Hip hop (genere musicale): differenze tra le versioni

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Anni 70 (Part XIII)
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=== Introduzione al rapping ===
=== Introduzione al rapping ===
Il rapping, noto anche come [[MCing]] o emceing, è uno stile vocale in cui l'artista parla liricamente e ritmicamente, in rima e in versi, in genere sopra a un [[base (musica) strumentale o sintetizzato. I Beat, quasi sempre metricamente in 4/4, può essere creato [[campionatore|campionando]] e/o sequenziando parti di altre canzoni da un [[produttore hip hop|produttore]].<ref>{{cite web|language=en|url=http://www.whosampled.com/|title=A database of sampled music|publisher=WhoSampled|accessdate=January 12, 2010}}</ref> Incorporano anche sintetizzatori, drum machine e gruppi dal vivo. I rapper possono scrivere, memorizzare o improvvisare i loro testi ed eseguire i loro lavori [[a cappella]] o a ritmo. La musica hip hop precede l'introduzione del rapping nella cultura hip hop, e la voce rap è assente da molte tracce hip hop, come ''Hip Hop, Be Bop (Don't Stop)'' di [[Man Parrish]], ''[[Paid in Full (album Eric B. & Rakim)|Chinese Arithmetic]]'' di [[Eric B. & Rakim]], ''Al-Naafiysh (The Soul)'' e ''We're Rocking the Planet'' di Hashim e ''Destination Earth'' di Newcleus. Tuttavia, la maggior parte del genere è stata accompagnata da voci rap, come il gruppo di electro hip hop influenzato dalla fantascienza Warp 9.<ref name=Fitzpatrick>Fitzpatrick, Rob {{en}} "The 101 strangest records on Spotify: Warp 9 – It's A Beat Wave," May 14, 2014 [https://www.theguardian.com/music/2014/may/14/the-101-strangest-records-on-spotify-warp-9-its-a-beat-wave]</ref> Le rapper femminili apparvero sulla scena tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, tra cui l'artista del Bronx MC [[Sha Rock]], membro del [[Funky Four Plus One]], accreditata come la prima MC femminile.<ref>{{en}} The Story Of The Beginning and End Of The First Hip Hop Female MC...Luminary Icon Sha-Rock [https://www.amazon.com/Story-Beginning-Female-MC-Luminary-Sha-Rock/dp/0977825841]</ref>
Il rapping, noto anche come [[MCing]] o emceing, è uno stile vocale in cui l'artista parla liricamente e ritmicamente, in rima e in versi, in genere sopra a un [[base (musica) strumentale o sintetizzato. I Beat, quasi sempre metricamente in 4/4, può essere creato [[campionatore|campionando]] e/o sequenziando parti di altre canzoni da un [[produttore hip hop|produttore]].<ref>{{cite web|language=en|url=http://www.whosampled.com/|title=A database of sampled music|publisher=WhoSampled|accessdate=January 12, 2010}}</ref> Incorporano anche sintetizzatori, drum machine e gruppi dal vivo. I rapper possono scrivere, memorizzare o improvvisare i loro testi ed eseguire i loro lavori [[a cappella]] o a ritmo. La musica hip hop precede l'introduzione del rapping nella cultura hip hop, e la voce rap è assente da molte tracce hip hop, come ''Hip Hop, Be Bop (Don't Stop)'' di [[Man Parrish]], ''[[Paid in Full (album Eric B. & Rakim)|Chinese Arithmetic]]'' di [[Eric B. & Rakim]], ''Al-Naafiysh (The Soul)'' e ''We're Rocking the Planet'' di Hashim e ''Destination Earth'' di Newcleus. Tuttavia, la maggior parte del genere è stata accompagnata da voci rap, come il gruppo di electro hip hop influenzato dalla fantascienza Warp 9.<ref name=Fitzpatrick>Fitzpatrick, Rob {{en}} "The 101 strangest records on Spotify: Warp 9 – It's A Beat Wave," May 14, 2014 [https://www.theguardian.com/music/2014/may/14/the-101-strangest-records-on-spotify-warp-9-its-a-beat-wave]</ref> Le rapper femminili apparvero sulla scena tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, tra cui l'artista del Bronx MC [[Sha Rock]], membro del [[Funky Four Plus One]], accreditata come la prima MC femminile.<ref>{{en}} The Story Of The Beginning and End Of The First Hip Hop Female MC...Luminary Icon Sha-Rock [https://www.amazon.com/Story-Beginning-Female-MC-Luminary-Sha-Rock/dp/0977825841]</ref>

Le radici del rapping si trovano nella musica afro-americana e in definitiva nella musica africana, in particolare quella dei [[griot]] della cultura dell'Africa occidentale.<ref>Campbell, K.E. (2005). {{en}} ''[https://www.google.com/books?id=gjsjb0QGCJIC&printsec=frontcover&hl=iw&source=gbs_atb#v=onepage&q&f=false Gettin' our groove on: rhetoric, language, and literacy for the hip hop generation]'', Wayne State University Press</ref> Le tradizioni afroamericane dei giochi di parole, dei "dozens" e della poesia jazz influenzano la musica hip hop, così come i modelli di "chiamata e risposta" delle cerimonie religiose africane e afroamericane. I primi [[disc jockey]] popolari nel periodo della black appeal radio hanno iniziato a diffondersi trasmettendo queste tecniche sotto i discorsi scherzosi dell'era swing post seconda guerra mondiale tra la fine degli anni quaranta e gli anni cinquanta.<ref name="Hilmes1997">{{cite book|language=en|author=Michele Hilmes|title=Radio Voices: American Broadcasting, 1922-1952|url=https://books.google.com/books?id=lsotYM1VZ08C|year=1997|publisher=U of Minnesota Press|isbn=978-0-8166-2621-2}}</ref> DJ Nat D. era l'MC in uno dei luoghi più spietati per ogni aspirante musicista che cerca di entrare nel mondo dello spettacolo, all'Amateur Night al Palace Theatre in Beale Street, Memphis, Tennessee.<ref>{{en}} https://spinditty.com/industry/BB-KING-AND-THE-KING-WERE-AMATEURS-ON-BEALE-STREET</ref> Lì fu l'MC tra il 1935 e il 1947 assieme al suo artista di supporto, DJ Rufus Thomas. Fu lì che perfozionò le "dozens", i giochi di parole e il discorso scherzoso e politicamente scorretto rivolto al pubblico che sarebbe divenuto il suo cavallo di battaglia quando divenne il primo annunciatore radiofonico nero in onda a sud della [[linea Mason-Dixon]].<ref name="Patton2010">{{cite book|language=en|author=William Patton|title=A Guide to Historic Downtown Memphis|url=https://books.google.com/books?id=c3h0CQAAQBAJ&pg=PT57|date=20 August 2010|publisher=Arcadia Publishing Incorporated|isbn=978-1-61423-168-4|pages=57–}}</ref>


== Note ==
== Note ==

Versione delle 15:08, 2 lug 2018

Hip hop
Origini stilistichefunk
disco
musica elettronica
dub
rhythm and blues
reggae
dancehall
rock
jazz
toasting
perfomance poetry
spoken word
scat
talking blues
Origini culturaliStati Uniti d'America (Bronx) anni 1970
Strumenti tipicirapping, batteria, tastiera, sintetizzatore, basso, drum machine, sequencer, campionatore, giradischi, DAW, beatboxing
PopolaritàHa ottenuto popolarità a livello mondiale dagli anni ottanta
Sottogeneri
Alternative hip hop - bounce - chicano rap - Comedy hip hop - Christian hip hop - Conscious hip hop - Crunk - Drum and bass - East Coast hip hop - experimental hip hop - freestyle rap - Gangsta rap - G-funk - Hardcore hip hop - Horrorcore - Industrial hip hop - Instrumental hip hop - Jazz rap - jerkin' - mafioso rap - Miami bass - Midwest hip hop - Nerdcore hip hop - Underground hip hop - Old school hip hop - Pop rap - Country rap - Elettrorap - Hip house - Hip life - Rap rock - Rap metal - Rapcore - Raggamuffin hip hop - Southern hip hop - West Coast hip hop - Trap - Cloud rap - Emo Rap - Drill - Boom Bap - Mumble hip hop - political hip hop - hip hop soul - hyphy - neo soul - new jack swing - nu metal - nu metalcore - psychedelic hip hop - rap metal - rap opera - rap rock - reggaeton - Atlanta hip hop - Australian hip hop - British hip hop - Canadian hip hop - Desi hip hop - French hip hop - Japanese hip hop - Kenyan hip hop - Korean hip hop - Romanian hip hop - Southern hip hop - Turkish hip hop
Generi derivati
electro - breakbeat - oldschool jungle - trip hop - grime - breakbeat hardcore - neo soul - big beat
Generi correlati
Raggamuffin - Reggaeton

La musica hip hop, anche nota come hip hop[1][2] o musica rap[2][3][4] è un genere musicale nato negli Stati Uniti d'America negli anni settanta, caratterizzato da muisca ritmica stilizzata che comunemente accompagna il rapping, un discorso ritmato e cantato in rima.[2] Il genere si è sviluppato come parte della cultura hip hop, una sottocultura definita da quattro elementi stilistici chiave: MCing/rapping, DJing/scratching con giradischi, break dancing e graffitismo.[5][6][7]

Altri elementi includono il campionamento di beat o le linee di basso dei dischi (o basi e suoni sintetizzati) e beatboxing ritmico. Sebbene spesso usato per riferirsi esclusivamente al rapping, «hip hop» denota in modo più appropriato la pratica dell'intera sottocultura.[8][9] Il termine musica hip hop è talvolta usato come sinonimo del termine musica rap,[2][10] anche se il rapping non è un componente richiesto della musica hip hop; il genere può anche incorporare altri elementi della cultura hip hop, tra cui DJing, turntablism, scratching, beatboxing e tracce strumentali.[11][12]

L'hip hop, sia come genere musicale sia come cultura, si è formato durante gli anni 1970, quando i block party diventarono sempre più popolari a New York City, in particolare tra i giovani afro-americani residenti nel Bronx. Tuttavia, la musica hip-hop non è stata registrata ufficialmente per la radio o la televisione fino al 1979, soprattutto a causa della povertà durante la nascita dell'hip-hop e della mancanza di accettazione al di fuori dei quartieri del ghetto.[13] Alle controparti i DJ hanno suonato break percussivi di canzoni popolari usando due giradischi e un mixer per DJ per poter riprodurre break da due copie dello stesso disco, alternando l'una all'altra ed estendendo il «break».[14] La prima evoluzione dell'hip hop si è verificata mentre la tecnologia di campionamento e le drum machine sono diventate ampiamente disponibili e convenienti. Le tecniche del turntablist come scratching e beatmatching, sviluppate insieme ai break e al toasting giamaicano, uno stile vocale cantato, sono state usate sopra le basi. Il rapping si è sviluppato come uno stile vocale in cui l'artista parla o canta ritmicamente a lungo con una base strumentale o sintetizzata. Tra gli artisti degni di nota, ci sono DJ Kool Herc, Grandmaster Flash and The Furious Five, Fab Five Freddy, Marley Marl, Afrika Bambaataa, Kool Moe Dee, Kurtis Blow, Doug E. Fresh, Whodini, Warp 9, The Fat Boys e Spoonie Gee. La canzone Rapper's Delight del gruppo The Sugarhill Gang è ampiamente considerata come la prima registrazione hip hop a ottenere una popolarità diffusa nel mainstream.[15] Gli anni ottanta hanno segnato la diversificazione dell'hip hop in quanto il genere ha sviluppato stili più complessi.[16] Prima degli anni 1980, la musica hip hop era per la maggior parte confinata negli Stati Uniti d'America. Nonostante ciò, durante gli anni ottanta, ha iniziato a diffondersi nelle scene musicali di diversi Paesi, molti dei quali mischiavano l'hip hop con stili locali creando nuovi sottogeneri.

La new school hip hop è stata la seconda ondata di musica hip hop, nata nel periodo 1983-1984 con i primi dischi dei Run-D.M.C. e di LL Cool J. Il periodo della golden age hip hop è stata un'era innovativa tra la metà degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta. Tra gli artisti di spicco di questo periodo sono inclusi Juice Crew, Public Enemy, Eric B. & Rakim, Boogie Down Productions & KRS-One, EPMD, Slick Rick, Beastie Boys, Kool G Rap, Big Daddy Kane, Ultramagnetic MCs, De La Soul e A Tribe Called Quest. Il Gangsta rap è un sottogenere dell'hip hop che spesso si concentra sugli stili di vita violenti e le condizioni impoverite della gioventù afro-americana del centro città. Schoolly D, Ice Cube, Ice-T, N.W.A e i Geto Boys sono tra gli artisti fondatori del genere, conosciuti per aver mischiato il commento politico e sociale del political hip hop con gli elementi criminali e le storie criminali trovate nel gangsta rap.[17] Nello stile della West Coast hip hop, il g-funk ha dominato l'hip hop mainstream per diversi anni durante gli anni novanta con artisti come Snoop Dogg e Dr. Dre. L'East Coast hip hop all'inizio della metà anni novanta era dominato dall'alternative hip hop e dal jazz rap afrocentrico del collettivo Native Tongues così come dall'hardcore hip hop di artisti quali Wu-Tang Clan, Onyx e Mobb Deep. Anche l'East Coast aveva molti artisti gangsta rap tra cui The Notorious B.I.G. e Lil' Kim.

Negli anni novanta, l'hip hop ha iniziato a diversificarsi con altri stili regionali emergenti, come il Southern hip hop e l'Atlanta hip hop. Allo stesso tempo, l'hip hop ha continuato ad essere assimilato ad altri generi di musica popolare, ad esempio il neo soul (con musicisti come Lauryn Hill ed Erykah Badu) e il nu metal (Korn e Limp Bizkit). L'hip hop è diventato un genere di successo commerciale nella metà degli anni novanta e ha il genere più venduto dal 1999. La popolarità della musica hip hop è proseguita negli anni duemila, con influenze hip hop sempre più diffusa nella musica pop commerciale. Gli Stati Uniti videro anche il successo di stili regionali come il crunk (Lil Jon & the East Side Boys, Ying Yang Twins), un sottogenere del southern che enfatizzava i beat e la musica più dei testi. A partire dal 2005, le vendite di musica hip hop negli USA hanno iniziato a calare notevolmente. Durante la metà degli anni duemila, l'alternative hip hop si garantì un posto nel mainstream, dovuto in parte al successo di artisti come Outkast e Kanye West.[18] Tra la fine degli anni duemila e l'inizio degli anni duemiladieci, si fanno notare rapper come Lil Wayne, Soulja Boy, Drake, Nicki Minaj, J. Cole e Kendrick Lamar. Alla fine degli anni duemiladieci s'impone nella musica mainstream un nuovo sottogenere dell'hip hop, la trap, che diviene popolare con artisti come Kodak Black, Travis Scott e Migos.

Origine del termine

La creazione del termine hip hop è spesso attribuita a Keith Cowboy, rapper con i Grandmaster Flash and the Furious Five.[19] Tuttavia, Lovebug Starski, Keith Cowboy e DJ Hollywood hanno usato il termine quando la musica era ancora conosciuta come disco rap.[20] Si crede che Cowboy abbia inventato il termine mentre prendeva in giro un amico che si era appena unito all'esercito degli Stati Uniti, dallo scat delle parole «hip / hop / hip / hop» in un modo che imitava la cadenza ritmica dei soldati in marcia.[19] Cowboy in seguito ha lavorato con la cadenza «hip hop» in una parte della sue esibizioni, che è stata rapidamente utilizzata anche da altri artisti come i Sugarhill Gang in Rapper's Delight.[19] Il fondatore della Universal Zulu Nation, Afrika Bambaataa è accreditato per essere stato il primo a usare il termine per descrivere la sottocultura a cui la musica apparteneva; anche se è stato anche suggerito che era un termine dispregiativo per descrivere il tipo di musica.[21] Il primo uso del termine nella carta stampata è ad opera di Steven Hager, autore musicale di The Village Voice,[22] che in seguito ha scritto una storia sull'hip hop nel 1984.[23]

Anni settanta

Origini

DJ Kool Herc è ritenuto tra i primi DJ e artisti hip hop

L'Hip hop come musica e movimento culturale si forma durante gli anni settanta a New York City dallo scambio multiculturale tra giovani afro-americani provenienti dagli Stati Uniti d'America e giovani immigrati e figli di immigrati provenienti da paesi dei Caraibi.[24] La musica hip hop nei suoi primi anni è descritta come uno sbocco e una voce per i giovani emarginati dei contesti marginali e delle aree a basso reddito, poiché la cultura hip hop riflette le realtà sociali, economiche e politiche della loro vita.[25][26] Molte delle persone che hanno contribuito alla creazione della cultura hip hop, tra cui DJ Kool Herc, DJ Disco Wiz, Grandmaster Flash e Afrika Bambaataa erano di origini latinoamericane o caraibiche. È difficile individuare le esatte influenze musicali che hanno maggiormente influenzato il suono e la cultura dell'hip hop iniziale a causa della natura multiculturale di New York City. I primi pionieri dell'hip hop furono influenzati da un mix di musica delle loro culture e delle culture a cui erano esposti a causa della diversità delle città degli Stati Uniti.[27] Durante gli anni novanta, New York ha sperimentato una forte influenza hip hop giamaicana. Questa influenza è stata causata da cambiamenti culturali, soprattutto a causa della grande immigrazione di giamaicani a New York e delle gioventù giamaicana di origine americana che stava diventando maggiorenne negli anni novanta.

Negli anni settanta, i block party erano sempre più popolari a New York, in particolare tra i giovani afroamericani, caraibici e latini residenti nel Bronx. I block party hanno inserito i DJ, che hanno suonato generi popolari di musica, in particolare musica funk e soul. Grazie alla ricezione positiva, i DJ hanno iniziato a isolare i break percussivi delle canzoni popolari. Questa tecnica era comune nella musica dub giamaicana,[28] e fu largamente introdotta a New York da immigranti dei Caraibi, incluso DJ Kool Herc, uno dei pionieri dell'hip hop.[29][30]

Poiché le pause percussive nei dischi funk, soul e disco erano generalmente brevi, Herc e altri DJ hanno iniziato a utilizzare due giradischi per estendere le pause. Herc ha creato il progetto per la musica e la cultura hip hop sviluppando la tradizione giamaicana del toasting improvvisato, un tipo parlato di poesia presuntuosa e discorsi sulla musica.[31] L'11 agosto 1973, DJ Kool Herc è stato il DJ alla festa di ritorno a scuola di sua sorella. Ha esteso il ritmo di un disco usando due giradischi, isolando le "pause" della percussione usando un mixer per passare da un disco all'altro. Gli esperimenti di Herc nel fare musica con i giradischi sono diventati ciò che ora conosciamo come breaking o «scratching».[32]

Un secondo elemento musicale chiave nella musica hip hop è l'emceeing (anche chiamato MCing o rapping). L'emceeing è la consegna ritmica e parlata di rime e giochi di parole, consegnata all'inizio senza accompagnamento e successivamente eseguita sopra un beat. Questo stile parlato fu influenzato dallo stile afroamericano del «capping», una performance in cui gli uomini cercavano di superarsi l'un l'altro nell'originalità della loro lingua e cercavano di ottenere il favore degli ascoltatori.[33] Gli elementi di base di queste esibizioni hip-hop rappate, le "posse" (gruppi) rivali, i "buttafuori" dei quartieri alti e i commenti politici e sociali – erano tutti presenti nella musica afroamericana. Gli artisti cge si esibivano in MCing e rapping si sono spostati avanti e indietro tra la predominanza di canzoni "toasting" piene di vanto, negligenza e allusioni sessuali e uno stile più attuale, politico e socialmente consapevole. Il ruolo dell'MC originariamente era quello di un Master of Ceremonies per un DJ in un evento di danza: l'MC era solito introdurre il DJ e cercare di scaldare il pubblico, parlando tra le canzoni dei DJ ed esortando tutti ad alzarsi e a ballare, oltre a raccontare barzellette e usare il proprio linguaggio energico e il proprio entusiasmo per scaldare la folla. Alla fine, questo ruolo introduttivo si sviluppò in sessioni più lunghe di giochi di parole, ritmiche parlate e rime, che diventarono rapping.

Nel 1979 la musica hip hop era diventata un genere mainstream. Si diffuse in tutto il mondo negli anni novanta con il controverso "gangsta" rap.[34] Herc si sviluppò anche sul deejaying break-beat,[35] dove i break delle canzoni funk – la parte più adatta alla danza, di solito basata dalle percussioni – erano isolati e ripetuti per le feste di ballo notturne. Questa forma di riproduzione musicale, utilizzando hard funk e rock, ha costituito la base della musica hip hop. Gli annunci di Campbell e le esortazioni ai ballerini avrebbero portato all'accompagnato vocale sincopato e in rima, ora noto come rapping. Ha soprannominato i suoi ballerini "break-boys" e "break-girls" o semplicemente b-boys e b-girls. Secondo Herc, "breaking" era anche uno slang di strada per "emozionarsi" e "agire energicamente".[36]

Afrika Bambaataa con DJ Yutaka della Universal Zulu Nation nel 2004

DJ come Grand Wizzard Theodore, DJ Grandmaster Flash e Jazzy Jay hanno perfezionato e sviluppato l'uso di breakbeat, tra cui il cutting e lo scratching.[37] L'approccio utilizzato da Herc fu presto ampiamente copiato e, alla fine degli anni settanta, i DJ pubblicarono dischi da 12 pollici in cui avrebbero rappato a ritmo. Tra i brani più famosi c'erano The Breaks di Kurtis Blow e Rapper's Delight della Sugarhill Gang.[38]

Herc e altri DJ collegavano le loro apparecchiature alle linee elettriche e si esibivano in luoghi come i campi da basket pubblici e al 1520 di Sedgwick Avenue, Bronx, New York, oggi divenuto ufficialmente un edificio storico.[39] L'apparecchiatura consisteva di numerosi altoparlanti, giradischi e uno o più microfoni.[40] Usando questa tecnica, i DJ potevano creare una varietà di musica, ma secondo Rap Attack di David Toop: «al suo peggio la tecnica poteva trasformare la notte in una canzone infinita e inevitabilmente noiosa».[41] KC The Prince of Soul, un rapper-paroliere, è spesso considerato il primo paroliere del rap a definirsi un «MC».[42]

Le bande di strada erano prevalenti nella povertà del South Bronx e gran parte dei graffiti, dei rapping e dei b-boying in queste zone erano tutte variazioni artistiche sulla competizione e l'unicità delle gang di strada. Sentendo che gli impulsi spesso violenti dei membri di una banda potevano essere trasformati in quelli creativi, Afrika Bambaataa fondò la Zulu Nation, una larga confederazione di crew di street dance, artisti di graffiti e musicisti rap. Alla fine degli anni 1970, la cultura aveva attirato l'attenzione dei media, con la rivista Billboard che pubblicava un articolo dal titolo "B Beats Bombarding Bronx", commentando il fenomeno locale e citando figure influenti come Kool Herc.[43] Il blackout di New York del 1977 ha visto diffusi saccheggi, incendi dolosi e altri disordini in tutta la città, specialmente nel Bronx,[44] dove un certo numero di saccheggiatori ha rubato attrezzature per DJ dai negozi di elettronica. Di conseguenza, il genere hip hop, a malapena conosciuto al di fuori del Bronx all'epoca, è cresciuto a un ritmo sorprendente dal 1977 in poi.[45]

Le feste in casa di DJ Kool Herc hanno guadagnato popolarità e in seguito sono stati spostati in luoghi all'aperto per ospitare più persone. Ospitati nei parchi, questi party all'aperto sono diventati un mezzo di espressione e uno sbocco per gli adolescenti, dove «invece di mettersi nei guai per le strade, gli adolescenti ora avevano un posto dove spendere la loro energia repressa».[46] Tony Tone, membro dei Cold Crush Brothers, ha dichiarato che «l'hip hop ha salvato molte vite».[46] Per i giovani del centro città, la partecipazione alla cultura hip hop è diventata un modo per affrontare le difficoltà della vita come minoranze in America e uno sbocco per affrontare il rischio di violenza e l'ascesa della cultura delle bande. MC Kid Lucky afferma che «la gente ballava contro l'altro invece di combattere».[47][48] Ispirato da DJ Kool Herc, Afrika Bambaataa creò un'organizzazione di strada chiamata Universal Zulu Nation, incentrata sull'hip hop, come mezzo per attirare gli adolescenti fuori dalla vita di gang, dalla droga e dalla violenza.[46]

Il contenuto lirico di molti dei primi gruppi di rap è stato incentrato su questioni sociali, in particolare nella traccia The Message di Grandmaster Flash and the Furious Five, che ha discusso le realtà della vita nelle case popolari.[49] «I giovani neri americani che escono dal movimento per i diritti civili, hanno usato la cultura hip hop negli anni ottanta e novanta per mostrare i limiti del movimento hip hop[50] L'hip hop ha dato voce ai giovani afroamericani per far sentire le loro questioni; «Come il rock-and-roll, l'hip hop è fortemente osteggiato dai conservatori perché romanticizza la violenza, la violazione della legge e le bande.»[50] Ha anche dato alle persone una possibilità di guadagno finanziario «riducendo il resto del mondo ai consumatori delle sue preoccupazioni sociali.»[50]

Verso la fine del 1979, Debbie Harry dei Blondie portò Nile Rodgers degli Chic a un tale evento, poiché la principale colonna sonora utilizzata era il break di Good Times degli Chic.[38] Il nuovo stile influenzò Harry, e il successivo singolo di Blondie del 1981 Rapture divenne il primo singolo contenente elementi hip hop di un gruppo o artista bianco a colpire il numero uno sulla Billboard Hot 100 degli Stati Uniti – la canzone stessa di solito è considerata new wave e fonde pesanti elementi di musica pop, ma c'è un rap esteso di Harry verso la fine.

1520 Sedgwick Avenue, Bronx, luogo usato da Kool Herc che è spesso considerato quello di nascita per l'hip hop nel 1973[51]

Anche la prima evoluzione dell'hip hop in una forma distinta dall'R&B, non a caso, avvenne nel periodo in cui la tecnologia di campionamento e le drum machine divennero ampiamente disponibili al pubblico a un costo accessibile al consumatore medio, non solo agli studi professionali. Le Drum-machine e i campionatori sono stati combinati in macchine che sono diventate note come MPC o "Music Production Centres", primi esempi dei quali includevano il Linn 9000. Il primo campionatore che è stato ampiamente adottato per creare questo nuovo tipo di musica è stato il Mellotron utilizzato in combinazione con la drum machine TR-808. L'AKAI ha fatto seguito al Mellotron e al Linn 9000 alla fine degli anni ottanta.[52]

Le tecniche di turntablist – come lo "scratching" ritmico (spingendo avanti e indietro un disco mentre la puntina è nel groove per creare nuovi suoni ed effetti sonori, un approccio attribuito a Grand Wizzard Theodore[53]), beat mixing e/o beatmatching e beat juggling – sviluppati eventualmente assieme ai break delle percussioni, creavano un accompagnamento musicale o base che sarebbe potuta essere rapportato coerentemente ai giochi di parole. Inoltre, l'arte del toasting giamaicano, uno stile di parlare o cantare con un microfono, spesso in uno stile vanaglorioso, mentre i beat suonano su un sistema audio, ha avuto un'influenza importante sullo sviluppo della musica hip hop. Il toasting è un'altra influenza trovata nelle musica dub giamaicana.[28][54]

Il pugile Muhammad Ali, in qualità di influente celebrità afroamericana, aveva un'ampia copertura mediatica. Ali ha influenzato diversi elementi della musica hip hop. Sia sul ring di pugilato sia nelle interviste ai media, negli anni sessanta divenne famoso come "imitatore di rima". Ali ha usato una "consegna funky" per i suoi commenti, che includevano "vanti, trash-talk comica, [e] la serie di infinite citazioni".[55] Secondo Rolling Stone, le sue "abilità freestyle" (un riferimento a un tipo di improvvisazione vocale in cui i testi vengono recitati senza particolari soggetti o struttura) e le sue "rime, flusso e braggadocio" sarebbero "un giorno diventati tipici degli MC della old school" come Run-DMC e LL Cool J,[56] quest'ultimo citando Ali come influenza.[55] La musica hip hop nella sua infanzia è stata descritta come uno sbocco e una "voce" per i giovani diseredati delle aree economiche a basso reddito ed emarginate,[25] in quanto la cultura hip hop riflette le realtà sociali, economiche e politiche della loro vita.[26]

Introduzione al rapping

Il rapping, noto anche come MCing o emceing, è uno stile vocale in cui l'artista parla liricamente e ritmicamente, in rima e in versi, in genere sopra a un [[base (musica) strumentale o sintetizzato. I Beat, quasi sempre metricamente in 4/4, può essere creato campionando e/o sequenziando parti di altre canzoni da un produttore.[57] Incorporano anche sintetizzatori, drum machine e gruppi dal vivo. I rapper possono scrivere, memorizzare o improvvisare i loro testi ed eseguire i loro lavori a cappella o a ritmo. La musica hip hop precede l'introduzione del rapping nella cultura hip hop, e la voce rap è assente da molte tracce hip hop, come Hip Hop, Be Bop (Don't Stop) di Man Parrish, Chinese Arithmetic di Eric B. & Rakim, Al-Naafiysh (The Soul) e We're Rocking the Planet di Hashim e Destination Earth di Newcleus. Tuttavia, la maggior parte del genere è stata accompagnata da voci rap, come il gruppo di electro hip hop influenzato dalla fantascienza Warp 9.[58] Le rapper femminili apparvero sulla scena tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, tra cui l'artista del Bronx MC Sha Rock, membro del Funky Four Plus One, accreditata come la prima MC femminile.[59]

Le radici del rapping si trovano nella musica afro-americana e in definitiva nella musica africana, in particolare quella dei griot della cultura dell'Africa occidentale.[60] Le tradizioni afroamericane dei giochi di parole, dei "dozens" e della poesia jazz influenzano la musica hip hop, così come i modelli di "chiamata e risposta" delle cerimonie religiose africane e afroamericane. I primi disc jockey popolari nel periodo della black appeal radio hanno iniziato a diffondersi trasmettendo queste tecniche sotto i discorsi scherzosi dell'era swing post seconda guerra mondiale tra la fine degli anni quaranta e gli anni cinquanta.[61] DJ Nat D. era l'MC in uno dei luoghi più spietati per ogni aspirante musicista che cerca di entrare nel mondo dello spettacolo, all'Amateur Night al Palace Theatre in Beale Street, Memphis, Tennessee.[62] Lì fu l'MC tra il 1935 e il 1947 assieme al suo artista di supporto, DJ Rufus Thomas. Fu lì che perfozionò le "dozens", i giochi di parole e il discorso scherzoso e politicamente scorretto rivolto al pubblico che sarebbe divenuto il suo cavallo di battaglia quando divenne il primo annunciatore radiofonico nero in onda a sud della linea Mason-Dixon.[63]

Note

  1. ^ (EN) Hip-hop, merriam-webster.com.
  2. ^ a b c d (EN) [Rap - britannica.com, Enciclopedia Britannica.
  3. ^ (EN) Rap - AllMusic.com, Allmusic.
  4. ^ Harvard Dictionary of Music, (EN) CredoReference, Harvard Dictionary of Music.
  5. ^ (EN) Johan Kugelberg, Born in the Bronx, New York, Oxford University Press, 2007, p. 17, ISBN 978-0-7893-1540-3.
  6. ^ (EN) Lauren Brown, Hip to the Game – Dance World vs. Music Industry, The Battle for Hip Hop's Legacy, Movmnt Magazine, February 18, 2009. URL consultato il July 30, 2009.
  7. ^ (EN) Jeff Chang, Can't Stop Won't Stop: A History of the Hip Hop Generation, New York, St. Martin's Press, 2005, p. 90, ISBN 0-312-30143-X.
  8. ^ Harvard Dictionary of Music, (EN) Google Books
  9. ^ (EN) Hip-Hop Urban, su allmusic.com, March 11, 2012.
  10. ^ (EN) Hip-Hop, britannica.com.
  11. ^ (EN) Hip-hop, in Merriam-Webster Dictionary, Merriam-Webster, Incorporated. URL consultato il February 5, 2017.
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Bibliografia

Collegamenti esterni

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