Supercoppa italiana 2021

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Voce principale: Supercoppa italiana.
Supercoppa italiana 2021
Supercoppa Frecciarossa 2021
Logo della competizione
Competizione Supercoppa italiana
Sport Calcio
Edizione 34ª
Organizzatore Lega Serie A
Date 12 gennaio 2022
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Milano
Partecipanti 2
Formula gara unica
Impianto/i Stadio Giuseppe Meazza
Risultati
Vincitore Inter
(6º titolo)
Secondo Juventus
Statistiche
Miglior giocatore Bandiera del Cile Alexis Sánchez[1]
Gol segnati 3
Pubblico 29 696
Lo stadio Giuseppe Meazza di Milano, teatro della finale
Cronologia della competizione
2020 2022

La Supercoppa italiana 2021, denominata Supercoppa Frecciarossa per ragioni di sponsorizzazione,[2] è stata la 34ª edizione della competizione e si è disputata il 12 gennaio 2022 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano.[3] La sfida si è tenuta tra l'Inter, vincitrice della Serie A 2020-2021, e la Juventus, detentrice della Coppa Italia 2020-2021.

A conquistare il trofeo, grazie al 2-1 maturato ai tempi supplementari, è stata l'Inter, al sesto successo nella competizione.[4]

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Qualificazione Partecipazioni precedenti
(il grassetto indica la vittoria)
Inter Vincitore della Serie A 2020-2021 9 (1989, 2000, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011)
Juventus Vincitore della Coppa Italia 2020-2021 16 (1990, 1995, 1997, 1998, 2002, 2003, 2005, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020)

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

La sfida — considerata una classica del calcio italiano — è la seconda tra le due squadre nella competizione, dopo l'edizione del 2005 disputata allo stadio delle Alpi di Torino e vinta dai nerazzurri al termine dei tempi supplementari con il punteggio di 1-0. L'Inter raggiunge la decima partecipazione totale in Supercoppa italiana, la prima dopo quella del 2011 persa contro i concittadini del Milan. Il bilancio dei nerazzurri, terzi nell'albo d'oro della competizione a pari merito con la Lazio, è di cinque vittorie e quattro sconfitte. La Juventus partecipa alla Supercoppa italiana per la decima volta consecutiva — andando a migliorare il record di partecipazioni consecutive (già detenuto in solitaria dai bianconeri fin dal 2019, quando superarono proprio l'Inter nel periodo 2005-2011 per numero di finali consecutive della competizione disputate) — e per la diciassettesima totale, con un bilancio di nove vittorie e sette sconfitte, che ne fanno la squadra primatista per vittorie.

L'edizione 2021 della Supercoppa italiana è anche la quarta occasione in cui Inter e Juventus si affrontano nell'atto conclusivo di una competizione ufficiale: oltre al già citato precedente nell'edizione 2005 della Supercoppa italiana, le due squadre si sono contese la vittoria della Coppa Italia in due occasioni, nell'edizione 1958-1959 e in quella 1964-1965 (entrambe vinte dai bianconeri).

Lo stadio Giuseppe Meazza di Milano ospita la finale di Supercoppa italiana per la dodicesima volta nella storia della competizione, almeno otto edizioni in più rispetto a qualsiasi altro stadio, andando a rafforzare il primato di edizioni ospitate. L'edizione del 2021 è la prima dopo quella del 2010, vinta dall'Inter contro la Roma. Nell'occasione, inoltre, la finale di Supercoppa italiana torna a disputarsi nello stadio casalingo dei campioni d'Italia per la prima volta dal già citato precedente del 2010, che vide imporsi i nerazzurri. Per la quinta volta il trofeo è assegnato nell'anno solare successivo a quello del termine di Serie A e Coppa Italia della stagione precedente (dopo le edizioni del 1988, 1995, 2018 e 2020), per la settima volta in inverno (dopo le edizioni del 1995, 2014, 2016, 2018, 2019 e 2020), e per la quarta volta nel mese di gennaio (dopo le edizioni del 1995, 2018 e 2020), dove a trionfare è sempre stata la Juventus.

Per quanto riguarda i calciatori, l'attaccante argentino della Juventus, Paulo Dybala, detiene il record di marcature nella competizione, con quattro reti realizzate in cinque presenze, davanti a Samuel Eto'o, Andrij Ševčenko, Alessandro Del Piero e Carlos Tévez. Il difensore Leonardo Bonucci, in caso di impiego, raggiungerebbe le otto presenze nella storia della competizione, dietro solo a Gianluigi Buffon e Dejan Stanković a quota nove.[5]

Sul fronte allenatori, Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, è uno dei due allenatori, insieme allo spagnolo Rafael Benítez, che ha il 100% dei successi nella competizione tra coloro che ne hanno disputata più di una. Le due vittorie ottenute da Inzaghi da allenatore in Supercoppa italiana sono arrivate sempre contro la Juventus, con la sua squadra, la Lazio, vincitrice nei 90 minuti con esattamente tre reti segnate (nel 2017 e nel 2019). Nella prima occasione l'allenatore bianconero era proprio Massimiliano Allegri. Per il tecnico della Juventus, invece, è la settima partecipazione in Supercoppa italiana, diventando l'allenatore più presente nella storia della competizione, superando Marcello Lippi, fermo a sei. L'allenatore dei bianconeri, in caso di successo, conquisterebbe il trofeo per la quarta volta, raggiungendo proprio Marcello Lippi e Fabio Capello al primo posto tra gli allenatori più vincenti nella competizione.[6]

L'Inter, con 17 reti, e la Juventus, con 28, sono le due squadre che hanno realizzato più reti nella storia della Supercoppa italiana.[5]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Il tecnico interista Inzaghi schiera la squadra con il 3-5-2: davanti al capitano Handanovič, il terzetto dei difensori centrali è formato da Škriniar, De Vrij e Bastoni; sulle fasce vengono scelti Dumfries (preferito dall'inizio a Darmian) e Perišić, mentre ai lati di Brozović, perno del centrocampo interista, ci sono Barella e Çalhanoğlu; in attacco Džeko e Martínez vengono preferiti a Sánchez e Correa. Se l'Inter schiera di fatto l'undici base, il tecnico juventino Allegri deve fare i conti con diverse defezioni,[7] tra cui quelle di Cuadrado e De Ligt per squalifica e quella di Chiesa per un grave infortunio al ginocchio. Nel 4-3-3 di partenza, davanti a Perin (preferito a Szczęsny per ragioni logistiche),[8] Allegri punta su De Sciglio e Alex Sandro (che vince il ballottaggio con Pellegrini) come terzini e su Rugani e il capitano Chiellini come difensori centrali. Il trio di centrocampo vede McKennie e Rabiot ai lati di Locatelli, mentre in attacco Kulusevski e Bernardeschi hanno il compito di supportare Morata (scelto al posto di Dybala, non al meglio della forma fisica e inizialmente relegato in panchina).

La finale[modifica | modifica wikitesto]

L'interista Sánchez, autore del gol decisivo nel secondo tempo supplementare ed eletto MVP della finale.[9]

La gara comincia con l'Inter, vista come favorita nei pronostici alla vigilia del match,[7] alla ricerca del vantaggio: dopo soli due minuti dal fischio d'inizio, i nerazzurri vanno vicini alla rete con Džeko che raccoglie di testa un cross dalla sinistra di Perišić, ma non riesce a indirizzarlo nello specchio della porta. Al 6' l'Inter ha un'altra occasione di testa, questa volta sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Çalhanoğlu, ma De Vrij spedisce la palla di poco fuori, con Martínez che non riesce a intervenire sulla traiettoria del colpo di testa del difensore centrale olandese. Proprio l'attaccante argentino ha una buona occasione all'8', dopo un assist di Barella, ma anche la sua conclusione termina fuori dallo specchio della porta. Dopo venti minuti arrembanti dell'Inter, la Juventus si fa vedere, prima con un cross pericoloso di Bernardeschi sventato da Škriniar e poi con l'azione che sblocca la partita al 25': Morata da sinistra crossa verso il centro e la palla, deviata da Škriniar, finisce sulla testa di McKennie, che anticipa Bastoni e porta in vantaggio i bianconeri. Un minuto dopo Kulusevski ha una buona occasione per raddoppiare, ma il suo tiro finisce fuori. Al 34' l'arbitro Doveri punisce con un calcio di rigore un intervento in ritardo di De Sciglio su Džeko in area bianconera: Martínez realizza con freddezza, portando l'incontro nuovamente in parità. Il primo tempo termina con l'Inter in avanti alla ricerca della seconda rete, ma il risultato non cambia.[10]

La seconda frazione di gioco inizia con la Juventus che sfiora il vantaggio dopo pochi minuti: Rabiot trova Bernardeschi al limite dell'area di rigore, ma il tiro dell'ala juventina finisce fuori dallo specchio di porta. Al 50' è ancora Bernardeschi a tentare la conclusione verso la porta di Handanovič, dopo una buona azione personale, ma la sua conclusione termina alta sopra la traversa. All'ora di gioco, l'Inter va vicina al vantaggio, con Çalhanoğlu che trova Dumfries dall'altro lato del campo, ma il colpo di testa dell'esterno olandese viene respinto da Perin con l'aiuto del palo. Tra il 69' e il 73' i nerazzurri hanno due buone occasioni, ma le conclusioni di Martínez e Perišić vengono bloccate a terra dal portiere juventino. Il risultato non cambia fino al 90' e la partita si prolunga quindi ai tempi supplementari.[10]

Nel primo tempo supplementare è l'Inter ad avere subito un'occasione per sbloccare il match: al 96' Sánchez, subentrato al 75', anticipa De Sciglio, ma il suo colpo di testa finisce fuori dallo specchio della porta. Al 102' Dybala, anche lui subentrato nel corso della partita, tenta il tiro da fuori area ma non centra la porta. Il secondo tempo supplementare scorre via senza grosse occasioni da entrambe le parti fino al 120': il subentrato Dimarco crossa verso il centro dell'area di rigore juventina, trovando un tentativo di stop sbagliato di Alex Sandro, su cui si fionda Darmian, che tocca per Sánchez e permette al cileno di battere Perin da distanza ravvicinata. Al fischio finale, l'Inter può festeggiare il sesto successo nella competizione, arrivato con un gol decisivo nei tempi supplementari come nell'unico precedente tra le due squadre (risalente al 2005).[10]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Milano
12 gennaio 2022, ore 21:00 CET
Inter2 – 1
(d.t.s.)
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza (29 696[11] spett.)
Arbitro:  Doveri[12] (Roma 1)

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Inter
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Juventus
P 1 Bandiera della Slovenia Samir Handanovič
D 37 Bandiera della Slovacchia Milan Škriniar
D 6 Bandiera dei Paesi Bassi Stefan de Vrij
D 95 Bandiera dell'Italia Alessandro Bastoni
C 2 Bandiera dei Paesi Bassi Denzel Dumfries Uscita al 89’ 89’
C 23 Bandiera dell'Italia Nicolò Barella Uscita al 89’ 89’
C 77 Bandiera della Croazia Marcelo Brozović
C 20 Bandiera della Turchia Hakan Çalhanoğlu
C 14 Bandiera della Croazia Ivan Perišić Uscita al 100’ 100’
A 9 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Edin Džeko Ammonizione al 60’ 60’ Uscita al 75’ 75’
A 10 Bandiera dell'Argentina Lautaro Martínez Uscita al 75’ 75’
A disposizione:
P 97 Bandiera della Romania Ionuț Radu
C 5 Bandiera dell'Italia Roberto Gagliardini
A 7 Bandiera del Cile Alexis Sánchez Ingresso al 75’ 75’
C 8 Bandiera dell'Uruguay Matías Vecino
D 11 Bandiera della Serbia Aleksandar Kolarov
C 12 Bandiera dell'Italia Stefano Sensi
D 13 Bandiera dell'Italia Andrea Ranocchia
A 19 Bandiera dell'Argentina Joaquín Correa Ammonizione al 106’ 106’ Ingresso al 75’ 75’
C 22 Bandiera del Cile Arturo Vidal Ammonizione al 118’ 118’ Ingresso al 89’ 89’
D 32 Bandiera dell'Italia Federico Dimarco Ingresso al 100’ 100’
D 33 Bandiera dell'Italia Danilo D'Ambrosio
D 36 Bandiera dell'Italia Matteo Darmian Ingresso al 89’ 89’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Simone Inzaghi
P 36 Bandiera dell'Italia Mattia Perin
D 2 Bandiera dell'Italia Mattia De Sciglio
D 24 Bandiera dell'Italia Daniele Rugani Ammonizione al 109’ 109’
D 3 Bandiera dell'Italia Giorgio Chiellini
D 12 Bandiera del Brasile Alex Sandro
C 14 Bandiera degli Stati Uniti Weston McKennie
C 27 Bandiera dell'Italia Manuel Locatelli Uscita al 91’ 91’
C 25 Bandiera della Francia Adrien Rabiot
A 44 Bandiera della Svezia Dejan Kulusevski Uscita al 74’ 74’
A 9 Bandiera della Spagna Álvaro Morata Uscita al 88’ 88’
A 20 Bandiera dell'Italia Federico Bernardeschi Ammonizione al 43’ 43’ Uscita al 79’ 79’
A disposizione:
P 1 Bandiera della Polonia Wojciech Szczęsny
P 23 Bandiera dell'Italia Carlo Pinsoglio
C 5 Bandiera del Brasile Arthur Ingresso al 79’ 79’
D 6 Bandiera del Brasile Danilo
A 10 Bandiera dell'Argentina Paulo Dybala Ammonizione al 105’ 105’ Ingresso al 74’ 74’
D 17 Bandiera dell'Italia Luca Pellegrini
A 18 Bandiera dell'Italia Moise Kean Ingresso al 88’ 88’
D 19 Bandiera dell'Italia Leonardo Bonucci
A 21 Bandiera del Brasile Kaio Jorge
C 30 Bandiera dell'Uruguay Rodrigo Bentancur Ingresso al 91’ 91’
A 38 Bandiera della Francia Marley Aké
D 45 Bandiera del Belgio Koni De Winter
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Massimiliano Allegri

Assistenti arbitrali:[12]
Daniele Bindoni (Venezia)
Davide Imperiale (Genova)
Quarto ufficiale:
Michael Fabbri (Ravenna)
VAR:
Paolo Silvio Mazzoleni (Bergamo)
Assistente al VAR:
Sergio Ranghetti (Chiari)
Assistente di riserva:
Salvatore Longo (Paola)

Regole dell'incontro:[13]

  • due tempi regolamentari da 45 minuti ciascuno;
  • due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno in caso di parità;
  • tiri di rigore in caso di ulteriore parità; inizialmente cinque per squadra, e a oltranza fino a spareggio in caso di ulteriore parità;
  • numero massimo di 23 giocatori per squadra a referto (11 in campo e 12 come potenziali sostituti);
  • cinque sostituzioni permesse nei tempi regolamentari; una sesta permessa nei tempi supplementari.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Totali[14]
Statistiche Inter Juventus
Reti segnate 2 1
Tiri totali 22 8
Tiri in porta 6 3
Parate 1 4
Possesso palla 66% 34%
Calci d'angolo 7 2
Falli commessi 17 16
Fuorigioco 0 0
Cartellini gialli 3 3
Cartellini rossi 0 0

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Supercoppa Frecciarossa – Alexis Sanchez vince il premio MVP presented by Socios.com, su legaseriea.it, 12 gennaio 2022. URL consultato il 12 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2022).
  2. ^ Comunicato stampa n. 42 del 22 novembre 2021 (PDF), su legaseriea.it, 22 novembre 2021. URL consultato il 22 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2021).
  3. ^ Supercoppa italiana il 12 gennaio 2022 a Milano, su legaseriea.it, 11 novembre 2021. URL consultato l'11 novembre 2021.
  4. ^ La Supercoppa Frecciarossa è dell'Inter, su legaseriea.it, 12 gennaio 2022. URL consultato il 12 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2022).
  5. ^ a b Statistiche pre gara Supercoppa Frecciarossa (PDF), su legaseriea.it, 10 gennaio 2022. URL consultato il 12 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2022).
  6. ^ Statistiche Supercoppa Frecciarossa, su legaseriea.it, 10 gennaio 2022. URL consultato il 10 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2022).
  7. ^ a b Inter e Juve a ruoli invertiti: una Supercoppa piena di motivazioni e di domande, su gazzetta.it, 12 gennaio 2022.
  8. ^ Supercoppa Juve-Inter. Szczesny senza green pass, partirà dalla panchina, su sport.sky.it, 11 gennaio 2022. URL consultato il 20 marzo 2022.
  9. ^ Sanchez, goal decisivo e premio Socios come uomo partita: "Sempre stato un leone", su goal.com, 13 gennaio 2022.
  10. ^ a b c Festa Inter in Supercoppa: Sanchez punisce la Juve al 121'!, su gazzetta.it, 12 gennaio 2022.
  11. ^ Partita giocata con la capienza dello stadio stabilita al 50% a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Mario Canfora, Stadi, si cambia: ingressi al 50% a scacchiera, palazzetti al 35%, su gazzetta.it, 29 dicembre 2021. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  12. ^ a b Supercoppa Frecciarossa, su aia-figc.it, 10 gennaio 2022. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  13. ^ Comunicato ufficiale n. 122 del 24 dicembre 2021 (PDF), su legaseriea.it, 24 dicembre 2021. URL consultato il 24 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2021).
  14. ^ Match Report, su legaseriea.it, 12 gennaio 2022. URL consultato il 12 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2022).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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