Aliens - Scontro finale
Aliens - Scontro finale (Aliens) è un film del 1986 diretto da James Cameron. È il sequel di Alien del 1979, diretto da Ridley Scott. Nonostante il sottotitolo in italiano sia Scontro finale ha avuto altri due seguiti, Alien³ (1992) e Alien - La clonazione (1997).
Per l'home video il film è stato anche distribuito col titolo Aliens.
Indice
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Anno 2179. Dopo 57 anni di ipersonno nella navetta di salvataggio, Ellen Ripley viene soccorsa dalla squadra di recupero della stazione spaziale di Gateway. Il ritorno sulla Terra di Ripley si rivela tutt'altro che eroico: la compagnia Weyland-Yutani la sottopone a un esame per aver provocato intenzionalmente la distruzione della loro astronave commerciale da trasporto Nostromo e sono scettici sull'esistenza del mostro alieno che avrebbe sterminato l'equipaggio, quindi le viene sospesa la licenza di sottoufficiale di volo. Ripley viene anche a sapere che durante la sua assenza, il planetoide sul quale erano atterrati (ora LV-426) è stato terraformato e colonizzato dalla Compagnia.
Quando i contatti con la colonia Hadleys Hope su LV-426 vengono improvvisamente interrotti, il tenente dei marines coloniali Gorman e Carter J. Burke, un uomo di facciata della Weyland-Yutani, chiedono a Ripley di unirsi alla squadra di soccorso come consulente. Ripley inizialmente rifiuta ma a seguito degli incubi sull'alieno assassino, decide di unirsi al gruppo per tornare su LV-426, dopo essersi anche sincerata da Burke di non avere interesse a portare la specie aliena sulla Terra. Ripley s'imbarca sull'astronave da battaglia USS Sulaco e conosce i marines coloniali, tra i quali spiccano il rude sergente Apone, il taciturno caporale Hicks, l'isterico soldato Hudson, la mascolina soldatessa Vasquez e il freddo soldato Drake. Ad accompagnarli vi è anche l'androide Bishop, verso il quale è inizialmente ostile per via della brutta esperienza che ha avuto con Ash a bordo del Nostromo.
Una volta raggiunto LV-426, i marines si preparano ad affrontare l'alieno (denominato Xenomorfo) e raggiungono Hadleys Hope su una navetta da sbarco, trovando l'insediamento umano deserto. Entrati nelle strutture interne, una squadra trova segni di esplosioni e combattimenti ma nessun corpo. Nel laboratorio scientifico della colonia si trovano due esemplari conservati di Stringifaccia[2]. Poco dopo incontrano la dolce Newt, una bambina sopravvissuta della colonia ma in stato di totale shock. Rimanendo strettamente a contatto con gli Xenomorfi è riuscita ad imparare il loro modo di cacciare riuscendo a sfuggirgli senza farsi trovare. Benché Ripley consoli Newt che sono arrivati dei rinforzi per sterminare gli alieni, la bambina ammette che non servirà a nulla. Rilevando i segnali emanati dai trasmettitori contenuti nei loro corpi, il gruppo scopre che i coloni si trovano sotto il reattore termonucleare della stazione di trasformazione atmosferica dell'impianto.
Arrivati al reattore, i marines ricevono l'ordine di non usare i fucili ad impulsi per non rischiare l'esplosione; le munizioni vengono ritirate a tutti, ma due di loro conservano caricatori nascosti. Addentratisi ulteriormente i marines rinvengono una rete di caverne, e trovano i coloni intrappolati in bozzoli. Uno di questi è ancora cosciente ma improvvisamente viene preso da convulsione e il gruppo assiste alla nascita di un piccolo alieno che viene ucciso col lanciafiamme, ma così facendo viene richiamata l'attenzione degli Xenomorfi adulti che circondano il gruppo e massacrano la maggior parte dei soldati. Gorman, preso dal panico, viene sostituito da Ripley che prende la guida del mezzo blindato per soccorrere i marine, dei quali riescono a salvarsi solo Hudson, Hicks e Vasquez.
Con Gorman ferito gravemente alla testa, Ripley suggerisce di tornare sulla Sulaco e distruggere completamente il sito nuclearizzandolo dall'atmosfera. Burke si oppone alla distruzione per il valore in denaro della colonia, ma Hicks, ora al comando poiché più alto in grado, approva il piano di Ripley e chiama la navetta da sbarco per essere recuperati. Tuttavia uno Xenomorfo si infiltra a bordo uccidendo i piloti Ferro e Spunkmeyer e causando la distruzione del velivolo che finisce per schiantarsi danneggiando il reattore della colonia, che finirà per esplodere nel giro di poche ore distruggendo qualsiasi cosa nel raggio di trenta chilometri.
Rimasti senza veicolo per abbandonare il pianeta, Newt avverte di rientrare alla base al più presto in quanto sta per farsi notte. Avendo osservato gli Xenomorfi da vicino scopre che essi si manifestano più spesso quando non c'è la luce. Il gruppo ritorna così alla base e si organizza: mentre Ripley e gli altri si barricano nell'edificio principale, Bishop, scelto in quanto androide, si reca nella torre di trasmissione per riallineare la parabolica della base alla Sulaco e chiamare così la seconda navetta a bordo, pilotandola manualmente a distanza. Iniziano presto le tensioni: Ripley scopre dal giornale della colonia che Burke aveva inviato dei coloni per esplorare il relitto alieno con le uova senza averli avvertiti del pericolo. Burke rivela anche l'intenzione di portare con sé i due Stringifaccia conservati e consegnarli alla Weyland-Yutani per essere sviluppati come armi biologiche, non rispettando la promessa fatta a Ripley, che lo minaccia e promette di denunciarlo una volta rientrati.
Ripley si concede di riposare insieme a Newt nel laboratorio, ma svegliandosi si rende conto di non poter uscire e che i due Stringifaccia sono liberi e tentano di attaccarsi a loro. Tuttavia Ripley riesce a salvare se stessa e Newt attivando l'allarme incendio che attira il resto della squadra, mentre i due parassiti vengono eliminati da Hudson e Vasquez. Ripley accusa Burke di essere il responsabile dell'episodio per impregnare lei e Newt in modo da condurre gli embrioni alieni sulla Terra superando la quarantena, e uccidendo i testimoni sabotando le loro capsule di ipersonno durante il viaggio di ritorno. Prima che i furiosi marines possano punire Burke, gli Xenomorfi staccano l'energia e irrompono nel rifugio. Nella battaglia che segue, Hudson viene trascinato via dagli Xenomorfi e Burke scappa nel passaggio lasciato come via di fuga finale, bloccando la porta. Sfortunatamente per lui, alle sue spalle appare uno degli alieni che lo assale.
Il gruppo opta per la fuga attraverso i condotti di ventilazione che Newt conosce bene, nella speranza di arrivare all'esterno per raggiungere Bishop. Mentre fuggono, Vasquez viene ferita gravemente ad una gamba dal sangue acido degli alieni. Gorman torna indietro nel tentativo di salvarla, ma vengono raggiunti senza possibilità di scampo. Insieme a Vasquez, l'uomo si fa saltare in aria con una granata. Più avanti nel tunnel, Ripley, Hicks e Newt riescono a raggiungere l'uscita, ma la ragazzina cade in una botola, finendo nel livello sottostante allagato. Prima che Ripley riesca a raggiungerla per salvarla, Newt viene catturata da un alieno.
Ripley aiuta Hicks, rimasto ferito dal sangue acido degli alieni, a raggiungere la navetta da sbarco che Bishop è riuscito a richiamare, quindi si arma pesantemente e si avventura nelle gallerie per salvare Newt. Riesce a trovare Newt imbozzolata come gli altri coloni e la libera. Nella fuga si ritrovano nella sala della "Regina", dove questa depone uova. Circondate dagli alieni, Ripley minaccia di usare il lanciafiamme sulle uova se gli alieni attaccheranno. Appena la Regina fa allontanare gli Xenomorfi di guardia, Ripley distrugge ugualmente la covata bruciandola quando si apre un uovo, prima di scappare con Newt. La Regina si infuria e, staccandosi dal proprio condotto ovopositore insegue le due fuggitive. Ripley e Newt raggiungono la navetta in tempo e Bishop porta i sopravvissuti in salvo mentre il nido e la colonia vengono spazzati via dall'esplosione del reattore.
Una volta tornati sulla Sulaco, Ripley si congratula con Bishop per l'ottimo lavoro svolto, ma l'androide viene inaspettatamente trafitto e sventrato dalla Regina, riuscita a giungere a bordo della Sulaco aggrappandosi alla navetta. Ripley interviene con un esoscheletro elevatore da carico e al termine di un agguerrito scontro riesce a espellere l'alieno nello spazio, mentre Bishop, ormai ridotto alla sola parte superiore del corpo, salva Newt evitandole di finire nello spazio. Eliminata la minaccia, Ripley può finalmente ibernarsi con Newt, Hicks e Bishop danneggiato e intraprendere il viaggio per la Terra.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Inizialmente oltre cinquecento attori bambini vennero esaminati per la parte di Newt. La maggior parte di essi avevano però recitato in spot pubblicitari ed erano quindi abituati a sorridere dopo aver pronunciato le proprie battute. Infuriato dalla cosa (che contrastava con il personaggio di una ragazzina traumatizzata) Cameron scelse infine una bambina senza precedente esperienza recitativa, figlia di un ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti distaccato vicino al luogo delle riprese, il suo nome è Carrie Henn.
Il regista curò particolarmente la preparazione e l'immedesimazione nei personaggi degli attori destinati a interpretare i marines spaziali. Tutti loro (persino quelli che nel film hanno ruoli secondari e non pronunciano battute) furono sottoposti a un intenso ciclo di addestramento per affinarne lo spirito di corpo e ricevettero la raccomandazione di leggere il romanzo di fantascienza militare Fanteria dello spazio. Per la stessa ragione fu intensamente curata la realizzazione di accessori, armamenti ed equipaggiamento per i marines: i loro fucili a impulsi vennero realizzati unendo parti di mitra Thompson, e di fucili Franchi SPAS-12 e Remington 870, le smart gun (usate inizialmente da Vasquez e Drake) erano invece basate su mitragliatrici tedesche MG 42 modificate e installate su supporti da steadicam[3].
La fotografia della figlia di Ripley, mostrata in una delle scene tagliate, è in realtà quella di Elizabeth Inglis, madre di Sigourney Weaver.
Effetti speciali[modifica | modifica wikitesto]
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Oltre sedici marionettisti ed effettisti furono necessari per muovere ed operare la colossale regina aliena (alta 420 cm), realizzata dalla compagnia di Stan Winston; di tutti questi, due si trovavano direttamente all'interno di essa. A detta di Cameron uno dei problemi del primo film, Alien di Scott, era che nelle scene finali si capiva chiaramente che il mostro era solamente una persona in costume, sminuendo così l'effetto ricercato durante il film; tale questione fu risolta tramite il montaggio, con abbondanza di primi piani e particolari dell'alieno. Allora per il suo film Cameron decise di far muovere gli alieni di Aliens come una persona non avrebbe mai potuto fare, e in Aliens tali caratteristiche sono evidenti. La scena di Bishop che fa il gioco con il coltello tra le dita di Hudson è stata girata lentamente e poi velocizzata, si può infatti vedere che gli altri personaggi si muovono a una velocità insolita durante la scena.
Creature presenti nel film[modifica | modifica wikitesto]
Promozione[modifica | modifica wikitesto]
«Questa volta è guerra.» |
(Tagline del film) |
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Incassi[modifica | modifica wikitesto]
Il film, uscito nell'inverno del 1986, ha incassato in USA 85.160.248$ e nel resto del mondo 98.156.207$ per un totale di 183.316.455$[4].
Critica[modifica | modifica wikitesto]
Il film fu accolto molto positivamente da parte della critica. Sul sito Rotten Tomatoes detiene un 98% di gradimento basato su 65 recensioni professionali, con un voto medio di 9/10.[5] Su Metacritic ha un punteggio del 86 su 100, basato sul parere di 10 critici.[6]
Nel 2014, Empire lo inserì al quindicesimo posto nella sua lista dei 100 film più grandi di tutti i tempi.
L'edizione "director's cut"[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1992, la 20th Century Fox mette in commercio la VHS e il laserdisc "Aliens - Edizione Speciale" dove, per la prima volta, i 17 minuti di scene inedite che furono eliminate durante il montaggio sono, adesso, integrati. Nel 2000 questa edizione è stata pubblicata anche in DVD. Le sequenze inedite non sono doppiate e sono corredate dai sottotitoli in italiano. Furono eliminate, secondo quanto affermato da James Cameron, sia per ridurre la durata del film, sia per enfatizzare la suspense e i misteri della storia. Infatti, in particolare le scene iniziali, svelavano subito alcuni elementi sostanziali della trama. In tutto sono ben 16 scene eliminate in questa versione.
I cofanetti "Alien Collection" e "Quadrilogia"[modifica | modifica wikitesto]
La versione Director's Cut è presente sia nel cofanetto Alien Collection - Edizione Speciale 20mo Anniversario (i 4 film su DVD, più un DVD documentario), sia nel cofanetto quadrilogia (9 DVD, due per ciascun film e uno di contenuti inediti). Nel primo cofanetto, l'edizione speciale è in italiano con le scene inedite in inglese sottotitolate. Invece, nel secondo cofanetto, il film integrale è solo in inglese con eventuali sottotitoli. Inoltre, questa versione è anticipata da una breve introduzione di James Cameron.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1987 - Premio Oscar
- Miglior montaggio sonoro a Don Sharpe
- Migliori effetti speciali a Robert Skotak, Stan Winston, John Richardson e Suzanne M. Benson
- Nomination Miglior attrice protagonista a Sigourney Weaver
- Nomination Migliore scenografia a Peter Lamont e Crispian Sallis
- Nomination Miglior montaggio a Ray Lovejoy
- Nomination Miglior sonoro a Graham V. Hartstone, Nicolas Le Messurier, Michael A. Carter e Roy Charman
- Nomination Miglior colonna sonora a James Horner
- 1987 - Golden Globe
- Nomination Miglior attrice in un film drammatico a Sigourney Weaver
- 1987 - Premio BAFTA
- Migliori effetti speciali a Robert Skotak, John Richardson, Stan Winston e Dennis Skotak
- Nomination Migliore scenografia a Peter Lamont e Crispian Sallis
- Nomination Miglior trucco a Peter Robb-King
- Nomination Miglior sonoro a Graham V. Hartstone, Don Sharpe e Roy Charman
- 1987 - Saturn Award
- Miglior film di fantascienza
- Miglior regia a James Cameron
- Miglior attrice protagonista a Sigourney Weaver
- Miglior attore non protagonista a Bill Paxton
- Miglior attrice non protagonista a Jenette Goldstein
- Miglior attrice emergente a Carrie Henn
- Migliore sceneggiatura a James Cameron
- Migliori effetti speciali a Robert Skotak, Stan Winston e Dennis Skotak
- Nomination Miglior attore protagonista a Michael Biehn
- Nomination Migliori costumi a Emma Porteus
- Nomination Miglior trucco a Peter Robb-King
- 1987 - Awards of the Japanese Academy
- Nomination Miglior film straniero
- 1987 - Premio Hugo
- 1987 - ASCAP Award
- Top Box Office Films a James Horner
- 1987 - Artios Award
- Nomination Miglior casting per un film drammatico a Mike Fenton, Jane Feinberg e Judy Taylor
- 1987 - Golden Reel Award
- Miglior montaggio sonoro in un film straniero
- 1987 - Young Artist Award
- Nomination Miglior attrice giovane in un film commedia/drammatico/fantasy a Carrie Henn
- 1987 - Kinema Junpo Awards
- Readers' Choice Award al miglior film straniero a James Cameron
- 2017 - Online Film & Television Association
- Miglior film
Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Prima dell'uscita del cofanetto "Quadrilogia", è stata diffusa una informazione errata della durata del film. Infatti, quasi tutti i canali di vendita del DVD riportano la durata di 150 minuti per l'edizione cinematografica e 154 minuti per l'edizione speciale. Invece, come correttamente riportato sia nel DVD "Edizione Speciale", sia nell'opuscolo interno del cofanetto "Quadrilogia", il film ha una durata di 131 minuti e di 148 minuti nell'edizione integrale.
- ^ I termini "Facehugger" e "Chestburster" derivano dai libri The Book of Alien e HR Giger's Alien, entrambi pubblicati nell'anno della distribuzione del primo Alien, per poi essere usati frequentemente dagli attori e gli artisti dei film seguenti. I termini "Stringifaccia" e "Spaccapetto" vengono usati nel manuale della edizione italiana del videogioco Alien Resurrection.
- ^ Aliens, cinema.wikia.com. URL consultato il 3 aprile 2014.
- ^ Box office for Aliens-Scontro finale, imdb.com. URL consultato il 3 aprile 2014.
- ^ https://www.rottentomatoes.com/m/1000617_aliens
- ^ http://www.metacritic.com/movie/aliens
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Aliens - Scontro finale
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aliens - Scontro finale
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su fox.co.uk.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Aliens - Scontro finale, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Aliens - Scontro finale, su FilmAffinity.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su Metacritic, CBS Interactive Inc.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su Box Office Mojo.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Aliens - Scontro finale, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.
- (DE, EN) Aliens - Scontro finale, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 177052466 · LCCN (EN) n87152901 · GND (DE) 1152293362 · WorldCat Identities (EN) n87-152901 |
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