Pietro Nachini

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Pietro Nachini (in croato Petar Nakić, noto anche con i cognomi di Nacchini, Nachich, Nachik, Nakik e Nanchini; Bulić, febbraio 1694Conegliano, 16 aprile 1769) è stato un organaro italiano della Repubblica di Venezia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Venne alla luce a Bulić, un piccolo villaggio dell'entroterra dalmata tra Zara e Sebenico che allora era parte della Repubblica di Venezia e oggi della Croazia, da Juraj (Giorgio) e Doroteja (Dorotea). Non si conosce la precisa data di nascita, ma si conserva l'atto di battesimo datato 21 febbraio 1694. La famiglia si fregiava del titolo comitale, concesso ai suoi antenati dalla Repubblica di Venezia per meriti militari[1].

Indirizzato alla carriera ecclesiastica, il 4 novembre 1712 entrò nel convento francescano di San Lorenzo a Sebenico e pronunciò i voti il 1º aprile successivo, assumendo il nome di Pavao (Paolo). Durante gli anni del noviziato, trascorsi tra Sebenico e il monastero di Visovac, si cimentò nella filosofia, quindi fu mandato nel monastero veneziano di San Francesco della Vigna per studiare teologia[1]. Nella città lagunare studiò anche organaria sotto Giovanni Battista Piaggia.

Grazie alla sua attività e maestria nella lavorazione, riuscì a diventare nella sua epoca il principale costruttore d'organi a Venezia, in Istria e in Dalmazia e nei territori circostanti. Nel 1729, per un breve periodo collaborò anche con altri organari veneziani, Pierantoni e Giacinto Pescetti, padre del compositore Giovanni Battista Pescetti.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Nacchini costruì circa 500 organi. Tra i suoi allievi si ricordano Francesco Dacci, Gaetano Callido, generalmente considerato il suo erede nell'arte organaria, e Franz Xaver Chrismann, il quale unì le caratteristiche dell'organo italiano di Nachini con un nuovo e particolare tipo d'organo austriaco.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Nacchini fu il fondatore della cosiddetta scuola organaria veneta del Settecento, la quale trovò successivamente in Callido il maggior esponente. Egli abbandonò nella pratica organaria l'empirismo usuale fino a quel momento e decise di applicare a tale arte le leggi della matematica, dell'acustica e della meccanica, scienze che aveva avuto modo di apprendere durante i suoi anni di studio giovanili. Apportò diverse innovazioni, come la semplificazione del sistema meccanico di trasmissione, e introdusse nei suoi strumenti il tiratutti a manovella, una manopola che serve a inserire contemporaneamente tutti i registri, sicuramente una delle sue più celebri invenzioni. Inoltre nella scuola del Nachini venne stilizzato l'organo barocco gaspariniano (ossia della scuola di Eugenio Gasparini), modello precedentemente in voga in terra veneta, e vennero contemporaneamente recuperati i canoni dell'organo rinascimentale classico.

Elenco (parziale) degli organi realizzati da Pietro Nachini[modifica | modifica wikitesto]

Opus N° Collocazione Anno di costruzione Ricostruzioni e restauri Note
// Chiesa di Santa Maria Assunta, Farra d'Isonzo (GO) 1720-4 di dubbia attribuzione, distrutto nel 1915 da un bombardamento austriaco
// Chiesa del Carmine, Lugo di Romagna (RA) 1722 Mischiati 1968, pp. 6, 20-21
// Parrocchiale, Cologna Veneta (VR) 1729 Inaugura in gennaio l'organo del Bonatti
// Parrocchia di S. Giovanni in Bragora, Venezia 1729
// Chiesa di S. Antonio di Castello, Venezia 1729
// Parrocchiale di Lesina (Hvar) in Dalmazia 1729
// Trecino (?) 1729 Località non identificata
// Santuario del B. Sante, Mombaroccio (PS) 1731
// Chiesa di S. Maria Gloriosa dei Frari, Venezia 1732 Organo di sinistra[2]
// Chiesa di S. Francesco della Vigna, Venezia 1732
// Basilica di S. Giustina, Padova 1735 Organo in cornu Evangelii
// Basilica di S. Giustina, Padova 1737 Organo in cornu Epistolae
// Chiesa di San Martino (Venezia) 1737 ricostruito da Gaetano Callido, 1799; restaurato nel 1983-84 da Franz Zanin strumento doppio, 2 tastiere da 59 tasti ciascuna, pedaliera con 20 pedali
// Chiesa di San Giorgio (San Giorgio al Tagliamento di San Michele al Tagliamento) (VE) 1737 circa
48 Chiesa conventuale di S. Antonio Abate, San Leo (RN), località Montemaggio 1737 Ferrante 1994, p. 189; op. 45, 1738, secondo Lunelli
45 Chiesa dei SS. Apostoli, Venezia 1738
47 Chiesa dei Francescani, Rastozza in Dalmazia 1738
// Duomo Abbaziale di S. Tecla, Este (PD) 1739
// Basilica del Santo, Padova 1740
// Chiesa di S. Maria e S. Nicolò, Perzagno (Prčanj) in Montenegro 1740
// Chiesa dei Francescani, Perzagno (Prčanj) in Montenegro 1740
56 Chiesa Conventuale di San Francesco (Montecarotto) (AN), Diocesi di Jesi 1740 Restauro fratelli Ruffatti, 1996-7
57 Chiesa di S. Maria del Rosario, vulgo dei Gesuati, Venezia 1740
66 Parrocchiale di S. Giacomo Maggiore, Marrara (FE) 1741
80 Chiesa di San Cassiano (Venezia) 1742 restaurato nel 2002-04 2 tastiere da 64 tasti, pedaliera con 20 pedali
// Chiesa di San Rocco (Venezia) 1743 restaurato nel 1959
84 Parrocchiale, Lusevera (UD) 1743 Non più esistente; trasferito dal Duomo di Cormons
// Chiesa di S. Francesco, Makarska (Croazia) 1743
98 Chiesa di San Servolo (Venezia) 1745 restaurato nel 1989
100 Cattedrale di Santa Maria Maggiore (Udine) 1745 organo in cornu Epistolae
// Parrocchiale di S. Marco, Caerano San Marco (TV) 1745
// Collegiata di S. Giorgio Martire, Pirano in Istria 1745
// Chiesa di San Giorgio (Pirano) 1746 ancora esistente e funzionante
// Chiesa di San Marco (Caerano di San Marco) (TV) 1746 restaurato nel 1979 da Franz Zanin
// Chiesa di San Lorenzo del Pasenatico 1746?
// Chiesa di Sant'Ignazio (Gorizia) 1747 restaurato agli inizi del XIX secolo da De Corte distrutto durante la Prima Guerra Mondiale
// Cattedrale di S. Cristoforo, Urbania (PS) 1747
133 Chiesa di San Giovanni Elemosinario (Venezia) 1749
137 Concattedrale di San Marco (Pordenone) 1749 restaurato nel 2004 da Gustavo Zanin
// Duomo di Aquileia (UD) 1749 collocato nel 1811 da Francesco Comelli, ampliato nel 1840 da Giovan Battista De Lorenzi, restaurato nel 1977 da Alfredo Piccinelli originariamente costruito nella Chiesa del Rosario, successivamente demolita
150 Chiesa monastica di S. Lorenzo, Belforte del Chienti (MC) 1749 Proveniente da Osimo; Ferrante 1994, p. 189
// Duomo di San Vito al Tagliamento (PN) 1749
// Santuario della Madonna, Cordovado (PN) 1749
// Basilica di S. Marco, Venezia 1749 Perizia sugli organi esistenti
// Ex chiesa conventuale di S. Francesco, Civitanova Marche Alta (MC) 1750 circa Ferrante 1994, p. 190
// Chiesa di S. Giorgio Maggiore (abbazia Benedettina), Venezia 1750
158 Chiesa di San Vitale, Muzzana del Turgnano (UD) 1750 restaurato nel 1971 tastiera con 45 tasti, pedaliera con 17 pedali; originariamente collocato nella Chiesa di Santa Maria di Udine
159 Chiesa di Santa Croce (Treviso) 1750 Si tratta del più antico organo meccanico della città ed è tuttora perfettamente funzionante[3].
160 Chiesa dell'Ospedaletto (Venezia) 1751 restaurato nel 1983 tastiera con 45 tasti, pedaliera con 17 pedali
// Parrocchiale di S. Stefano, Venezia 1752
174 Chiesa di Madrisio di Fagagna (UD) 1752 prodotto in collaborazione con Francesco Dacci
// Chiesa della Pieve, Neresine (Nerezine) in Dalmazia 1752 in collaborazione con Francesco Dacci
// Ex chiesa conventuale di S. Francesco, Montelupone (MC) 1753 Ferrante 1994, pp. 189–190
// Chiesa di S. Girolamo, Zidinama in Dalmazia 1753
249 Chiesa di S. Maria delle Benedettine, Zara (Zadar) in Dalmazia
// Chiesa di San Nicola da Tolentino (Venezia) 1754
277 Basilica di San Pietro di Castello (Venezia) 1754 restaurato nel 1970-82
// Chiesa di S. Simeone, Zara (Zadar) in Dalmazia 1756
// Parrocchiale, Monfalcone (GO) 1756
305 Chiesa di S. Filippo Neri, Spalato (Split) in Dalmazia 1756
326 Chiesa di S. Maria Maddalena, Senigallia (AN) 1757
328 Chiesa di Santissima Maria della Misericordia (Sant'Elpidio a Mare) (AP) 1757
// Chiesa di San Giovanni Battista (Latisana) (UD) 1758
// Chiesa Parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano, Lunano (PU), proveniente da S. Francesco di Fano (PU) 1765 circa restaurato nel 1997 Organo di 12' - attualmente perfettamente funzionante
// Chiesa di Santa Maria della Pietà (Venezia) 1759 prodotto in collaborazione con Francesco Dacci
// Basilica Eufrasiana (Parenzo) 1759 prodotto in collaborazione con Francesco Dacci
// Chiesa di Pozzo di Codroipo (UD) 1759 restaurato nel 1989 da Gustavo Zanin proveniente da S. Spirito di Udine
// Duomo, Recanati (MC) 1760
// Chiesa di San Martino (Tolmezzo) (UD) 1762
// Chiesa Abbaziale di San Gallo (Moggio Udinese) (UD) ?
// Parrocchiale di S. Nicolò, Perarolo di Cadore (BL) 1765-68 circa in collaborazione con Francesco Dacci
// Parrocchiale di S. Bartolomeo Apostolo, Grizzo (PN) metà '700

Chiesa di Santa Croce a Treviso, anno 1750, organo meccanico, il più antico a Treviso, di Pietro Nacchini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Maurizio Tarrini, Pietro Nacchini, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 77, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012. URL consultato il 27 marzo 2015.
  2. ^ attualmente, per lo più, attribuito a Giovan Battista Piaggia; v., p. es.: L'Italia / Venezia, Milano, Touring Editore, 2005, pag. 369. Già Sandro dalla Libera - in L'arte degli organi a Venezia, Venezia-Roma, Fondazione Giorgio Cini-Istituto per la Collaborazione Culturale, 1962, pag. 138 - si esprimeva dubitativamente circa l'attribuzione al Nachini.
  3. ^ Informazioni sulla Chiesa di S. Croce Archiviato il 14 novembre 2010 in Internet Archive. dal sito della Fondazione Cassamarca.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Trassunto dei titoli di benemerenza e dei serviggi prestati in guerra ed in pace dalla Famiglia Nachich… alla sudditanza della Serenissima Repubblica, Venezia, s. n.t., 1795 (Venezia, Biblioteca civica Correr, provenienza Cicogna 324, coll. op. 686.54).
  • Simeone Gliubich, Dizionario biografico degli uomini illustri della Dalmazia, Vienna-Zara 1856 (rist. anast., Bologna, Forni, 1974), p. 222.
  • Petar Kolendić, Mesto i godina rodjenja don Petra Nakića [Luogo e anno di nascita di don Pietro Nakić], in «Prilozi za književnost, jesik, istoriju i folklor», Beograd, I (1921), pp. 34–35.
  • Renato Lunelli, Contributi dalmatini e sloveni alla rinascita e alla diffusione dell'arte organaria veneziana settecentesca, in «Archivio Veneto», s. 6a, XXX (1942), pp. 194–213.
  • Sandro Dalla Libera: L'arte degli organi a Venezia, Venezia, 1962.
  • Vanni Giacobbi – Oscar Mischiati, Gli antichi organi del Cadore, in «L'Organo», III (1962), pp. 3–58: 28-29.
  • Antonio Garbelotto, Pietro Nachini organaro veneto, Bologna, A.M. I.S., 1993.
  • Mauro Ferrante, Organari veneti nelle Marche dal XV al XIX secolo, in «Quaderni Musicali Marchigiani», 1 (1994), pp. 173–201.
  • Loris Stella, L'organo di Pietro Nacchini della Pieve di San Giorgio al Tagliamento, ed. Parrocchia di San Giorgio al Tagliamento, 1995.
  • Lorenzo Nassimbeni, Nuovi documenti sulla presenza dell'organaro don Pietro Nachini in Friuli, in «Metodi e Ricerche», n.s., XIV (1995), n. 2, pp. 71–85.
  • Lorenzo Nassimbeni, Gli ultimi anni di vita dell'organaro Pietro Nachini e il suo testamento, in «L'Organo», XXXI (1997), pp. 149–63.
  • Guy Oldham - Umberto Pineschi, Nacchini, Pietro in New Grove Dictionary of Music and Musicians.
  • Emin Armano, Don Petar Nakić (Pietro Nacchini) utemeljitelj mletačko-dalmatinske graditeljske škole orgulja, Bulić 1998 (Biblioteka "Ravnokotarski Cvit", Knjiga broj 5). ISBN 953-96517-0-4
  • Lorenzo Nassimbeni, L'organaro don Pietro Nachini e la villa Cabassi: una presenza musicale, in Corno di Rosazzo: la sua storia, la sua gente, a cura di Maria Visintini, Cividale del Friuli, Alea, 2007, pp. 578–595.

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