Eccidio di Cadelbosco di Sotto

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Eccidio di Cadelbosco di Sotto
strage
Data28 febbraio 1945
LuogoCadelbosco di Sotto, frazione di Cadelbosco di Sopra
StatoBandiera dell'Italia Italia
Coordinate44°49′55.91″N 10°37′49.32″E / 44.832197°N 10.630367°E44.832197; 10.630367
ResponsabiliCompagnia Ordine Pubblico della Guardia Nazionale Repubblicana di Reggio nell'Emilia
Motivazionerappresaglia
Conseguenze
Morti10

L'eccidio di Cadelbosco di Sotto fu un crimine di guerra perpetrato dai fascisti della compagnia Ordine Pubblico della Guardia Nazionale Repubblicana nell'omonima località alle prime ore del 28 febbraio 1945. Nel corso della rappresaglia fascista vennero fucilati dieci partigiani, tra cui l'Intendente del Comando di Piazza Paolo Davoli.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

La sera del 25 febbraio 1945 un autocarro di militi della Repubblica di Salò venne attaccato dai partigiani lungo la SS 63 tra Cadelbosco di Sotto e Santa Vittoria di Gualtieri. Nel corso dello scontro a fuoco furono uccisi tre repubblichini ed altri due rimasero feriti.

L'eccidio[modifica | modifica wikitesto]

Alle prime ore del 28 febbraio gli uomini della compagnia Ordine Pubblico della Guardia Nazionale Repubblicana prelevarono dal carcere dei Servi di Reggio Emilia dieci partigiani qui reclusi. Il gruppo dei prigionieri era composto da cinque combattenti reggiani e cinque piacentini. Alcuni di essi, come Benassi, Davoli, Ferrari, Pagliani e Rigolli, avevano subito nei giorni precedenti da parte dei fascisti pesanti torture. I malcapitati vennero quindi condotti sul luogo dove tre giorni prima era avvenuto l'attacco e quivi vennero fucilati. Alcuni dei cadaveri, tra cui quello di Davoli, vennero infine oltraggiati e sfigurati.

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

Memoria[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 febbraio 1965, in occasione del ventesimo anniversario dell'eccidio, fu inaugurato un monumento sul luogo del fatto[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guerrino Franzini, Storia della Resistenza reggiana, Reggio Emilia, ANPI, 1966.
  • Massimo Storchi, Anche contro donne e bambini: stragi naziste e fasciste nella terra dei fratelli Cervi, Reggio Emilia, Imprimatur, 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]