Il ratto delle Sabine (film 1945): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sistemo espressioni
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Annullato
Riga 4: Riga 4:
|immagine = Il ratto delle sabine.jpg
|immagine = Il ratto delle sabine.jpg
|didascalia = [[Carlo Campanini]] e [[Totò]] in una scena del film.
|didascalia = [[Carlo Campanini]] e [[Totò]] in una scena del film.
|paese = [[Italia]]
|paese = [[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]]
|anno uscita = [[1945]]
|anno uscita = [[1945]]
|aspect ratio =
|aspect ratio =

Versione delle 23:45, 31 ott 2020

Il ratto delle Sabine
(Il professor Trombone)
Carlo Campanini e Totò in una scena del film.
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata73 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaMario Bonnard
SoggettoMario Amendola, Giorgio Moser
SceneggiaturaMario Amendola, Mario Bonnard
ProduttoreCapitani Film Roma
FotografiaGiuseppe La Torre
MontaggioGino Talamo
MusicheCesare A. Bixio, Giulio Bonnard
ScenografiaMario Rappini
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

[[Categoria:Film italiani del 1945]]

«Siamo nel settecento avanti Cristo? Perbacco! In pieno Rinascimento.»

Il ratto delle Sabine è un film del 1945, diretto da Mario Bonnard, riedito nel 1950 col titolo Il professor Trombone.

Trama

Aristide Tromboni e la sua scalcagnata compagnia d'attori sono a caccia di scritture e soprattutto di cibo. In un paesino di campagna conoscono il professor Molmenti, ansioso di mettere in scena il suo delirante dramma storico, "Il ratto delle Sabine". Tromboni si offre di rappresentare in teatro, a patto che il professore paghi in contanti costumi e scenografi. Molmenti chiede che l'autore del dramma rimanga anonimo, ma quando due attori abbandonano la compagnia accetta di sostituirli salendo sul palco con la sua fedele cameriera, la stolida Rosina. Tra costumi ridicoli e attori inadeguati (il nome del re dei sabini da Tazio diventa "Gaetano") la recita va incontro ad un sonoro fiasco.

Critica

Su Il Giornale del Mattino del 5 dicembre 1945: “Un film con Totò rappresenta sempre una garanzia per un'ora di buonumore. E infatti ieri il pubblico ha riso dal principio alla fine nel vedere riprodotta sullo schermo una commedia tanto cara ad Angelo Musco. Non mancano le trovate, non mancano gli atteggiamenti propri del comico che riscuote tante e così vive simpatie…”

Curiosità

  • Tratto dalla commedia Der Raub der Sabinerinnen di Franz e Paul von Schönthan riadattato da Mario Bonnard e Mario Amendola, il film fu realizzato nell'autunno del 1945 negli studi Capitani in via degli Avignonesi a Roma, negli stessi ambienti in cui Rossellini aveva da poco girato gli interni di Roma città aperta.
  • La versione originale della pellicola non esiste più. Girato in fretta e con scarsi mezzi in un periodo drammatico per l'Italia, il film fu poi rimontato, rimaneggiando il negativo originale, per preparare una nuova edizione uscita nel 1950 col titolo "Il professor Trombone"; questa è l'unica versione del film sopravvissuta oggi.
  • Per la prima volta appare al fianco di Totò sul grande schermo Mario Castellani, suo partner in rivista già dal 1927 e da lì a poco la sua più fedele e famosa spalla cinematografica.
  • Da notare fra gli interpreti un allora giovanissimo Giuseppe Rinaldi, più noto quale doppiatore.
  • È il primo film italiano in cui viene pronunciata una parolaccia (vaffanculo).[1]

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema