Remo Remotti

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Remo Remotti
Remo Remotti con Nanni Moretti nel film Bianca (1984)
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereWorld music
Pop
Jazz
Periodo di attività musicale1968 – 2015
EtichettaConcertOne
Studio5
Sito ufficiale

Remo Remotti (Roma, 16 novembre 1924Roma, 21 giugno 2015) è stato un poeta, attore, umorista e cantante italiano.

Ha lavorato, tra gli altri, con Francis Ford Coppola, Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Ettore Scola, i fratelli Taviani, Werner Masten, Peter Ustinov, Nanni Loy, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati, Antonello Salis, Aldo, Giovanni e Giacomo e Carlo Verdone.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Roma nel 1924, rimane orfano di padre a 12 anni, si laurea in Giurisprudenza e si trasferisce in Perù dove scopre il mondo dell'arte frequentando corsi serali. Rientrato in Italia trova lavoro a Milano e nel 1960 si sposa con Maria Luisa Loy, sorella del regista Nanni Loy. Frequenta l'ambiente artistico milanese ed espone i suoi quadri in gallerie private. Nel 1968 si trasferisce in Germania, dove era già stato per qualche tempo nel 1964 come assistente di Emilio Vedova, e vi rimane fino al 1971.

Successivamente torna a vivere in Italia e inizia il suo lavoro nel mondo dello spettacolo con Marco Bellocchio, Renato Mambor, Rodolfo Roberti, Nanni Moretti (in Sogni d'oro rende una versione surreale del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud), Carlo Mazzacurati, Egidio Eronico e altri. Ha scritto e messo in scena quattro suoi pezzi teatrali. Sul set di Notte italiana conosce la produttrice Luisa Pistoia, che diverrà la sua seconda moglie e che gli darà una figlia, Federica.[1] Nel 1990 compare come protagonista in una puntata della serie televisiva tedesca L'ispettore Derrick, nell'episodio Emilio Caprese è in città, dove veste i panni di un boss mafioso. Nel 2001 è tra gli interpreti della serie televisiva Casa famiglia. Inoltre, ha recitato in Stiamo bene insieme, Quei due sopra il varano, I Cesaroni, Il papa buono e Un medico in famiglia.

Viene premiato come miglior attore al Festival di Trevignano 2009. Dagli anni duemila si cimenta in spettacoli dal vivo accompagnato da amici artisti quali Paolo Zanardi, Emanuele Martorelli, gli Elettrofandango, Andrea Evangelisti, Andrea Rivera e il presentatore Vladimiro. Diventa nota la sua interpretazione di Mamma Roma, addio! con la collaborazione del gruppo di musica elettronica Recycle, con i quali nel 1998 aveva inciso il brano Me ne vado da Roma, canzone poi ripresa anche dai Perturbazione con lo stesso titolo nel disco Le città viste dal basso del 2010.

Nel 2013 ha pubblicato il disco RemottiSalis con il jazzista Antonello Salis (piano e fisarmonica).

Nel 2014 ha festeggiato i novant'anni esponendo i suoi quadri e le sue sculture nella mostra "Ho rubato la marmellata" presso la galleria De Crescenzo & Viesti di Roma. Sue opere sono presenti alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma.

Muore il 21 giugno 2015 presso il policlinico Gemelli di Roma dove era ricoverato da tre giorni.[2] È sepolto nel cimitero del Verano nella tomba di famiglia.

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Checco Loy, membro del duo Loy e Altomare e nipote di Remo Remotti, gli ha dedicato la canzone A zio Remo, contenuta nell'album Chiaro.[3]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Sesso da ospizio. Coniglio, 2008.
  • Diario segreto di un sopravvissuto. Einaudi, 2006.
  • Sto per diventare quasi famoso. Nobus, 2006.
  • Diventiamo angeli: le memorie di un matto di successo. DeriveApprodi, 2001.
  • Memorie di un maniaco sessuale di sinistra. Noubs.
  • Donne etc.. Noubs.
  • Ho rubato la marmellata. Parole Gelata.
  • Una mina nella memoria - Lettera a Antonio Papasso, 1986

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

"Pezzo" Remo Remotti, Recycle, Yari Carrisi, 2003 (soleluna)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Remotti Remo, in Il Foglio, 30 novembre 1999.
  2. ^ Roma, è morto il poeta, artista e attore Remo Remotti, in Repubblica.it, 22 giugno 2015.
  3. ^ Addio a Remo Remotti, vate dell'underground romano [collegamento interrotto], in Musicalnews, 22 giugno 2015.
  4. ^ (EN) Canottiere, su Discogs, Zink Media.
  5. ^ (EN) In voga, su Discogs, Zink Media.
  6. ^ Lo zodiaco di Remotti, in L'isola della musica italiana.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Le teche Rai
  • Gli attori Gremese editore Roma 2003

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN40186124 · ISNI (EN0000 0000 7853 3828 · SBN CFIV192650 · LCCN (ENn2002026924 · GND (DE119339919 · BNF (FRcb161907108 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2002026924