Tiburtino

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Q. VI Tiburtino
Porta Tiburtina
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma II
Municipio Roma IV
Municipio Roma V
Data istituzione20 agosto 1921
Codice206
Superficie3,71 km²
Abitanti21 818 ab.
Densità5 877,22 ab./km²
Mappa dei quartieri di Roma
Mappa dei quartieri di Roma

Mappa dei quartieri di Roma
Coordinate: 41°54′03.93″N 12°31′36.96″E / 41.901092°N 12.526932°E41.901092; 12.526932

Tiburtino è il sesto quartiere di Roma, indicato con Q. VI.

Prende il nome dalla via Tiburtina che qui inizia e che, a sua volta, deriva da "Tibur", antico nome di Tivoli.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nell'area est della città, a ridosso delle Mura aureliane.

Il quartiere confina:

Il quartiere[modifica | modifica wikitesto]

Nel Tiburtino hanno sede la Città universitaria, il cimitero del Verano e diverse altre strutture.

Il nucleo centrale del quartiere è costituito dalla zona di "San Lorenzo", duramente bombardata (più di 1600 morti accertati) dai B-17 americani il 19 luglio 1943.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Tiburtino è fra i primi 15 quartieri nati nel 1911, ufficialmente istituiti nel 1921.

Inizialmente comprendeva solo la zona di San Lorenzo, che era già una realtà territoriale a sé stante, successivamente, nel 1931, il quartiere si estese verso la via Prenestina e, l'anno successivo, accorpò parte del suburbio Tiburtino (l'attuale Casal Bertone) fino a via di Portonaccio, un'area che fino a pochi decenni prima era unita all'altra attraverso una strada chiamata via di Malabarba[7].

Negli anni dal 1950 a 1954 fu costruito il quartiere dell'INA-Casa che prese l'omonimo nome di Tiburtino, tra la via Tiburtina km 7, via Diego Angeli, via Edoardo Arbib, via Luigi Cesana, via dei Crispolti e via Luigi Lucatelli (attualmente facenti parte del quartiere Collatino).

Quest'opera fu realizzata su progetto di un gruppo di architetti i cui capigruppo furono Mario Ridolfi e Ludovico Quaroni [8] ed è considerata uno degli interventi più significativi del Neorealismo architettonico, una delle diverse espressioni del Movimento Moderno in Italia.

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Di rosso al monte d'oro caricato di un palo ondoso (cascata dell'Aniene) d'azzurro uscente da un traforo.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Progetto dell'architetto Giuseppe Amendola.
Progetto dell'architetto Roberto Marino, sede del Ministero dell'aeronautica (1931-1947) e poi dello Stato maggiore dell'Aeronautica Militare (dal 1947 in poi).

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Sepolcro di largo Talamo a Roma

Archeologia industriale[modifica | modifica wikitesto]

Fabbrica di rayon che nasce come CISA Viscosa nel 1923, attiva fino al 1954. Nel 1969 la CISA viene assorbita dalla SNIA Viscosa.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Monumento a Pio XII a piazzale del Verano

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

I dati statistici rivelano, rispetto ad altri quartieri della capitale, un alto indice di vecchiaia e un'elevata presenza di immigrati provenienti dai paesi extracomunitari.

Inoltre, data l'alta concentrazione di poli per il lavoro terziario e la sua ubicazione, si registrano nel quartiere volumi di traffico e di inquinamento superiori alla media del comune, che costringono, tra l'altro, a frequenti interventi per la viabilità e la riparazione del manto stradale.

Istituzioni, enti[modifica | modifica wikitesto]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Università[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio del Tiburtino si estendono le zone urbanistiche 3B San Lorenzo (intera), 3X Università, 3Y Verano (intera) e 5A Casal Bertone.

Odonimia[modifica | modifica wikitesto]

Le principali arterie sono via Tiburtina, che ha inizio dal piazzale Tiburtino, situato all'interno dei confini del quartiere, la circonvallazione Tiburtina, porzione della Tangenziale Est, viale dello Scalo di San Lorenzo, che collega quest'ultima a piazzale Labicano.

Altre strade di grande importanza sono:

Le piazze principali del quartiere sono:

  • Piazza dell'Immacolata
  • Piazzale Aldo Moro (già piazzale delle Scienze)
  • Largo degli Osci
  • Piazza dei Sanniti
  • Piazza di Santa Maria Consolatrice
  • Piazzale del Verano

Gli altri odonimi del quartiere Tiburtino possono raggrupparsi nelle seguenti categorie:

  • Antichi popoli italici, nell'area circostante l'inizio della via Tiburtina, corrispondente alla zona di San Lorenzo.
  • Condottieri, lungo la via Prenestina.
  • Generali e militari italiani, nell'area di Casal Bertone.

Collegamenti[modifica | modifica wikitesto]

È raggiungibile dalla stazione Tiburtina.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

  • Vis Nova Basket che, nel campionato 2019-2020, milita nel campionato maschile di Serie C Silver.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Separato dall'intero viale dell'Università, da via del Castro Laurenziano e da via Tiburtina nel tratto da via del Castro Laurenziano alla Tangenziale Est.
  2. ^ Separato da via Tiburtina.
  3. ^ Separato da via di Portonaccio, da via Tiburtina a largo Preneste.
  4. ^ Separato da via Prenestina, da largo Preneste a piazzale Labicano (Porta Maggiore).
  5. ^ Separato dalle Mura aureliane (via Porta Tiburtina e via di Porta Tiburtina), da viale dello Scalo San Lorenzo a piazzale Sisto V.
  6. ^ Separato dalle Mura aureliane (viale Pretoriano), da piazzale Sisto V a viale dell'Università.
  7. ^ Via di Malabarba, su Rerum Romanarum..
  8. ^ Roma, collana Guida d'Italia, ottava edizione, Milano, Touring Club Italiano, 1993, p. 741.
  9. ^ Carlo Pietrangeli, p. 192.
  10. ^ Sepolcro di largo Talamo, su Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
  11. ^ La fabbrica Cisa Viscosa (dal 1939 Snia Viscosa), su Archivio Storico Viscosa - Centro Documentazione Territoriale Maria Baccante.
  12. ^ Villa Mercede, su Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
  13. ^ Il campionato regionale sul sito della FIP

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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