Saint-Marcel (Italia)

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Saint-Marcel
comune
(IT) Comune di Saint-Marcel
(FR) Commune de Saint-Marcel
Saint-Marcel – Stemma
Saint-Marcel – Bandiera
Saint-Marcel – Veduta
Saint-Marcel – Veduta
Panorama di Saint-Marcel
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
CapoluogoPrélaz
SindacoAndrea Bionaz (lista civica #Saint-Marcel 2020-2025) dal 21-9-2020
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°43′53.26″N 7°26′53.52″E / 45.73146°N 7.4482°E45.73146; 7.4482 (Saint-Marcel)
Altitudine625 m s.l.m.
Superficie42,38 km²
Abitanti1 322[1] (31-12-2020)
Densità31,19 ab./km²
FrazioniBasses-Druges, Champremier, Crêtes, Druges, Enchésaz, Fontaney, Grand-Chaux, Grandjit, Layché, Mézein, Morges, Mulac, Plout, Pouriaz, Réan, Ronc, Sazaillan, Seissogne, Viplanaz, Prélaz (chef-lieu), Prarayer, Clapey, Sinsein, Troil, Moulin, Grange
Comuni confinantiBrissogne, Cogne, Fénis, Nus, Quart
Altre informazioni
Cod. postale11020
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007060
Cod. catastaleH671
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 913 GG[3]
Nome abitantiMarceleins (francese)
Mar'oulein (patois marcelein)
Patronosan Marcello
Giorno festivo16 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Prélaz
Prélaz
Saint-Marcel – Mappa
Saint-Marcel – Mappa
Posizione del comune di Saint-Marcel all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Saint-Marcel (pron. fr. AFI: [sɛ̃ maʁsɛl]; Sèn Marsì in dialetto valdostano, localmente 'èn-Mar'ë[4]) è un comune italiano di 1 322 abitanti[1] della Valle d'Aosta centrale.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato si trova nel fondovalle ma l'area comunale si sviluppa soprattutto sulla destra orografica della Dora Baltea, all'envers, fino a coprire tutto il Vallone di Saint-Marcel.

Il monte più importante è il Mont Corquet (2527 m).

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima è quello tipico dei comuni situati all'Envers. Gli inverni, a causa dell'assenza quasi totale dei raggi del sole, sono assai rigidi e nevosi. Le estati non sono eccessivamente calde e caratterizzate da precipitazioni temporalesche. Il clima si irrigidisce salendo di quota, fino a diventare tipicamente alpino oltre i 1200 metri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La zona di Saint-Marcel era abitata fin nella preistoria: nelle località di Seissogne e di Réan sono state trovate numerose incisioni rupestri, come coppelle e disegni antropomorfi. In località Tsampic è stato rinvenuto nel 1990 un castelliere dell'età del bronzo o del ferro.[6]

Fin dall'epoca romana vennero sfruttati i giacimenti minerari della zona, dando vita alle miniere di Saint-Marcel, in uso per secoli.[7] Uno scavo archeologico dell'insediamento romano di Eteley, rinvenuto nel 2012 a sud delle miniere di rame di Servette, è in corso nel 2019.[8]

In epoca fascista, il comune fu accorpato a quello di Quarto Pretoria.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 maggio 1985.[9]

«Troncato d'azzurro e d'oro, al leone dell'uno all'altro; alla fascia d’argento attraversante sul tutto. ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma comunale riprende il blasone dei conti Bianco di San Secondo a cui fu affidato il feudo nel 1665.[10]

Il gonfalone è un drappo troncato di giallo e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

In località Surpian si trova il Castello di Saint-Marcel[11], ben conservato e in fase di restauro.

In località Prarayer si scorgono le finestre crociate dei resti di una casaforte quattrocentesca, trasformata in abitazione rurale.[12]

Come ricorda André Zanotto, nel 1277 il campanile di Saint-Marcel era fortificato.[13]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1630 circa venne invece costruita la Cappella di San Rocco, in località Crétaz, quando in Valle d'Aosta imperversava la peste. L'attuale chiesa parrocchiale sita su un piccolo promontorio conserva un altare maggiore settecentesco di pregio, e venne ricostruita più volte a seguito delle esondazioni della Dora Baltea che ne causarono la distruzione.

In località Plout sorge il santuario Notre-Dame de Plout dedicato a Notre-Dame de Tout-Pouvoir.

In località Grand-Seissogne, la cappella dedicata a San Fabiano e a San Sebastiano.[12]

In località Prarayer, la cappella dedicata alla Madonna della Neve.[12]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Nel vallone di Saint-Marcel restano le tracce delle Miniere di Saint-Marcel e di varie strutture ancillari di archeologia industriale.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

La Riserva naturale Les Îles è una zona umida vicino alla Dora istituita nel 1995 sui territori comunali di Brissogne, Nus, Quart e Saint-Marcel.[14]

Il vallone di Saint-Marcel ospita la caratteristica sorgente dell'Éve verta (in patois valdostano, Acqua verde), di colore turchese.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte della popolazione vive nel fondovalle, tuttavia sono ancora abitate le varie frazioni che si incontrano salendo di quota.

Abitanti censiti[15]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca

In località Prélaz 4 ha sede la biblioteca comunale.

Riconoscimento De.C.O.[modifica | modifica wikitesto]

Assaggi di prosciutto di Saint-Marcel.

Il comune nel 2011 ha dato il via al procedimento per il riconoscimento del marchio De.C.O. per quanto riguarda[16]:

  • Lo slittino tradizionale di Saint-Marcel (in patois marcelain, coulatcheui);
  • Il prosciutto di Saint-Marcel;
  • Il Fagiolo nóou fèirouc;
  • La mela Ravèntse, da cui tradizionalmente si ricavano sidro e aceto[17].

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Una importante realtà economica del comune, per il clima asciutto e ventilato che ne permette la stagionatura ottimale, è la produzione del tipico prosciutto crudo di Saint-Marcel, realizzato in maniera tradizionale e aromatizzato alle erbe di montagna.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il centro polivalente che ospita il municipio e la biblioteca

Fa parte della Comunità Montana Mont Emilius.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
19 giugno 1985 28 maggio 1990 Egidio Réan Partito Comunista Italiano Sindaco [18]
28 maggio 1990 29 maggio 1995 Laurino Réan - Sindaco [18]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Laurino Réan centro-sinistra Sindaco [18]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Laurino Réan lista civica Sindaco [18]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Roberto Crétier lista civica Sindaco [18]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Roberto Crétier lista civica Sindaco [18]
11 maggio 2015 21 settembre 2020 Enrica Zublena lista civica Sindaco [18]
21 settembre 2020 in carica Andrea Bionaz lista civica Sindaco [18]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

In questo comune si gioca a tsan, caratteristico sport tradizionale valdostano. La sezione locale di tsan è detta "Brisma" e rappresenta sia il comune di Saint-Marcel che quello di Brissogne.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Lo Gnaléi - guichet linguistique - Communes valdôtaines
  5. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, abspace.it
  6. ^ Storia e civilizzazione- Valle d'Aosta Comune Saint-Marcel, su comune.saintmarcel.ao.it. URL consultato il 5 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2011).
  7. ^ Miniere di Saint-Marcel - Valle d'Aosta, su comune.saintmarcel.ao.it. URL consultato il 5 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2013).
  8. ^ Elena Meynet, Un sito archeologico di età romana a Eteley di St-Marcel. Fondi europei per realizzare lo scavo e la valorizzazione, La Vallée Notizie, gennaio 2019, consultato il 2 aprile 2020.
  9. ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 09/05/1985 (PDF).
  10. ^ Saint-Marcel, su araldicacivica.it. URL consultato il 20 settembre 2022.
  11. ^ Il castello di Saint-Marcel, su comune.saintmarcel.ao.it, Comune di Saint-Marcel. URL consultato il 22 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2012).
  12. ^ a b c Art. 45 (Classificazione degli edifici e delle aree ubicati nelle sottozone di tipo “A”)[collegamento interrotto] sul sito del Comune di Saint-Marcel
  13. ^ André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], p. 138, ISBN 88-7032-049-9.
  14. ^ Riserva Naturale Les Iles: L'Area Protetta
  15. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  16. ^ VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE, su comune.saintmarcel.ao.it. URL consultato il 28 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  17. ^ Mina Novello, Il cibo quotidiano negli alpeggi dell'Alta Valsessera (PDF), 2011, pp. 107-188. (atti del convegno, sessione "Variazioni climatiche, mutamenti demografici e nuove opportunità alimentari. Dal Seicento al Novecento")
  18. ^ a b c d e f g h Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 23 marzo 2024.
  19. ^ Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Storia e tradizioni
  • Alberto Pelloux, Nuove forme della romeina di S. Marcel in Valle d'Aosta, in Annali del Museo civico di storia naturale di Genova, 46, serie 3, vol. 6, Genova: Stab. Pellas, 1913
  • Piero Castelli, L'avenir de nos villages anciens, Aoste: Musumeci, 1970
  • J. Boson (a cura di), Inventaire des archives d'Ussel et Sainct Marcel, in Société académique, religieuse et scientifique du Duché d'Aoste, 22, 1929, pp. 270–288
Geologia e mineralogia
  • Comune di Saint-Marcel,Università dell'insubria di Como, Museo Minerario regionale Valle d'Aosta (a cura di), Il parco minerario di Chuc e Servette, Aosta, Tipografia Valdostana. URL consultato il 13 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).

Davide Jaccod (a cura di), La valorizzazione del sito minerario di Saint-Marcel = La valorisation du site minier de Saint-Marcel, Aosta: La Vallée, 2008

  • Nicolis de Robilant, Description particulière du Duché d'Aoste: suivie d'un essai sur deux minières des anciens romains, et d'un supplément à la théorie des montagnes et des mines, in Mémoires de l'Académie royale des sciences, 1786-1787, pp. 245–274
  • Mr. le comte St. Martin de la Motte, Sur la fontaine verte de St. Marcel dans la Vallée d'Aoste, in Mémoires de l'Académie royale des sciences, 1784-1785, partie 2, pp. 1–12
  • Giancarlo Cesti, Il giacimento piritoso-cuprifero di Chuc e Servette presso St-Marcel, in Revue valdôtaine d'histoire naturelle,; 32, 1978, pp. 127–156
  • P. Prosio, L'eau verte de Saint-Marcel: note préliminare, Revue valdôtaine d'histoire naturelle, 2, 1903, pp. 76–78
  • Paolo Castello, Note di mineralogia valdostana, in Revue valdôtaine d'histoire naturelle, 25, 1972, pp 51–53
  • Paolo Castello, Il giacimento manganesifero di Praborna, in Rivista mineralogica italiana, 3, 1982, pp. 87–92
  • Paolo Castello, Ricerche nella zona di Fontillon - Servette in comune di Saint-Marcel, in Bulletin d'études préhistoriques et archéologiques alpines, fascicolo 19, 2008, pp. 91–99
  • Ephise Noussan, Les fontaines colorées, in Revue valdôtaine d'histoire naturelle, 26, 1972, pp. 33–35: ill.
santuario di Plout
  • Pierre-Louis Vescoz, Notre-Dame-de-Tout-Pouvoir vénérée à Plou, paroisse de St-Marcel (Aoste), Aoste: Imprimerie catholique, 1914
  • Giulio Vuillermoz, Santuario di Plout: memoria di un'insopprimibile nostalgia del cielo, Aosta: Tipografia valdostana, 1998
Natura
  • Chantal Trèves, Maurizio Bovio (a cura di), Les Iles di Saint Marcel, Quart: Musumeci, 1996
  • Maurice Besse, Lino Vaccari, Excursion botanico-minéralogique faite dans les vallées de Saint-Marcel et de Cogne, Val d'Aoste: les 7, 8 et 9 août 1902, in Bulletin de la Murithienne, 32, 1903, pp. 87–108

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