Vai al contenuto

Anorgasmia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Anorgasmia
Specialitàpsichiatria, psicoterapia, psicologia clinica e ginecologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM302.73 e 302.74
ICD-10F52.3
eMedicine295376 e 295379

L'anorgasmia è l'impossibilità di raggiungere l'orgasmo. Può colpire sia uomini che donne e non va confusa con l'impotenza. Anorgasmia non significa assenza completa di piacere, ma si riferisce soltanto all'orgasmo.

Classificazione

[modifica | modifica wikitesto]

Si parla di anorgasmia primaria se il disturbo è sempre stato presente, fin dall'inizio della vita sessuale del paziente, e secondaria se invece sopravviene in un secondo tempo, dopo un periodo di attività sessuale normale. Ancora, l'anorgasmia è generalizzata se è presente sempre e situazionale se lo è solo in certe occasioni e non in altre.

Manifestazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Frequentemente l'anorgasmia riguarda in modo esclusivo il rapporto sessuale penetrativo mentre è possibile raggiungere l'orgasmo con altre pratiche di sesso non penetrativo, si può in tal caso parlare di anorgasmia coitale. In altri casi la persona non riesce a raggiungere l'orgasmo con il partner ma può indurselo facilmente con l'autoerotismo. È infine diffusa la forma generalizzata in cui l'individuo non riesce in nessun caso a raggiungere l'orgasmo e spesso non lo ha mai raggiunto nella sua vita, quest'ultima condizione è più frequente nella donna. Nei soggetti di sesso maschile questa disfunzione è in genere associata ad eiaculazione ritardata: il fatto che un soggetto anorgasmico possa in alcuni casi avere un'eiaculazione contrasta con la frequente convinzione secondo cui l'eiaculazione coincide necessariamente con orgasmo.

L'anorgasmia può essere indotta da sostanze psicotrope (droghe o farmaci), disturbi fisici, soprattutto a carico dell'apparato genitale, oppure avere un'origine psicologica. Molto raramente l'anorgasmia può avere una causa organica, come traumi del midollo spinale o uso di farmaci. Di gran lunga più frequenti sono le cause psicologiche, come un autocontrollo troppo forte, un'eccessiva attenzione al piacere del partner, forme di spectatoring e di autoosservazione, ansie da prestazione ecc. Una delle motivazioni di ordine psicologico per cui un soggetto può esserne colpito è l'essere stato vittima di violenza sessuale, soprattutto nella prima infanzia: questo tipo di violenza è spesso oggetto di rimozione, ovvero non viene più ricordato a livello cosciente. Se la causa è attestabile ad un episodio di questo genere, è possibile ottenere una remissione dei sintomi tramite un approccio psicoterapico.

Una causa particolare di disfunzione nel raggiungimento dell'orgasmo, definita PSSD (disfunzione sessuale post-SSRI) è stata individuata nell'uso di SSRI, ovvero antidepressivi che agiscono sul reuptake della serotonina. Questa disfunzione, che inibisce o rende difficile l'orgasmo, inizia già durante il trattamento, e perdura per un periodo variabile (generalmente regredisce in tempi brevi ma sono descritti centinaia di casi persistenti per anni[1]) dopo la sospensione dello stesso.

Il termine popolare riferito all'anorgasmia femminile è frigidità: questo termine porta però con sé connotazioni negative che invece il termine anorgasmia non contempla; inoltre il termine frigidità indica, in modo più generico, la difficoltà di abbandonarsi al piacere sessuale, mentre l'anorgasmia si riferisce esclusivamente all'impossibilità di raggiungere l'orgasmo. La frigidità vera e propria può insorgere nel tempo, come conseguenza di una prolungata anorgasmia; nell'uomo, simmetricamente, può manifestarsi una impotenza secondaria, o reattiva.

Secondo uno studio americano del 1999, il 44% delle donne statunitensi avrebbe problemi a raggiungere l'orgasmo. Alcuni ricercatori hanno quindi sollevato un interrogativo provocatorio: se quasi la metà delle donna non lo prova, l'anorgasmia è da considerarsi una malattia? Affrontare il tema delicato dell'anorgasmia o della difficoltà in generale a provare piacere sessuale da parte della donna, non è facile. Leggendo i tanti commenti a dei servizi giornalistici riguardanti questo argomento, ci si rende conto di quanti scudi si levano a prescindere. Lo scopo di questo paragrafo non è comunque quello di chiarire i tanti lati oscuri di questo argomento, quanto quello di approfondire l'ipotesi di un coinvolgimento del meccanismo di controllo nel dinamisco più ampio e complesso del piacere orgasmico femminile[2].

Molte ragazze, durante un visita ginecologica, raccontano di non aver mai provato un orgasmo. Però non esistono esami specifici per determinarne la causa e molti ritengono che sia una questione psicologica. Il termine anorgasmia indica la mancaza di una risposta orgasmica, pur in presenza di una adeguata stimolazione sessuale, nella fase del desiderio e dell'eccitazione. Raggiungere l'apice del piacere sessuale non è sempre possibile, per diverse ragioni e le cause sono molteplici.

In un saggio di G. Zwang del 1978, l'anorgasmia viene distinta in due tipologie:

  • anorgasmia totale permanente: con questa forma si intende l'impossibilità di raggiungere l'orgasmo tramite manovre fisiologiche deliberate, quale che sia la zona erogena sollecitata dal partner o dalla donna stessa. Così definita, l'affezione sembra rara, dal momento che molte donne dichiarate anorgasmiche, affermano di ignorare la sperimentazione autoerotica;
  • anorgasmia capricciosa: questa è una sindrome assai più frequente come nell'uomo ad erezioni capricciosa, la reazione sessuale può risultare perturbata in funzione delle circostanze, del partner, o di altre variabili. Questa sindrome è caratteristica comune della donna che non ha mai provato un orgasmo, è una donna orgasmica in situazione tranquille ma anorgasmica in circostanze che le facciano provare ansia, anche se solo vagamente. Questa donna può ottenere dunque l'orgasmo con la masturbazione quando è da sola ma non quando è in compagnia del partner. Oppure può avere orgasmi col marito col quale si sente assolutamente sicura, ma può essere anorgasmica con l'amante che idealizza e di cui teme l'abbandono. Certe donne occasionalmente anorgasmiche possono raggiungere l'orgasmo dopo un periodo di stimolazione prolungata e intensa. Alcune arrivano all'orgasmo soltanto con l'utilizzo di un vibratore e con la stimolazione orale (H. S. Kaplan, 1976).
  1. ^ (EN) Antonei Csoka, Audrey Bahrick e Olli-Pekka Mehtonen, Persistent Sexual Dysfunction after Discontinuation of Selective Serotonin Reuptake Inhibitors, in The Journal of Sexual Medicine, vol. 5, n. 1, 1º gennaio 2008, pp. 227-233, DOI:10.1111/j.1743-6109.2007.00630.x. URL consultato il 2 gennaio 2017.
  2. ^ Emozioni, comportamento e controllo del dott. Bitetti A., su antoniobitetti.com, IEB Editore. URL consultato l'11 aprile 2025.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh85005454 · J9U (ENHE987007295604505171