Margarodidae

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Margarodidae
Icerya purchasi
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Exopterygota
Subcoorte Neoptera
Superordine Paraneoptera
Sezione Rhynchotoidea
Ordine Rhynchota
Sottordine Homoptera
Sezione Sternorrhyncha
Superfamiglia Coccoidea
Famiglia Margarodidae
Cockerell, 1899
Sinonimi

Porphyrophoridae

Sottofamiglie

I Margarodidi (Margarodidae Cockerell, 1899) sono una famiglia di Insetti fitofagi compresi nell'ordine dei Rhynchota (sottordine Homoptera, sezione Sternorrhyncha, superfamiglia Coccoidea).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I Margarodidi, insieme agli Ortheziidae, presentano caratteri tipicamente primitivi che si riassumono nel ridotto grado di involuzione delle femmine adulte, nella loro mobilità, nella presenza di spiracoli tracheali anche nell'addome e nella presenza degli occhi composti. Spiccata è l'eterogeneità morfologica nell'ambito dei Margarodidae. Come negli Ortheziidae, le femmine producono emissioni cerose che posteriormente si prolungano fino a formare un ovisacco; a differenza degli Ortheziidae, non è presente l'anello perianale di setole. Nella famiglia sono comprese anche le cocciniglie di maggiori dimensioni, come Aspidoproctus maximus, specie africana che può raggiungere i 3,5 cm di lunghezza.

I maschi sono sostanzialmente simili a quelli degli Ortheziidae, presentando occhi composti e il lungo ciuffo di fili cerosi all'estremità dell'addome. Le loro antenne sono moniliformi, composte da 10 o più articoli, oppure hanno un numero minore di articoli ma sono pettinate.

Le femmine adulte sono attere, hanno spesso zampe ben sviluppate e possono essere in grado di muoversi. L'addome è provvisto di spiracoli tracheali, l'apparato boccale è spesso atrofico o subatrofico nell'adulta. L'ovisacco è costituito da emissioni cerose appressate, che formano una struttura, solcata longitudinalmente, che si prolunga posteriormente ricoprendo l'addome e sorpassandolo in lunghezza. Al suo interno vengono protette le uova e le neanidi neonate.

Sviluppo postembrionale[modifica | modifica wikitesto]

Questa famiglia presenta uno sviluppo postembrionale le cui peculiarità rendono difficile l'accostamento agli altri schemi di metamorfosi. I primi stadi sono indifferenziati sia per le femmine sia per i maschi: dall'uovo schiude la neanide di 1ª età, mobile. Al termine del suo sviluppo si ringonfia e con la prima muta passa allo stadio successivo di neanide di 2ª età, detta cisti. La cisti è apoda, priva di occhi e antenne ed ha una forma sferoidale. In questo stadio l'insetto entra in diapausa e può restare tale anche per diversi anni.

Femmina di Icerya seichellarum.

Dopo lo stadio di cisti avviene la seconda muta e lo sviluppo prosegue in modo differente nei due sessi. La femmina si evolve direttamente dalla cisti che, come in tutti i Coccidi, è attera e neotenica. Il maschio passa invece ad uno stadio successivo di neanide di 3ª età, morfologicamente simile ad una femmina adulta senza organi genitali esterni. In questo stadio l'insetto è mobile, ma al termine dello sviluppo diventa immobile e si chiude all'interno di un bozzoletto. Qui subisce la terza muta e passa allo stadio di ninfa quiescente pupa. Con la quarta muta si ha lo sfarfallamento del maschio alato.

Usi tintori[modifica | modifica wikitesto]

Nella famiglia è compresa la specie Porphyrophora polonica, una delle cocciniglie sfruttate in tintoria per l'estrazione di coloranti. La cocciniglia ha una distribuzione paleartica, dalla Francia e dalla Gran Bretagna alla Cina, ma il suo sfruttamento si localizzò in particolare nell'Europa centrorientale, dalla Polonia e dai Paesi baltici alla Transilvania e all'Ucraina.

Da questa cocciniglia si estraeva un pigmento rosso derivato dall'acido carminico, il cui commerciò interessò l'Europa nel corso del Medioevo e del Rinascimento. Dopo la scoperta dell'America, l'importanza economica di questa cocciniglia venne meno, nel secolo XVI, a favore della Dactylopius coccus.

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Maschio (a sinistra) e femmina (a destra) di Porphyrophora polonica.

La famiglia dei Margarodidae comprende circa 460 specie. L'inquadramento sistematico dei Margarodidae, come del resto di tutti i Coccoidea, ha subito molte revisioni. In passato si è ampiamente fondato sulla classificazione interna proposta da MORRISON nel 1928, che individuava 5 sottofamiglie suddivise a loro volta in tribù. Successivamente OBENBERGER (1957) revisionò lo schema di MORRISON elevano al rango di sottofamiglia due delle tre tribù comprese nei Margarodinae (Kuwaniini e Callipappini). Altre successive revisioni considerano la famiglia dei Margarodidae in un raggruppamento più ristretto, elevando al rango di famiglia le diverse sottofamiglie, fino alle più recenti proposte che identificano i Margarodidae con i Margarodini sensu Morrison. Questa classificazione tuttavia non trova ancora un unanime riscontro fra molti Autori, che ancora interpretano l'estensione dei Margarodidae in senso più ampio comprendendo tutti i Coccidi primitivi non inclusi fra gli Ortheziidae.

Secondo questa l'interpretazione la suddivisione interno ai Margarodidae sensu lato sarebbe così strutturata:

Generi: Callipappus
Generi: Cancerococcus, Coelostomidia, Desmococcus, Cryptokermes, Mimosicerya, Paracoelostoma, Platycoelostoma, Pityococcus, Ultracoelostoma
Generi: Kuwania, Neogreenia
Generi: Dimargarodes, Eumargarodes, Eurhizococcus, Heteromargarodes, Margarodes, Margarodesia, Neomargarodes, Porphyrophora, Promargarodes, Termitococcus
Generi: Afrodrosicha, Aspidoproctus, Auloicerya, Buchnericoccus, Crypticerya, Drosicha, Drosichoides, Echinicerya, Etropera, Gigantococcus, Gueriniella, Gullania, Hemaspidoproctus, Icerya, Insulococcus, Labioproctus, Laurencella, Lecaniodrosicha, Lecaniodrosicha, Llaveia, Laveiella, Marchalina, Matesovia, Melaleucococcus, Misracoccus, Modicicoccus, Monophlebidus, Monophleboides, Monophlebulus, Monophlebus, Nautococcus, Neocoelostoma, Neohodgsonius, Nietnera, Nodulicoccus, Palaeococcus, Peengea, Perissopneumon, Protortonia, Pseudaspidoproctus, Sishania, Steatococcus, Tessarobelus, Vrydagha, Walkeriana
Generi: Steingelia, Stomacoccus
Generi: Araucaricoccus, Conifericoccus, Eomatsucoccus, Jansenus, Matsucoccus, Neosteingelia, Stigmacoccus, Xylococculus, Xylococcus

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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