Cirrhinus cirrhosus

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Cirrhinus cirrhosus
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Cypriniformes
Famiglia Cyprinidae
Genere Cirrhinus
Specie C. cirrhosus
Nomenclatura binomiale
Cirrhinus cirrhosus
(Bloch, 1795)
Sinonimi

Cirrhinus mrigala

L'aspio asiatico[2] (Cirrhinus cirrhosus Bloch, 1795) è un pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La colorazione è uniformemente grigio argentea. Raggiunge il metro di lunghezza per 12,7 kg di peso. La taglia media è sui 40 cm[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie è difficilmente ricostruibile a causa delle introduzioni avvenute nei secoli[3] in tutta l'Asia tropicale[4]. L'areale naturale si ritiene comprendesse vari bacini idrografici della penisola indiana[3].

Vive in fiumi con corrente vivace. Tollera salinità elevate[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti sono erbivori e si nutrono sia di fitoplancton che di alghe bentoniche. I giovanili hanno dieta più variata[3].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione avviene in acque basse, su fondali molli. Ogni femmina depone fino a un milione di uova[3].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Molto importante per la pesca commerciale e l'acquacoltura indiana e dell'Asia meridionale. Specie robusta e di rapido accrescimento. Viene allevato in stagni, spesso in compagnia di altri ciprinidi, dove però non riesce a riprodursi per cui è necessaria la riproduzione artificiale. La taglia commerciale è attorno a 1 kg. Le carni sono molto apprezzate, più degli altri ciprinidi allevati in Asia come Labeo rohita e Catla catla e spunta pezzi assai alti sui mercati[1][3].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Le popolazioni naturali sono in declino numerico a causa dell'introduzione di aliene, dell'inquinamento idrico, della sovrapesca e della perdita dell'habitat. La IUCN considera questa specie come vulnerabile[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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