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Lady Oscar: differenze tra le versioni

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La trama, ispirata alla biografia ''[[Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica]]'' scritta da [[Stefan Zweig]],<ref>{{cita libro|autore=Anne E. Duggan|titolo=Queer Enchantments: Gender, Sexuality, and Class in the Fairy-Tale Cinema of Jacques Demy|editore=Wayne State University|anno=2015|p=116|lingua=en}}</ref> narra la vita della regina [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] dall'arrivo in [[Francia]] fino alla sua morte. A lei si affianca il personaggio immaginario [[Oscar François de Jarjayes]], una donna cresciuta come un soldato, che stringe una profonda amicizia con la regina, ma aderirà al popolo nei tumulti antecedenti la [[Rivoluzione francese]]. Le vicende presentate seguono i fatti storici della seconda metà del [[XVIII secolo]] e vedono come protagoniste le donne che hanno vissuto alla [[reggia di Versailles]], paragonate a [[Rosa (botanica)|rose]] nel titolo della serie.
La trama, ispirata alla biografia ''[[Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica]]'' scritta da [[Stefan Zweig]],<ref>{{cita libro|autore=Anne E. Duggan|titolo=Queer Enchantments: Gender, Sexuality, and Class in the Fairy-Tale Cinema of Jacques Demy|editore=Wayne State University|anno=2015|p=116|lingua=en}}</ref> narra la vita della regina [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] dall'arrivo in [[Francia]] fino alla sua morte. A lei si affianca il personaggio immaginario [[Oscar François de Jarjayes]], una donna cresciuta come un soldato, che stringe una profonda amicizia con la regina, ma aderirà al popolo nei tumulti antecedenti la [[Rivoluzione francese]]. Le vicende presentate seguono i fatti storici della seconda metà del [[XVIII secolo]] e vedono come protagoniste le donne che hanno vissuto alla [[reggia di Versailles]], paragonate a [[Rosa (botanica)|rose]] nel titolo della serie.


Dal manga sono stati tratti un [[musical]] rappresentato dalla [[Takarazuka Revue]] dal 1974, un film cinematografico diretto da [[Jacques Demy]] nel 1979 intitolato ''[[Lady Oscar (film)|Lady Oscar]]'' e una [[serie televisiva]] [[anime]] di 40 episodi prodotta dalla [[Tokyo Movie Shinsha]] nello stesso anno, diretta da [[Tadao Nagahama]] e [[Osamu Dezaki]].
Dal manga sono stati tratti una serie di [[musical]] rappresentati dalla [[Takarazuka Revue]] a partire dal 1974, un film cinematografico diretto da [[Jacques Demy]] nel 1979 intitolato ''[[Lady Oscar (film)|Lady Oscar]]'' e una [[serie televisiva]] [[anime]] di 40 episodi prodotta dalla [[Tokyo Movie Shinsha]] nello stesso anno, diretta da [[Tadao Nagahama]] e [[Osamu Dezaki]].


In Italia, così come in altri paesi europei, il successo dell'opera è stato determinato dalla trasmissione della serie televisiva, per la quale è stato utilizzato il titolo internazionale ''Lady Oscar'', mutuato dal film cinematografico. La prima trasmissione italiana è avvenuta nel 1982 e, dal 1990, ha adottato il titolo '''''Una spada per Lady Oscar'''''.
In Italia, così come in altri paesi europei, il successo dell'opera è stato determinato dalla trasmissione della serie televisiva, per la quale è stato utilizzato il titolo internazionale ''Lady Oscar'', mutuato dal film cinematografico. La prima trasmissione italiana è avvenuta nel 1982 e, dal 1990, ha adottato il titolo '''''Una spada per Lady Oscar'''''.
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=== Bibliografia del manga ===
=== Bibliografia del manga ===
Riyoko Ikeda, prima e durante la creazione di ''Lady Oscar'', si informò ampiamente sul contesto storico che voleva raccontare, leggendo un grandissimo numero di enciclopedie, biografie e romanzi storici<ref name="goen9" />:
Riyoko Ikeda, prima e durante la creazione di ''Lady Oscar'', si informò ampiamente sul contesto storico che voleva raccontare, leggendo un gran numero di enciclopedie, biografie e romanzi storici<ref name="goen9" />:


* ''[[Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica]]'', di [[Stefan Zweig]]
* ''[[Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica]]'', di [[Stefan Zweig]]
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{{S sezione|anime e manga}}
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[[File:Francobollo Lady Oscar.png|thumb|Francobollo dedicato a ''Versailles no bara'' dalle poste giapponesi]]
[[File:Francobollo Lady Oscar.png|thumb|Francobollo dedicato a ''Versailles no bara'' dalle poste giapponesi]]
Fin dall'inizio della pubblicazione il manga fu accolto con molto successo da parte del pubblico. Quella degli anni settanta infatti era un'epoca in cui i manga [[shōjo]], ossia quelli destinati a bambine e ragazze adolescenti, iniziarono a diffondersi maggiormente rispetto al passato. Dopo i successi di Osamu Tezuka il genere fu nuovamente rinnovato in quegli anni dai titoli portati dal cosiddetto "Gruppo 24", ovvero un gruppo di [[mangaka]] donne nate intorno all'anno 24 del [[periodo Shōwa]] (anno 1949).<ref>{{cita web|url=https://www.animeclick.it/news/50688-lady-oscar-e-la-ikeda-spazzatura-mainstream-per-le-fan-del-gruppo-24|titolo=Lady Oscar e la Ikeda? Spazzatura mainstream per le fan del Gruppo 24|editore=[[AnimeClick.it]]|data=12 marzo 2016|accesso=22 aprile 2021}}</ref> La particolarità di questa nuova diffusione parte proprio dalle autrici che riescono ad affermare il loro lavoro durante un periodo di ancora forte emancipazione femminile nella società giapponese. Pur non essendoci un'identità ufficiale del gruppo, Riyoko Ikeda ne è considerata parte, e il suo manga ''Lady Oscar'' si dimostra una vera e propria innovazione perché presenta scene e tematiche mature mai raccontate prima in un manga di quel target.<ref name=dossier_ikeda /><ref>{{cita web|url=http://www.softrevolutionzine.org/2015/manga-shojo-lady-oscar/|titolo=La figura femminile nei manga gli anni '70 di Lady Oscar|autore=Ludovica De Santis|data=16 giugno 2015|accesso=22 aprile 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/cultura/20_dicembre_22/manga-lady-oscar-rose-versailles-b04443e0-448d-11eb-850e-8c688b971ab0.shtml|titolo=Il manga che ha ispirato Lady Oscar torna in una nuova edizione un'opera rivoluzionaria, anche nel 2020|autore=Chiara Severgnini|editore=[[Corriere della sera]]|data=22 dicembre 2020|accesso=30 aprile 2021}}</ref>
Fin dall'inizio della pubblicazione il manga fu accolto con molto successo da parte del pubblico. Quella degli anni settanta infatti era un'epoca in cui i manga [[shōjo]], ossia quelli destinati a bambine e ragazze adolescenti, iniziarono a diffondersi maggiormente rispetto al passato. Dopo i successi di Osamu Tezuka il genere fu nuovamente rinnovato in quegli anni dai titoli portati dal cosiddetto "Gruppo del 24", ovvero un gruppo di [[mangaka]] donne nate intorno all'anno 24 del [[periodo Shōwa]] (anno [[1949]]).<ref>{{cita web|url=https://www.animeclick.it/news/50688-lady-oscar-e-la-ikeda-spazzatura-mainstream-per-le-fan-del-gruppo-24|titolo=Lady Oscar e la Ikeda? Spazzatura mainstream per le fan del Gruppo 24|editore=[[AnimeClick.it]]|data=12 marzo 2016|accesso=22 aprile 2021}}</ref> La particolarità di questa nuova diffusione parte proprio dalle autrici che riescono ad affermare il loro lavoro durante un periodo di ancora forte emancipazione femminile nella società giapponese. Pur non essendoci un'identità ufficiale del gruppo, Riyoko Ikeda ne è considerata parte, e il suo manga ''Lady Oscar'' si dimostra una vera e propria innovazione perché presenta scene e tematiche mature mai raccontate prima in un manga di quel target.<ref name=dossier_ikeda /><ref>{{cita web|url=http://www.softrevolutionzine.org/2015/manga-shojo-lady-oscar/|titolo=La figura femminile nei manga gli anni '70 di Lady Oscar|autore=Ludovica De Santis|data=16 giugno 2015|accesso=22 aprile 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/cultura/20_dicembre_22/manga-lady-oscar-rose-versailles-b04443e0-448d-11eb-850e-8c688b971ab0.shtml|titolo=Il manga che ha ispirato Lady Oscar torna in una nuova edizione un'opera rivoluzionaria, anche nel 2020|autore=Chiara Severgnini|editore=[[Corriere della sera]]|data=22 dicembre 2020|accesso=30 aprile 2021}}</ref>


Nei primi due anni di pubblicazione la serie ha venduto 12 milioni di copie<ref>{{cita web|url=https://www.riyokoikedafansite.org/LadyOscarMangaR35Anni.html|titolo=Riyoko Ikeda Fan Site|accesso=30 aprile 2021}}</ref>, mentre a febbraio 2011 le copie vendute hanno superato i 20 milioni.<ref>{{cita web|url=http://www2.lib.yamagata-u.ac.jp/kiyou/kiyoued/kiyoued-15-2/image/kiyoued-15-2-119to129.pdf|titolo=漫画の登場人物の顔の分析|editore=[[Yamagata University]]|data=febbraio 2011|accesso=29 novembre 2013|lingua=ja|pp=121-122}}</ref>
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Il successo dell'anime in [[Italia]] ha portato alla scoperta della serie manga di provenienza, che nel corso degli anni ha ricevuto molte edizioni fino a diventare il manga shōjo più pubblicato nel Paese.<ref name=dossier_ikeda /><ref>{{cita web|url=https://antoniogenna.com/2015/10/20/nipponica-61-lady-oscar-le-rose-di-versailles/|titolo=» Nipponica #61 – Lady Oscar – Le Rose di Versailles|autore=Paco Reale|data=20 ottobre 2015|accesso=16 gennaio 2021|dataarchivio=20 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210420204524/https://antoniogenna.com/2015/10/20/nipponica-61-lady-oscar-le-rose-di-versailles/|urlmorto=no}}</ref>
Il successo dell'anime in [[Italia]] ha portato alla scoperta della serie manga di provenienza, che nel corso degli anni ha ricevuto molte edizioni fino a diventare il manga shōjo più pubblicato nel Paese.<ref name=dossier_ikeda /><ref>{{cita web|url=https://antoniogenna.com/2015/10/20/nipponica-61-lady-oscar-le-rose-di-versailles/|titolo=» Nipponica #61 – Lady Oscar – Le Rose di Versailles|autore=Paco Reale|data=20 ottobre 2015|accesso=16 gennaio 2021|dataarchivio=20 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210420204524/https://antoniogenna.com/2015/10/20/nipponica-61-lady-oscar-le-rose-di-versailles/|urlmorto=no}}</ref>


Per il grande successo della serie in Italia il Gruppo Fabbri Editori realizzò due romanzi su Lady Oscar. Il primo: ''Il romanzo di Lady Oscar'' è una rivisitazione della serie. Il secondo: ''Il ritorno di Lady Oscar'' contiene una storia inventata di sana pianta in Italia nel quale vediamo una Oscar viva e non morta durante la presa della Bastiglia. E in questo libro possiamo ritrovare tutto il cast originale e con l'aggiunta di uno nuovo: Napoleone Bonaparte.
Per il grande successo della serie in Italia il Gruppo Fabbri Editori realizzò due romanzi su Lady Oscar. Il primo: ''Il romanzo di Lady Oscar'' è una rivisitazione della serie. Il secondo: ''Il ritorno di Lady Oscar'' contiene una storia inventata di sana pianta in Italia nel quale vediamo una Oscar viva e non morta durante la presa della Bastiglia. In questo libro possiamo ritrovare tutti i personaggi originali con l'aggiunta di uno nuovo: Napoleone Bonaparte.


Nel 2009 è stato rappresentato in Italia ''Lady Oscar. François - Versailles Rock Drama'', un musical in due atti liberamente ispirato al manga di Riyoko Ikeda, diretto da Andrea Palotto, che è autore anche dei testi e delle musiche.<ref>{{cita web|url=http://www.ladyoscarilmusical.it|titolo=Lady Oscar il musical|editore=Andrea Palotto|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130610112427/http://ladyoscarilmusical.it/|dataarchivio=10 giugno 2013}}</ref>
Nel 2009 è stato rappresentato in Italia ''Lady Oscar. François - Versailles Rock Drama'', un musical in due atti liberamente ispirato al manga di Riyoko Ikeda, diretto da Andrea Palotto, che è autore anche dei testi e delle musiche.<ref>{{cita web|url=http://www.ladyoscarilmusical.it|titolo=Lady Oscar il musical|editore=Andrea Palotto|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130610112427/http://ladyoscarilmusical.it/|dataarchivio=10 giugno 2013}}</ref>

Versione delle 11:23, 5 giu 2021

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Lady Oscar (disambigua).
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo personaggio protagonista della versione anime, vedi Oscar François de Jarjayes.
Lady Oscar
ベルサイユのばら
(Berusaiyu no bara)
La copertina del primo volume italiano del manga (edizione Planet Manga), raffigurante Oscar
Generestorico, drammatico
Manga
AutoreRiyoko Ikeda
EditoreShūeisha
RivistaMargaret
Targetshōjo
1ª edizione21 maggio 1972 – 5 febbraio 2018
Periodicitàsettimanale (1972-1973), aperiodico (2014-2018)
Tankōbon14 (completa)
Editore it.Granata Press
Collana 1ª ed. it.Manga Hero
1ª edizione it.30 marzo 1993 – 30 novembre 1994
Periodicità it.mensile
Volumi it.20 (in corso)
Serie TV anime
RegiaTadao Nagahama (ep. 1-18), Osamu Dezaki (ep. 19-40)
SceneggiaturaYoshi Shinozaki, Keiko Sugie, Masahiro Yamada
Char. designShingō Araki, Michi Himeno
MusicheKōji Makaino
StudioTokyo Movie Shinsha
ReteNippon Television
1ª TV10 ottobre 1979 – 3 settembre 1980
Episodi40 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.25 min
Editore it.Logica 2000 (VHS), Medusa Film (VHS), De Agostini (VHS), Yamato Video (DVD)
Rete it.Italia 1
1ª TV it.1º marzo – 6 dicembre 1982
Episodi it.40 (completa)
Durata ep. it.24 min
Studio dopp. it.CITIEMME Registrazioni Sonore
Dir. dopp. it.Isa Barzizza, Franca Milleri
Manga
Lady Oscar - Le storie gotiche
AutoreRiyoko Ikeda
EditoreJitsugyo no Nihon Sha
RivistaMonthly Jam
Targetshōjo
1ª edizionegiugno 1984 – aprile 1985
Periodicitàmensile
Tankōbon2 (completa)
Editore it.Panini Comics
Collana 1ª ed. it.Planet Manga
1ª edizione it.1º maggio – 1º agosto 2003
Periodicità it.mensile
Volumi it.4 (completa)
Manga
Lady Oscar Kids
AutoreRiyoko Ikeda
EditoreAsahi Shimbun Shuppan
Targetshōjo
1ª edizione1º ottobre 2005 – 24 novembre 2012
Tankōbon7 (completa)
Editore it.Ronin Manga
1ª edizione it.21 novembre 2010 – 5 novembre 2011
Volumi it.2 / 7 Completa al 29% (interrotto)

Lady Oscar (ベルサイユのばら?, Berusaiyu no bara, lett. "Le rose di Versailles"[1]), spesso abbreviato in Berubara (ベルばら?), è un manga scritto e disegnato da Riyoko Ikeda. È stato serializzato in Giappone dal 21 maggio 1972 al 23 dicembre 1973 sulla rivista Margaret di Shūeisha e raccolto in nove volumi tankōbon. Negli anni successivi sono seguite le pubblicazioni di due manga spin-off e dieci storie aggiuntive, raccolte in cinque ulteriori tankōbon.

La trama, ispirata alla biografia Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica scritta da Stefan Zweig,[2] narra la vita della regina Maria Antonietta dall'arrivo in Francia fino alla sua morte. A lei si affianca il personaggio immaginario Oscar François de Jarjayes, una donna cresciuta come un soldato, che stringe una profonda amicizia con la regina, ma aderirà al popolo nei tumulti antecedenti la Rivoluzione francese. Le vicende presentate seguono i fatti storici della seconda metà del XVIII secolo e vedono come protagoniste le donne che hanno vissuto alla reggia di Versailles, paragonate a rose nel titolo della serie.

Dal manga sono stati tratti una serie di musical rappresentati dalla Takarazuka Revue a partire dal 1974, un film cinematografico diretto da Jacques Demy nel 1979 intitolato Lady Oscar e una serie televisiva anime di 40 episodi prodotta dalla Tokyo Movie Shinsha nello stesso anno, diretta da Tadao Nagahama e Osamu Dezaki.

In Italia, così come in altri paesi europei, il successo dell'opera è stato determinato dalla trasmissione della serie televisiva, per la quale è stato utilizzato il titolo internazionale Lady Oscar, mutuato dal film cinematografico. La prima trasmissione italiana è avvenuta nel 1982 e, dal 1990, ha adottato il titolo Una spada per Lady Oscar.

Trama

La serie è ambientata in Francia, negli ultimi anni dell'ancien régime, e racconta in maniera dettagliata la vita nella corte di Versailles e gli anni della rivoluzione del 1789.

Nel 1770, la giovane Maria Antonietta d'Austria, figlia dell'imperatrice Maria Teresa, promessa in sposa al delfino di Francia Luigi Augusto, nipote di Luigi XV, per rinsaldare il reciproco impegno di amicizia contro la Prussia di Federico II, giunge a corte. Le fa da scorta in ogni sua uscita Oscar François de Jarjayes, nobile sua coetanea nonché comandante della guardia reale francese, che è stata educata sin da bambina come un uomo. Tra le due nasce subito una forte amicizia.[3] Oscar assiste, durante un ballo in maschera a Parigi, all'incontro tra Maria Antonietta e il conte svedese Hans Axel von Fersen, del quale entrambe le donne finiscono per innamorarsi.

Intanto, la contessa du Barry, favorita di Luigi XV, in diverse occasioni si trova a scontrarsi con Maria Antonietta. La futura sovrana, infatti, rifiuta di rivolgerle la parola a causa dei suoi bassi natali e per la sua condizione di favorita, che considera immorale. Soltanto dopo molto tempo e altrettante pressioni da parte di sua madre Maria Teresa, la principessa cede e parla a Madame du Barry in occasione del capodanno del 1772. Alla morte per vaiolo di Luigi XV, il 10 maggio 1774, Luigi XVI e Maria Antonietta diventano sovrani di Francia e la contessa du Barry è allontanata dalla corte. Nel frattempo i sentimenti che Maria Antonietta e Fersen nutrono l'un l'altra diventano palesi: quando iniziano a diffondersi maldicenze sulla loro relazione, il conte abbandona il paese. Maria Antonietta, sempre più infelice e sola, cade allora sotto l'influenza di una nobildonna, la contessa di Polignac, una donna ambiziosa che diventa la sua favorita e spinge la regina a scialacquare denaro in occupazioni frivole, come la moda e il gioco d'azzardo.

Parallelamente si assiste alle traversie di due ragazze dei bassifondi di Parigi, Jeanne e Rosalie, che arrivano a corte attraverso vie diverse. Figlie di un defunto nobile decaduto della dinastia dei Valois e di una donna povera, dimostrano caratteri e desideri differenti: Jeanne, scaltra e ambiziosa, abbandona la famiglia e riesce a farsi adottare da una nobildonna, che poi uccide dopo aver preparato un falso testamento a proprio favore; Rosalie, invece, candida ed estremamente affezionata alla madre, si dedica ad assisterla. Nel disperato tentativo di guadagnare quanto serve a comprare le medicine per la madre, Rosalie conosce Oscar: una sera ferma la sua carrozza e, credendola un uomo, le si offre; Oscar ride per l'equivoco ma poi, commossa, le dona una moneta d'oro. Qualche tempo dopo, la madre di Rosalie finisce sotto le ruote della carrozza della contessa di Polignac; in punto di morte, la donna rivela a Rosalie di non essere la sua vera madre e che quest'ultima è in realtà una nobildonna; da quel momento Rosalie cerca di avvicinarsi a Versailles per trovare l'assassina della madre adottiva e vendicarsi di lei: finisce per diventare ospite di Oscar, che le fa impartire un'adeguata educazione e la introduce a corte. Per ironia della sorte, Rosalie scopre che la sua vera madre è proprio la contessa di Polignac. Poco tempo dopo questa scoperta, Charlotte de Polignac, sorellastra undicenne di Rosalie, si suicida per sottrarsi ad un matrimonio indesiderato.

Dopo alcuni anni il conte di Fersen torna in Francia e inevitabilmente si riavvicina a Maria Antonietta che, non riuscendo a controllare i suoi sentimenti, rischia di far scoppiare uno scandalo. Anche su consiglio di Oscar, il conte decide di lasciare nuovamente il paese e si imbarca per andare a combattere oltreoceano con i rivoluzionari americani. La partenza del conte spinge Maria Antonietta a cambiar vita: dopo l'agognata nascita degli eredi al trono, si allontana dalla vita di corte e si ritira con i suoi bambini nel Petit Trianon, una residenza privata, suscitando l'astio dell'alta nobiltà.

Nel frattempo Jeanne Valois de la Motte ordisce un inganno ai danni della corona: riesce a far acquistare, a nome di Maria Antonietta, una costosissima collana realizzata alcuni anni prima da un gioielliere di Parigi per conto di Madame du Barry. Il piano riesce grazie all'ingenuità del cardinale di Rohan, il quale, infatuato della regina, è abilmente manipolato da Jeanne e dai suoi complici. Scoppia così il celebre affare della collana, che getta le prime ombre sulla reputazione pubblica della regina. Una volta scoperta e arrestata, dopo un clamoroso processo in cui accusa Maria Antonietta di essere l'artefice dell'intrigo, Jeanne viene condannata a essere marchiata a fuoco come ladra.

Poco dopo la vicenda della collana, Fersen torna dall'America. A un ballo di corte, Oscar si presenta in incognito vestita per la prima ed unica volta in vita sua da donna ma, danzando con Fersen, capisce che non potrà mai sostituire la regina nel cuore del conte svedese. Si trova poi coinvolta nel caso del Cavaliere Nero, un ladro che compie numerosi furti ai danni dei nobili per donare tutto il proprio bottino ai poveri: nel tentativo di catturarlo, il suo fido scudiero André Grandier per salvarle la vita viene ferito a un occhio, da cui perderà la vista. Si scoprirà poi che sotto la maschera del Cavaliere Nero si cela Bernard Chatelet, un giornalista parigino filo-rivoluzionario, amico di Maximilien de Robespierre, che alla fine sposerà Rosalie. I furti erano compiuti con il tacito assenso del duca d'Orléans, che sperava in questo modo di gettare discredito sulla famiglia reale agli occhi della nobiltà. Oscar e Fersen, dopo un confronto nel quale il conte svedese le rivela di aver capito ma di non poterla ricambiare, si dicono addio per sempre. André, ormai cieco da un occhio, in un impeto di disperazione, rivela a Oscar di amarla da sempre, ma lei, confusa nei suoi sentimenti, lo respinge.

Oscar, ferita da quanto accaduto con Fersen e, successivamente, con André, decide di iniziare una nuova vita da sola, allontanandosi dalla corte e dalla regina: rinuncia al comando della Guardia Reale e ottiene da Maria Antonietta l'incarico di comandante del reggimento delle Guardie Francesi di Parigi. André, pur di starle vicino, vi si arruola anch'egli. Intanto, il padre di Oscar, il generale Jarjayes, si pente di aver destinato la ragazza alla carriera militare e ne auspica le nozze. Si propone Girodelle, secondo di Oscar nella Guardia Reale, ma quest'ultima non accetta di sposarlo. Nel frattempo, al comando della Guardia di Parigi, Oscar dovrà combattere per farsi accettare dai suoi nuovi indisciplinati soldati, riuscendo infine a ottenere la loro fiducia e in particolare quella di Alain de Soissons, amico di André, che a sua volta si innamora di Oscar.

Subito dopo la morte del primogenito di Maria Antonietta, si affaccia il turbine degli eventi che porteranno alla rivoluzione francese. Oscar, scoprendosi anch'essa innamorata di André, si schiera dalla parte del popolo, a cui appartiene il suo amato, e dice addio alla regina. Di lì a poco i due innamorati muoiono da ferventi rivoluzionari per mano dei soldati della guardia reale: André è colpito da una pallottola il 13 luglio 1789, mentre Oscar, già debilitata dai primi sintomi della tisi, cade il mattino seguente, durante i tumulti dell'assalto alla Bastiglia.

Le vicende della rivoluzione travolgono Maria Antonietta, fino alla sua esecuzione sulla ghigliottina il 16 ottobre 1793.[4]

Personaggi

Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di Lady Oscar.

La storia del manga è incentrata sulle vicende dei giovani coetanei Maria Antonietta, Oscar François de Jarjayes (personaggio immaginario) e Hans Axel von Fersen, che si intrecciano dal loro incontro a Parigi all'età di 18 anni. Tra di loro fioriscono drammatiche relazioni sentimentali proibite e non corrisposte, sullo sfondo della Francia prossima alla rivoluzione. Con la realizzazione dell'adattamento animato viene dato più spazio a André Grandier (altro personaggio immaginario), al punto di farlo diventare uno dei protagonisti al posto del conte di Fersen.

Attorno a loro ruotano molti altri personaggi realmente esistiti, tra cui citiamo le contesse du Barry e di Polignac, Jeanne Valois e Nicolas de La Motte, autori dell'affare della collana a scapito della regina Maria Antonietta e del cardinale de Rohan, e gli artefici della rivoluzione Maximilien de Robespierre e Louis Antoine de Saint-Just, ai quali si aggiunge il personaggio inventato di Bernard Chatelet.

Produzione

Due cosplayer di Maria Antonietta e Oscar e, a destra, l'autrice del manga Riyoko Ikeda

Riyoko Ikeda, dopo essere rimasta affascinata dalla biografia di Maria Antonietta dello scrittore austriaco Stefan Zweig, propose al suo editore l'idea di pubblicare un manga a sfondo storico incentrato su quel personaggio. Gli editori della Shūeisha, ancora legati a una visione infantile degli shōjo e convinti che una storia ambientata nel Settecento non avrebbe avuto presa sulle giovani lettrici, furono convinti dalla narrazione iniziale in stile fiabesco dell'infanzia di Maria Antonietta, simile a quello della trilogia cinematografica di Sissi con Romy Schneider.[5] La casa editrice accettò dopo molte riserve e impose all'autrice la condizione d'interrompere la serializzazione dell'opera in caso di insuccesso. Questo però non avvenne, anzi, fin dal primo capitolo riscontrò un ottimo gradimento dai lettori e ciò permise all'autrice di continuare a pubblicare il manga fino alla fine della storia, tuttavia fu costretta ad anticipare il finale e concludere il manga entro dieci settimane dal capitolo in cui Oscar muore, riassumendo le ultime vicende della vita di Maria Antonietta.[6]

In corso di serializzazione Riyoko Ikeda notò difficoltà nell'evolvere il suo tratto di disegno, perciò chiese l'aiuto degli studenti di un'accademia di belle arti e iniziò a studiare la tecnica della pittura a olio e altre forme artistiche, che le permisero di migliorare il suo stile.[7]

Riferimenti culturali

Fin dalle sue prime opere, Riyoko Ikeda ha dimostrato molto interesse verso lo stile di Osamu Tezuka, al quale si è ispirata anche per la creazione di Lady Oscar.[8] Molte caratteristiche di questo manga, infatti, sono in comune con La principessa Zaffiro di Tezuka, considerato il capostipite degli shōjo.[9] Le similitudini più evidenti sono la doppia identità sessuale di Zaffiro e Oscar, l'ambientazione regale e alcune vicende salienti come i duelli con la spada e i balli a cui entrambe le protagoniste prendono parte vestite da donna.

Nel manga sono presenti alcuni errori storici, dovuti al ritardo di documentazione dell'autrice, che doveva sostenere il ritmo della pubblicazione di un capitolo ogni settimana e non fece in tempo a correggersi. Si tratta delle uniformi della Guardia nazionale, che in realtà risalgono agli albori del XIX secolo, all'epoca napoleonica, tuttavia la Ikeda decise di tenerle ugualmente per motivi estetici. Un altro adattamento che l'autrice fece è quello del nome di Maria Antonietta, la quale prima di andare in Francia si chiamava Maria Antonia: Riyoko Ikeda decise di mantenere un solo nome per evitare di mettere confusione alle lettrici più giovani.[10]

Bibliografia del manga

Riyoko Ikeda, prima e durante la creazione di Lady Oscar, si informò ampiamente sul contesto storico che voleva raccontare, leggendo un gran numero di enciclopedie, biografie e romanzi storici[10]:

  • Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica, di Stefan Zweig
  • Maria Antonietta - La vera storia di una regina incompresa, di André Castelot
  • Il conflitto di classe all'epoca della Francia rivoluzionaria, di Karl Kautsky
  • La rivoluzione francese (3 voll.), di Albert Mathiez
  • La rivoluzione francese, di Albert Soboul
  • Robespierre e la rivoluzione francese, di J. M. Thompson
  • Napoleone, di K. Inoue
  • Novantatré, di Victor Hugo
  • Robespierre, di Marc Bouloiseau
  • La rivoluzione francese, di P. Nicolle
  • Napoléon, di H. Calvet
  • La grande rivoluzione, di Pëtr Alekseevič Kropotkin
  • Robespierre, di K. Inoue
  • Compendio di storia mondiale 11 - La guerra civile americana, la rivoluzione francese, di K. Inoue
  • Napoléon, di T. Kase
  • Storia mondiale delle nazioni 2 - Storia francese, di K. Inoue
  • Storia mondiale dei viaggi 8 - Castelli e palazzi d'Europa, di K. Inoue, ed. Shōgakukan
  • Storia mondiale dei viaggi 9 - 2000 anni di Parigi, di K. Inoue, ed. Shōgakukan
  • Histoire des français
  • Storia della trasformazione del costume occidentale - Epoca moderna, di K. Tanno
  • Divise militari dal mondo, di T. Saito e K. Hozumi
  • Gli eserciti civili, di T. Oda
  • Le château de Versailles
  • Versailles
  • The book of art 5 - French art
  • Rudimenti di equitazione, di S. Ozu

Media

Manga

Lo stesso argomento in dettaglio: Capitoli di Lady Oscar.
Il titolo originale della serie

Il manga debuttò in Giappone il 21 maggio 1972[11] in 82 capitoli, usciti originariamente su Shukan Margaret della Shūeisha e fu in seguito raccolto in nove volumi tankōbon di circa duecento pagine ciascuno. Dopo la conclusione della trama l'autrice disegnò La contessa dall'abito nero, una storia slegata dalle vicende principali che riprende gli stessi protagonisti di Lady Oscar; questa storia fu pubblicata all'interno del decimo volume.

Nel 1987 Riyoko Ikeda inizia la serializzazione di Eroica - La gloria di Napoleone, che si presenta come un seguito di Lady Oscar successivo agli avvenimenti della rivoluzione. Nella trama, che è una biografia di Napoleone Bonaparte, appaiono e si muovono personaggi che il lettore ha già avuto modo di conoscere nel corso di Lady Oscar come Alain, Bernard e Rosalie.

Musical

Monumento raffigurante Oscar e André all'esterno del Grand Theater Takarazuka

Il gruppo teatrale femminile giapponese Takarazuka Revue ha tratto dal manga un musical sceneggiato da Shinji Ueda e rappresentato per la prima volta nel 1974 al Takarazuka Grand Theatre. L'opera è considerata il più grande successo della compagnia teatrale[12] e ne ha risollevato le sorti dopo un periodo di declino. Le rappresentazioni degli anni settanta e ottanta hanno registrato circa quattro milioni di spettatori[13] e il successo si è protratto acquisendo oltre tre milioni di spettatori nel 2003.[14]

Il musical è stato replicato numerose volte nel corso degli anni con l'aggiunta di alcune varianti alla trama. Nel novembre 2005, in occasione del 250º anniversario della nascita di Maria Antonietta, la Takarazuka Revue si è esibita per la prima volta in Corea del Sud dopo la fine della seconda guerra mondiale rappresentando Le rose di Versailles e L'anima di Shiva.[13] Nel 2008 invece sono stati sceneggiati tre nuovi spettacoli dedicati a Girodelle, Alain e Bernard.[15]

Film cinematografico

Lo stesso argomento in dettaglio: Lady Oscar (film).

Il regista francese Jacques Demy scrisse con Patricia Louisianna Knop una sceneggiatura basata sul manga per un film con attori in carne e ossa. Divenne una coproduzione franco-giapponese, intitolata Lady Oscar, diretta dallo stesso Demy e girata in Francia. Il film, pur molto condensando la trama del manga, godette di un discreto successo. Per la parte di Oscar fu scelta l'attrice Catriona MacColl, mentre Oscar bambina fu interpretata da una giovanissima Patsy Kensit. Il film venne proiettato in Giappone il 3 marzo 1979, ancora prima dell'inizio dell'anime.

Arrivò in Italia in seguito alla trasmissione dell'anime in televisione, e si scelse di affidare il doppiaggio alle voci del cartone animato, fatta eccezione per Luigi XVI (doppiato da Maurizio Fardo) e Rosalie (doppiata da Susanna Fassetta).

Anime

Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Lady Oscar.

L'anime televisivo si compone di 40 episodi della durata di circa 23 minuti netti ciascuno, più uno di durata doppia, inedito in Italia, consistente in un breve riassunto della trama e intitolato Versailles no bara to onnatachi (ベルサイユのばらと女たち? lett. "Le rose di Versailles e le donne"). La serie fu realizzata dalla giapponese Tokyo Movie Shinsha nel 1979. Tadao Nagahama diresse i primi episodi. Gli subentrò nella regia con evidenti miglioramenti Osamu Dezaki, accreditato dal 18º episodio, anche se aveva già diretto il 5°, e si era affiancato e in pratica sostituito a Nagahama già dal 12º episodio della serie. Il disegno fu affidato alla Shingo Araki Production e Shingō Araki in persona curò il character design, affiancato da Michi Himeno. Alla realizzazione partecipò l'animatore Akio Sugino. La voce narrante è di Noriko Ohara.

Poco prima della messa in onda dell'anime, Oscar e André comparvero nell'episodio 101 della serie Le nuove avventure di Lupin III, prodotta anch'essa dalla TMS, in cui il ladro gentiluomo se ne innamora, pur credendola un maschio. Alla fine resta pietrificata accanto ad una statua che in realtà è il suo amore eterno André, ridotto in pietra anche lui tempo prima. L'episodio, basato sull'idea originale di uno spettatore durante un concorso gestito dallo studio come parte della celebrazione del centesimo episodio della serie, fu prodotto appositamente per pubblicizzare la messa in onda di Lady Oscar sullo stesso canale ventitré giorni dopo.[16] Riprende solo gli elementi di base.

La serie, messa in onda dalla giapponese NTV per la prima volta tra il 1979 e il 1980, si rivelò un clamoroso insuccesso in Giappone, tanto che in alcuni distretti fu interrotta al 23º episodio, seguito dall'improvvisata trasmissione di un episodio anticipatorio del finale, intitolato Moetsukita bara no shōzō (燃えつきたバラの肖像? lett. "Ritratti di rose che bruciano"). A differenza del 41º episodio, pubblicato in home video anche se di rado, questo episodio non fu mai esportato e finì praticamente dimenticato anche in Giappone. Una replica trasmessa nel 1986 rimediò in gran parte all'insuccesso della prima messa in onda, grazie anche alla notorietà acquisita nel frattempo da Shingō Araki con la serie I Cavalieri dello zodiaco.

Tra il manga e l'anime ci sono consistenti differenze. Il manga è infatti incentrato sulle passioni amorose e il dramma storico di Maria Antonietta: Oscar appariva inizialmente solo come personaggio di supporto, ma visto il successo riscontrato presso il pubblico assunse un ruolo da coprotagonista nella seconda parte fino alla morte. L'anime ha invece Oscar come protagonista, mentre Maria Antonietta passa in secondo piano.[17][18] Rispetto all'anime, il manga ha tratti spiccatamente più comici e risulta maggiormente fedele alla realtà storica: per questo l'anime fu oggetto di feroci critiche e la stessa autrice non lo riconobbe come proprio.

Colonna sonora

La colonna sonora dell'anime fu affidata al compositore Kōji Makaino. La sigla di apertura si intitola Bara wa Utsukushiku Chiru (薔薇は美しく散る? lett. "Le rose sfioriscono in modo splendido") mentre quella di chiusura Ai no Hikari to Kage (愛の光と影? lett. "Luce e ombra dell'amore"), interpretate entrambe da Hiroko Suzuki. Queste sigle sono state pubblicate in un singolo contestualmente alla diffusione dell'anime, com'era di moda in quel periodo.

Un minuetto suonato ai balli di corte è il Boléro di Ravel, sebbene sia stato composto nel 1928. Un mendicante e suo figlio suonano la fisarmonica, ma nella realtà storica questo strumento venne introdotto per la prima volta sul mercato a Vienna, città natale di Maria Antonietta, il 6 maggio 1829.

ベルサイユのばら 薔薇は美しく散る オリジナル・サウンドトラック&名場面音楽集
colonna sonora
ArtistaKōji Makaino
Pubblicazione24 settembre 1994
Tracce20
GenereColonna sonora
EtichettaKitty Records
FormatiLP
Altri formatiCD

Solo nel 1994 la Tokyo Movie Shinsha decide di pubblicare un LP con una selezione di più brani della colonna sonora. Le venti tracce del disco (che riporta il titolo della sigla di apertura) si dividono in 12 canzoni e 8 collage di temi musicali. Il disco è stato riproposto in versione CD il 29 marzo 2017 dalla Universal Music Japan in edizione limitata.[19]

ベルサイユのばら 音楽集
colonna sonora
ArtistaKōji Makaino
Pubblicazione22 giugno 2016
Durata166:57
Tracce101
GenereColonna sonora
EtichettaUniversal Music Group
FormatiCD

Il 22 giugno 2016 la Universal Music Japan pubblica un album composto da tre CD, i quali contengono la colonna sonora completa e integrale per un totale di 101 brani, molti dei quali inediti fino ad allora. Per trovare le tracce inedite è stata fatta una ricerca nei nastri originali della serie, dai quali sono state riportate alla luce più di 70 canzoni, come le basi musicali delle sigle e tutte le musiche di sottofonto.[19] Nell'album viene incluso anche un libretto di 32 pagine con illustrazioni dall'anime e un'intervista a Kōji Makaino, l'autore delle canzoni.

Disco 1

Questo disco contiene la rimasterizzazione delle nove tracce del lato A dell'LP del 1994 e le rispettive basi musicali

  1. Hiroko Suzuki – Barawa Utsukushiku Chiru (薔薇は美しく散る? lett. "Le rose appassiscono in bellezza") – 3:22
  2. Reiko Tajima – Jounetsuno Akai Bara (情熱の紅いばら? lett. "Spine rosse di passione") – 5:45
  3. Hiroko Suzuki – Aiyueno Kanashimi (愛ゆえの哀しみ? lett. "Dolore per amore") – 4:48
  4. Brownie – Magical Rose – 3:41
  5. Brownie – Hoshininru Futari (星になるふたり(C'est Toi)? lett. "Due persone che diventano famose") – 5:42
  6. Uruwashiki Hitoyo! (麗しき人よ!? lett. "Persona bellissima!") – 2:52
  7. Hiroko Suzuki – Watashiwa Torawarebito (私はとらわれびと? lett. "Sono prigioniera") – 3:56
  8. Yasashisano Okurimono (優しさの贈り物? lett. "Dono di gentilezza") – 3:13
  9. Hiroko Suzuki – Aino Hikarito Kage (愛の光と影? lett. "Luce e ombra d'amore") – 3:09
  10. Barawa Utsukushiku Chiru (薔薇は美しく散る? lett. "Le rose appassiscono in bellezza") (karaoke) – 3:19
  11. Aiyueno Kanashimi (愛ゆえの哀しみ? lett. "Dolore per amore") (karaoke) – 4:47
  12. Magical Rose (karaoke) – 3:42
  13. Hoshininru Futari (星になるふたり(C'est Toi)? lett. "Due persone che diventano famose") (karaoke) – 5:43
  14. Watashiwa Torawarebito (私はとらわれびと? lett. "Sono prigioniera") (karaoke) – 3:55
  15. Aino Hikarito Kage (愛の光と影? lett. "Luce e ombra d'amore") (karaoke) – 3:09
  16. Jounetsuno Akai Bara (情熱の紅いばら? lett. "Spine rosse di passione") (senza narrazione) – 5:44
  17. Uruwashiki Hitoyo! (麗しき人よ!? lett. "Persona bellissima!") (senza narrazione) – 2:53
  18. Yasashisano Okurimono (優しさの贈り物? lett. "Dono di gentilezza") (seconda versione) – 3:20

Durata totale: 73:00

Disco 2

La raccolta delle tracce di questo disco segue l'ordine cronologico della loro comparsa all'interno dell'anime, dalla prima alla ventesima puntata. Solo alcune di esse sono in formato stereo, tutte le altre sono in mono.

  1. Avant-title (アバンタイトル? lett. "Titolo in anteprima") – 0:08
  2. Tokino Yurikago (時のゆりかご? lett. "La culla del tempo") – 0:28
  3. Kyuuten (急転? lett. "Virata improvvisa") – 0:07
  4. Hiroko Suzuki – Barawa Utsukushiku Chiru (薔薇は美しく散る? lett. "Le rose appassiscono in bellezza") (taglio TV con dialoghi) – 1:33
  5. Sub Title (サブタイトル? lett. "Titolo dell'episodio") – 0:09
  6. Paris No Joukei (パリの情景? lett. "Scenario di Parigi") – 0:20
  7. Utsuriyuku Jidai (移りゆく時代? lett. "L'era che cambia") – 1:15
  8. Oscar Barano Sadame (オスカル -薔薇のさだめ-? lett. "Oscar - La determinazione di una rosa") – 1:20
  9. Yasuragino Toki (やすらぎの時? lett. "Tempo di pace") – 1:01
  10. Reiko Tajima – Jyounetsuno Akai Bara (情熱の紅いばら? lett. "Spine rosse di passione") – 5:43
  11. Oscar No Tanjyou (オスカルの誕生? lett. "La nascita di Oscar") – 1:08
  12. Mujakina Tawamure (無邪気なたわむれ? lett. "Gioco innocente") – 0:25
  13. Kimagure (気まぐれ? lett. "Capricciosa") – 0:08
  14. Yorokobi (よろこび? lett. "Gioia") – 0:13
  15. Versailles No Asa (ベルサイユの朝? lett. "Mattina a Versailles") – 1:34
  16. Fukitsuna Kage (不吉な影? lett. "Ombra minacciosa") – 1:20
  17. Shino Yokan (死の予感? lett. "Presagio di morte") – 1:18
  18. Kinpaku (緊迫? lett. "Veloce") – 0:19
  19. Oscar Zenshin (オスカル -前進-? lett. "Oscar - Avanscoperta") – 0:21
  20. Omaewa Hikari Orewa Kage (お前は光 俺は影? lett. "Tu sei la luce e io l'ombra") – 0:17
  21. Oscar Yuujou (オスカル -友情-? lett. "Oscar - Amicizia") – 1:01
  22. Butoukai (舞踏会? lett. "Danza") – 0:56
  23. Hanayagu Kokoro (華やぐ心? lett. "Un cuore meraviglioso") – 0:27
  24. Aino Tokimeki (愛のときめき? lett. "La cotta d'amore") – 2:03
  25. Bridge Collection I (ブリッジ・コレクション I? lett. "Collezione di bribge I") – 0:54
  26. Louis XVI (ルイ16世? lett. "Luigi XVI") – 1:18
  27. Shinouno Chisei (新王の治世? lett. "Il regno del nuovo re") – 1:20
  28. Fanfare (ファンファーレ? lett. "Fanfara") – 0:15
  29. Hokori Takaki Koushin (誇り高き行進? lett. "Marcia orgogliosa") – 0:48
  30. Kyuuteino Joukei (宮廷の情景? lett. "Scena a corte") – 1:25
  31. Aino Hikarito Kage Aino Omoide (愛の光と影 -愛の思い出-? lett. "Luce e ombra d'amore - Ricordi d'amore") – 1:19
  32. Yasashisano Okurimono (優しさの贈り物? lett. "Dono di gentilezza") (seconda versione) – 3:20
  33. Hiroko Suzuki – Aino Hikarito Kage (愛の光と影? lett. "Luce e ombra d'amore") (taglio TV con dialoghi) – 1:13
  34. Jikaiyokoku (次回予告? lett. "Anticipazioni") – 0:33
  35. Hiroko Suzuki – Barawa Utsukushiku Chiru (薔薇は美しく散る? lett. "Le rose appassiscono in bellezza") (taglio tv stereo) – 1:34
  36. Hiroko Suzuki – Barawa Utsukushiku Chiru (薔薇は美しく散る? lett. "Le rose appassiscono in bellezza") (taglio tv, versione 1) – 1:37
  37. Hiroko Suzuki – Bansen A Theme 30 seconds (番宣Aテーマ 30秒? lett. "Tema A in 30 secondi") – 0:31
  38. Bansen A Theme 20 seconds (番宣Aテーマ 20秒? lett. "Tema A in 20 secondi") – 0:21
  39. Bansen A Theme 15 seconds (番宣Aテーマ 15秒? lett. "Tema A in 15 secondi") – 0:16
  40. Bansen B Theme 30 seconds (番宣Bテーマ 30秒? lett. "Tema B in 30 secondi") – 0:32
  41. Bansen B Theme 20 seconds (番宣Bテーマ 20秒? lett. "Tema B in 20 secondi") – 0:21
  42. Bansen B Theme 15 seconds (番宣Bテーマ 15秒? lett. "Tema B in 15 secondi") – 0:16
  43. Polignac Fujin No Uta (ポリニャック夫人の歌? lett. "La canzone della contessa di Polignac") – 3:46
  44. Oscar No Piano (オスカルのピアノ? lett. "Il pianoforte di Oscar") (versione teatrale) – 0:58

Durata totale: 46:11

Disco 3

Come nel disco precedente, vengono raccolte le musiche di sottofondo dai restanti episodi della serie.

  1. Avant-title (アバンタイトル? lett. "Titolo in anteprima") (versione alternativa) – 0:07
  2. Omaewa Hikari Orewa Kage (お前は光 俺は影? lett. "Tu sei la luce e io l'ombra") (versione breve 1) – 0:21
  3. Ihen (異変? lett. "Incidente") – 0:06
  4. Hiroko Suzuki – Barawa Utsukushiku Chiru (薔薇は美しく散る? lett. "Le rose appassiscono in bellezza") (taglio tv) – 1:37
  5. Kokorono Yami (心の闇? lett. "L'oscurità della mente") – 1:12
  6. Ugomeku Inbou (蠢く陰謀? lett. "Trama ingegnosa") – 1:25
  7. Hametsueno Michi (破滅への道? lett. "La strada verso la rovina") – 1:12
  8. Musubareta Yuujou (結ばれた友情? lett. "Amicizia stretta") – 1:17
  9. Oscar Setsunai Kanashimi (オスカル -切ない悲しみ-? lett. "Oscar - Triste malinconia") – 1:51
  10. Amaku Kanashiku Nagarete (甘く悲しく流れて? lett. "Scorre via dolcemente e tristemente") – 1:22
  11. Aino Hikarito Kage Himeta Koi (愛の光と影 -秘めた恋-? lett. "Luce e ombra d'amore - Amore nascosto") – 1:16
  12. Hashiru Shougeki (走る衝撃? lett. "Fine della corsa") – 0:16
  13. Kuroi Kishi (黒い騎士? lett. "Il Cavaliere Nero") – 0:56
  14. Oscar Zenshin (オスカル -前進-? lett. "Oscar - Avanscoperta") (versione breve) – 0:15
  15. Tsunoru Fuan (募る不安? lett. "Ansia") – 0:26
  16. Anun (暗雲? lett. "Nuvole scure") – 1:20
  17. Isshokusokuhatsu (一触即発? lett. "Toccata e fuga") – 0:44
  18. Unmeino Ichigeki (運命の一撃? lett. "Colpo fatidico") – 0:18
  19. Wakare (別れ? lett. "Addio") – 2:01
  20. Omaewa Hikari Orewa Kage (お前は光 俺は影? lett. "Tu sei la luce e io l'ombra") – 0:31
  21. Oscar Kunousuru Omoi (オスカル -苦悩する想い-? lett. "Oscar - Sentimenti di sofferenza") – 1:41
  22. Bridge Collection II (ブリッジ・コレクションII? lett. "Collezione di bridge II") – 1:04
  23. Kokorono Sazanami (心のさざなみ? lett. "Le increspature del cuore") – 0:17
  24. Oscar Ketsuzento (オスカル -決然と-? lett. "Oscar - Risolutamente") – 1:11
  25. Kakumei (革命? lett. "Rivoluzione") – 1:21
  26. Tatakai (戦い? lett. "Combattimento") – 0:56
  27. Kanashimi (哀しみ? lett. "Tristezza") – 2:25
  28. Setsunaku Omoiwo Himete (切なく想いを秘めて? lett. "Con sentimenti tristi") – 1:07
  29. Aino Kokuhaku (愛の告白? lett. "Confessione d'amore") – 1:46
  30. Oscar Eienni (オスカル -永遠に-? lett. "Oscar - Eternamente") – 1:44
  31. Uruwashiki Hitoyo! (麗しき人よ!? lett. "Persona bellissima!") – 2:50
  32. Hiroko Suzuki – Aino Hikarito Kage (愛の光と影? lett. "Luce e ombra d'amore") (taglio tv) – 1:18
  33. Barawa Utsukushiku Chiru (薔薇は美しく散る? lett. "Le rose appassiscono in bellezza") (karaoke, taglio tv) – 1:36
  34. Aino Hikarito Kage (愛の光と影? lett. "Luce e ombra d'amore") (karaoke, taglio tv) – 1:15
  35. Oscar To Charlotte (オスカルとシャルロット? lett. "Oscar e Charlotte") – 1:26
  36. Sayonara Imoutoyo (さよなら妹よ? lett. "Addio sorella") – 1:08
  37. Oscar No Piano (オスカルのピアノ? lett. "Il pianoforte di Oscar") – 1:41
  38. Ginyuushijinno Tefuukin (吟遊詩人の手風琴? lett. "La fisarmonica di Ginyu") – 1:45
  39. Oscar No Shouzou (オスカルの肖像? lett. "Il ritratto di Oscar") – 2:42

Durata totale: 47:46

Edizione italiana

In Italia la serie riscosse presto un grande successo. Andò in onda per la prima volta, fino alla 37ª puntata, nel marzo 1982 su Italia 1 con il titolo Lady Oscar, lo stesso che i produttori giapponesi avevano scelto per il film dal vivo diretto da Jacques Demy. Già in questa versione la serie presentava censure nei dialoghi e nelle sequenze video. Nella stagione televisiva successiva (1982-1983), l'anime fu replicato all'interno della trasmissione Bim Bum Bam, con l'aggiunta delle rimanenti puntate inedite in Italia, presentate come una "seconda serie".

L'Italia è stata, tra le nazioni europee, quella che ha replicato l'anime con maggiore frequenza, infatti è stato trasmesso anche su Canale 5 dal 1987, su Rete 4 dal 1988, su Italia 7 dal 1990, su Italia Teen Television dal 1º ottobre 2003, su Hiro dal maggio 2010, su La 5 dal 2 agosto 2010, su Boing dal 9 maggio 2013, su Italia 2 dal 2 giugno 2014, nella primavera sia del 2019 che del 2020 e su Sky Atlantic, per la prima volta in versione rimasterizzata, con una maratona back to back il 4 ottobre 2020. Inoltre l'episodio nº 28, cruciale per la trama, è stato anche replicato su Mediaset Extra domenica 11 dicembre 2016 all'interno della maratona speciale Bim Bum Bam Generation - Gli Anni '80.

Adattamento
File:Lady Oscar censurata.png
La risata di Oscar censurata nel decimo episodio

Il doppiaggio italiano è stato eseguito presso la CITIEMME Registrazioni Sonore di Roma ed è stato diretto da Isa Barzizza e Franca Milleri. La voce narrante è di Sergio Matteucci.

La sceneggiatura originale giapponese, pensata per un pubblico adolescente come il manga, è stata pesantemente adattata o censurata nella versione italiana, per renderla più adatta a degli spettatori bambini[20]: molti dialoghi furono riscritti, alcuni furono appiattiti, altri del tutto reinventati, secondo una pratica molto diffusa in Italia per quanto riguarda l'animazione giapponese. Ne soffrirono soprattutto i dialoghi e le scene che più giocano sull'equivoco dell'identità di Oscar, iniziando proprio da questa. Nella versione giapponese è un vero e proprio segreto e tutti si rivolgono a lei con "Colonnello", "Signore" o semplicemente "Oscar"; nel doppiaggio italiano molti la chiamano "Madamigella". Nel decimo episodio venne censurata la scena in cui Rosalie Lamorlière si prostituisce a Oscar venendo respinta con una risata: con la modifica dei dialoghi e il taglio della risata di Oscar, viene fatto apparire che Rosalie chieda a Oscar solamente l'elemosina.

Non mancano, inoltre, errori di traslitterazione, per via del fatto che i nomi francesi furono traslitterati in giapponese, e questi a loro volta traslitterati in italiano. I più frequenti riguardano le parole in cui ricorrono le coppie di suoni l/r oppure b/v, che in giapponese equivalgono entrambe a un unico fonema: di conseguenza, si è venuta a creare confusione nella scelta delle lettere da utilizzare. Per esempio, il cognome di Rosalie Lamorlière è diventato "Lamorielle", quello di Jeanne Valois è diventato "Baló". Il nome della marchesa di Boulainvilliers, traslitterato in giapponese come Būrembirie (ブーレンビリエ?), in Italia è stato liberamente adattato come "Brambillet" nel manga e come "Bramberie" nell'anime.

Sigle

Alla serie fu associata la sigla Lady Oscar, composta e cantata dal gruppo I Cavalieri del Re, con solista Clara Serina, che riscosse tanto successo negli anni ottanta da raggiungere il settimo posto nella hit parade. Lo stesso gruppo incise un album monografico dedicato alla serie dal titolo La storia di Lady Oscar, pubblicato nel 1982.

Nel 1990 Mediaset decise di cambiare il titolo in Una spada per Lady Oscar, e di conseguenza anche la sigla fu sostituita con l'omonima canzone scritta da Alessandra Valeri Manera sulle note della musica composta dal maestro Ninni Carucci. L'interpretazione fu affidata inizialmente a Enzo Draghi, che preferì firmarsi con lo pseudonimo Gli amici di Oscar, e l'anno dopo a Cristina D'Avena. I successivi passaggi televisivi del 2002 e 2005 videro il ripristino della prima sigla sia in apertura che in chiusura, mentre per le messe in onda dal 2008 in avanti Mediaset ripropose la canzone cantata da Cristina D'Avena solo in chiusura e in una versione più accorciata.

Una spada per Lady Oscar fu tradotta dal drammaturgo Michael Kunze per l'edizione tedesca della serie, dove è stata l'unica sigla. La musica fu riutilizzata in Spagna per la serie Nuevos hermanos, conosciuta in Italia come Georgie, cantata da Soledad Pilar Santos, secondo la consolidata tradizione di riutilizzo di sigle italiane da parte di emittenti estere del gruppo Mediaset.

Home video

Giappone

La serie in Giappone ha goduto anche di svariate edizioni per l'home video. In VHS ne sono state realizzate tre edizioni, la prima risalente al 1987, la seconda al 1988 e la terza ed ultima nel 2001. Sempre nel 2001 viene editata la prima edizione DVD. Ne seguiranno altre due edizioni, nel 2005 e nel 2009 per il 30º anniversario dell'anime. Nel 1994 viene realizzata l'unica versione in Laser Discs, le cui cover sono realizzate da Akio Sugino, a differenza di tutte le versioni VHS e DVD dove le cover sono disegnate da Michi Himeno. Il 24 settembre 2014 la serie viene editata in Blu-ray Disc.

Italia

La prima edizione della serie in VHS risale al maggio 1991, quando Gruppo Logica 2000 la distribuì in 20 volumi per il circuito delle edicole, nella sua prima edizione televisiva, abbinate a dei fascicoli. Nel 1992, venne ripubblicata in 10 VHS per la collana Bim Bum Bam Video, nell'edizione televisiva Mediaset e con la sigla cantata da Cristina D'Avena. Un'ulteriore pubblicazione della serie nell'edizione televisiva Mediaset, avviene nel 2001 per mano di DeAgostini, che la distribuisce per il circuito delle edicole in 40 volumi.

La prima edizione DVD di Lady Oscar è stata prodotta nel 2001 in 10 volumi da Yamato Video, comprensiva dell'audio originale giapponese e di sottotitoli che lo traducono fedelmente. Gli stessi DVD sono stati raccolti in due Box nel 2009. La serie è stata editata anche per il circuito delle edicole in collaborazione con DeAgostini, in questo caso sono stati realizzati 20 DVD contenenti due episodi cadauno. Sempre Yamato Video ha pubblicato in DVD anche il film di Jacques Demy. Dal 10 febbraio 2016 la serie è pubblicata in edicola in 10 uscite con la Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, in collaborazione con Yamato Video, abbinata a 10 successive uscite de Il Tulipano Nero.

Film d'animazione

Il 19 maggio 1990 uscì in Giappone un lungometraggio d'animazione composto da estratti salienti dell'anime ed intitolato Una spada per Lady Oscar - Insieme per sempre (ベルサイユのばら 生命あるかぎり愛して?, Versailles no Bara: Seimei Aru Kagiri Aishite, lett. "Ti amerò finché avrò vita"). Per l'edizione italiana venne richiamato lo stesso cast di doppiatori degli anni 80 (eccetto per alcuni personaggi e per la voce narrante, sostituita da Antonella Giannini) e venne trasmesso in Italia solamente il 7 gennaio 2001 su Italia 1, per poi essere pubblicato in VHS da Dynamic Italia due anni dopo.

A partire dal 1990 viene pubblicato più volte in VHS, da parte di diversi editori, un film riepilogativo della serie, contenente la sigla e alcuni brani de I Cavalieri del Re, tratte dall'album La Storia di Lady Oscar. Questo film, montato e distribuito esclusivamente in Italia, nei primi anni 2000 ha goduto anche di un'edizione in DVD con il titolo The Lady Oscar Story.

Per il 2009 era stata annunciata la distribuzione nelle sale cinematografiche giapponesi dell'anime film La rose de Versailles, allora in fase di pre-produzione, realizzato dalla Toei Animation.[21][22]

Accoglienza

Francobollo dedicato a Versailles no bara dalle poste giapponesi

Fin dall'inizio della pubblicazione il manga fu accolto con molto successo da parte del pubblico. Quella degli anni settanta infatti era un'epoca in cui i manga shōjo, ossia quelli destinati a bambine e ragazze adolescenti, iniziarono a diffondersi maggiormente rispetto al passato. Dopo i successi di Osamu Tezuka il genere fu nuovamente rinnovato in quegli anni dai titoli portati dal cosiddetto "Gruppo del 24", ovvero un gruppo di mangaka donne nate intorno all'anno 24 del periodo Shōwa (anno 1949).[23] La particolarità di questa nuova diffusione parte proprio dalle autrici che riescono ad affermare il loro lavoro durante un periodo di ancora forte emancipazione femminile nella società giapponese. Pur non essendoci un'identità ufficiale del gruppo, Riyoko Ikeda ne è considerata parte, e il suo manga Lady Oscar si dimostra una vera e propria innovazione perché presenta scene e tematiche mature mai raccontate prima in un manga di quel target.[5][24][25]

Nei primi due anni di pubblicazione la serie ha venduto 12 milioni di copie[26], mentre a febbraio 2011 le copie vendute hanno superato i 20 milioni.[27]

Nel 2005 la TV Asahi ha pubblicato la classifica delle 100 serie anime più visti dai telespettatori giapponesi e Lady Oscar si è classificata al 46º posto[28], mentre nella classifica analoga votata via web è arrivata al 74º.[29] Lo stesso sondaggio è stato ripetuto nel 2006 ma a rispondere sono state 100 celebrità giapponesi, in quell'occasione la serie ha raggiunto il 45º posto.[30]

La stessa TV Asahi, nel 2021, ha indetto il sondaggio Manga Sōsenkyo dove 150 000 persone hanno votato la loro top 100 delle serie manga e Lady Oscar si è classificata al 27º posto[31].

Impatto culturale

I gruppi musicali giapponesi Lareine e Versailles, fondati rispettivamente nel 1994 e nel 2007 dal cantante Kamijo, prendono ispirazione dal manga per i costumi dei loro membri e tra i primi singoli dei Lareine c'è anche la cover della sigla di apertura giapponese dell'anime.

Il 28 settembre 2010, per inaugurare la decima edizione della fiera Romics, ha preso luogo un corteo di cosplayer di personaggi di Lady Oscar aperto proprio da Riyoko Ikeda, ospite d'eccezione di quell'anno.[32]

Italia

Il successo dell'anime in Italia ha portato alla scoperta della serie manga di provenienza, che nel corso degli anni ha ricevuto molte edizioni fino a diventare il manga shōjo più pubblicato nel Paese.[5][33]

Per il grande successo della serie in Italia il Gruppo Fabbri Editori realizzò due romanzi su Lady Oscar. Il primo: Il romanzo di Lady Oscar è una rivisitazione della serie. Il secondo: Il ritorno di Lady Oscar contiene una storia inventata di sana pianta in Italia nel quale vediamo una Oscar viva e non morta durante la presa della Bastiglia. In questo libro possiamo ritrovare tutti i personaggi originali con l'aggiunta di uno nuovo: Napoleone Bonaparte.

Nel 2009 è stato rappresentato in Italia Lady Oscar. François - Versailles Rock Drama, un musical in due atti liberamente ispirato al manga di Riyoko Ikeda, diretto da Andrea Palotto, che è autore anche dei testi e delle musiche.[34]

Note

  1. ^ La traduzione corretta è al plurale: l'autrice ha spiegato che Oscar è la rosa bianca della purezza dei suoi ideali, Maria Antonietta quella rossa passionale, Madame de Polignac la rosa gialla invidiosa, Rosalie un bocciolo di rosa e Jeanne la rosa nera malefica. Cfr. Riyoko Ikeda, Le rose di Versailles, volume 1, d/visual, 2008; Davide Castellazzi, Lady Oscar. Amori, segreti ed epiche battaglie, Iacobelli, 2008, p. 22.
  2. ^ (EN) Anne E. Duggan, Queer Enchantments: Gender, Sexuality, and Class in the Fairy-Tale Cinema of Jacques Demy, Wayne State University, 2015, p. 116.
  3. ^ Il manga riproduce in maniera pressoché fedele gli eventi relativi all'arrivo in Francia di Maria Antonietta. Nella prima parte dell'anime, invece, c'è un intreccio secondario che vede il duca d'Orléans, cugino di Luigi Augusto e suo rivale nell'ascesa al trono, come principale artefice di molti complotti, puntualmente sventati da Oscar, che mirano a uccidere la coppia di giovani principi.
  4. ^ Nel manga, dopo la morte di Oscar, sono dedicate numerose pagine a Maria Antonietta: si raccontano in maniera dettagliata la marcia delle donne su Versailles, la sua vita alle Tuileries, la tentata fuga bloccata a Varennes, la prigionia, il processo e la sua morte. Nell'anime, invece, l'epilogo della vicenda della regina è brevemente narrato da Alain, da Rosalie e da suo marito Bernard, l'ex Cavaliere Nero.
  5. ^ a b c Elena Romanello, Dossier Manga/Anime: Riyoko Ikeda, la regina degli Shōjo, su sakuramagazine.com, 8 gennaio 2012. URL consultato il 22 aprile 2021.
  6. ^ Intervista a Riyoko Ikeda - parte prima - (Le rose di Versailles vol.1, edizione d/books)
  7. ^ Giampiero Raganelli e Maya Quaianni, Riyoko Ikeda intervista alla regina degli shojo manga, su lospaziobianco.it, 12 giugno 2015. URL consultato il 19 maggio 2021.
  8. ^ Martina Galea e Pierfilippo Dionisio, Riyoko Ikeda - uBC, su ubcfumetti.com. URL consultato il 22 aprile 2021.
  9. ^ Alle origini dello shojo manga la principessa Zaffiro, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 22 aprile 2021.
  10. ^ a b Lady Oscar - Le Rose di Versailles vol.9, edizione Goen
  11. ^ (JA) ベルばら連載開始30周年記念/ベルサイユのばら大事典| 愛蔵版コミックス|BOOKNAVI|集英社, su books.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 28 dicembre 2020 (archiviato il 6 ottobre 2012).
  12. ^ Il teatro Takarazuka, su tuttogiappone.myblog.it, 6 aprile 2009. URL consultato il 19 maggio 2021.
  13. ^ a b (EN) Christopher Macdonald, Rose Of Versailles Revival - News, su animenewsnetwork.com, 2 novembre 2005. URL consultato il 19 maggio 2021.
  14. ^ Castellazzi, p. 51.
  15. ^ Giappone Lady Oscar al teatro Takarazuka, su animeclick.it, AnimeClick.it, 24 marzo 2008. URL consultato il 19 maggio 2021.
  16. ^ L'incredibile episodio in cui Lupin incontra Lady Oscar, senza censure su Amazon Prime Video, su today.it, 4 febbraio 2021. URL consultato il 5 febbraio 2021 (archiviato il 20 aprile 2021).
  17. ^ Arnaldi, pp. 74-80.
  18. ^ Riyoko Ikeda, Le rose di Versailles, volume 6, d/books, postfazione.
  19. ^ a b (JA) ベルサイユのばら 音楽集 [完全版] [初回プレス限定スリーブ付][CD] - サウンドトラック, su universal-music.co.jp. URL consultato il 16 gennaio 2021 (archiviato il 22 gennaio 2021).
  20. ^ Arnaldi, pp. 172-175.
  21. ^ Lady Oscar: la strada del nuovo film... sempre più in salita, su animeclick.it, 1º dicembre 2007. URL consultato il 23 aprile 2010 (archiviato il 3 settembre 2014).
  22. ^ Pretty Cure e Lady Oscar: Toei Animation conferma i Film, su animeclick.it, 5 febbraio 08. URL consultato il 23 aprile 2010 (archiviato il 14 luglio 2009).
  23. ^ Lady Oscar e la Ikeda? Spazzatura mainstream per le fan del Gruppo 24, su animeclick.it, AnimeClick.it, 12 marzo 2016. URL consultato il 22 aprile 2021.
  24. ^ Ludovica De Santis, La figura femminile nei manga gli anni '70 di Lady Oscar, su softrevolutionzine.org, 16 giugno 2015. URL consultato il 22 aprile 2021.
  25. ^ Chiara Severgnini, Il manga che ha ispirato Lady Oscar torna in una nuova edizione un'opera rivoluzionaria, anche nel 2020, su corriere.it, Corriere della sera, 22 dicembre 2020. URL consultato il 30 aprile 2021.
  26. ^ Riyoko Ikeda Fan Site, su riyokoikedafansite.org. URL consultato il 30 aprile 2021.
  27. ^ (JA) 漫画の登場人物の顔の分析 (PDF), su www2.lib.yamagata-u.ac.jp, Yamagata University, febbraio 2011, pp. 121-122. URL consultato il 29 novembre 2013.
  28. ^ (EN) Christopher Macdonald, TV Asahi Top 100 Anime Part 2 - News, su Anime News Network, 23 settembre 2005. URL consultato il 13 maggio 2021.
  29. ^ (EN) Christopher Macdonald, TV Asahi Top 100 Anime - News, su Anime News Network, 23 settembre 2005. URL consultato il 13 maggio 2021.
  30. ^ (EN) Christopher Macdonald, Japan's Favorite TV Anime - News, su Anime News Network, 12 ottobre 2006. URL consultato il 13 maggio 2021.
  31. ^ (JA) テレビ朝日『国民15万人がガチで投票!漫画総選挙』ランキング結果まとめ! 栄えある1位に輝く漫画は!?, in Animate, 3 gennaio 2021, p. 2. URL consultato il 24 aprile 2021.
  32. ^ Blog » I Cosplayer sfilano a Roma e inaugurano il Romics, su videodrome-xl.blogautore.repubblica.it. URL consultato il 28 dicembre 2020 (archiviato il 7 dicembre 2018).
  33. ^ Paco Reale, » Nipponica #61 – Lady Oscar – Le Rose di Versailles, su antoniogenna.com, 20 ottobre 2015. URL consultato il 16 gennaio 2021 (archiviato il 20 aprile 2021).
  34. ^ Lady Oscar il musical, su ladyoscarilmusical.it, Andrea Palotto (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2013).

Bibliografia

  • Davide Castellazzi, Lady Oscar. Amori, segreti ed epiche battaglie, Iacobelli Editore, 2008, ISBN 978-88-6252-019-5.
  • Valeria Arnaldi, Lady Oscar. L'eroina rivoluzionaria di Riyoko Ikeda, Ultra Shibuya, 2015, ISBN 978-88-6776-278-1.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Lady Oscar (manga)
Lady Oscar (anime)