Everybody's Got Something to Hide Except Me and My Monkey

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Everybody's Got Something to Hide Except Me and My Monkey
ArtistaThe Beatles
Autore/iLennon-McCartney
GenereRock and roll
Hard rock
Proto-punk
Edito daApple Records
Pubblicazione originale
IncisioneThe Beatles
Data1968
Durata2:24

Everybody's Got Something to Hide Except Me and My Monkey è una canzone dei Beatles scritta da John Lennon e Paul McCartney, pubblicata nel 1968 nell'album The Beatles (conosciuto anche come Doppio bianco o White Album). È la canzone della discografia dei Beatles dal titolo più complesso[1].

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Origine e storia[modifica | modifica wikitesto]

A proposito di questo pezzo John Lennon disse, in un'intervista del 1980: «...Parla di me e Yoko. Tutti quanti sembravano paranoici a parte noi due che eravamo nell'idillio dell'amore. Tutto ti appare chiaro quando sei innamorato. Tutti sembravano tesi attorno a noi sai, tipo; Cosa ci fa lei qui durante le sessioni? Perché lei sta con lui? Follie di questo tipo erano generate semplicemente dal nostro desiderio di stare sempre insieme...»[2]

L'interpretazione più diffusa propende ad assegnare a Yōko Ono la paternità della definizione "monkey", poiché quello era il soprannome con cui John, in quel periodo, amava chiamarla.

L'espressione "monkey" (scimmia) o "monkey on the back" (scimmia sulla spalla) aveva tra i musicisti jazz degli anni quaranta e cinquanta un significato gergale riferito all'uso di droghe, e nello specifico per indicare chi si faceva di eroina[3].

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

La base ritmica del brano fu registrata presso gli Abbey Road Studios il 26 giugno 1968, e l'incisione proseguì il giorno seguente e il 1º del mese successivo per essere completata il 23 luglio[4]. Si tratta di uno dei pezzi più "duri", tra quelli presenti nel White Album, insieme a Birthday, Helter Skelter, Yer Blues, è un tentativo da parte del quartetto di Liverpool (e in particolare del suo autore John Lennon), di discostarsi dal consueto sound melodico del gruppo, suonando in maniera più selvaggia e veloce un pezzo maggiormente rock.

Testo e significato[modifica | modifica wikitesto]

Nel libro di Alan Aldridge Yoko Ono commentò, sinteticamente ma efficacemente, il senso della canzone, dicendo: «Io sono molto timida, anche John è timido»[5].

«Su, coraggio, coraggio
coraggio, è una tale gioia
coraggio, prendila con naturalezza.
Tutti hanno qualcosa da nascondere
tranne me e la mia scimmia.
»

La filosofia lennoniana del momento, sotto l'influenza di Yoko Ono, sembrò indirizzarsi verso un mondo etico-morale-comportamentale autentico, genuino, in cui i protagonisti della canzone venivano invitati a essere se stessi e a liberarsi di tabù e di maschere artificiose.

Cover[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1969 Fats Domino eseguì una reinterpretazione della canzone (etichetta Reprise).
  • Il gruppo americano The Feelies incise una nuova versione della canzone, inclusa nel loro album d'esordio intitolato Crazy Rhythms, pubblicato nell'aprile del 1980.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roy Carr & Tony Tyler, I favolosi Beatles, ed. Euroclub, 1979, pagg. 126-7 - alla voce "US Discography".
  2. ^ David Sheff, All We Are Saying, St. Martin's Press, New York 2000, pagg. 190-191.
  3. ^ Barry Miles, Paul McCartney - Many Years From Now, Rizzoli, Milano 1997, pag. 383.
  4. ^ Mark Lewisohn, Beatles - Otto anni ad Abbey Road, Arcana Editrice, Milano 1990, pagg. 294-5 e 309.
  5. ^ Alan Aldridge, Il libro delle canzoni dei Beatles, Arnoldo Mondadori Editore 1977, pag. 92 - alla voce "Everybody's got something to hide except for me and my monkey"

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alan Aldridge Il libro delle canzoni dei Beatles, Mondadori, 1977
  • Mark Lewisohn, Beatles - Otto anni ad Abbey Road, Arcana Editrice, Milano 1990, ISBN 88-85859-59-3 (The Complete Beatles Recording Sessions, EMI Records Ltd, London 1998)
  • Barry Miles, Paul McCartney - Many Years From Now, Rizzoli, Milano 1997, ISBN 88-17-84506-X (Many Years From Now, Kidney Punch Inc. 1997.
  • David Sheff, All We Are Saying, St. Martin's Press, New York 2000, ISBN 0-312-25464-4

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]