Elena Rybakina

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Elena Rybakina
Елена Рыбакина
Elena Rybakina nel 2023
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Bandiera del Kazakistan Kazakistan (dal 2018)
Altezza 184 cm
Peso 73 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 304 – 135 (69.25%)
Titoli vinti 8
Miglior ranking 3ª (12 giugno 2023)
Ranking attuale
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open F (2023)
Bandiera della Francia Roland Garros QF (2021)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon V (2022)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (2021, 2023)
Altri tornei
 Tour Finals RR (2023)
 Giochi olimpici 4º posto (2020)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 51 – 48 (51.52%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 48ª (18 ottobre 2021)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2023)
Bandiera della Francia Roland Garros QF (2021)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (2021)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 1T (2019)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte 0 – 1 (0%)
Titoli vinti 0
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 1T (2021)
Bandiera della Francia Roland Garros
Bandiera del Regno Unito Wimbledon
Bandiera degli Stati Uniti US Open
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 18 dicembre 2023

Elena Andreevna Rybakina (in russo Елена Андреевна Рыбакина?; Mosca, 17 giugno 1999) è una tennista russa naturalizzata kazaka.

Nel corso della sua carriera si è aggiudicata otto titoli WTA, tra cui spicca la vittoria del primo titolo del Grande Slam al torneo di Wimbledon 2022, oltre ad avere disputato una seconda finale Major all'Australian Open 2023. In seguito alla vittoria del titolo di Roma 2023, entra per la prima volta a far parte delle prime cinque del mondo, piazzandosi alla 3ª posizione, la più alta di sempre per una tennista kazaka. In virtù di tutti questi successi, viene considerata la tennista kazaka di maggiore successo nella storia del tennis (sia femminile che maschile).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Elena Rybakina, nata il 17 giugno 1999 a Mosca, in Russia, nel giugno 2018 ha abbandonato la federazione russa avendo deciso di rappresentare il Kazakistan.[1] Dal 2019 è allenata dall'ex tennista croato Stefano Vukov.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

2017-2018: esordi[modifica | modifica wikitesto]

Fa il suo debutto nel circuito WTA alla Kremlin Cup, dopo aver superato i tre turni di qualificazione. Viene tuttavia eliminata al primo turno del tabellone principale dalla rumena Irina-Camelia Begu in tre set. Il 2017 è anche segnato dalle semifinali junior nei Grand Slam di Australian Open e Roland Garros.

L'anno seguente, a San Pietroburgo, accede al tabellone principale del prestigioso torneo russo passando dalle qualificazioni, dove ottiene la prima vittoria nel circuito maggiore, essendo stata in grado di battere la svizzera Timea Bacsinszky; nel turno successivo, estromette a sorpresa la francese Caroline Garcia, all'epoca numero sette del mondo.[2] Si arrende, nei quarti di finale a Julia Görges. In seguito, passa a rappresentare il Kazakistan per il maggiore sostegno che forniva alle atlete.[1]

2019: debutto Slam e primo titolo WTA[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver vinto alcuni tornei a livello ITF, inizia a frequentare con maggiore assiduità i tornei appartenenti al circuito maggiore. Se a Budapest viene sorpresa al primo turno di qualificazioni, sulla terra di Istanbul si spinge fino ai quarti di finale per la seconda volta, dove soccombe a Barbora Strýcová che le infligge un 6-0 nel set decisivo.[3] A Parigi, si aggiudica la prima partecipazione nel tabellone principale di un Grande Slam avendo superato tutti e tre i turni di qualificazione. Al suo primo incontro nel tabellone principale è costretta alla resa da Siniaková, che si vendica della sconfitta subita ad Istanbul il mese prima.

Elena Rybakina durante le qualificazioni a Wimbledon nel 2019

Sull'erba di 's-Hertogenbosch centra la semifinale partendo dalle qualificazioni, fermata solo dalla tennista numero uno del seeding e padrona di casa Kiki Bertens.[4] A Wimbledon viene sconfitta nell'ultimo turno di qualificazione da Varvara Flink in una partita lottata in tre set. Partecipa al torneo su terra di Bucarest che vince senza perdere nemmeno un set. Nell'atto finale si impone sulla rumena Patricia Maria Tig con un perentorio 6–2, 6–0 e, così facendo, all'età di venti anni si aggiudica il primo titolo WTA della sua carriera,[5] perfezionando il suo best ranking alla 65ª posizione. Successivamente, prende parte al Baltic Open, dove cede in rimonta a Bernarda Pera. Supera le qualificazioni a New York prima di venire sconfitta all'esordio nel main draw da Karolína Muchova. Stesso risultato anche nell'esordio in doppio, insieme a Natela Dzalamidze.

Raggiunge la seconda finale in carriera e della stagione a Nanchang. In finale viene nettamente sconfitta da Rebecca Peterson, che le lascia solamente due giochi.[6] A Wuhan, dopo aver usufruito del ritiro di Simona Halep (n° 4 del ranking WTA),[7] viene fermata nei quarti di finale dalla campionessa in carica Aryna Sabalenka, che ha la meglio in tre set.[8] Spicca un altro quarto di finale disputato, stavolta, a Linz, perdendo dalla futura finalista Jeļena Ostapenko.[9] Una settimana dopo, si spinge fino alla semifinale a Lussemburgo, dove incontra Julia Görges.[10]

Successivamente, vola a Roma per prepararsi alla nuova stagione.[11]

2020: secondo titolo WTA e Top 20[modifica | modifica wikitesto]

Il 2020 si apre nel migliore dei modi per la Rybakina, poiché disputa due finali in due settimane. Inaugura la stagione con la partecipazione al torneo di Shenzhen, superando nel suo percorso Elise Mertens, e Kristýna Plíšková, per essere fermata da Ekaterina Aleksandrova.[12] Sale alla trentesima posizione, che le consente di diventare la nuova numero uno kazaka ai danni di Julija Putinceva.[13] Ritorna in finale a Hobart,dove si impone su Zhang Shuai con il punteggio di 7–6(7), 6–3, portando a casa il secondo titolo in carriera.[14] Giunge quindi alla 26ª posizione del ranking mondiale. La settimana seguente entra direttamente nel tabellone principale dell'Australian Open, dove sconfigge Bernarda Pera e Greet Minnen prima di cedere nel terzo turno alla numero uno del mondo Ashleigh Barty in due set.

Continua lo straordinario periodo di forma della kazaka nei prestigiosi tornei Premier di San Pietroburgo e Dubai, dove coglie altre due finali stagionali portandone il totale a quattro su cinque tornei disputati. In Russia si scontra in finale con la campionessa in carica Kiki Bertens che le lascia solo quattro giochi.[15] A Dubai batte in rimonta Sofia Kenin, campionessa uscente a Melbourne, per poi incontrare in finale, dopo aver sconfitto anche Karolína Plíšková, Simona Halep, prima testa di serie nonché numero due del ranking mondiale.[16] Al termine dei due tornei, perfeziona ulteriormente il suo best ranking issandosi fino alla 17ª posizione, diventando in assoluto la miglior tennista kazaka di tutti i tempi. A Doha supera faticando parecchio Sorana Cîrstea e Alison Van Uytvanck, prima di ritirarsi senza nemmeno scendere in campo nel match di terzo turno che l'avrebbe vista opposta a Ashleigh Barty.[17]

A causa dello scoppio della pandemia il calendario subisce degli spostamenti e per quanto riguarda la classifica, la WTA decide di congelare i punti di tutte le tenniste al 9 marzo 2020.[18]

Eliminata al primo turno del torneo di Cincinnati, che si disputa sui campi dell'US Open a causa della pandemia di COVID-19, continua la sua permanenza a New York per lo Slam, dove viene battuta a sorpresa nel secondo turno da Shelby Rogers. Va meglio nel torneo di Roma giocato in autunno, dove raggiunge il terzo turno contro la connazionale Julija Putinceva, che vince in rimonta dopo che Rybakina si era trovata avanti per 5-2 nel secondo parziale.[19] Si sposta a Strasburgo, dove raggiunge la sua settima finale in carriera e la quinta della stagione, battuta nell'ultimo atto da Elina Svitolina.[20]

All'ultimo slam dell'anno in quel di Parigi esce al second turno. Chiude l'anno nella top-20, al numero 19 del ranking mondiale.

2021: primi quarti di finale Slam e semifinale olimpica[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'anno al WTA 500 di Abu Dhabi fermata ai quarti di finale dalla futura campionessa Aryna Sabalenka. Agli Australian Open cede al secondo turno. In seguito, coglie una terzo turno a Miami, torneo in cui viene battuta da Sara Sorribes Tormo in tre parziali.

Sulla terra, è costretta al ritiro nel suo match d'esordio a Charleston contro la tennista di casa Caty McNally dopo aver ceduto il primo set; viene convocata dalla squadra kazaka di Fed Cup per disputare i play-off contro l'Argentina: Rybakina batte Nadia Podoroska con un doppio 6-4, ma perde inaspettatamente contro Maria Lourdes Carlé in tre set. Alla fine, la sua nazionale si aggiudica il punto decisivo. A Madrid, esce di scena al secondo turno per mano di Elise Mertens.

Salta Roma per poi tornare in campo direttamente al Roland Garros dove batte agli ottavi Serena Williams, a caccia del suo ventiquattresimo titolo Major. Ai quarti di finale viene sconfitta dalla russa Anastasija Pavljučenkova dopo 2 ore e mezza di battaglia.[21]

Avvia la stagione su erba al torneo di Berlino, dove perde al secondo turno da Muguruza (4-6 3-6). Va molto meglio ad Eastbourne, ottenendo la sua seconda semifinale in carriera su questa superficie, eliminando nel suo percorso Dart, Svitolina, Sevastova prima di perdere da Ostapenko nella semifinale. Prende parte al torneo di Wimbledon per la prima volta in carriera, dopo aver fallito le qualificazioni nel 2019: Elena raggiunge il quarto turno senza perdere alcun set. Agli ottavi si arrende alla n°4 del mondo Sabalenka.

Al torneo olimpico, nei primi due turni, sconfigge agevolmente Samantha Stosur e Peterson, la croata Vekic agli ottavi, approdando ai quarti, dove si impone sulla spagnola Garbine Muguruza. Dopo la sconfitta in semifinale dalla svizzera Belinda Bencic gioca così la finalina per il bronzo contro la n°6 del mondo Svitolina, tuttavia dopo aver vinto il primo set si fa rimontare dall'ucraina, terminando così la sua avventura olimpica con il 4° posto, miglior piazzamento di sempre per il Kazakistan.

Dopo un inizio zoppicante sullo swing americano sul cemento, a Cincinnati riesce a centrare gli ottavi di finale, prevalendo su Stosur e Mertens; verrà fermata da Paula Badosa in due set. Stesso risultato agli US Open, battendo Sasnovič e Garcia, stavolta viene eliminata dalla romena Halep.

A Ostrava giunge per la quinta volta ai quarti di finale stagionale, dopo aver battuto Kudermetova e Linette; esce contro Iga Świątek. A Chicago approfitta del ritiro di Belinda Bencic, approdando alla sua terza semifinale stagionale, ma deve abbandonare l'incontro che la vedeva opposta alla tunisina Jabeur, a causa di problemi gastrointestinali.[22] Esce subito a Indian Wells nel singolare, mentre nel doppio, con Veronika Kudermetova, raggiunge la sua prima finale della specialità, battendo nel percorso la coppia n°4 del seeding Guarachi/Krawczyk. In finale, le due vengono sconfitte dalle campionesse di Wimbledon Hsieh/Mertens.

Termina la sua miglior annata della carriera con il best ranking al n°14 del mondo. Grazie alla finale di Indian Wells, chiude l'anno per la prima volta tra le prime 100 anche in doppio, in posizione n°49.

2022: prima vittoria Slam a Wimbledon[modifica | modifica wikitesto]

Avvia la stagiona al WTA 500 di Adelaide, dove è la 7ª forza del seeding In semifinale, coglie l'ottava finale WTA della carriera, la sesta sul cemento e la terza a livello 500. Nell'ultimo atto, capitola contro la numero uno del mondo Ashleigh Barty, che le lascia 5 giochi. A Sydney, dopo un netto successo sulla campionessa dello US Open Emma Raducanu (6–0, 6–1), si ritira prima di scendere in campo contro Garcia. I problemi fisici la costringono al ritiro all'Australian Open e in un paio di altri tornei. Si riprende al torneo di Indian Wells raggiungendo il secondo quarto di finale in un WTA 1000. Viene eliminata in ottavi da Teichmann sia a Madrid che a Roma, male al Roland Garros, dove difendeva i quarti, ma esce al terzo turno contro Madison Keys.

Rybakina alza il trofeo di Wimbledon 2022

Si approccia allo Slam su erba con risultati deludenti nei tornei precedenti. A Wimbledon si impone al terzo turno sulla cinese Zheng Qinwen in due set tirati, dopo altre agevoli vittorie incontra nella sua prima semifinale Major la romena e campionessa di questo torneo nel 2019 Halep. Sconfigge quest'ultima con il punteggio di 6-3, 6-3. Nell'ultimo atto, opposta alla più quotata Ons Jabeur, vince in rimonta contro la numero tre del mondo per 3–6, 6–2, 6–2. . Si tratta del primo titolo Slam per Rybakina e del primo successo nel singolare di un Major in assoluto per il Kazakistan.

Nello swing americano successivo, dopo gli abituali problemi d'ambientamento nei primi tornei. fa strada a Cincinnati dove dopo aver battuta fra le altre Muguruza e Riske, centra i quarti di finale, contro Madison Keys. Chiude la parentesi sul cemento americano, uscendo al primo turno US Open a sorpresa contro la francese Clara Burel.

Si sposta prima in Europa, a Portorose, dove raggiunge la terza finale dell'anno e decima della carriera arrendendosi a Siniaková, mentre ad Ostrava si spinge solo fino alla semifinale. Nel suo ultimo impegno stagionale, WTA 1000 di Guadalajara esce al secondo turno contro contro la futura vincitrice Jessica Pegula. Termina la stagione al 22º posto del mondo.

2023: vittoria a Indian Wells e Roma, finali all'Australian Open e a Miami e ingresso in top 5[modifica | modifica wikitesto]

Prende parte all'Australian Open al terzo turno affronta la finalista in carica Danielle Collins, agli ottavi affronta la numero uno del mondo Iga Świątek che sconfigge con un duplice 6-4, mettendo a segno la sua prima vittoria in carriera su una numero uno del mondo. Dopo Jeļena Ostapenko supera anche Viktoryja Azaranka, garantendosi così un posto nella finale, dove cede ad Aryna Sabalenka. Grazie all'ottima performance, entra in top 10, in decima posizione, risultando la prima atleta kazaka nella storia del tennis (maschile e femminile) a riuscire nell'impresa.[23]

Riprende a giocare ad Abu Dhabi, dove esce di scena ai quarti per mano di Beatriz Haddad Maia. A Dubai, invece, dà forfait prima del suo match di ottavi con Coco Gauff.[24]

Ad Indian Wells nel secondo round sconfigge Sofia Kenin mentre al terzo turno elimina la vincitrice dell'edizione 2021 Paula Badosa accede alla sua prima semifinale in California; affronta, per la seconda volta in stagione, Świątek: anche in questa circostanza Elena riesce ad avere la meglio della polacca (6-2 6-2), assicurandosi un posto nella sua prima finale di un torneo 1000. Nell'ultimo atto, ritrova Sabalenka, in un rematch della finale dell'Australian Open: differentemente dai quattro precedenti, questa è volta la kazaka a prevalere attraverso una vittoria in due set per 7-6(11), 6-4, aggiudicandosi il quarto titolo in carriera e primo a livello mille e perfezionando ulteriormente il suo best ranking fino alla 7ª posizione mondiale. Successivamente, si presenta al Miami Open, dove batte fra le altre Kalinskaja e dopo Badosa, arrivando alla sua terza semifinale annuale dove supera la n°3 del mondo Jessica Pegula. Nell'ultimo atto, si arrende a Petra Kvitová.[25]

Si presenta a Stoccarda per dare il via alla stagione su terra, ma si ritira nei quarti contro Haddad Maia. Al torneo di Roma sconfigge Markéta Vondroušová, e approfittando del ritiro di Świątek si impone in semifinale su Ostapenko. Nella sua seconda finale su terra, la kazaka fa suo il titolo a causa del ritiro della sua avversaria, l'ucraina Kalinina, sul punteggio di 6–4 1–0. Rybakina ottiene così il suo 5º titolo WTA, il secondo di livello '1000' e il primo in assoluto su questa superficie.[26] Grazie a questo risultato, entra nella top-5 mondiale, piazzandosi in 4ª posizione nel ranking.

Al Roland Garros, la kazaka è costretta al forfait prima del suo match di terzo turno contro Sara Sorribes Tormo a causa di un'influenza.[27] Tuttavia, riesce a ritoccare ulteriormente il suo best-ranking, salendo alla 3ª posizione.

Sull'erba di Wimbledon, dove è la campionessa in carica, gioca il quarto di finale slam contro Ons Jabeur, nel rematch della finale del 2022: a differenza di quanto accadde l' anno prima, questa volta la tunisina riesce ad avere la meglio.[28]

Sul cemento americano, coglie una semifinale nel '1000' di Montréal, dove si arrende alla russa Ljudmila Samsonova. A Cincinnati è costretta al ritiro nel match di terzo turno contro Jasmine Paolini. Allo US Open, eguaglia il suo miglior risultato del 2021, eliminata al terzo turno da Sorana Cîrstea in tre set.

Raggiunge i quarti al torneo '1000' di Pechino grazie ai successi su Zheng Qinwen, Tatjana Maria e Mirra Andreeva. Batte nei quarti Sabalenka per poi perdere nella sfinda contro Samsonova per la quarta volta in carriera (su quattro confronti diretti) in due set.

Grazie all'ottima stagione disputata, Elena si qualifica per la prima volta alle WTA Finals di Cancún: inserita nel gruppo "Bacalar" assieme a Pegula, Sabalenka e Sakkarī, perde nel suo primo match da Pegula, batte nel secondo Sakkarī, ma nello scontro diretto per il secondo posto per il girone, si arrende alla n°1 del mondo Sabalenka. Chiude così il girone al terzo posto, venendo eliminata dal torneo.

Per la prima volta in carriera, termina la stagione tra le prime 5 tenniste del ranking mondiale, chiudendo il 2023 al 4° posto della classifica.

2024: tre titoli WTA[modifica | modifica wikitesto]

Rybakina inizia l'anno al Brisbane International, dove da seconda forza del seeding raggiunge la finale senza cedere set nel suo percorso. Nell'ultimo atto, annichilisce la numero due del mondo Aryna Sabalenka per 6–0, 6–3, conquistando il suo sesto titolo WTA, il primo in carriera di livello 500.[29] Dopo i quarti ad Adelaide, prende parte all'Australian Open, dove è accreditata della 3ª testa di serie ed è la finalista in carica: dopo aver eliminato l'ex numero 1 del mondo Karolína Plíšková, al secondo turno viene sorpresa da Anna Blinkova, che riesce a prevalere in un tie-break finale di 42 punti, terminato 7–6(22–20) stabilendo il record femminile nei Grand Slam,[30], con Rybakina che non riesce a concretizzare sei match-point.[31] Ritorna in campo due settimane più tardi a Abu Dhabi, aggiudicandosi il torneo grazie alle vittorie ai danni Danielle Collins, Cristina Bucsa, Ljudmila Samsonova e Dar'ja Kasatkina. Si tratta del secondo titolo stagionale per Rybakina in quattro tornei disputati. Successivamente, la kazaka centra la terza finale dell'anno nel '1000' di Doha, la prima di questo livello da Roma 2023: nel match valevole per il titolo, viene sconfitta da Iga Świątek con lo score di 6(8)-7 2-6, non sfruttando un set-point nel tie-break inaugurale. A Dubai, Rybakina è costretta al walkover prima del suo match di quarti contro la futura campionessa Paolini.[32] Dopo un ritiro anche ad Indian Wells dove era la detentrice del titolo, torna in campo a Miami, dove raggiunge la quarta finale del 2024. Nella circostanza, viene superata dall'americana Danielle Collins, con il punteggio di 5-7 3-6.

A Stoccarda, Rybakina inaugura la parte di stagione su terra: dopo il bye, raggiunge la finale, eliminando in tre set Kudermetova, Paolini e la n°1 del mondo e campionessa in carica Świątek. Nel match valevole per il trofeo, la kazaka si impone su Marta Kostjuk con un duplice 6-2, conquistando il terzo titolo dell'anno, il terzo in carriera sul rosso.[33]

Stile di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Rybakina è nota per il suo gioco aggressivo e gioca principalmente dalla linea di fondo. I suoi colpi sono potenti e la sua potenza è stata descritta "senza sforzo" da alcuni commentatori. Grazie alla sua altezza, che la colloca tra le tenniste più alte del circuito, ha un servizio forte, potente e preciso che è in grado di superare i 180 km/h; basti pensare che nella stagione 2020, è in vetta alla classifica per numero di aces (146 in 29 partite), davanti a Garbiñe Muguruza (122) e a Karolína Plíšková (80). Rybakina predilige il gioco veloce, tendendo a vincere punti con pochi scambi. Possiede una varietà eccezionale, essendo in grado di colpire drop shots e backhands continuando a giocare in modo aggressivo, gioca bene anche a rete. È stata elogiata per la sua selezione di colpi intelligenti, per la costruzione del gioco e la pazienza, che le consente di non commettere molti errori non forzati, presenti spesso nel repertorio di chi predilige un gioco aggressivo. Ha un'elevata percentuale di vittorie, il 90%, al terzo set dei match che ha disputato dal 2019, grazie anche al suo spirito competitivo e alla sua tenacia.

Statistiche WTA[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (8)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (1)
Ori Olimpici (0)
WTA Finals (0)
WTA Elite Trophy (0)
Dal 2009 al 2020 Dal 2021
Premier Mandatory (0) WTA 1000 (2)
Premier 5 (0)
Premier (0) WTA 500 (3)
International (2) WTA 250 (0)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 21 luglio 2019 Bandiera della Romania BRD Bucarest Open, Bucarest Terra rossa Bandiera della Romania Patricia Maria Tig 6–2, 6–0
2. 18 gennaio 2020 Bandiera dell'Australia Hobart International, Hobart Cemento Bandiera della Cina Zhang Shuai 7–6(7), 6–3
3. 9 luglio 2022 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba Bandiera della Tunisia Ons Jabeur 3–6, 6–2, 6–2
4. 19 marzo 2023 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento Bandiera da stabilire Aryna Sabalenka 7–6(11), 6–4
5. 20 maggio 2023 Bandiera dell'Italia Internazionali BNL d'Italia, Roma Terra rossa Bandiera dell'Ucraina Anhelina Kalinina 6–4, 1–0 rit.
6. 7 gennaio 2024 Bandiera dell'Australia Brisbane International, Brisbane Cemento Bandiera da stabilire Aryna Sabalenka 6–0, 6–3
7. 11 febbraio 2024 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Mubadala Abu Dhabi Open, Abu Dhabi Cemento Bandiera da stabilire Dar'ja Kasatkina 6–1, 6–4
8. 21 aprile 2024 Bandiera della Germania Porsche Tennis Grand Prix, Stoccarda Terra rossa (i) Bandiera dell'Ucraina Marta Kostjuk 6–2, 6–2

Sconfitte (11)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (1)
Argenti Olimpici (0)
WTA Finals (0)
WTA Elite Trophy (0)
Dal 2009 al 2020 Dal 2021
Premier Mandatory (0) WTA 1000 (3)
Premier 5 (0)
Premier (2) WTA 500 (1)
International (3) WTA 250 (1)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 15 settembre 2019 Bandiera della Cina Jiangxi International Women's Tennis Open, Nanchang Cemento Bandiera della Svezia Rebecca Peterson 2–6, 0–6
2. 12 gennaio 2020 Bandiera della Cina Shenzhen Open, Shenzhen Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Aleksandrova 2–6, 4–6
3. 16 febbraio 2020 Bandiera della Russia St. Petersburg Ladies Trophy, San Pietroburgo Cemento (i) Bandiera dei Paesi Bassi Kiki Bertens 1–6, 3–6
4. 22 febbraio 2020 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Duty Free Tennis Championships, Dubai Cemento Bandiera della Romania Simona Halep 6–3, 3–6, 6(5)–7
5. 26 settembre 2020 Bandiera della Francia Internationaux de Strasbourg, Strasburgo Terra rossa Bandiera dell'Ucraina Elina Svitolina 4–6, 6–1, 2–6
6. 9 gennaio 2022 Bandiera dell'Australia Adelaide International, Adelaide Cemento Bandiera dell'Australia Ashleigh Barty 3–6, 2–6
7. 18 settembre 2022 Bandiera della Slovenia Zavarovalnica Sava Portorož, Portorose Cemento Bandiera della Rep. Ceca Kateřina Siniaková 7–6(4), 6(5)–7, 4–6
8. 28 gennaio 2023 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera da stabilire Aryna Sabalenka 6–4, 3–6, 4–6
9. 1º aprile 2023 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami Gardens Cemento Bandiera della Rep. Ceca Petra Kvitová 6(14)–7, 2–6
10. 17 febbraio 2024 Bandiera del Qatar Qatar TotalEnergies Open, Doha Cemento Bandiera della Polonia Iga Świątek 6(8)–7, 2–6
11. 30 marzo 2024 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami Gardens (2) Cemento Bandiera degli Stati Uniti Danielle Collins 5–7, 3–6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Sconfitte (2)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
Argenti olimpici (0)
WTA Finals (0)
WTA Elite Trophy (0)
Dal 2021
WTA 1000 (1)
WTA 500 (1)
WTA 250 (0)
N. Data Torneo Superficie Compagna Avversarie in finale Punteggio
1. 16 ottobre 2021 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento Bandiera della Russia Veronika Kudermetova Bandiera di Taipei Cinese Hsieh Su-wei
Bandiera del Belgio Elise Mertens
6(1)–7, 3–6
2. 13 gennaio 2023 Bandiera dell'Australia Adelaide International 2, Adelaide Cemento Bandiera da stabilire Anastasija Pavljučenkova Bandiera del Brasile Luisa Stefani
Bandiera degli Stati Uniti Taylor Townsend
5-7, 6(3)-7

Statistiche ITF[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (4)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (0)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (1)
Torneo $50.000 (0)
Torneo $25.000 (2)
Torneo $15.000 (1)
Torneo $10.000 (0)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 17 marzo 2018 Bandiera della Russia Kazan Open, Kazan' Cemento (i) Bandiera della Russia Dar'ja Nazarkina 6–4, 7–6(5)
2. 3 febbraio 2019 Bandiera dell'Australia Launceston Tennis International, Launceston Cemento Bandiera della Russia Irina Chromačëva 7–5, 3–3 rit.
3. 3 marzo 2019 Bandiera della Russia Winter Moscow Open, Mosca Cemento (i) Bandiera dell'Ucraina Hanna Poznichirenko 7–5, 6–0
4. 17 marzo 2019 Bandiera della Russia Kazan Kremlin Cup, Kazan' Cemento (i) Bandiera della Polonia Urszula Radwańska 6–2, 6–3

Sconfitte (5)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (0)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (1)
Torneo $50.000 (0)
Torneo $25.000 (2)
Torneo $15.000 (0)
Torneo $10.000 (2)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 16 novembre 2015 Bandiera della Turchia GD Tennis Cup, Adalia Terra rossa Bandiera della Georgia Ekaterine Gorgodze 5–7, 7–6(3), 3–6
2. 20 novembre 2016 Bandiera della Finlandia Orto-Lääkärit Open, Helsinki Cemento (i) Bandiera della Danimarca Karen Barritza 3–6, 4–6
3. 25 giugno 2017 Bandiera dell'Uzbekistan Fergana Challenger, Fergana Cemento Bandiera dell'Uzbekistan Sabina Sharipova 4–6, 6(5)–7
4. 14 aprile 2018 Bandiera della Turchia Lale Cup, Istanbul Cemento Bandiera dell'Uzbekistan Sabina Sharipova 6(0)–7, 4–6
5. 6 gennaio 2019 Bandiera dell'Australia City of Playford Tennis International, Città di Playford Cemento Bandiera della Russia Anna Kalinskaja 4–6, 4–6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (4)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (0)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (0)
Torneo $50.000 (0)
Torneo $25.000 (1)
Torneo $15.000 (3)
Torneo $10.000 (0)
N. Data Torneo Superficie Compagna Avversarie in finale Punteggio
1. 1º aprile 2017 Bandiera della Turchia Lacoste Dalyan Cup, Istanbul Cemento (i) Bandiera della Russia Ekaterina Kazionova Bandiera della Grecia Eléni Daniilídou
Bandiera d'Israele Vlada Ekshibarova
6–1, 6–3
2. 6 maggio 2017 Bandiera della Turchia GD Tennis Academy, Adalia Terra rossa Bandiera della Russia Amina Anšba Bandiera della Russia Dar'ja Nazarkina
Bandiera della Russia Anna Ukolova
7–5, 4–6, [10–8]
3. 16 marzo 2018 Bandiera della Russia Kazan Open, Kazan' Cemento (i) Bandiera della Russia Alëna Fomina Bandiera della Russia Anastasija Frolova
Bandiera della Russia Ksenija Lykina
6–4, 1–6, [10–6]
4. 2 marzo 2019 Bandiera della Russia Winter Moscow Open, Mosca Cemento (i) Bandiera della Russia Sof'ja Lansere Bandiera dell'Ucraina Hanna Poznichirenko
Bandiera della Germania Vivian Heisen
1–6, 6–3, [10–4]

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato a fine Mubadala Abu Dhabi Open 2024.

Torneo 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 Titoli V–S
Tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open Assente Q1 3T 2T 2T F 2T 0 / 5 11–5
Bandiera della Francia Roland Garros Assente 1T 2T QF 3T 3T 0 / 5 9–4
Bandiera del Regno Unito Wimbledon Assente Q3 ND 4T V QF 1 / 3 14–2
Bandiera degli Stati Uniti US Open A Q2 1T 2T 3T 1T 3T 0 / 5 5–5
Vittorie–sconfitte - - 0–2 4–3 10–4 10–3 14–3 1–1 1 / 18 39–16
Giochi olimpici
Giochi olimpici Non disputati Non disputati 0 / 1 4–2
Tornei di fine anno
WTA Finals Non qualificata ND NQ RR 0 / 1 1–2
WTA 1000
Bandiera del Qatar Doha[n 1] 500 A 500 3T 500 1T 500 0 / 2 2–1
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai[n 1] A 500 A 500 2T 500 3T 0 / 2 3–1
Bandiera degli Stati Uniti Indian Wells Assente ND 2T QF V 1 / 3 9–2
Bandiera degli Stati Uniti Miami Assente ND 3T 3T F 0 / 3 7–3
Bandiera della Spagna Madrid Assente ND 2T 3T 2T 0 / 3 3–3
Bandiera dell'Italia Roma Assente 3T A 3T V 1 / 3 10–2
Bandiera del Canada Montréal / Toronto Assente ND 1T 2T SF 0 / 3 4–3
Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati Assente Q1 1T 3T QF 3T 0 / 4 6–4
Bandiera del Messico Guadalajara Non disputato 2T A 500 0 / 1 1–1
Bandiera della Cina Wuhan Assente QF Non disputato 0 / 1 3–1
Bandiera della Cina Pechino Assente Non disputato SF 0 / 1 4–0
Carriera
Tornei giocati 1 2 11 12 21 23 19 4 93
Titoli 0 0 1 1 0 1 2 2 7
Finali 0 0 2 5 0 3 4 2 16
Totale V–S 0–1 3–2 23–10 29–10 33–23 40–21 47–15 11–2 186–84
Vittorie % 0% 60% 70% 74% 59% 66% 76% 85% 69%
Ranking di fine anno 425 191 37 19 14 22 4 $12.359.645
Note
  1. ^ a b Il Dubai Tennis Championships e il Qatar Ladies Open di Doha si scambiarono frequentemente lo status tra evento Premier ed evento Premier 5 dal 2009 al 2020, mentre dal 2021 al 2023 tra evento WTA 1000 e WTA 500. Dal 2024 vengono disputati entrambi come eventi WTA 1000.

Vittorie contro top 10 per stagione[modifica | modifica wikitesto]

Stagione 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 Totale
Vittorie 1 1 2 3 2 7 3 19
# Giocatrice Ranking Evento Superficie Turno Punteggio Rank.
ERR
2018
1. Bandiera della Francia Caroline Garcia 7 Bandiera della Russia St. Petersburg Ladies Trophy, San Pietroburgo Cemento (i) 2T 4–6, 7–6(6), 7–6(5) 450
2019
2. Bandiera della Romania Simona Halep 4 Bandiera della Cina Dongfeng Motor Wuhan Open, Wuhan Cemento 3T 5–4, rit. 50
2020
3. Bandiera degli Stati Uniti Sofia Kenin 7 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Duty Free Tennis Championships, Dubai Cemento 1T 6(2)–7, 6–3, 6–3 19
4. Bandiera della Rep. Ceca Karolína Plíšková 3 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Duty Free Tennis Championships, Dubai Cemento QF 7–6(1), 6–3 19
2021
5. Bandiera degli Stati Uniti Serena Williams 8 Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi Terra rossa 4T 6–3, 7–5 22
6. Bandiera dell'Ucraina Elina Svitolina 5 Bandiera del Regno Unito Viking International Eastbourne, Eastbourne Erba 2T 6–4, 7–6(3) 21
7. Bandiera della Spagna Garbiñe Muguruza (1) 9 Bandiera del Giappone Giochi Olimpici, Tokyo Cemento QF 7–5, 6–1 20
2022
8. Bandiera della Tunisia Ons Jabeur 2 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba F 3–6, 6–2, 6–2 23
9. Bandiera della Spagna Garbiñe Muguruza (2) 9 Bandiera degli Stati Uniti Western & Southern Open, Cincinnati Cemento 2T 6–3, 6–1 25
2023
10. Bandiera della Polonia Iga Świątek (1) 1 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento 4T 6–4, 6-4 25
11. Bandiera della Polonia Iga Świątek (2) 1 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento SF 6–2, 6-2 10
12. Bandiera da stabilire Aryna Sabalenka (1) 2 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento F 7–6(11), 6–4 10
13. Bandiera degli Stati Uniti Jessica Pegula 3 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami Gardens Cemento SF 7–6(3), 6–4 7
14. Bandiera della Polonia Iga Świątek (3) 1 Bandiera dell'Italia Internazionali BNL d'Italia, Roma Terra rossa QF 2–6, 7–6(3), 2–2, rit. 6
15. Bandiera da stabilire Aryna Sabalenka (2) 1 Bandiera della Cina China Open, Pechino Cemento QF 7–5, 6–2 5
16. Bandiera della Grecia Maria Sakkarī (1) 9 Bandiera del Messico WTA Finals, Cancún Cemento RR 6-0, 6(4)-7, 7-6(2) 4
2024
17. Bandiera da stabilire Aryna Sabalenka (3) 2 Bandiera dell'Australia Brisbane International, Brisbane Cemento F 6-0, 6-3 4
18. Bandiera della Grecia Maria Sakkarī (2) 9 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami Gardens Cemento QF 7-5, 6(4)-7, 6–4 4
19. Bandiera della Polonia Iga Świątek (4) 1 Bandiera della Germania Porsche Tennis Grand Prix, Stoccarda Terra rossa (i) SF 6-3, 4-6, 6-3 4

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine dell'amicizia di II classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per gli eccezionali risultati sportivi e il contributo allo sviluppo della cooperazione internazionale.»
— 11 luglio 2022[34]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Former Russian junior No. 3 changes her nationality to represent Kazakhstan, su tennisworldusa.org, 21 giugno 2018.
  2. ^ Wta San Pietroburgo: Elena Rybakina, numero 450 Wta, elimina Caroline Garcia. Avanzano Ostapenko e Kvitova, su tenniscircus.com, 31 gennaio 2018.
  3. ^ (EN) Strycova turns tables to deny Rybakina in Istanbul quarters, su wtatennis.com, 26 aprile 2019.
  4. ^ WTA s’Hertogenbosch: Bertens in finale 10 anni dopo il proprio coach [collegamento interrotto], su oktennis.it, 15 giugno 2019.
  5. ^ Wta Bucarest 2019: Rybakina domina la finale contro Tig, su sportface.it, 21 luglio 2019.
  6. ^ Nao Hibino vince a Hiroshima. A Nanchang il titolo va a Rebecca Peterson, su ubitennis.com, 15 settembre 2019.
  7. ^ (EN) 'I didn't want to win the match like this' - Rybakina advances to Wuhan quarterfinals after Halep retires, su wtatennis.com, 25 settembre 2019.
  8. ^ (EN) Sabalenka returns to Wuhan SF: 'My game is getting better and better with every day', su wtatennis.com, 26 settembre 2019.
  9. ^ (EN) Linz Open 2019: Jelena Ostapenko earns strong victory over Elena Rybakina in straight sets, su sportskeeda.com, 12 ottobre 2019.
  10. ^ WTA Lussemburgo: Goerges e Ostapenko in finale, su ubitennis.com, 19 ottobre 2019.
  11. ^ Tennis, Elena Rybakina a Roma: preparazione invernale con Adriano Albanesi, su sportface.it, 23 novembre 2019.
  12. ^ WTA Shenzhen 2020: Ekaterina Alexandrova vince il suo primo titolo in carriera, battuta Elena Rybakina in due set, su oasport.it, 11 gennaio 2020.
  13. ^ Elena Rybakina is Kazakhstan’s new No1 in tennis, su inform.kz, 13 gennaio 2020.
  14. ^ A Hobart sorride Rybakina, battuta Zhang in due set, su ubitennis.com, 18 gennaio 2020.
  15. ^ A San Pietroburgo Rybakina non può nulla. Vince ancora Bertens, su ubitennis.com, 16 febbraio 2020.
  16. ^ WTA Dubai 2020: Simona Halep supera in rimonta Elena Rybakina e porta a casa il trofeo, su oasport.it, 24 febbraio 2020.
  17. ^ Tennis, WTA Doha 2020: Barty vince senza giocare, ai quarti anche Muguruza, Kvitova e Bencic, su oasport.it, 27 febbraio 2020.
  18. ^ Tennis, il ranking Wta prima della pandemia del coronavirus. Congelati i punti da difendere, su oasport.it, 28 marzo 2020.
  19. ^ (EN) Putintseva pulls off remarkable Rybakina escape in Rome, su wtatennis.com, 18 settembre 2020.
  20. ^ Svitolina rimanda Rybakina: è suo il titolo di Strasburgo, su ubitennis.com, 26 settembre 2020.
  21. ^ Roland Garros: Serena fallisce la prova Rybakina. La kazaka vola ai quarti, su ubitennis.com, 6 giugno 2021.
  22. ^ Giuseppe Di Paola, WTA Chicago, vincono gli infortuni: Jabeur e Muguruza si contenderanno il titolo, su Ubitennis, 3 ottobre 2021. URL consultato il 5 ottobre 2021.
  23. ^ Laura Guidobaldi, Australian Open: Sabalenka domina i fantasmi e rimonta Rybakina, è il primo trionfo slam [VIDEO], su ubitennis.com, 28 gennaio 2023.
  24. ^ WTA Dubai: forfait Rybakina, avanza Gauff. Sabalenka fatica con Ostapenko ma vince ancora, fuori Kvitova, su ubitennis.com, 22 febbraio 2023.
  25. ^ Cipriano Colonna, WTA Miami: Kvitova vince il nono titolo ‘1000’ e ritorna in Top 10, sfuma il Sunshine Double di Rybakina, su ubitennis.com, 1º aprile 2023.
  26. ^ WTA Roma: Elena Rybakina è la nuova campionessa, Kalinina si ritira, su ubitennis.com, 20 maggio 2023.
  27. ^ Vanni Gibertini, Roland Garros: ritiro Rybakina, vittima dell’influenza. Sorribes Tormo agli ottavi, su Ubitennis, 3 giugno 2023. URL consultato il 9 giugno 2023.
  28. ^ Wimbledon, la rivincita è compiuta. Jabeur rimonta Rybakina e si prende la semifinale con Sabalenka, su ubitennis.com, 12 luglio 2023.
  29. ^ Gianluca Sartori, WTA Brisbane, Rybakina show: vince il titolo lasciando tre game a Sabalenka, su Ubitennis, 7 gennaio 2024.
  30. ^ (ES) Diego Jiménez Rubio, Blinkova ha vinto il tie-break più lungo nella storia del tennis femminile negli Slam, su puntodebreak.com, 18 gennaio 2024.
  31. ^ Paolo Pinto, Australian Open: Rybakina non sfrutta 6 matchpoint in un match di 15! A Blinkova la maratona al super-tiebreak. Raducanu ko con Wang [VIDEO], su Ubitennis, 18 gennaio 2024. URL consultato il 18 gennaio 2024.
  32. ^ Redazione, WTA Dubai: Rybakina dà forfait, Paolini in semifinale senza giocare, su Ubitennis, 22 febbraio 2024. URL consultato il 28 marzo 2024.
  33. ^ Danilo Gori, WTA Stoccarda: Rybakina domina la scena e lascia solo quattro game a Kostyuk. Ottavo titolo in carriera, su Ubitennis, 21 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  34. ^ (ENRU) Tokayev awarded Elena Rybakina with the Order of Dostyk, su zakon.kz, 11 luglio 2022.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]