Where the Streets Have No Name

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Disambiguazione – Se stai cercando il singolo dei Pet Shop Boys, vedi Where the Streets Have No Name (I Can't Take My Eyes Off You).
Where the Streets Have No Name
singolo discografico
ArtistaU2
Pubblicazione31 agosto 1987
Durata4:46
Album di provenienzaThe Joshua Tree
GenereRock alternativo
EtichettaIsland
ProduttoreBrian Eno, Daniel Lanois
FormatiCD, 12"
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 400 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 35 000+)
U2 - cronologia
Singolo successivo
(1987)

Where the Streets Have No Name è un singolo del gruppo musicale irlandese U2, il terzo estratto dal quinto album The Joshua Tree e pubblicato nell'agosto 1987.[3]

La rivista Rolling Stone ha posizionato il brano alla 28ª posizione della classifica relativa alle 100 più grandi canzoni con chitarra di tutti i tempi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è ispirato da un viaggio di Bono in Etiopia insieme a sua moglie Alison a seguito del Live Aid. In un'intervista, il cantante spiegò il titolo del brano:

«Una storia interessante che mi raccontarono una volta è che a Belfast, a seconda della via dove qualcuno abita si può stabilire, non solo la sua religione ma anche quanti soldi guadagna: addirittura a seconda del lato della strada dove vive, perché più si risale la collina più le case sono costose. Puoi quasi dire quanto guadagna uno dal nome della strada dove abita e su quale lato della strada ha la casa. Questo mi disse qualcosa, e così cominciai a scrivere di un posto dove le vie non hanno nome.»

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip è stato diretto da Meiert Avis e girato il 27 marzo 1987 sul tetto del Republic Liquor Store (adesso c'è un ristorante messicano, il Margarita's Place) tra la East 7th Street e la South Main Street a Los Angeles. Nel video sono state incluse anche scene vere in cui la polizia cerca di far scorrere il traffico congestionato per via dell'esibizione del gruppo. All'inizio del video è possibile ascoltare un segmento del brano Bullet the Blue Sky, anch'esso presente nell'album The Joshua Tree.

Il video si ispira chiaramente alla celebre esibizione dei Beatles sul tetto della Apple nel 1969.

Nel 1988 il video ha vinto un Grammy Award come Miglior video.[4]

Nel luglio 2010 gli U2 hanno collaborato con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, dando vita ad una "nuova versione" del video, dove si vedono le immagini della Croce Rossa di tutto il mondo durante le operazioni.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Bono.

  1. Where the Streets Have No Name (Single Version) – 4:46
  2. Silver and Gold (Single Version) – 4:36
  3. Sweetest Thing (Single Version) – 3:03

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Altri musicisti

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1987) Posizione
massima
Australia[5] 27
Belgio (Fiandre)[6] 20
Canada[7] 11
Finlandia[8] 21
Germania[6] 44
Irlanda[9] 1
Italia[10] 12
Nuova Zelanda[6] 1
Paesi Bassi[6] 7
Regno Unito[11] 4
Spagna[12] 19
Stati Uniti[13] 13
Stati Uniti (mainstream rock)[13] 11

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Where the Streets Have No Name (certificazione), su FIMI. URL consultato il 15 novembre 2021.
  2. ^ (EN) Where the Streets Have No Name, su British Phonographic Industry. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  3. ^ Where the Streets Have No Name, su u2wanderer.org, U2 Wanderer. URL consultato il 15 ottobre 2007.
  4. ^ Where the Streets Have No Name Grammy Awards, su grammy.com. URL consultato il 21 novembre 2015.
  5. ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  6. ^ a b c d (NL) U2 - Where the Streets Have No Name, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 26 giugno 2014.
  7. ^ (EN) Top Singles - Volume 47, No. 5, November 07 1987, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 26 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
  8. ^ (FI) Jake Nyman, Suomi soi 4: Suuri suomalainen listakirja, prima, Helsinki, Tammi, 2005, ISBN 951-31-2503-3.
  9. ^ (EN) Where the Streets Have No Name, su irishcharts.ie, The Irish Charts. URL consultato il 26 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2016).
  10. ^ Indice per Interprete: U, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 15 novembre 2014.
  11. ^ (EN) Chart Archive – U2 – Where the Streets Have No Name, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 26 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2016).
  12. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  13. ^ a b (EN) U2 – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 26 giugno 2014. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Niall Stockes, U2. Tempi luminosi, Roma, Arcana Editrice, 1990, ISBN 88-85859-56-9.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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