Coordinate: 45°39′N 7°52′E

Fontainemore

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Fontainemore
comune
(IT) Comune di Fontainemore
(FR) Commune de Fontainemore
Fontainemore – Stemma
Fontainemore – Bandiera
Fontainemore – Veduta
Fontainemore – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoSperanza Girod (lista civica) dal 24-5-2010
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°39′N 7°52′E
Altitudine760 m s.l.m.
Superficie31,71 km²
Abitanti434[1] (31-12-2020)
Densità13,69 ab./km²
FrazioniBarme, Borney, Chuchal, Clapasson, Coré, Espaz, Farettaz, Niana, Pian Pervero, Pillaz, Planaz, Plan Coumarial, Versaz
Comuni confinantiAndorno Micca (BI), Biella (BI), Issime, Lillianes, Pollone (BI), Sagliano Micca (BI)
Altre informazioni
Cod. postale11020
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007028
Cod. catastaleD666
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 372 GG[3]
Nome abitanti(IT) fontanamoresi
(FR) Fontainemorains
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fontainemore
Fontainemore
Fontainemore – Mappa
Fontainemore – Mappa
Posizione del comune di Fontainemore all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Fontainemore (pron. fr. AFI: [fɔ̃tɛnmɔʁ], Fontènemore in patois valdostano[4] o localmente Fountramoura, Pischu in töitschu[5] e Péschò in titsch) è un comune italiano di 434 abitanti della Valle d'Aosta posto nella valle del Lys (o valle di Gressoney), a circa 10 chilometri di distanza dal suo imbocco a Pont-Saint-Martin.

È il comune più orientale della regione Valle d'Aosta. Dal 2023 fa parte del circuito dei I borghi più belli d'Italia[6].

Geografia fisica

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Origini del nome

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Il toponimo Fontainemore deriva probabilmente da un'antica fontana denominata in francese Fontaine de Saint-Maur, le cui acque avrebbero avuto dei riflessi fluorescenti a causa di lucciole.

Un'altra teoria afferma che il toponimo deriverebbe da Fontaine de la mort, che in francese significa "fontana della morte", a causa della presenza di arsenico nelle sue acque[8].

Un'altra leggenda narra che il toponimo deriva da Fontana Mora, cioè Fontana scura, a causa del colore dato dalle alghe sul fondo[9].

Secondo una leggenda, nel 543 il monaco san Maurizio raggiunse un piccolo villaggio della Valle del Lys provenendo da Oropa attraverso il Col de la Balme. Dalla pietra su cui si sedette sulla piazzetta del villaggio sgorgò dell'acqua. Egli esortò allora la popolazione a costruire una cappella da dedicare a sant'Antonio abate, che fu terminata nel VII secolo. In ricordo di questo evento, il paese fu chiamato Fontaine-Maure (dal francese, lett. Fontana Maura).

Fontainemore è stato sede cantonale all'interno dell'arrondissement d'Aoste, dal 1802 al 1814.

In epoca fascista, il comune fu accorpato a quello di Lilliana.

Nel 2022, Fontainemore viene selezionato come comune valdostano destinatario dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la rigenerazione di borghi a rischio abbandono[10].

La parrocchia di Fontainemore

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La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio.

La cappella di Sant'Antonio divenne il luogo di culto per la popolazione locale, dove una volta alla settimana si recava un prete da un villaggio vicino per celebrare la messa. Nel 732, fu costituita la parrocchia di Perloz, e quella di Fontainemore ne fece parte fino al 29 settembre 1483, quando le richieste insistenti della popolazione furono accolte. Ciononostante, la parrocchia di Fontainemore divenne indipendente a quella di Perloz solo nel 1693.

I signori de Vallaise

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La signoria de Vallaise, la seconda famiglia nobiliare valdostana per importanza dopo quella de Challant, comparve nella valle del Lys per la prima volta nel XII secolo, e vi rimase fino al XVIII, esercitandovi l'autorità amministrativa e giuridica. Numerosi documenti indicano Fontainemore come il capoluogo della circoscrizione giudiziaria dei Vallaise per più di 155 anni (dal 1592 al 1777). Le udienze avevano luogo nel villaggio Colombit, dove venivano anche pronunciate le sentenze.

Nel 1678 un muratore di Fontainemore, Jean-Pierre Aguettaz, offrì mille scudi per costruire una scuola. Il piccolo borgo divenne quindi la sede della prima école de hameau della Valle d'Aosta. Tra il XVIII e il XIX secolo, sei villaggi del comune disponevano di una scuola e nel capoluogo si trovavano anche una scuola materna e una scuola secondaria di geometria.

L'emigrazione

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L'emigrazione è stata sempre una condizione abituale per gli abitanti di Fontainemore nel corso dei secoli. In particolare, i flussi stagionali erano costituiti da muratori, che si spostavano nelle regioni limitrofe della Francia (soprattutto in Savoia) e della Svizzera (soprattutto nel Vallese). Verso la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, l'emigrazione da Fontainemore divenne una condizione definitiva.

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 novembre 1991.[11]

«Fasciato di rosso e di argento, al ponte di un solo arco, con l'impalcato in banda e in sbarra abbassate, d'oro, esso ponte attraversante la quinta e la sesta fascia, e sostenente a destra il campanile d'oro, visto di spigolo, munito della tipica guglia sostenente la piccola croce di nero, di due monofore, dello stesso, del quadrante dell'orologio, d'argento, con le lance di nero, posto sotto la monofora di sinistra, esso campanile attraversante le prime cinque fasce, il tutto accompagnato dalla crocetta patente con le estremità arrotondate, di rosso, accompagnata da due stelle di cinque raggi, dello stesso, una e una, crocetta e stelle poste nella seconda fascia. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il campo dello scudo riporta lo stemma dei Vallaise che dominarono su gran parte della bassa valle della Dora Baltea e su quasi tutta la valle del Lys a partire dal XII secolo e si estinsero nel 1852. Sul tutto è riprodotto uno scorcio del capoluogo comunale, con il campanile della chiesa parrocchiale di Sant'Antonio e il ponte a schiena d’asino, costruito nel XVII secolo.

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Il Gouffre de Guillemore

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate
  • La cappella di San Rocco
  • Cappella di San Sebastiano in località Colombit
  • Il ponte medievale su Lys
  • La fontana dedicata al reverendo Joseph Creux, originario di Fontainemore
  • L'architettura rurale nelle varie frazioni, in particolare nel villaggio di Farettaz
  • Il monumento ai caduti
  • La Riserva naturale Mont Mars
  • Il Gouffre de Guillemore: un orrido scavato nella roccia da cui precipita il torrente Lys. Fa parte del "sentiero degli orridi" che attraversa i quattro comuni di Pontboset (Orrido di Ratus), Champorcher (Gouilles du Pourtset), Fontainemore e Hône (le goye di Hône).
  • Punta Leretta, meta scialpinistica.
  • La Processione da Fontainemore a Oropa, ogni 5 anni, per una tradizionale processione di cui si ha notizia già nel 1557 e che è forse la più antica processione mariana valdostana[15][16].
  • Eunna neuit à Boures de Gris (che significa in patois, Una notte a Bourg de Gris): "veillà" nelle vie del borgo lungo il Lys.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[17]

Lingue e dialetti

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Fontana dedicata al reverendo Joseph Creux, originario di Fontainemore.

Il territorio di Fontainemore si pone al confine etnico-linguistico tra la popolazione valdostana francoprovenzale e la minoranza di ceppo walser di Issime. Tale separazione è tradizionalmente simboleggiata dal Gouffre de Guillemore, un orrido nella roccia da cui precipita il torrente Lys. Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.

In virtù della vicinanza geografica e dei rapporti storici con il Canavese, la popolazione locale capisce anche il piemontese[18].

Amministrazione

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Il municipio

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose e della Communauté des 4 communes[19].

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 giugno 1985 25 maggio 1990 Marco Thoux Partito Comunista Italiano Sindaco [20]
25 maggio 1990 29 maggio 1995 Marco Thoux Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra Sindaco [20]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Marco Thoux - Sindaco [20]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Gianpiero Girod lista civica Sindaco [20]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Gianpiero Girod lista civica Sindaco [20]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Speranza Girod lista civica Sindaco [20]
25 maggio 2015 in carica Speranza Girod Sindaco [20]

Nel comune è possibile praticare vari sport: l'estate la mountain bike, l'escursionismo, il torrentismo nei torrenti Bouro e Pacoulla e la pesca sportiva nei luoghi autorizzati, l'inverno lo scialpinismo e lo sci di fondo lungo la pista di Pian-dou-Coumarial.

È presente inoltre la palestra di arrampicata "Gabriele Beuchod".

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ BREL (Bureau régional pour l'ethnologie et la linguistique), Patois à petits pas, Imprimerie valdôtaine, Aosta, 1999, p. 158.
  5. ^ Michele Musso, Imelda Ronco, D'Eischemtöitschu : vocabolario töitschu-italiano, Walser Kulturzentrum, Gressoney-Saint-Jean, ed. Musumeci, Quart, 1998, p. 299-300.
  6. ^ Fontainemore tra i Borghi più Belli d'Italia - Eventi I MontMars.it, su Riserva Naturale Mont Mars, 17 ottobre 2023. URL consultato il 24 ottobre 2023.
  7. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  8. ^ Office du tourisme de la Vallée d'Aoste.
  9. ^ Comune di Fontainemore, su comune.fontainemore.ao.it.
  10. ^ Silvia Savoye, A Fontainemore 20 milioni di euro per far rinascere il suo borgo, su Aostasera, 9 marzo 2022. URL consultato il 21 marzo 2022.
  11. ^ Decreto del Presidente della Repubblica dell'08/11/1991 (PDF).
  12. ^ Ecomuseo della media montagna, su Riserva Naturale Mont Mars. URL consultato il 24 aprile 2024.
  13. ^ Ecomuseo della media montagna, su www.lovevda.it, ultimo aggiornamento 5 agosto 2023. URL consultato il 24 aprile 2024.
  14. ^ Centro visitatori della Riserva del Mont Mars, su Riserva Naturale Mont Mars. URL consultato il 24 aprile 2024.
  15. ^ Dal sito www.valledaostacitta.it Archiviato il 1º dicembre 2008 in Internet Archive. (consultato nel febbraio 2010)
  16. ^ (ITFRENDEES) Pagina della processione a Oropa sul sito della regione autonoma Valle d'Aosta
  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ^ Fondation Chanoux, sondage linguistique
  19. ^ Insieme a Pontboset, Lillianes e Perloz.
  20. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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