Ammit
Ammit (chiamata anche Ammut, Ammet, Ahemait o Divoratrice) è una creatura mostruosa della mitologia egizia. Creatura mostruosa nota anche come "Divoratrice dei morti", "Mangiatrice dei cuori" e "Grande della morte".[1]
Talvolta il nome è anche scritto come:
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ammyt oppure
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ammwt

Ammit non era venerata; al contrario, impersonava tutto ciò che gli Egiziani temevano, minacciando di condannarli ad un'eterna irrequietezza se non avessero seguito i principi del Ma'at. Le parti animali che ne compongono il corpo appartengono a specie molto temute in antichità (ippopotamo, leone e coccodrillo) malgrado considerate sacre.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il muso di Ammit è come quello del coccodrillo[3]; la testa, le zampe anteriori e il tronco del corpo sono di leonessa[4], mentre la parte posteriore assomiglia a quella dell'ippopotamo. Gli studiosi ipotizzano che sulla testa porti una specie di «chioma» fatta di piume di uccello ma più verosimilmente trattasi di criniera di leone.
Il mito[modifica | modifica wikitesto]
La Divoratrice assiste al rito della psicostasia insieme agli Dei del Tribunale di Osiride. Se il cuore del defunto pesa più della Piuma di Maat viene dato in pasto ad Ammit e la sua anima condannata all'oblio. Non può, cioè, proseguire il suo viaggio nell'Aldilà e riabbracciare i suoi cari.
Ammit è citata nel "Libro dei morti" ovvero delle "Formule dell'uscire al giorno" al capitolo 125.
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
- È certamente ispirato a questa creatura il Titano "Ammit Heart-Eater" della serie televisiva Huntik - Secrets & Seekers.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ George Hart, The Routledge Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses, Second Edition, Routledge, 2005, ISBN 978-0-203-02362-4.
- ^ Egyptian Book of the Dead, Egyptartsite.com. URL consultato il 18 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2012).
- ^ Kent R. Weeks, I tesori di Luxor e della Valle dei Re, pag. 493
- ^ Tosi, Dizionario Enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto, Vol. I, pag.13
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- John Anthony West, The traveler's key to ancient Egypt: a guide to the sacred places of ancient Egypt, Quest Books, 1995 ISBN 0835607240
- Mario Tosi, Dizionario Enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto, Vol. I, Ananke, 2004, ISBN 88-7325-064-5
- Kent R. Weeks, I tesori di Luxor e della Valle dei Re, Edizioni White Star, 2005, ISBN 88-8095-854-2
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ammit
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- La religione: gli dei, su anticoegitto.net. URL consultato il 28 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2012).
- Un'immagine di Ammit (JPG), su uned.es.