Olio Collina di Brindisi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Collina di Brindisi
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
Dettagli
Categoriacondimento
RiconoscimentoD.O.P.
SettoreOlio di oliva
ProvvedimentoReg. CE n.1263/96 (GUCE L. 163/96 del 02.07.1996)

L'olio Collina di Brindisi è un olio di oliva a Denominazione di origine protetta,[1] da cui prende il nome l'omonima strada dell'olio: si tratta di un tracciato enogastronomico in provincia di Brindisi che attraversa i comuni di Ceglie Messapica, Carovigno, Cisternino, Fasano, Ostuni, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'olivo è presente nel brindisino da tempi antichi, come testimoniano alcuni oliveti secolari a Fasano e Ostuni, perfettamente integrati nel paesaggio di questa provincia.

La varietà più comune nel territorio, comunemente detta Ogliarola o Chiarita, risale al tempo dei Romani e deve la sua diffusione all'alta resa in olio estraibile e all'elevata rusticità.

L'olio Collina di Brindisi ha un gusto tale da accompagnare qualsiasi pietanza, dalle carni ai piatti di pesce, alle verdure ed è persino adatto nelle preparazioni di pasticceria.

L'etichettatura del Collina di Brindisi Dop. In etichetta figura il nome della Denominazione di origine protetta 'Collina di Brindisi' e l'annata di produzione delle olive da cui l'olio è ottenuto.

Olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà di olivo Ogliarola (per almeno il 70%), Cellina, Nardò, Coratina, Frantoio, Leccino e Picholine.

L'olio Colline di Brindisi presenta un'acidità massima dello 0,80%, un colore dal verde al giallo e un odore fruttato medio.

L'olio Collina di Brindisi è di eccellente qualità, particolarmente dolce anche appena spremuto, e ha un sapore fruttato e delicato, con leggera percezione di piccante e di amaro. L'olio di oliva extravergine Colline di Brindisi deve essere prodotto nella parte nord della provincia di Brindisi, comprendente i comuni di Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Ostuni, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni, Villa Castelli.

Presenza sul mercato: Tutto l'anno

Riferimenti normativi[modifica | modifica wikitesto]

Registrazione europea con regolamento CE n. 1263/96 pubblicato sulla GUCE L163/96 del 2 luglio 1996; riconoscimento nazionale con DM 29 settembre 1998 pubblicato sulla GURI n. 250 del 26 ottobre 1998.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]