Bovino (Italia): differenze tra le versioni

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Il ''santuario di Valleverde'', situato lungo la strada provinciale che conduce al centro abitato, fu fondato nel 1266 a seguito di un'[[apparizione mariana]]. Eretto a protezione dell'allora [[diocesi di Bovino]], l'edificio religioso conserva una statua lignea della Madonna del [[XIII secolo]]. Adiacente al santuario in tempi lontani vi era un [[cenobio]], attestato fin dal 1278<ref>{{cita testo|autore=AA.VV.|titolo=I Dauni-Irpini|p=206|editore=Generoso Procaccini|città=Napoli|data=1990}}</ref>.
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Il Museo Civico "Gaetano Nicastro", ospitato nell'ex convento di Sant'Antonio, conserva reperti antichi rinvenuti nel territorio circostante. Tra questi, le steli antropomorfe provenienti dalla località Sterparo Nuovo (II millennio a.C.), ceramiche, lucerne e altri monili in terracotta del sito archeologico di ''Vibinum'', e una raccolta di epigrafi latine.


== Società ==
== Società ==

Versione delle 16:38, 13 ott 2021

Bovino
comune
Bovino – Stemma
Bovino – Bandiera
Bovino – Veduta
Bovino – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Foggia
Amministrazione
SindacoVincenzo Nunno (lista civica Tutti per Bovino) dal 10-6-2018
Territorio
Coordinate41°15′N 15°21′E / 41.25°N 15.35°E41.25; 15.35 (Bovino)
Altitudine620 m s.l.m.
Superficie84,93 km²
Abitanti3 058[1] (31-1-2021)
Densità36,01 ab./km²
FrazioniPonte Bovino, Radogna
Comuni confinantiAccadia, Castelluccio dei Sauri, Deliceto, Orsara di Puglia, Panni
Altre informazioni
Cod. postale71023
Prefisso0881
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT071007
Cod. catastaleB104
TargaFG
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 243 GG[3]
Nome abitantibovinesi
Patronosan Marco di Eca e Maria santissima di Valleverde
Giorno festivo7 ottobre e 29 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bovino
Bovino
Bovino – Mappa
Bovino – Mappa
Posizione del comune di Bovino nella provincia di Foggia
Sito istituzionale

Bovino è un comune italiano di 3 058 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.

Geografia fisica

Il territorio comunale, in gran parte collinare e situato fra i monti della Daunia e la valle del Cervaro, presenta circa 3.000 ha di bosco e numerose sorgenti d'acqua.

Storia

Il nome "Bovino" deriva dal latino Vibinum[4], un centro osco-sannitico già sotto il dominio di Roma quando vi si accampò Annibale, nel 217 a.C., prima della battaglia di Canne[5]. Alcuni sostengono che la battaglia fra Annibale ed i Romani non si svolse a Canne bensì nei pressi di Castelluccio Valmaggiore, nella valle del Celone[6].

«Egli entrò dai dintorni di Arpi nel territorio degli Irpini ... devastando il territorio di Beneventum, la colonia latina all'interno del loro territorio...»[7]

Centro fortificato nell'alto Medioevo, nel 969 fu assediato dal longobardo Pandolfo Testadiferro che lo strappò, così, ai Bizantini con l'aiuto di Ottone I di Sassonia, riportandolo alla sovranità del Ducato di Benevento[8]. Sede vescovile dal 971, fa parte oggi dell'arcidiocesi di Foggia-Bovino. A partire dal XIII secolo la città fu devota alla Vergine, Nostra Signora di Valleverde, apparsa nel 1265 al giovane legnaiolo Niccolò[9], e in suo onore fu costruito un santuario. Durante il brigantaggio risorgimentale Bovino fu occupata dalle bande di Carmine Crocco di Rionero in Vulture, con il supporto del suo luogotenente Giuseppe Schiavone di Sant'Agata di Puglia.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse

Veduta del castello

Il duomo di Bovino, eretto nel X secolo in stile bizantino, fu profondamente rimaneggiato nella seconda metà dell'XI secolo quando assunse sembianze romaniche. Ricostruito nel XIV secolo, venne restaurato nel 1935. All'interno si rilevano il sepolcro del vescovo Giustiniani risalente al 1608, un coro barocco dei primi del Settecento e un pregevole dipinto attribuito a M. Preti intitolato San Sebastiano.

Le Cantine Cerrato sono un monumento archeologico sotterraneo di Bovino e consistono in due ambienti appartenenti a una cisterna di epoca romana.

Il santuario di Valleverde, situato lungo la strada provinciale che conduce al centro abitato, fu fondato nel 1266 a seguito di un'apparizione mariana. Eretto a protezione dell'allora diocesi di Bovino, l'edificio religioso conserva una statua lignea della Madonna del XIII secolo. Adiacente al santuario in tempi lontani vi era un cenobio, attestato fin dal 1278[11].

Il Museo Civico "Gaetano Nicastro", ospitato nell'ex convento di Sant'Antonio, conserva reperti antichi rinvenuti nel territorio circostante. Tra questi, le steli antropomorfe provenienti dalla località Sterparo Nuovo (II millennio a.C.), ceramiche, lucerne e altri monili in terracotta del sito archeologico di Vibinum, e una raccolta di epigrafi latine.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[12]

Lingue e dialetti

Accanto alla lingua italiana, nell'ambito del territorio comunale di Bovino è in uso il dialetto dauno-irpino.

Economia

Turismo

Il comune è associato al club I borghi più belli d'Italia[13] promosso dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani. Dal dicembre 2013 si fregia della Bandiera arancione, riconoscimento di qualità elargito dal Touring Club Italiano.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il territorio comunale è attraversato dalla strada statale 90 delle Puglie che da Foggia conduce verso Ariano Irpino.

La strada regionale 1 collega inoltre Bovino al casello autostradale più vicino, quello di Candela, permettendo così di intercettare l'A16 Napoli-Bari.

Un'altra arteria importante è l'ex-strada statale 161 di Ortanova, che si immette sulla strada statale 90 proprio all'altezza di Bovino.

Ferrovie

La stazione di Bovino-Deliceto, situata nella valle del Cervaro a circa km dal centro abitato di Bovino, è posta lungo la tratta ferroviaria che collega Foggia con Benevento. Dal 2010 la stazione non è servita da collegamenti ferroviari.

Amministrazione

Bovino è sede della Comunità montana dei Monti Dauni Meridionali, soppressa nel 2009 con decreto del presidente della Regione Puglia[14], e prontamente ripristinata dal competente Tribunale Amministrativo Regionale[15].

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
28 novembre 1986 26 giugno 1990 Giovanni Nicastro Democrazia Cristiana Sindaco [16]
26 giugno 1990 11 settembre 1992 Michelarcangelo Marseglia Democrazia Cristiana Sindaco [16]
4 novembre 1992 22 gennaio 1993 Rosaria Lombardi Democrazia Cristiana Sindaco [16]
22 marzo 1993 24 settembre 1993 Gianfranco Marzocco Partito Liberale Italiano Sindaco [16]
22 novembre 1993 8 luglio 1994 Giovanni Nicastro Democrazia Cristiana Sindaco [16]
3 settembre 1994 24 aprile 1995 Alberto Casoria Democrazia Cristiana Sindaco [16]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Leonardo Lombardi Partito della Rifondazione Comunista Sindaco [16]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Leonardo Lombardi lista civica Sindaco [16]
14 giugno 2004 2 aprile 2007 Michele Antonio Zannella lista civica Sindaco [16]
2 aprile 2007 21 maggio 2007 Nicolina Miscia Comm. pref. [16]
15 aprile 2008 28 maggio 2013 Michele Dedda lista civica Sindaco [16]
28 maggio 2013 11 giugno 2018 Michele Dedda /> Sindaco

Gemellaggi

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ E.T. Salmon, Il Sannio e i Sanniti. Einaudi, Torino 1985, pp.23-27-28.
  5. ^ Storia Capitanata, pag.4: reciproca.it/turismo/varie/storia/htm
  6. ^ Storia Capitanata, pag.4:reciproca.it/turismo/varie/storia htm
  7. ^ E.T. Salmon, Il Sannio e i Sanniti. Einaudi, Torino 1985, p.312
  8. ^ cronologia.leonardo.it/storia/anno 967 a htm(05.02.2007,39443 bytes)|cronologia
  9. ^ Codice Latino della Biblioteca Vaticana n.10510 fol.214-215: Marco Vattasso: Le due bibbie di Bovino, ora Codici Vaticani Latini 10510-10511 e le loro note storiche, Roma 1900, pp. 22-31 (Studi e Testi 2) .
  10. ^ Felice Capellino, 1863, p. 174.
  11. ^ AA.VV., I Dauni-Irpini, Napoli, Generoso Procaccini, 1990, p. 206.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 30-6-2023.
  13. ^ 5 cose da non perdere a Bovino, in Snap Italy, 26 giugno 2017. URL consultato il 31 marzo 2018.
  14. ^ Soppressione delle Comunità Montane, su regione.puglia.it. URL consultato il 21 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2009).
  15. ^ Comunita Montana dei Monti Dauni Meridionali: il tar Puglia annulla il decreto di Vendola [collegamento interrotto], su ilgrecale.it, 2 aprile 2009. URL consultato il 13 aprile 2009.
  16. ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/

Bibliografia

  • Salmon E.T., Il Sannio ed i Sanniti, 23-27-28, Einaudi ediz.1985, Torino.
  • Storia Capitanata,pag.4:reciproca.it/turismo/varie/storia htm
  • Salmon E.T., Il Sannio ed i Sanniti, 312, Einaudi ediz.1985, Torino.
  • Mommsen T., Storia di Roma antica, I:739-740-741-745, Sansoni G.C. editore 1967, Firenze.
  • Da Berengario a Ottone i-la politica e le guerre-anni 967-973, (Franco Savelli).
  • Felice Capellino, Il Soldato italiano: giornale militare, Tip. Cotta e Capellino, 1863.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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