Mamma, ho preso il morbillo

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Mamma, ho preso il morbillo
Una scena del film ritraente i quattro criminali
Titolo originaleHome Alone 3
Lingua originaleInglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1997
Durata102 min
Rapporto1,85:1
Generecomico, commedia
RegiaRaja Gosnell
SceneggiaturaJohn Hughes
ProduttoreJohn Hughes, Hilton Green
Casa di produzione20th Century Fox, Hughes Entertainment
Distribuzione in italiano20th Century Fox
FotografiaJulio Macat
MontaggioMalcolm Campbell, Bruce Green, David Rennie
MusicheNick Glennie-Smith
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Mamma, ho preso il morbillo (Home Alone 3) è un film del 1997[1] diretto da Raja Gosnell,[1] terzo capitolo della saga di Home Alone, sebbene si tratti di un sequel[1] indiretto. È anche l'ultimo film della serie Home Alone a ricevere un'uscita nelle sale. Ha come protagonista Alex D. Linz nei panni di Alex Pruitt, un bambino prodigio di 8 anni che difende la sua casa da una banda di criminali che lavorano per una famigerata organizzazione terroristica.

Le riprese del film si sono svolte dal 2 dicembre 1996 al 22 marzo 1997. A differenza di quanto facciano intendere il titolo e il doppiaggio dell'edizione italiana, il protagonista non si ammala di morbillo, bensì di varicella.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Una spietata banda composta da quattro criminali internazionali, Peter Beaupre, Alice Ribbons, Burton Jernigan ed Earl Unger, che ha portato a termine un colpo, cerca di rivendere un preziosissimo microchip contenente un segreto militare dell'aviazione statunitense sul mercato nero per molti milioni di dollari. Per passare inosservati, nascondono questo microchip in una macchinina radiocomandata.

Per una piccola distrazione, presso l'Aeroporto Internazionale di San Francisco, il pacco che la contiene viene scambiato con un sacchetto molto simile, di proprietà di Mrs. Hess, una vecchia signora piuttosto burbera che lo regala, come pagamento per aver spazzato la neve, ad Alex Pruitt, un adorabile e promettente bambino di otto anni che ha un fratello e una sorella maggiori, Stan e Molly; la sera stessa, Alex scopre di essersi ammalato di morbillo, rimanendo a casa da solo con la febbre. I quattro criminali riescono, nel frattempo, a rintracciare la macchinina telecomandata, a Chicago, nel quartiere dove vive Alex, ma ancora non sanno di preciso in quale casa è custodita.

Con un telescopio, Alex ne approfitta per guardare che cosa succede nel suo quartiere, notando Beaupre operare in una casa del vicinato e scambiandolo per un ladro; il bambino corre al telefono avvisando la polizia, ma all'arrivo dei poliziotti trovano la casa completamente in ordine, mentre Beaupre ha già lasciato l'edificio poco tempo prima. Il giorno dopo, Alex nota nuovamente lo stesso individuo operare, questa volta, nella casa della signora Hess, uscita per delle commissioni; ancora una volta, il bambino avvisa la polizia e questa volta Beaupre è ancora in casa all'arrivo dei poliziotti, ma il losco individuo riesce a nascondersi. Come la volta precedente, Alex non viene creduto dalle forze dell'ordine, le quali lo definiscono un bambino che dà falsi allarmi per divertimento.

Col passare dei giorni, Alex riesce a trovare il microchip nella macchinina e ne comunica il codice alla US Air Force Recruiting, mentre i malviventi riescono finalmente a scoprire che la macchinina ce l'ha il bambino; approfittando dell'assenza dei genitori e dei fratelli del piccolo, i quattro decidono di entrare in azione per riprendersi la macchinina, ma scoprono ben presto che la missione è più dura del previsto, visto che Alex ha sparso delle trappole dentro e fuori dalla casa. Nonostante le loro abilità Alex si dimostra più furbo e sveglio e alla fine i quattro vengono arrestati prendendosi un bel morbillo anche loro, mentre Alex riconsegna il chip rubato all'FBI e viene visto come un piccolo eroe.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La casa dei Pruitt in 3026 Normandy Place ad Evanston, Illinois.

Sebbene il film venga ambientato a Chicago, venne scelta come località principale Evanston, comune dell'Illinois situato a circa 22 km a nord di Chicago.

Per le scene dinanzi l'ingresso di casa Pruitt fu scelta 3026 Normandy Place, le scene del retro casa vennero invece girate al 2621 Noyes Street.

Per l'ingresso principale della casa della signora Hess fu scelta 3025 Normandy Place, per il retro venne scelta 3023 Normandy Place.

La fittizia azienda AXUS Defence Technologies, ambientata a Silicon Valley, California, venne in realtà girata al 6601 North Ridge Boulevard e nella zona portuale fra la E. 95th Street e S. Avenue N di Chicago, per la scena iniziale dove i malviventi acquistano il chip.

La scena della banca, dove Karen Pruitt si reca al lavoro, venne girata al 4747 Dempster Street a Skokie, comune situato a circa 5 km ad ovest di Evanston.

La US Air Force Recruiting, l'azienda alla quale Alex rilascia il codice del chip, è in realtà un odierno negozio di ottica situato in 2914 Central Street, sempre ad Evanston.[2][3]

L'automobile radiocomandata utilizzata nel film è una Mutator, auto giocattolo prodotta dall'azienda giapponese Taiyo Toys e distribuita negli Stati Uniti dall'azienda Tyco Toys (oggi divenuta parte della Mattel).

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora del film fu curata dall'Universal Music Group.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Cartoon BoyfriendMy Town – 3:18
  2. Super DeluxeAll I Wanted Was A Skateboard – 2:34
  3. Dance Hall CrashersI Want It All – 3:19
  4. Chuck BerryAlmost Grown – 2:20
  5. Chuck BerrySchool Day (Ring! Ring! Goes the Bell) – 2:42
  6. Jim CroceBad, Bad Leroy Brown – 3:01
  7. SugarloafGreen-Eyed Lady – 3:40
  8. Dean MartinLet It Snow! Let It Snow! Let It Snow! – 1:57
  9. Oingo BoingoHome Again – 5:26
  10. The Deuce CouplesNite Prowler – 1:46
  11. The WailersTall Cool One – 2:35
  12. Nick Glennie-SmithHome Alone 3 Suite – 8:01

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Nazione Prima
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 12 dicembre 1997
Bandiera della Spagna Spagna 15 dicembre 1997
Bandiera del Canada Canada 16 dicembre 1997
Bandiera della Francia Francia 17 dicembre 1997
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 18 dicembre 1997
Bandiera della Germania Germania 18 dicembre 1997
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 18 dicembre 1997
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 18 dicembre 1997
Bandiera della Slovenia Slovenia 18 dicembre 1997
Bandiera dell'Austria Austria 19 dicembre 1997
Bandiera della Svizzera Svizzera 19 dicembre 1997 (Regione germanoparlante)
Bandiera dell'Estonia Estonia 19 dicembre 1997
Bandiera della Finlandia Finlandia 19 dicembre 1997
Bandiera del Regno Unito Regno Unito 19 dicembre 1997
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 19 dicembre 1997
Bandiera d'Israele Israele 19 dicembre 1997
Bandiera dell'Islanda Islanda 19 dicembre 1997
Bandiera della Polonia Polonia 19 dicembre 1997
Bandiera del Portogallo Portogallo 19 dicembre 1997
Bandiera della Danimarca Danimarca 25 dicembre 1997
Bandiera della Grecia Grecia 25 dicembre 1997
Bandiera della Norvegia Norvegia 26 dicembre 1997
Bandiera della Russia Russia 29 dicembre 1997
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 1º gennaio 1998
Bandiera della Turchia Turchia 9 gennaio 1998
Bandiera del Kuwait Kuwait 14 gennaio 1998
Bandiera dell'Argentina Argentina 22 gennaio 1998
Bandiera del Cile Cile 22 gennaio 1998
Bandiera della Colombia Colombia 23 gennaio 1998
Bandiera del Brasile Brasile 30 gennaio 1998
Bandiera dell'Italia Italia 30 gennaio 1998
Bandiera della Svezia Svezia 13 febbraio 1998
Bandiera di Singapore Singapore 13 marzo 1998
Bandiera del Messico Messico 27 marzo 1998
Bandiera di Taiwan Taiwan 28 marzo 1998
Bandiera dell'Australia Australia 9 aprile 1998
Bandiera della Thailandia Thailandia 17 aprile 1998
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 17 luglio 1998
Bandiera del Giappone Giappone 25 luglio 1998

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il doppiaggio italiano del film è stato effettuato presso la SEFIT-CDC e diretto da Roberto Chevalier su dialoghi di Enzo Ocone.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato 30.882.515 dollari nel Nord America e altri 48.200.000 dollari in altri territori, arrivando a 79.082.515 dollari in tutto il mondo.[4]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha un punteggio di approvazione del 29% su Rotten Tomatoes basato su 24 recensioni, con una valutazione media di 4,4/10. Il consenso della critica recita: "Il carisma precoce di Macaulay Culkin è gravemente mancato in questo sequel vuoto, che raddoppia sull'ampia commedia mentre manca di tutte le caratteristiche che hanno reso l'originale un classico".[5]

Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha dato al film una recensione positiva di 3 stelle su 4, e ha detto che lo ha trovato "fresco, molto divertente e migliore dei primi due".

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Home Alone (serie di film).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Mamma, ho preso il morbillo - Film (1997), su ComingSoon.it. URL consultato il 5 novembre 2023.
  2. ^ TUTTE LE LOCATION ESATTE DI "MAMMA HO PRESO IL MORBILLO", su themoviedistrict.com. URL consultato il 27 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2016).
  3. ^ TUTTE LE LOCATION ESATTE DI "MAMMA HO PRESO IL MORBILLO", su itsfilmedthere.com. URL consultato il 27 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2016).
  4. ^ (EN) "Home Alone 3 (1997)", su Box Office Mojo.
  5. ^ (EN) "Home Alone 3 (1997)", su Rotten Tomatoes.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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