Ferragosto: differenze tra le versioni

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Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di [[cavallo|cavalli]] e gli animali da tiro, [[bue|buoi]], [[asino|asini]] e [[mulo|muli]], venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Tali antiche tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, durante il "[[Palio di Siena|Palio dell'Assunta]]" che si svolge a [[Siena]] il [[16 agosto]]. La stessa denominazione "Palio" deriva dal "''pallium''", il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'Antica Roma.<ref>[[Lodovico Antonio Muratori]], ''Dissertazioni sopra le antichità italiane'', Barbiellini, [[Roma]], 1755, tomo II, pag.32</ref>
Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di [[cavallo|cavalli]] e gli animali da tiro, [[bue|buoi]], [[asino|asini]] e [[mulo|muli]], venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Tali antiche tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, durante il "[[Palio di Siena|Palio dell'Assunta]]" che si svolge a [[Siena]] il [[16 agosto]]. La stessa denominazione "Palio" deriva dal "''pallium''", il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'Antica Roma.<ref>[[Lodovico Antonio Muratori]], ''Dissertazioni sopra le antichità italiane'', Barbiellini, [[Roma]], 1755, tomo II, pag.32</ref>


Nell'occasione, i lavoratori porgevano [[auguri]] ai padroni, ottenendo in cambio una mancia: l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello [[Stato Pontificio]].<ref>[[Gaetano Moroni]], ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'', Tipografia Emiliana, [[Venezia]], 1843, volume XXIII, pag.155</ref>
Nell'occasione, i lavoratori porgevano [[auguri]] ai padroni, ottenendo in cambio una mancia: l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello [[Stato Pontificio]].<ref>[[Gaetano Moroni]], ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'', Tipografia Emiliana, [[Venezia]], 1843, volume XXIII, pag.155</ref>


== Il Ferragosto durante il Fascismo ==
== Il Ferragosto durante il Fascismo ==
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== Il Ferragosto nella cultura di massa ==
== Il Ferragosto nella cultura di massa ==
[[File: Ferragosto 2007 Pescara lungomare da sud by-RaBoe.jpg|thumb|L'[[albero della cuccagna]] in una spiaggia di [[Pescara]] per Ferragosto]]
[[File:Ferragosto 2007 Pescara lungomare da sud by-RaBoe.jpg|thumb|L'[[albero della cuccagna]] in una spiaggia di [[Pescara]] per Ferragosto]]


*In [[Lombardia]] e [[Piemonte]], fino ai primi decenni del [[XX secolo]], era usanza dei [[datori di lavoro |datori di lavoro]] "dare il ferragosto" (in [[lingua lombarda|lombardo]] ''dà el faravóst'') che consisteva nel donare emolumenti in denaro o in beni commestibili ai dipendenti, in modo che potessero trascorrere lietamente il giorno di Ferragosto con le loro famiglie . Nei cantieri edili, verso la fine di luglio, veniva fissato dai muratori un grande ramo d'albero sulla parte più elevata del fabbricato in costruzione, detta ''pianta del faravóst'', che serviva scherzosamente a rammentare all'impresario l'imminente esborso della tradizionale mancia.
*In [[Lombardia]] e [[Piemonte]], fino ai primi decenni del [[XX secolo]], era usanza dei [[datori di lavoro]] "dare il ferragosto" (in [[lingua lombarda|lombardo]] ''dà el faravóst'') che consisteva nel donare emolumenti in denaro o in beni commestibili ai dipendenti, in modo che potessero trascorrere lietamente il giorno di Ferragosto con le loro famiglie . Nei cantieri edili, verso la fine di luglio, veniva fissato dai muratori un grande ramo d'albero sulla parte più elevata del fabbricato in costruzione, detta ''pianta del faravóst'', che serviva scherzosamente a rammentare all'impresario l'imminente esborso della tradizionale mancia.
* A [[Torino]], fino alla metà del XX secolo, molti cittadini si recavano per pranzare nel ristorante o al sacco nel parco in riva al [[Po]], adiacenti alla [[chiesa della Madonna del Pilone]]. Tale costumanza era denominata "''Festa dle pignate a la Madona dél Pilòn''", ovvero "Festa delle pentole alla Madonna del Pilone".<ref>''Vecchie, care consuetudini...'', [[La Stampa]], [[19 agosto]] 1922, pag.4</ref>
* A [[Torino]], fino alla metà del XX secolo, molti cittadini si recavano per pranzare nel ristorante o al sacco nel parco in riva al [[Po]], adiacenti alla [[chiesa della Madonna del Pilone]]. Tale costumanza era denominata "''Festa dle pignate a la Madona dél Pilòn''", ovvero "Festa delle pentole alla Madonna del Pilone".<ref>''Vecchie, care consuetudini...'', [[La Stampa]], [[19 agosto]] 1922, pag.4</ref>
* A [[Porto Santo Stefano]] il giorno di Ferragosto, si svolge il [[Palio dell'Argentario]], antica gara remiera.
* A [[Porto Santo Stefano]] il giorno di Ferragosto, si svolge il [[Palio dell'Argentario]], antica gara remiera.

Versione delle 07:02, 26 nov 2015

Ferragosto
Tipopopolare
Data15 agosto
Celebrata inItalia
Ricorrenze correlatePalio di Siena
Tradizionibalneazione, pic nic
Tradizioni religiosecristiane

Il Ferragosto è una festività di origine popolare celebrata ogni anno il 15 agosto in Italia e nella Repubblica di San Marino. La festa anticamente cadeva il 1º agosto; lo spostamento si deve alla Chiesa Cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con il giorno liturgico dell'Assunzione di Maria.[1]

Il giorno di Ferragosto è tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta con lauti pranzi al sacco e, data la calura stagionale, a rinfrescanti bagni in acque marine, fluviali o lacustri. Molto diffuso anche l'esodo verso le località montane o collinari, in cerca di refrigerio.

Il Ferragosto nell'Antica Roma

Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Consualia, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti .

Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro, buoi, asini e muli, venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Tali antiche tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, durante il "Palio dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16 agosto. La stessa denominazione "Palio" deriva dal "pallium", il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'Antica Roma.[2]

Nell'occasione, i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia: l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio.[3]

Il Ferragosto durante il Fascismo

La tradizione popolare della gita di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano il regime organizzava, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, centinaia di gite popolari, grazie all'istituzione dei "Treni popolari di Ferragosto", con prezzi fortemente scontati.[4]

L'iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L'offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva le due formule della "Gita di un sol giorno", nel raggio di circa 50-100 km, e della "Gita dei tre giorni" con raggio di circa 100–200 km.[5]

Durante queste gite popolari la maggior parte delle famiglie italiane ebbe per la prima volta la possibilità di vedere con i propri occhi il mare, la montagna e le città d'arte. Nondimeno, dato che le gite non prevedevano il vitto, nacque anche la collegata tradizione del pranzo al sacco.

Il Ferragosto nella cultura di massa

L'albero della cuccagna in una spiaggia di Pescara per Ferragosto
  • In Lombardia e Piemonte, fino ai primi decenni del XX secolo, era usanza dei datori di lavoro "dare il ferragosto" (in lombardo dà el faravóst) che consisteva nel donare emolumenti in denaro o in beni commestibili ai dipendenti, in modo che potessero trascorrere lietamente il giorno di Ferragosto con le loro famiglie . Nei cantieri edili, verso la fine di luglio, veniva fissato dai muratori un grande ramo d'albero sulla parte più elevata del fabbricato in costruzione, detta pianta del faravóst, che serviva scherzosamente a rammentare all'impresario l'imminente esborso della tradizionale mancia.
  • A Torino, fino alla metà del XX secolo, molti cittadini si recavano per pranzare nel ristorante o al sacco nel parco in riva al Po, adiacenti alla chiesa della Madonna del Pilone. Tale costumanza era denominata "Festa dle pignate a la Madona dél Pilòn", ovvero "Festa delle pentole alla Madonna del Pilone".[6]
  • A Porto Santo Stefano il giorno di Ferragosto, si svolge il Palio dell'Argentario, antica gara remiera.
  • A Montereale, nel prato adiacente l'Abbazia della Madonna in Pantanis, il giorno di Ferragosto si tiene la gara poetica tra cantori a braccio.[7]
  • La smorfia napoletana assegna al Ferragosto il n. 45
  • Al Molo Caligoliano di Pozzuoli il 15 agosto si tiene una sfida chiamata "O Pennone" o Palo di Sapone dove i concorrenti devono riuscire ad arrivare in cima e recuperare una bandierina sul palo cosparso di sapone.
  • A Sarteano il 15 agosto, poco prima del tramonto, si svolge la Giostra del Saracino, gara di abilità tra cavalieri appartenenti alle cinque contrade del comune, risalente al XVI secolo e preceduta da un suggestivo corteo storico in costume.

Il Ferragosto in cucina

«A ferragosto si mangiano i piccioni arrosto.»

Il Ferragosto nella musica

  • L'opera lirica "Pagliacci" del compositore napoletano Ruggero Leoncavallo si svolge proprio nel giorno di Ferragosto ("Oh, che bel sole di mezz'agosto!"; "Per la Vergin pia di mezz'agosto!")

Il Ferragosto nel cinema

File:Ferragosto11.jpg
Mario Carotenuto e Valeria Fabrizi nel film Ferragosto in bikini

Il Ferragosto nella letteratura

Note

  1. ^ Vocabolario Treccani, ferragosto
  2. ^ Lodovico Antonio Muratori, Dissertazioni sopra le antichità italiane, Barbiellini, Roma, 1755, tomo II, pag.32
  3. ^ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Tipografia Emiliana, Venezia, 1843, volume XXIII, pag.155
  4. ^ Michele Ventrella, Gite fuori porta a Ferragosto, Corriere del Mezzogiorno, 14 agosto 2012
  5. ^ Alberto De Bernardi, Una dittatura moderna: il fascismo come problema storico, Paravia, Milano, 2001
  6. ^ Vecchie, care consuetudini..., La Stampa, 19 agosto 1922, pag.4
  7. ^ Roberta Tucci, I "suoni" della campagna romana, Rubettino, Soveria Mannelli, 2003
  8. ^ Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Presso gli Editori, Firenze, 1842
  9. ^ Andrea Mazzanti, La Cucina Regionale Italiana, Venezia, Mazzanti Libri, 2014
  10. ^ Annalisa Barbagli, La cucina di casa del Gambero Rosso, GRH, 2002
  11. ^ Alberto Sordi, E a Ferragosto mangiate con me ... se ce la fate, La Stampa, 12 agosto 1988
  12. ^ AAVV, Laghi italiani - Guide Lancia, Touring Club Editore, Milano, 2001, pag.88
  13. ^ AAVV, L'Italia dei dolci, Touring Club Editore, Milano, 2004, pag.82-85

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