fatto. Anzi, l'unica fonte dell'epoca che riproduce per intero il giuramento di Washington omette completamente la postilla religiosa.[12] Il più antico articolo di giornale che riporti le parole esatte di un giuramento (quello di Chester Arthur nel 1881)[13] descrive una procedura a domanda e risposta in cui l'invocazione “so help me God” appare di carattere personale, e non ufficiale.

La procedura corrente, in cui il presidente della Corte Suprema pronuncia il giuramento e il presidente eletto lo ripete, fu adottata a partire dal 1933 durante il primo insediamento di Franklin Delano Roosevelt; egli tuttavia, a differenza di tutti gli altri presidenti sino ai nostri giorni, non ripeté separatamente le singole frasi che compongono il giuramento ma lo recitò senza interruzioni, dall’inizio alla fine. Prima d’allora, il presidente della Corte Suprema leggeva la formula di giuramento e il presidente eletto rispondeva semplicemente con “I do” (lo faccio).

Nella prestazione del giuramento non è richiesto l'uso di alcun libro, né in particolare di un testo sacro, e la Costituzione non ne fa menzione. Essendo però consuetudine (almeno nel XVIII-XIX secolo) usare la Bibbia nei giuramenti, così è generalmente avvenuto. In alcune occasioni è rimasto attestato il passaggio sul quale il testo sacro era aperto. Un solo presidente, Franklin Pierce, ha notoriamente compiuto una solenne dichiarazione anziché un giuramento, sebbene esistano testimonianze discordi anche su Herbert Hoover (l'uso della Bibbia, attestato, suggerisce però che anch'egli abbia prestato giuramento). Barack Obama e Donald Trump usarono la Bibbia di Lincoln.[14]

L'inno Hail to the Chief

Il giuramento presidenziale è stato amministrato da quindici presidenti della Corte Suprema, un giudice associato della stessa e due giudici dello Stato di New York.

Subito dopo il giuramento, la banda esegue quattro rulli di tamburi e fanfare e l'inno Hail to the Chief, seguito da ventuno salve d'obice della Presidential Salute Battery (batteria d'omaggio presidenziale) del 3º reggimento di fanteria degli Stati Uniti.

Discorso d'insediamento[modifica | modifica wikitesto]

Di solito, il presidente appena entrato in carica pronuncia un discorso d'insediamento. Fino a quello di William McKinley nel 1897 il presidente eletto parlava prima di giurare; McKinley però chiese di poter cambiare per avere l'opportunità di chiudere il discorso ripetendo la formula del giuramento prestato. Quattro presidenti non tennero mai alcun discorso: Tyler, Fillmore, Andrew Johnson e Arthur. Essi presero infatti il posto di un presidente deceduto in corso di mandato, e non furono poi rieletti. 37 presidenti degli Stati Uniti hanno pronunciato in tutto 54 discorsi. Il secondo discorso di Washington fu il più breve (135 parole), mentre il più lungo fu quello pronunciato da Harrison (8.495 parole).

Aspetti religiosi[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1937 la cerimonia ha incluso due o più preghiere rituali. Occasionalmente hanno avuto luogo esecuzioni di brani musicali e letture di passi poetici.

Aspetti extracerimoniali[modifica | modifica wikitesto]

Pranzo del Congresso[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1953, presidente e vicepresidente sono stati ospiti d'onore al pranzo tenuto presso il Congresso degli Stati Uniti subito dopo la cerimonia. Eccettuati il discorso sullo stato dell'Unione, la Red Mass e i funerali di Stato, è questa l'unica altra occasione in cui presidente, vicepresidente e membri delle due Camere si radunano nello stesso luogo.

Sfilata[modifica | modifica wikitesto]

Dal secondo insediamento di Thomas Jefferson (1805) è sorta la tradizione della sfilata del presidente lungo Pennsylvania Avenue, dal Campidoglio alla Casa Bianca. Il solo presidente che non lo fece fu Ronald Reagan, al suo secondo insediamento (1985), per via delle avverse condizioni meteorologiche, con basse temperature aggravate dal vento forte. Reagan sfilò invece in occasione del primo insediamento (1981), tra i festeggiamenti per la liberazione dei 52 statunitensi sequestrati 444 giorni prima in Iran, la cui notizia fu comunicata appena qualche minuto dopo l'inizio del mandato. Nel 1977, Jimmy Carter si recò dal Campidoglio alla Casa Bianca a piedi, cosa evitata dai successori, che per ragioni di sicurezza hanno effettuato in questo modo soltanto parte del percorso.

Ufficio religioso[modifica | modifica wikitesto]

La tradizione dell'ufficio religioso nazionale, svolto solitamente il giorno dopo l'insediamento, risale a George Washington e, dal tempo di Franklin D. Roosevelt, la funzione è stata tenuta alla Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.[15]

Sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

Complesso è il problema della sicurezza delle cerimonie d'insediamento. Esso coinvolge non solo i servizi segreti, ma anche altri organismi esecutivi federali, l'ICE-FPS (Immigration and Customs Enforcement-Office of Federal Protective Service), tutti e cinque i rami delle forze armate, l'USCP (United States Capitol Police) e l'MPDC (Metropolitan Police Department of the District of Columbia). Gli organismi federali possono a volte chiedere l'assistenza di enti esecutivi locali in tutti gli Stati Uniti. Una delle questioni centrali è assicurare a eventuali manifestanti la possibilità di tenere liberi comizi, proteggendo al contempo i funzionari governativi a rischio di attentato.

Lista delle cerimonie d'insediamento[modifica | modifica wikitesto]

Data Presidente Sede Amministrata da[16] Passo biblico Discorso
30 aprile 1789 George Washington Balcone della Federal Hall
(New York)
Robert R. Livingston[17] Genesi 49:13
(Bibbia di Washington)[18][19]
1º discorso di Washington
4 marzo 1793 George Washington Aula del Senato alla Congress Hall
(Philadelphia)
William Cushing[20] sconosciuto[21] 2º discorso di Washington
4 marzo 1797 John Adams Aula della Camera alla Congress Hall
(Philadelphia)
Oliver Ellsworth sconosciuto[21] Discorso di J. Adams
4 marzo 1801 Thomas Jefferson Aula del Senato al Campidoglio John Marshall sconosciuto[21] 1º discorso di Jefferson
4 marzo 1805 Thomas Jefferson Aula del Senato al Campidoglio John Marshall sconosciuto[21] 2º discorso di Jefferson
4 marzo 1809 James Madison Aula della Camera al Campidoglio John Marshall sconosciuto[21] 1º discorso di Madison
4 marzo 1813 James Madison Aula della Camera al Campidoglio John Marshall sconosciuto[21] 2º discorso di Madison
4 marzo 1817 James Monroe Di fronte all'Old Brick Capitol John Marshall sconosciuto[21] 1º discorso di Monroe
4 marzo 1821 James Monroe Aula della Camera al Campidoglio John Marshall sconosciuto[21] 2º discorso di Monroe
4 marzo 1825 John Q. Adams Aula della Camera al Campidoglio John Marshall fu usato un testo di legge Discorso di J. Q. Adams
4 marzo 1829 Andrew Jackson Portico est del Campidoglio John Marshall sconosciuto[21] 1º discorso di Jackson
4 marzo 1833 Andrew Jackson Aula della Camera al Campidoglio John Marshall sconosciuto[21] 2º discorso di Jackson
4 marzo 1837 Martin Van Buren Portico est del Campidoglio Roger B. Taney Proverbi 3:17[21][22] Discorso di Van Buren
4 marzo 1841 William H. Harrison Portico est del Campidoglio Roger B. Taney sconosciuto[21] Discorso di W. H. Harrison
4 marzo 1845 James K. Polk Portico est del Campidoglio Roger B. Taney sconosciuto Discorso di Polk
5 marzo 1849 Zachary Taylor Portico est del Campidoglio Roger B. Taney sconosciuto Discorso di Taylor
4 marzo 1853 Franklin Pierce Portico est del Campidoglio Roger B. Taney nessuno[21][23] Discorso di Pierce
4 marzo 1857 James Buchanan Portico est del Campidoglio Roger B. Taney sconosciuto[21] Discorso di Buchanan
4 marzo 1861 Abraham Lincoln Portico est del Campidoglio Roger B. Taney a caso[21]
(Bibbia di Lincoln)
1º discorso di Lincoln
4 marzo 1865 Abraham Lincoln Portico est del Campidoglio Salmon P. Chase Matteo 7:1
Matteo 18:7
Apocalisse 16:7[24]
2º discorso di Lincoln
4 marzo 1869 Ulysses S. Grant Portico est del Campidoglio Salmon P. Chase sconosciuto[21] 1º discorso di Grant
4 marzo 1873 Ulysses S. Grant Portico est del Campidoglio Salmon P. Chase Isaia 11:1-3[25] 2º discorso di Grant
5 marzo 1877 Rutherford B. Hayes Portico est del Campidoglio[26] Morrison R. Waite Salmo 118:11-13[25] Discorso di Hayes
4 marzo 1881 James A. Garfield Portico est del Campidoglio Morrison R. Waite Proverbi 21:1[25][27] Discorso di Garfield
4 marzo 1885 Grover Cleveland Portico est del Campidoglio Morrison R. Waite Salmo 112:4-10[28] 1º discorso di Cleveland
4 marzo 1889 Benjamin Harrison Portico est del Campidoglio Melville W. Fuller Salmo 121:1-6[25] Discorso di B. Harrison
4 marzo 1893 Grover Cleveland Portico est del Campidoglio Melville W. Fuller Salmo 91:12-16 2º discorso di Cleveland
4 marzo 1897 William McKinley Di fronte all'ala originaria del Senato
al Campidoglio
Melville W. Fuller Cronache II 1:10[29] 1º discorso di McKinley
4 marzo 1901 William McKinley Portico est del Campidoglio Melville W. Fuller Proverbi 16[25] 2º discorso di McKinley
4 marzo 1905 Theodore Roosevelt Portico est del Campidoglio Melville W. Fuller Giacomo 1:22-23[25] Discorso di T. Roosevelt
4 marzo 1909 William H. Taft Aula del Senato al Campidoglio Melville W. Fuller Re I 3:9-11[25] Discorso di Taft
4 marzo 1913 Woodrow Wilson Portico est del Campidoglio Edward D. White Salmo 119[25] 1º discorso di Wilson
4 marzo 1917 Woodrow Wilson Portico est del Campidoglio Edward D. White Salmo 46[30] 2º discorso di Wilson
4 marzo 1921 Warren Gamaliel Harding Portico est del Campidoglio Edward D. White Michea 6:8
(Bibbia di Washington)[25]
Discorso di Harding
4 marzo 1925 Calvin Coolidge Portico est del Campidoglio William H. Taft Giovanni 1[21] Discorso di Coolidge
4 marzo 1929 Herbert Hoover Portico est del Campidoglio William H. Taft Proverbi 29:18[25] Discorso di Hoover
4 marzo 1933 Franklin D. Roosevelt Portico est del Campidoglio Charles E. Hughes Corinzi I 13:13[31] 1º discorso di F. D. Roosevelt
20 gennaio 1937 Franklin D. Roosevelt Portico est del Campidoglio Charles E. Hughes Corinzi I 13 2º discorso di F. D. Roosevelt
20 gennaio 1941 Franklin D. Roosevelt Portico est del Campidoglio Charles E. Hughes Corinzi I 13 3º discorso di F. D. Roosevelt
20 gennaio 1945 Franklin D. Roosevelt Portico sud della Casa Bianca Harlan F. Stone Corinzi I 13 4º discorso di F. D. Roosevelt
20 gennaio 1949 Harry Truman Portico est del Campidoglio
(prima cerimonia teletrasmessa[32])
Fred M. Vinson Matteo 5:3-11
Esodo 20:3-17[33]
Discorso di Truman
20 gennaio 1953 Dwight D. Eisenhower Portico est del Campidoglio Fred M. Vinson Salmo 127:1
(Bibbia di Washington)
Cronache II 7:14
(Bibbia di West Point)[34]
1º discorso di Eisenhower
21 gennaio 1957 Dwight D. Eisenhower Portico est del Campidoglio[26] Earl Warren Salmo 33:12[35] 2º discorso di Eisenhower
20 gennaio 1961 John F. Kennedy Portico est del Campidoglio Earl Warren Bibbia chiusa[36][37][38] Discorso di Kennedy
20 gennaio 1965 Lyndon B. Johnson Portico est del Campidoglio Earl Warren Bibbia chiusa[21][36] Discorso di L. B. Johnson
20 gennaio 1969 Richard Nixon Portico est del Campidoglio Earl Warren Isaia 2:4[31] 1º discorso di Nixon
20 gennaio 1973 Richard Nixon Portico est del Campidoglio Warren E. Burger Isaia 2:4[31] 2º discorso di Nixon
20 gennaio 1977 Jimmy Carter Portico est del Campidoglio Warren E. Burger Michea 6:8[39][40] Discorso di Carter
20 gennaio 1981 Ronald Reagan Lato ovest del Campidoglio Warren E. Burger Cronache II 7:14[21] 1º discorso di Reagan
21 gennaio 1985 Ronald Reagan Rotonda del Campidoglio[26] Warren E. Burger Cronache II 7:14[21] 2º discorso di Reagan
20 gennaio 1989 George H. W. Bush Lato ovest del Campidoglio William Rehnquist Matteo 5[21][41] Discorso di G. H. W. Bush
20 gennaio 1993 Bill Clinton Lato ovest del Campidoglio William Rehnquist Galati 6:8[21] 1º discorso di Clinton
20 gennaio 1997 Bill Clinton Lato ovest del Campidoglio William Rehnquist Isaia 58:12[42] 2º discorso di Clinton
20 gennaio 2001 George W. Bush Lato ovest del Campidoglio William Rehnquist Bibbia chiusa[21][43] 1º discorso di G. W. Bush
20 gennaio 2005 George W. Bush Lato ovest del Campidoglio William Rehnquist Bibbia aperta[21][44] 2º discorso di G. W. Bush
20 gennaio 2009 Barack Obama[45] Lato ovest del Campidoglio John G. Roberts Bibbia di Lincoln chiusa[46] 1º discorso di Obama
21 gennaio 2013 Barack Obama Lato ovest del Campidoglio John G. Roberts Bibbia di Lincoln e Bibbia appartenuta a Martin Luther King, entrambe chiuse[47][48] 2º discorso di Obama
20 gennaio 2017 Donald Trump Lato ovest del Campidoglio John G. Roberts Bibbia di Lincoln e Bibbia d'infanzia dello stesso Trump, entrambe chiuse[49] Discorso di Trump
20 gennaio 2021 Joe Biden Lato ovest del Campidoglio John G. Roberts Bibbia di famiglia chiusa[21][36][50] Discorso di Biden

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Exhibit: President George Washington's Inaugural Address, su archives.gov, National Archives and Records Administration, 17 agosto 1998. URL consultato il 13 giugno 2009.
  2. ^ (EN) President George Washington's First Inaugural Speech (1789), su ourdocuments.gov, Our Documents. URL consultato il 13 giugno 2009.
  3. ^ (EN) Inaugural History: Inauguration 2001, su pbs.org, PBS. URL consultato il 13 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2009).
  4. ^ Thomas Foley, Thousands in Washington Brave Cold to Say Goodbye to Johnson, in Los Angeles Times, p. A1.
  5. ^ (EN) Joint Congressional Committee on Inaugural Ceremonies, su inaugural.senate.gov.
  6. ^ (EN) PIC records, su archives.gov, National Archives.
  7. ^ Dal giuramento allo show, il giorno di Joe Biden, su rainews.it.
  8. ^ Usa, Trump: “Non andrò alla cerimonia di insediamento di Biden il 20 gennaio”, su lastampa.it.
  9. ^ a b Nomi e cognome del vicepresidente.
  10. ^ Titolo 5 del Codice degli Stati Uniti, §3331; v. anche regolamento del Senato, III Archiviato il 25 febbraio 2009 in Internet Archive..
  11. ^ a b Nomi e cognome del presidente.
  12. ^ Documentary History of the First Federal Congress, vol. 15. Pag. 404-405
  13. ^ (EN) The New Administration: President Arthur Formally Inaugurated (PDF), The New York Times, 22 settembre 1881. URL consultato il 14 giugno 2009.
  14. ^ (EN) President-elect Barack Obama to be Sworn in Using Lincoln’s Bible, su pic2009.org, Presidential Inaugural Committee, 23 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2009).
  15. ^ (EN) Brian Knowlton, On His First Full Day, Obama Tackles Sobering Challenges, su The New York Times, The New York Times Company, 21 gennaio 2009. URL consultato il 14 giugno 2009.
  16. ^ Se non diversamente indicato si tratta del presidente della Corte Suprema.
  17. ^ Cancelliere dello Stato di New York
  18. ^ Aperta a caso per la fretta.
  19. ^ Clarence W. Bowen, The History of the Centennial Celebration of the Inauguration of George Washington, New York, 1892. Pag. 72.
  20. ^ Giudice associato della Corte Suprema
  21. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y (EN) Bibles and Scripture Passages Used by Presidents in Taking the Oath of Office, su lcweb2.loc.gov, Architect of the Capitol. URL consultato il 14 giugno 2009.
  22. ^ Archivi del Legislative Reference Service, Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
  23. ^ Prestò solenne dichiarazione anziché giuramento e non baciò la Bibbia.
  24. ^ John Wright, Historic Bibles in America, New York, 1905. Pag. 46.
  25. ^ a b c d e f g h i j Lista compilata dal cancelliere della Corte Suprema, 1939.
  26. ^ a b c Cerimonia pubblica.
  27. ^ Una fonte, lo Chicago Daily Tribune del 23 settembre 1881 (pag. 5), riferisce che Garfield e Arthur usarono lo stesso passo, ma non specifica quale.
  28. ^ La Bibbia fu aperta a caso dal presidente della Corte Suprema.
  29. ^ Bibbia offerta dalla congregazione della chiesa metodista
  30. ^ Documento 116 del Senato, 65º Congresso, 1ª sessione, 1917.
  31. ^ a b c (EN) Obama picks Bible for inauguration, but what verse?, su cnn.com, CNN, 24 dicembre 2008. URL consultato il 14 giugno 2009.
  32. ^ (EN) Inauguration of the President: Facts & Firsts, su inaugural.senate.gov, Senato degli Stati Uniti. URL consultato il 14 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2009).
  33. ^ Facts on File, 16-22 gennaio 1949. Pag. 21.
  34. ^ New York Times, 21 gennaio 1953. Pag. 19.
  35. ^ New York Times, 22 gennaio 1957. Pag. 16.
  36. ^ a b c Copia di famiglia.
  37. ^ (EN) John F. Kennedy and Ireland, su jfklibrary.org. URL consultato il 14 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2009).
  38. ^ New York Times, 21 gennaio 1961. Pag. 8, col. 1.
  39. ^ (EN) Jimmy Carter Inaugural Address, su bartleby.com, Bartelby.com, 20 gennaio 1977. URL consultato il 14 giugno 2009.
  40. ^ Washington Post, 21 gennaio 1977. Pag. A17.
  41. ^ Bibbia di Washington aperta a caso al centro, Bibbia di famiglia aperta su Matteo 5 in alto.
  42. ^ Washington Post, 21 gennaio 1997. Pag. A14.
  43. ^ George W. Bush sperava di usare la Bibbia di Washington già utilizzata dal padre George H. W. Bush nel 1989. Essa era stata portata a Washington da New York per l'occasione, ma a causa delle condizioni meteorologiche inclementi fu sostituita con una bibbia di famiglia.
  44. ^ Bibbia di famiglia già usata nel 1989 e nel 2001.
  45. ^ Giurò di nuovo nella Map Room della Casa Bianca per correggere l'ordine delle parole invertite nella pubblica cerimonia e fugare ogni dubbio sulla validità del giuramento. Michael Shear, Obama Sworn In Again, Using the Right Words, in Washington Post, 22 gennaio 2009. URL consultato il 14 giugno 2009.
  46. ^ (EN) Obama chooses Lincoln's Bible for inauguration, su msnbc.msn.com.
  47. ^ (EN) Richard Adams, Inauguration day 2013: Obama sworn in for second term, in The Guardian, 21 gennaio 2013. URL consultato il 21 gennaio 2013.
  48. ^ (EN) Jake Miller, Choice of MLK, Lincoln bibles "entirely fitting", Obama says, in CBS, 18 gennaio 2013. URL consultato il 21 gennaio 2013.
  49. ^ (EN) Brian Naylor, Trump Will Be Sworn In With Same Bible As Lincoln And Obama, in npr, 20 gennaio 2017. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  50. ^ Joe Biden giura da presidente su una bibbia del 1893, su tgcom24.mediaset.it, TGcom24, 20 gennaio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85106479 · J9U (ENHE987007533933605171