Sometimes You Can't Make It on Your Own

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Sometimes You Can't Make It On Your Own
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaU2
Pubblicazione11 febbraio 2005
Durata5:05 (versione album)
4:40 (radio edit)
Album di provenienzaHow to Dismantle an Atomic Bomb
GenereRock alternativo
Rock
EtichettaIsland, Interscope
ProduttoreChris Thomas, Steve Lillywhite e Nellee Hooper
FormatiCD
NoteGrammy Award Canzone dell'anno 2006
Grammy Award Miglior performance rock di un duo o un gruppo 2006
U2 - cronologia
Singolo precedente
(2005)
Singolo successivo
(2005)

Sometimes You Can't Make It on Your Own è un brano musicale del gruppo irlandese degli U2, ed il terzo singolo ad essere estratto dal loro album del 2004 How to Dismantle an Atomic Bomb. Originalmente intitolato "Tough" e dedicato da Bono al padre Bob Hewson scomparso nel 2001, il brano è stato pubblicato nel Regno Unito l'11 febbraio 2005, ed ha debuttato alla prima posizione della classifica inglese. La canzone ha vinto un Grammy Award come "Migliore performance rock di un gruppo" e per la "Canzone dell'anno" nel 2006.

Il video[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale del brano è stato diretto da Phil Joanou (che già aveva collaborato con gli U2 per il film Rattle and Hum ed il video di If God Will Send His Angels) e prodotto da Ned O'Hanlon. Girato interamente a Dublino, nelle prime immagini mostra Bono ripercorrere Cedarwood Road, la strada dove da bambino abitava con la famiglia, per poi arrivare al Gaiety Theatre dove l'attendono gli altri componenti. La scena girata all'interno del teatro dublinese è un ulteriore omaggio al padre, grande appassionato di Opera. La prima trasmissione è avvenuta nella settimana del 21 febbraio 2005.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

U2

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

CD1[modifica | modifica wikitesto]

Sometimes You Can't Make it On Your Own è scritta da Bono, Fast Cars è scritta da Bono e The Edge.

  1. Sometimes You Can't Make it On Your Own (Versione singolo) – 4:51
  2. Fast Cars ((Jacknife Lee Mix) – 3:28

CD2[modifica | modifica wikitesto]

  1. "Sometimes You Can't Make it On Your Own" (96 BPM Radio Edit) (4:51)
  2. "Ave Maria" (Jacknife Lee Mix) (3:35)
  3. "Vertigo" (Redanka Power Mix) (7:32)

CD3 (Giappone)[modifica | modifica wikitesto]

  1. "Sometimes You Can't Make it On Your Own" (96 BPM Radio Edit) (4:51)
  2. "Fast Cars" (Jacknife Lee Mix) (3:28)
  3. "Vertigo" (Trent Reznor Remix) (3:38)
  4. "Vertigo" (Redanka Power Mix) (7:32)
  5. "Ave Maria" (Jacknife Lee Mix) (3:35)

DVD[modifica | modifica wikitesto]

  1. "Sometimes You Can't Make it On Your Own" (Live from HQ, 16 novembre 2004) (Video) (5:15)
  2. "Vertigo" (Video) (3:11)
  3. "Sometimes You Can't Make it On Your Own" (Album Version) (Audio) (5:05)
  4. "Vertigo" (Trent Reznor Remix) (Audio) (3:38)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2005) Posizione
massima
Australia[1] 19
Austria[1] 25
Belgio (Fiandre)[1] 31
Belgio (Vallonia)[1] 32
Canada[2] 1
Danimarca[1] 2
Europa[3] 4
Finlandia[1] 11
Francia[1] 60
Germania[1] 23
Irlanda[4] 3
Italia[1] 2
Norvegia[1] 6
Nuova Zelanda[1] 12
Paesi Bassi[1] 5
Regno Unito[5] 1
Spagna[1] 1
Stati Uniti[2] 97
Stati Uniti (adult alternative)[2] 1
Stati Uniti (alternative)[2] 29
Svezia[1] 24
Svizzera[1] 39

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (NL) U2 - Sometimes You Can't Make It On Your Own, su Ultratop. URL consultato il 13 settembre 2015.
  2. ^ a b c d (EN) U2 – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 13 settembre 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  3. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurocharts, in Billboard, 26 febbraio 2005, p. 51. URL consultato il 13 settembre 2015.
  4. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 13 settembre 2015.
  5. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 13 February 2005 - 19 February 2005, su Official Charts Company. URL consultato il 13 settembre 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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