Miket: differenze tra le versioni

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'''Miket''' è una [[divinità egizia]] appartenente alla [[Religione egizia|religione dell'antico Egitto]], dea d'origine [[Nubia|nubiana]] venerata localmente nell'[[Alto Egitto]] come patrona della regione di [[Elefantina]] e dell'[[Isola di Sehel]]. Storicamente, fece la sua comparsa durante il [[Medio Regno]], sotto la [[XIII dinastia egizia]] (XVIII - XVII secolo a.C.), appunto a Elefantina, e precisamente in una cappella del Santuario del divinizzato funzionario [[Hekaib]]<ref>{{Cita libro|nome=Denise M.|cognome=Doxey|titolo=Egyptian Non-Royal Epithets in the Middle Kingdom: A Social and Historical Analysis|url=https://books.google.it/books?id=1Jead15xcBQC&pg=PA85&lpg=PA85&dq=goddess+miket&source=bl&ots=YzuuBSpFpS&sig=WkfqUwajOhA2Za8RbtZTVCXPBnM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiTkIHO0eXTAhUFChoKHUstCV4Q6AEIPjAI#v=onepage&q=goddess%20miket&f=false|accesso=2017-05-10|data=1998-01-01|editore=BRILL|lingua=en|ISBN=9004110771}}</ref>. Nel locale Tempio di [[Khnum]], durante il [[Nuovo Regno]], fu menzionata una sola volta durante il regno di [[Hatshepsut]] ([[XV secolo a.C.|1478]] - 1458 a.C.), in riferimento al predecessore [[Thutmose II]]: "Thutmose II, amato da Miket, nell'Alta Nubia [...]"<ref>{{Cita web|url=http://hatshepsut.pl/objects/column-with-the-name-of-thutmose-ii-beloved-of-miket-173|titolo=Column with the name of Thutmose II beloved of Miket :: Hatshepsut|sito=hatshepsut.pl|lingua=en|accesso=2017-05-10}}</ref>. Unitamente a [[Satet]], Miket fu annoverata fra le divinità, originarie della zona di Elefantina, connesse con le acque del [[Nilo]] e con il dio [[Khnum]]. Una iscrizione del faraone [[Amasi|Ahmose II]] ([[570 a.C.|570]] - [[526 a.C.]]), della [[XXVI dinastia egizia]], presso il tribunale del Tempio di Satet all'Elefantina recita: "Ahmose amato da Miket, adorata a Elefantina, signora dei cieli"<ref>{{Cita libro|autore=Rainer Hannig|titolo=Großes Handwörterbuch Ägyptisch-Deutsch: (2800-950 v. Chr.)|anno=2006|editore=von Zabern|città=Mainz|p=1238|pp=|ISBN=3-8053-1771-9}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Christian Leitz|titolo=Lexikon der ägyptischen Götter und Götterbezeichnungen|anno=2002|editore=Peeters|città=Lovanio|p=|pp=|volume=3|opera=Orientalia Lovaniensia analecta, 112|ISBN=90-429-1148-4}}</ref>.
'''Miket''' è una [[divinità egizia]] appartenente alla [[Religione egizia|religione dell'antico Egitto]], dea d'origine [[Nubia|nubiana]] venerata localmente nell'[[Alto Egitto]] come patrona della regione di [[Elefantina]] e dell'[[Isola di Sehel]]. Storicamente, fece la sua comparsa durante il [[Medio Regno]], sotto la [[XIII dinastia egizia]] (XVIII - XVII secolo a.C.), appunto a Elefantina, e precisamente in una cappella del Santuario del divinizzato funzionario [[Hekaib]]<ref>{{Cita libro|nome=Denise M.|cognome=Doxey|titolo=Egyptian Non-Royal Epithets in the Middle Kingdom: A Social and Historical Analysis|url=https://books.google.it/books?id=1Jead15xcBQC&pg=PA85&lpg=PA85&dq=goddess+miket&source=bl&ots=YzuuBSpFpS&sig=WkfqUwajOhA2Za8RbtZTVCXPBnM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiTkIHO0eXTAhUFChoKHUstCV4Q6AEIPjAI#v=onepage&q=goddess%20miket&f=false|accesso=10 maggio 2017|data=1º gennaio 1998|editore=BRILL|lingua=en|ISBN=90-04-11077-1}}</ref>. Nel locale Tempio di [[Khnum]], durante il [[Nuovo Regno]], fu menzionata una sola volta durante il regno di [[Hatshepsut]] ([[XV secolo a.C.|1478]] - 1458 a.C.), in riferimento al predecessore [[Thutmose II]]: "Thutmose II, amato da Miket, nell'Alta Nubia [...]"<ref>{{Cita web|url=http://hatshepsut.pl/objects/column-with-the-name-of-thutmose-ii-beloved-of-miket-173|titolo=Column with the name of Thutmose II beloved of Miket :: Hatshepsut|sito=hatshepsut.pl|lingua=en|accesso=10 maggio 2017}}</ref>. Unitamente a [[Satet]], Miket fu annoverata fra le divinità, originarie della zona di Elefantina, connesse con le acque del [[Nilo]] e con il dio [[Khnum]]. Una iscrizione del faraone [[Amasi|Ahmose II]] ([[570 a.C.|570]] - [[526 a.C.]]), della [[XXVI dinastia egizia]], presso il tribunale del Tempio di Satet all'Elefantina recita: "Ahmose amato da Miket, adorata a Elefantina, signora dei cieli"<ref>{{Cita libro|autore=Rainer Hannig|titolo=Großes Handwörterbuch Ägyptisch-Deutsch: (2800-950 v. Chr.)|anno=2006|editore=von Zabern|città=Mainz|p=1238|ISBN=3-8053-1771-9}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Christian Leitz|titolo=Lexikon der ägyptischen Götter und Götterbezeichnungen|anno=2002|editore=Peeters|città=Lovanio|volume=3|collana=Orientalia Lovaniensia analecta, 112|ISBN=90-429-1148-4}}</ref>.


== Note ==
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Versione delle 07:37, 26 giu 2017

Rovine del Tempio di Khnum a Elefantina, sede del culto di Miket.

Miket è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, dea d'origine nubiana venerata localmente nell'Alto Egitto come patrona della regione di Elefantina e dell'Isola di Sehel. Storicamente, fece la sua comparsa durante il Medio Regno, sotto la XIII dinastia egizia (XVIII - XVII secolo a.C.), appunto a Elefantina, e precisamente in una cappella del Santuario del divinizzato funzionario Hekaib[1]. Nel locale Tempio di Khnum, durante il Nuovo Regno, fu menzionata una sola volta durante il regno di Hatshepsut (1478 - 1458 a.C.), in riferimento al predecessore Thutmose II: "Thutmose II, amato da Miket, nell'Alta Nubia [...]"[2]. Unitamente a Satet, Miket fu annoverata fra le divinità, originarie della zona di Elefantina, connesse con le acque del Nilo e con il dio Khnum. Una iscrizione del faraone Ahmose II (570 - 526 a.C.), della XXVI dinastia egizia, presso il tribunale del Tempio di Satet all'Elefantina recita: "Ahmose amato da Miket, adorata a Elefantina, signora dei cieli"[3][4].

Note

  1. ^ (EN) Denise M. Doxey, Egyptian Non-Royal Epithets in the Middle Kingdom: A Social and Historical Analysis, BRILL, 1º gennaio 1998, ISBN 90-04-11077-1. URL consultato il 10 maggio 2017.
  2. ^ (EN) Column with the name of Thutmose II beloved of Miket :: Hatshepsut, su hatshepsut.pl. URL consultato il 10 maggio 2017.
  3. ^ Rainer Hannig, Großes Handwörterbuch Ägyptisch-Deutsch: (2800-950 v. Chr.), Mainz, von Zabern, 2006, p. 1238, ISBN 3-8053-1771-9.
  4. ^ Christian Leitz, Lexikon der ägyptischen Götter und Götterbezeichnungen, collana Orientalia Lovaniensia analecta, 112, vol. 3, Lovanio, Peeters, 2002, ISBN 90-429-1148-4.