Madonna di Pietraquaria

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Madonna di Pietraquaria
Statua della Madonna di Pietraquaria
Tiporeligiosa locale
Data27 aprile
Periodoprimavera
Celebrata inAbruzzo
Celebrata aAvezzano
Religionecattolicesimo
Oggetto della ricorrenzaMadonna di Pietraquaria
Tradizioni religiosedevozione alla Madonna di Pietraquaria
Data d'istituzione1779
Altri nomiFesta della Madonna di Pietraquaria

Madonna di Pietraquaria è uno dei titoli con cui è venerata la Beata Vergine Maria, Protettrice della città di Avezzano, in Abruzzo. Il 1º gennaio del 1978, Maria Santissima di Pietraquaria è stata proclamata patrona della città di Avezzano[1]. La Vergine Maria viene festeggiata con eventi e riti religiosi tra il 25 e il 27 aprile[2].

Storia

Madonna di Pietraquaria a protezione della città di Avezzano (Serigrafia di Fedele De Bernardinis, 1791)

Origini del culto

La cappella edificata nel punto in cui avvenne il miracoloso incontro tra la Madonna e il pastore sordomuto
Focaraccio in onore della Madonna di Pietraquaria

Il culto è legato alla presenza sin dal X secolo del centro medievale di Pietra-Aquaria, in cima al monte Salviano. Qui come attestato dalla bolla di Papa Clemente III del XII secolo vi erano tre piccoli edifici religiosi: San Pietro, San Giovanni e Santa Maria[3]. In quest'ultima chiesa si trovava il quadro raffigurante la Vergine con il Bambinello[4][5].

Statua della Madonna e targa rievocativa dell'incoronazione

Pietraquaria nel medioevo fu un importante feudo indipendente della contea di Albe, come si può dedurre dal catalogo dei Baroni del 1187 e dalla stessa bolla pontificia del XII secolo[6][3]. Il centro fortificato subì nel 1268 la devastazione da parte dell'esercito di Carlo I d'Angiò che in seguito alla vittoria della battaglia di Tagliacozzo volle vendicarsi sui casali i cui abitanti parteggiarono in favore dei ghibellini di Corradino di Svevia[7]. Gli abitanti sparsi sui casali del monte Salviano furono così costretti a scendere a valle e a riunirsi in località Pantano, nella piazza successivamente dedicata a san Bartolomeo presso la contemporanea Avezzano, insieme alle popolazioni di altri villaggi e di Albe, anch'essa depredata dagli angioini.

La tradizione religiosa riporta che l'immagine della Madonna rimase per secoli all'interno della chiesa diroccata del monte Salviano e venne recuperata in seguito ad un incontro miracoloso avvenuto sul monte Salviano tra un giovane pastore sordomuto e la Vergine che determinò la ricostruzione della chiesa.

Stando all'opera Historiae Marsorum di Muzio Febonio nell'anno 1614 ci fu la completa ricostruzione dell'edificio religioso che venne ampliato rispetto alla chiesa originaria[8], così come venne documentato nel successivo atto di notorietà per la incoronazione della Madonna del notaio Pietro Orlandi[9].

L'apparizione Mariana

La tradizione orale ha portato ai giorni nostri l'incontro tra un pastorello sordomuto di Avezzano che stava pascolando il gregge sul Salviano e la Vergine Maria che apparve vestita di bianco. Ella si rivolse a lui con dolci parole, che miracolosamente il sordomuto riuscì ad ascoltare e gli chiese di far ricostruire dagli avezzanesi la sua chiesa. Il pastorello scese di corsa dal monte e raggiunta Avezzano si recò dal parroco, al quale riferì quanto raccomandato dalla Vergine, e cioè di restaurare Santa Maria e di riporre degnamente la sacra immagine sull'altare. La cappella dell'Apparizione situata lungo la via Crucis sul Salviano conserva il calco che la mula della Madonna incise nella pietra con un colpo di zoccolo prima di svanire con la Vergine. La chiesa venne riedificata nel 1614[8][9] e il culto per la Madonna crebbe tra tutti gli abitanti di Avezzano[10].

I miracoli

Grazie elargite dalla Madonna per effetto delle quali l'immagine venne solennemente incoronata nel 1838 dal Capitolo Vaticano:

  • la liberazione dalla siccità nel 27 aprile 1779 dopo processione di penitenza per cui la festa annuale della Madonna venne fissata in detta data (prima la Madonna di Pietraquaria veniva festeggiata nella quarta domenica di maggio). Il 27 aprile del 1779, la popolazione di Avezzano ebbe delle gravi difficoltà a causa di una lunga siccità che causò problemi vari e scarsità di alimenti. Gli abitanti della cittadina pregarono incessantemente la Madonna che portarono in processione dal santuario del monte Salviano a Lei dedicato al centro urbano[11]. All'ingresso del corteo su via Napoli si verificò un miracoloso temporale che ruppe l'aridità, la popolazione poté riprendere a curare le colture con il necessario vigore[12]. Nello stesso anno grazie alle offerte e alle donazioni da parte dei cittadini di Avezzano l'edificio sacro venne ampliato e con esso crebbe la venerazione[13].
  • la liberazione dall'invasione francese nel 1799.
  • la liberazione dal sacco di Avezzano da parte degli stessi francesi per eliminare i briganti che l'avevano occupata nel 1800.
  • la cessazione di acque alluvionanti nel 1836.
  • la liberazione dal colera nel 1837.
  • 27 aprile del 1944, le fortezze volanti degli anglo-americani si levarono in volo per radere al suolo la città, importante snodo ferroviario. Una fitta nube ricoprì quel giorno la città e le forze degli alleati si diressero quindi su Cassino.
  • Presso il Santuario di Pietraquaria, i visitatori possono ammirare circa cento ex voto, esposti nei locali della Confraternita, donati da coloro che nel passato hanno ritenuto di aver ottenuto grazie da Maria Vergine di Pietraquaria[14].

L'icona

Copia di una pagina dell'atto di notorietà rogato nel 1838

Nella piccola chiesa di Santa Maria nel nucleo medievale di Pietra Aquaria si trovava il quadro raffigurante l'immagine della Vergine. Le vicende legate alla battaglia di Tagliacozzo, avvenuta nei piani Palentini tra Carlo I d'Angiò e Corradino di Svevia, portarono alla distruzione del centro montano e costrinsero gli abitanti a riunirsi in località Pantano nella pianura della contemporanea Avezzano. L'immagine della Vergine dopo la distruzione operata dagli angioini rimase miracolosamente intatta tra le mura diroccate della chiesa[15]. Il dipinto su legno originariamente in stile bizantino, opera di un autore ignoto, venne modificato nel primo Risorgimento.

La Madonna è raffigurata in piedi vestita di rosso con un manto ci colore azzurro trapunto di stelle; con il braccio destro sorregge il Bambinello mentre tiene i suoi piedi con il palmo della mano sinistra. Il Bambino appare nudo mentre benedice con le tre dita della mano destra e con l'altra mano tiene dolcemente un lembo del manto materno. In seguito all'incoronazione avvenuta nel 1838 sono stati posti due aurei diademi[16].

L'Incoronazione dell'icona

Il 16 settembre del 1838 avvenne la solenne incoronazione acconsentita dal capitolo vaticano in San Pietro. Nel 1891 dopo ulteriori ampliamenti dell'edificio sacro venne istituita la confraternita di Maria Santissima di Pietraquaria, riconosciuta ufficialmente dalla diocesi dei Marsi[17]. Su un piedistallo, posto sul valico del monte Salviano, poggia la piccola statua in bronzo raffigurante la Madonna; una targa rievocativa dell'incoronazione è stata affissa nel 2013 dalla Pro loco di Avezzano di concerto con la locale confraternita[18].

La Confraternita

Lo stesso argomento in dettaglio: Confraternita di Maria Santissima di Pietraquaria.

La Confraternita Maria SS. di Pietraquaria fu costituita con bolla vescovile l'8 giugno 1891 dal Vescovo dei Marsi Mons. Enrico De Dominicis. La Confraternita di Pietraquaria iniziò la sua attività il 27 settembre 1891 prevedendo ampi spazi per l'evangelizzazione, la formazione, l'impegno di assistenza e di carità al fine di agire in sintonia con gli insegnamenti dettati dal Concilio Vaticano II.

Festa della Madonna di Pietraquaria

Focaraccio nel quartiere della Madonna del Passo
Processione della Madonna di Pietraquaria

La festa patronale si protrae per tre giorni dal 25 al 27 aprile. Il 25 aprile si tiene la tradizionale fiera della Pietraquaria, organizzata dall'assessorato alle attività produttive del comune di Avezzano. Sono centinaia gli espositori e le onlus presenti lungo le strade del centro urbano. Nell'ambito della fiera la Cidec, la confederazione italiana degli esercenti-commercianti, organizza il mercatino dell'antiquariato nella centrale piazza Risorgimento[19].

Il 26 aprile dal 1870 allo scendere della sera vengono accesi in tutti i quartieri della città i cosiddetti "focaracci", fuochi devozionali alla Madonna di Pietraquaria, sul modello dei fuochi di Beltane. Attorno ai grandi falò si eseguono canti popolari e religiosi e piccoli concerti musicali[20]. Una leggenda vuole che la tradizione dei focaracci nacque da una contesa tra la popolazione di Avezzano e quella di Cese su chi meritasse la protezione della Vergine. La Madonna dall'alto del monte Salviano si girò verso la città di Avezzano per guardare i fuochi che vennero accesi dagli avezzanesi per attirare la Sua attenzione[21].

Prima del terremoto del 1915 nel giorno dei festeggiamenti in onore della Madonna si svolgeva la gara del Solco Dritto, in cui i contadini del luogo si sfidavano con l'aratro e i buoi nel tracciare un solco da piazza Torlonia alle pendici del monte Salviano. Una commissione era chiamata a decretare il solco migliore[22].

Nell'ambito delle manifestazioni civili dal 1992 è stata organizzata la Corsa dei Fuochi, una competizione podistica che ha visto la partecipazione di varie squadre rappresentanti i quartieri di Avezzano, in gara per il palio cittadino, e di diverse compagini della Marsica, in gara per il palio del Fucino[23].

I riti religiosi si tengono il 27 aprile, ufficialmente riconosciuto come il giorno festivo patronale di Avezzano. Ogni anno viene portata in processione la statua della Vergine scendendo dalla via crucis del monte Salviano e lungo due percorsi urbani che vengono alternati di anno in anno, a seconda della confraternita che organizza il rito, viene quindi raggiunta la cattedrale di San Bartolomeo[24][25].

Nel mese mariano di maggio permane l'usanza di recarsi all'alba a piedi al santuario della Madonna di Pietraquaria attraverso i sentieri del monte Salviano[26].

Nel 2017 la Madonna di Pietraquaria è stata proclamata protettrice dei podisti della Marsica[27].

Note

  1. ^ Madonna di Pietraquaria, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 17 ottobre 2011. URL consultato il 1º gennaio 2018.
  2. ^ Pagani, 1966, pp. 241-243.
  3. ^ a b Bolla di papa Clemente III, su pereto.info. URL consultato il 7 febbraio 2018.
  4. ^ Santuario della Madonna di Pietraquaria, su diocesidiavezzano.it, Diocesi di Avezzano. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  5. ^ Santa Maria di Pietraquaria, su marianum.it, Marianum. Pontificia Facoltà Teologica. URL consultato il 1º luglio 2016.
  6. ^ Brogi, 1954, p. 20.
  7. ^ Santuario di Maria Santissima di Pietraquaria, su fraticappuccini.it. URL consultato il 1º luglio 2016.
  8. ^ a b Febonio, 1678, lib. III, p. 131.
  9. ^ a b Documenti e deposizioni attestati nell'atto di notorietà rogato dal notaro Pietro Orlandi il 27 giugno 1838
  10. ^ Pagani, 1966, pp. 244-245.
  11. ^ Pagani, 1966, p. 240.
  12. ^ Palmieri, 2006, pp. 181-188.
  13. ^ Pagani, 1966, p. 242.
  14. ^ Brogi, 1954, pp. 29-33.
  15. ^ Santuario Madonna di Pietraquaria, su fraticappuccini.it, Frati minori cappuccini d'Abruzzo. URL consultato il 21 maggio 2017.
  16. ^ Emanuela Ricci, Madonna di Pietraquaria, in Periodico Oasi Betania, 2009.
  17. ^ Pagani, 1966, p. 241.
  18. ^ Pietraquaria, la Pro Loco di Avezzano presenta due eventi, su ilgiornale24.it. URL consultato il 3 maggio 2017.
  19. ^ Magda Tirabassi, Pietraquaria, la fiera, su ilcentro.gelocal.it, Il Centro, 25 aprile 2013. URL consultato il 27 aprile 2018.
  20. ^ La magia dei focaracci illumina la città nella notte più lunga in attesa della grande festa, su marsicalive.it, Marsica Live.
  21. ^ Gianluca Rubeo, Avezzano si prepara alla festa della Madonna di Pietraquaria e ai focaracci, su marsicalive.it, Marsica Live, 25 aprile 2012. URL consultato il 27 aprile 2018.
  22. ^ Giovanbattista Pitoni, Palazzo Torlonia, un pezzo di storia della città, su ilcentro.it, Il Centro, 2 ottobre 2007. URL consultato il 12 aprile 2018.
  23. ^ Pietro Guida, Progetto eco-sostenibile: Corsa dei Fuochi., in Il Centro, 27 aprile 2005.
  24. ^ Carmine Di Censo, Il 27 aprile, su madonnadipietraquaria.org. URL consultato il 27 April 2018.
  25. ^ Tarquinio, 2015, p. 50.
  26. ^ Chiusura del mese mariano, la Confraternita di Pietraquaria dona candele ai fedeli, su marsicalive.it, Marsica Live, 31 maggio 2013. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  27. ^ La Madonna di Pietraquaria protettrice dei podisti, su marsicalive.it, Marsica Live, 14 febbraio 2017. URL consultato il 14 febbraio 2017.

Bibliografia

  • Tommaso Brogi, Il santuario ed il castello di Pietraquaria nella Marsica, Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1954, SBN IT\ICCU\AQ1\0055216.
  • Muzio Febonio, Historiae Marsorum (libri tres), Napoli, Michaelem Monachum, 1678, SBN IT\ICCU\SBLE\003381.
  • Giovanni Pagani, Avezzano e la sua storia, Casamari, Tipografia dell'Abbazia, 1966, SBN IT\ICCU\SBL\0393481.
  • Eliseo Palmieri, Avezzano, un secolo di immagini, Pescara, Paolo de Siena editore, 2006, SBN IT\ICCU\TER\0011256.
  • Gianluca Tarquinio, Canti folkloristici della Marsica: la musica popolare testimone della ripresa culturale post-terremoto, Avezzano, LCL Stampe Litografiche, 2015, SBN IT\ICCU\AQ1\0119105.

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