Calabritto

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Template:Comune Calabritto è un comune italiano di 2.567 abitanti della Provincia di Avellino in Campania.

Geografia fisica

Il paese è situato a 480 metri s.l.m. in zona collinare, alle pendici settentrionali del monte Boschetiello, l'estremità orientale dei monti Picentini. Ricco di sorgive, il suolo è fortemente franoso; fra i fiumi che attraversano il territorio comunale vi sono il Sele e il torrente Zagarone le cui acque formano la Cascata del Tuorno.

Storia

Di origine presumibilmente longobarda, il paese acquista una certa importanza in epoca tardomedioevale (durante la dominazione angioina , aragonese); successivamente, divenuto feudo degli Estouteville (italianizzato in Tuttavilla), famiglia patrizia di Napoli, acquisisce il titolo di Ducato[1].

Calabritto è stato devastato da diversi terremoti; fra i più disastrosi vi sono quello del 1773[2] e l'ultimo di essi, avvenuto il 23 novembre 1980, che ha completamente raso al suolo il paese, provocando decine di morti.

Negli anni novanta l'economia del paese, terminate le risorse dei fondi per la ricostruzione, va in crisi; da allora una pesantissima decrescita ha compromesso la situazione socioeconomica del paese.[3]

Emigrazione

Tre sono state sostanzialmente le grandi ondate di emigrazione dall'Irpinia: la prima dopo l'unità d'Italia (soprattutto verso le Americhe), la seconda verso gli anni '50 del 900 (verso l'Europa: Germania, Francia, Inghilterra, ma anche in Australia), e la terza dovuta al terribile terremoto del 23 novembre 1980, che ha letteralmente spazzato via interi comuni, tra cui Calabritto. Intere famiglie si sono trasferite altrove muovendosi da Calabritto per sfuggire alle difficili condizioni economiche: nuove comunità di Calabrittani sono risorte in tante città estere, come Philadelphia, New York, Los Angeles, Vancouver, Londra, Monaco, Sidney, etc.[4][5] Un esempio di associazione calabrittana all'estero è il Circolo Calabrittano Maria SS. della Neve di Londra.[6]

Onorificenze

Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione.»
— 23 novembre 1980

Monumenti e luoghi di interesse

La maggior parte delle architetture di interesse storico-artistiche sono state distrutte dal terremoto del 1980. Fra gli edifici di rilevanza, sopravvissuti ai crolli sono da citare:

  • Ruderi del castello medievale
  • Santuario di Santa Maria della Neve
  • Cappella di Santa Maria dei Grienzi
  • Chiesa della Madonna del fiume, situata in una grotta su un dirupo;
  • Chiese di Santa Maria delle Grazie

Aree naturali

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2007 a Calabritto risultano residenti 22 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono: [10]

Paese di nascita Popolazione (2007)
Bandiera della Romania Romania Template:Numero
Bandiera dell'Albania Albania Template:Numero
Bandiera dell'Ucraina Ucraina Template:Numero
Bandiera del Venezuela Venezuela Template:Numero

Religione

La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico; il comune appartiene all'Arcidiocesi di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, ed ha due parrocchie:

  • SS. Trinità
  • S. Maria del Carmine

L'altra confessione cristiana presente è quella Evangelica con una comunità:

  • Chiesa Pentecostale Chiese Evangeliche nella Valle del Sele.[11]

Vicino Quaglietta nel 1995 è stato realizzato il centro Pilgrim Parking, la sede di Cristo è la Risposta, un gruppo itinerante evangelico interdenominazionale nato dal Jesus movement e presente in diverse nazioni; si svolgono conferenze internazionali, vi è attiva una scuola per missionari e svolge attività riabilitative per tossicodipendenti ed emarginati.[12]

Tradizioni e folklore

  • Scampanellata per il paese: il 17 gennaio, festa di Sant'Antonio Abate, gli abitanti bussano di casa in casa per chiedere dei doni (dolci, frutti, ecc.) suonando delle campane.[8]
  • Discendenti di Spartaco: secondo una tradizione locale una parte degli abitanti sarebbe discendente delle truppe di Spartaco, riuscite a fuggire ai Romani presso la foce del Sele e sconfitti definitivamente dagli stessi "ad caput silaris fluminis", presso le sorgenti del Sele site nei pressi dell'attuale comune limitrofo di Caposele (in latino chiamato appunto "Caputsilaris").[8]

Cultura

Geografia antropica

Frazioni

In base allo statuto comunale di Calabritto[13], l'unica frazione è[14]:

Economia

Grazie ai fondi per la ricostruzione post terremoto, il paese negli anni ottanta ha vissuto soprattutto di edilizia e del suo indotto.

Oggi è un paese prevalentemente agricolo ma possiede un'area industriale realizzata con la Legge 219/81 in cui sono attive solo poche aziende.[15]

Infrastrutture e trasporti

Amministrazione

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Altre informazioni amministrative

Il comune fa parte della Comunità Montana Terminio Cervialto.

La gestione del ciclo dell'acqua è affidato all'Ambito Territoriale Ottimale Sele.

Sport

Calcio

Il comune è dotato di un campo da calcio. La squadra del paese è la Polisportiva Calabritto che gioca nel Campionato di terza categoria - Girone G.[16]

Note

Bibliografia

  • A. Zuccagni Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell' Italia e delle sue isole corredata di un atlante vol. X, Firenze 1845.

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