Raffaele Fitto: differenze tra le versioni
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Il 22 giugno 2020 [[Lega Nord|Lega]], [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d’Italia]] e [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] annunciano ufficialmente la sua candidatura a presidente della regione Puglia, in contrapposizione al presidente uscente [[Michele Emiliano]];<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2020/06/22/news/regionali_centrodestra_accordo_candidati-259883363/|titolo=Regionali, Caldoro in Campania e Fitto in Puglia: il centrodestra trova l'accordo sui candidati|sito=la Repubblica|data=2020-06-22|lingua=it|accesso=2020-06-22}}</ref> è sostenuto anche dalla lista [[Unione di Centro (2002)|Unione di Centro]]-[[Nuovo PSI]] e il 21 luglio a [[Bari]] presenta la sua lista civica ''La Puglia domani''.<ref>{{Cita web|url=https://www.baritoday.it/politica/regionali-2020/simbolo-pumo-lista-raffaele-fitto-elezioni-regionali.html|titolo=Fitto presenta la sua lista: "La Puglia domani" è lo slogan, come simbolo scelto il Pumo|sito=BariToday|lingua=it|accesso=2020-07-21}}</ref> |
Il 22 giugno 2020 [[Lega Nord|Lega]], [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d’Italia]] e [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] annunciano ufficialmente la sua candidatura a presidente della regione Puglia, in contrapposizione al presidente uscente [[Michele Emiliano]];<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2020/06/22/news/regionali_centrodestra_accordo_candidati-259883363/|titolo=Regionali, Caldoro in Campania e Fitto in Puglia: il centrodestra trova l'accordo sui candidati|sito=la Repubblica|data=2020-06-22|lingua=it|accesso=2020-06-22}}</ref> è sostenuto anche dalla lista [[Unione di Centro (2002)|Unione di Centro]]-[[Nuovo PSI]] e il 21 luglio a [[Bari]] presenta la sua lista civica ''La Puglia domani''.<ref>{{Cita web|url=https://www.baritoday.it/politica/regionali-2020/simbolo-pumo-lista-raffaele-fitto-elezioni-regionali.html|titolo=Fitto presenta la sua lista: "La Puglia domani" è lo slogan, come simbolo scelto il Pumo|sito=BariToday|lingua=it|accesso=2020-07-21}}</ref> |
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[http://www.baritoday.it/politica/regionali-2020/candidati-consiglieri-lista-la-puglia-domani.html I Candidati Consiglieri alle Elezioni Regionali della Puglia 2020 per la lista La Puglia Domani sono]: Del Giudice Patrizia, Anelli Vitangelo, Battezzati Palma, Chiechi Giuseppe, Conte Domenico, De Nunzio Alessandro, De Vito Danila, Ferri Francesca, Lasagna Maurizio Nicola Aldo, Laterza Nicola, Liuzzi Pietro, Rutigliano Nicola, Saverio Tammacco, Tumolo Luciana, Vincenti Angela. <ref>{{Cita web|url=https://molfettanotizie.it/2020/08/23/regionali-puglia-2020-i-candidati-la-puglia-domani/?preview_id=1329&preview_nonce=ae0456d016&preview=true&_thumbnail_id=1331|titolo=I candidati della lista La Puglia Domani|sito=Molfettanotizie.it|lingua=it|accesso=2020-08-23}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.pugliain.net/113092-2-regionali-puglia-2020-tutti-candidati-puglia-domani-fitto-presidente/|titolo=Regionali Puglia 2020: Tutti i candidati di La Puglia Domani – Fitto Presidente|sito=pugliain.net|lingua=it|accesso=2020-08-27}}</ref> |
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== Procedimenti giudiziari == |
== Procedimenti giudiziari == |
Versione delle 03:46, 28 ago 2020
Raffaele Fitto | |
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Co-Presidente dei Conservatori e Riformisti Europei | |
In carica | |
Inizio mandato | 1º luglio 2019 |
Contitolare | Ryszard Legutko |
Predecessore | Syed Kamall |
Ministro per le regioni e la coesione territoriale | |
Durata mandato | 11 giugno 2010 – 16 novembre 2011 |
Presidente | Silvio Berlusconi |
Predecessore | se stesso (rapporti con le regioni) |
Successore | Piero Gnudi (affari regionali) Fabrizio Barca (coesione territoriale) |
Ministro per i rapporti con le regioni | |
Durata mandato | 8 maggio 2008 – 10 giugno 2010 |
Presidente | Silvio Berlusconi |
Predecessore | Linda Lanzillotta (affari regionali) |
Successore | se stesso (rapporti con le regioni e la coesione territoriale) |
Presidente della Regione Puglia | |
Durata mandato | 19 maggio 2000 – 27 aprile 2005 |
Predecessore | Salvatore Distaso |
Successore | Nichi Vendola |
Vicepresidente della Regione Puglia | |
Durata mandato | 23 aprile 1995 – 7 febbraio 1998 |
Presidente | Salvatore Distaso |
Predecessore | Vincenzo Savino |
Successore | Rocco Palese |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 20 luglio 1999 – 10 giugno 2001 |
Sito istituzionale | |
In carica | |
Inizio mandato | 1º luglio 2014 |
Legislatura | V, VIII, IX |
Gruppo parlamentare | ECRG |
Circoscrizione | Italia meridionale |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 28 aprile 2006 – 25 giugno 2014 |
Legislatura | XV, XVI, XVII |
Gruppo parlamentare | XV: Forza Italia XVI: Il Popolo della Libertà XVII: Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente |
Coalizione | XV: Casa delle Libertà XVI: Centro-destra XVII: Centro-destra |
Circoscrizione | Puglia |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Fratelli d'Italia (dal 2019) Precedenti: DC (1990-1994) PPI (1994-1995) CDU (1995-1998) CDL (1998-2001) FI (2001-2009) PdL (2009-2013) FI (2013-2015) CoR (2015-2017) DI (2017-2019) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Bari |
Professione | Politico |
Firma | ![]() |
Raffaele Fitto (Maglie, 28 agosto 1969) è un politico italiano, presidente della Regione Puglia dal 2000 al 2005 e Ministro per gli Affari Regionali nel Governo Berlusconi IV dal 2008 al 2011.
Biografia
È figlio del politico democristiano Salvatore Fitto, anch'egli presidente della Regione Puglia dal 1985 al 1988. Dopo aver conseguito la maturità scientifica nel 1987 con il voto di 38/60, nel 1994 si laurea in giurisprudenza con la votazione di 108/110[1].
Attività politica
Inizi
Subito dopo l'improvvisa morte del padre Salvatore, avvenuta a seguito di un incidente stradale nell'agosto 1988, inizia la militanza politica nella Democrazia Cristiana, nelle file della quale a vent'anni è eletto consigliere regionale nel maggio 1990.
Nel 1994, con lo scioglimento della DC, aderisce al Partito Popolare Italiano e nel 1995 segue il segretario Rocco Buttiglione nella minoranza del partito favorevole ad un'alleanza con Forza Italia, che prende il nome di Cristiani Democratici Uniti. In occasione delle elezioni regionali pugliesi del 1995 si candida con il CDU e viene riconfermato consigliere regionale: diventa quindi assessore e vicepresidente della Regione Puglia nella giunta di centrodestra di Salvatore Distaso.
Nel 1998, in polemica con il tentativo del CDU di avviare un progetto neocentrista, lascia il partito e insieme ad altri esponenti fonda i Cristiani Democratici per la Libertà con lo scopo di proseguire l'alleanza con la coalizione di centro-destra del Polo per le Libertà.
Nel giugno 1999 è eletto parlamentare europeo nella circoscrizione Sud con Forza Italia fino a quando si dimette nel giugno 2000[2].
Presidenza della regione Puglia
In occasione delle elezioni regionali pugliesi del 2000, Fitto si candida alla presidenza della regione Puglia con il sostegno del Polo e riesce a sconfiggere l'esponente ulivista Giannicola Sinisi con il 53,9% dei consensi. Fitto diviene così il più giovane presidente di regione italiano. Negli stessi anni i Cristiani Democratici per la Libertà confluiscono organicamente in Forza Italia.
Ricandidatosi alle elezioni regionali pugliesi del 2005, è sconfitto dal candidato di centro-sinistra Nichi Vendola per 14.000 voti, pari allo 0,6% dei consensi. Coordinatore regionale di Forza Italia fino al 2009, Fitto è stato per un anno a capo dell'opposizione di centrodestra in Consiglio regionale, prima di dimettersi, optando per il seggio di parlamentare.
Elezione in Parlamento
Nelle elezioni politiche del 2006 è eletto alla Camera dei deputati in Forza Italia nella circoscrizione Puglia e diviene componente della I Commissione (Affari Costituzionali) della Camera. Nel 2006 è stato nominato da Silvio Berlusconi responsabile di Forza Italia per l'Italia meridionale. Nel dicembre 2007 è nominato responsabile, per Il Popolo della Libertà, ai Rapporti con altri partiti e movimenti.
Nel 2008, a seguito delle dichiarazione di Silvio Berlusconi su Vittorio Mangano condannato per Associazione di tipo mafioso definendolo "eroe"[3], Fitto si trova d'accordo con il pensiero di Silvio Berlusconi[4].
Alle elezioni politiche del 2008 è rieletto con il PdL alla Camera dei deputati nella circoscrizione Puglia e a maggio dello stesso anno è nominato Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie Locali del Governo Berlusconi IV. All'indomani delle elezioni regionali del 2010, considerato l'esito negativo per il centro-destra nella regione Puglia, rassegna le proprie dimissioni da Ministro, assumendosi piena responsabilità della sconfitta elettorale[5], ma il Consiglio dei ministri le respinge[6]. Nel giugno 2010 alle funzioni di ministro per gli affari regionali si aggiunge quello per "la coesione territoriale" con alle dipendenze il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, precedentemente del Ministero dello sviluppo economico[7].
Alle elezioni politiche del 2013 si ricandida alla Camera come capolista del PdL nella circoscrizione Puglia, ed è rieletto.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia[8][9]. Il 24 marzo 2014 diventa membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia.
Elezione al Parlamento europeo
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/ba/Welcome_speech_of_Raffaele_Fitto_on_behalf_of_the_European_Conservatives_and_Reformists_%28ECR%29_group_%2848188712901%29.jpg/220px-Welcome_speech_of_Raffaele_Fitto_on_behalf_of_the_European_Conservatives_and_Reformists_%28ECR%29_group_%2848188712901%29.jpg)
Il 16 aprile 2014 viene candidato alle Elezioni europee come capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Italia meridionale (che raccoglie le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria).[10].
Viene rieletto a Strasburgo con 284.547 voti, risultando il secondo candidato più votato in assoluto in Italia in un'unica circoscrizione[11], dietro all'esponente del Partito Democratico Simona Bonafè, e il primo assoluto in quella del Sud.
Si dimette dunque dalla carica di deputato nazionale, cui gli subentra Nicola Ciracì.
La rottura con Berlusconi e il nuovo percorso
Fitto, da tempo in forte dissenso con Silvio Berlusconi, perché non ne condivide importanti scelte politiche quali il “Patto del Nazareno”, e con i vertici del partito che formano il cosiddetto "cerchio magico", fonda una corrente in Forza Italia con il nome di Ricostruttori, costituita da qualche decina di parlamentari, molti pugliesi, a lui vicini. Fitto, infatti, è convinto che l’accordo con il Pd, che va appunto sotto il nome di “Patto del Nazareno”, sarebbe un colpo mortale per Forza Italia perché gli elettori non capirebbero.
Nell'aprile del 2015 in Puglia si consuma la rottura con la dirigenza di Forza Italia dato che Fitto sostiene, con il suo nuovo movimento politico Oltre con Fitto, come candidato presidente alle Elezioni Regionali Francesco Schittulli mentre Forza Italia candida Adriana Poli Bortone di Fratelli d'Italia. Il 17 maggio Fitto annuncia infine la sua uscita da Forza Italia,[12][13][14] la costituzione dei gruppi parlamentari Conservatori e Riformisti (poi costituito solo al Senato) e l'adesione al gruppo Conservatori e Riformisti Europei (formazione di cui fa parte David Cameron) al Parlamento Europeo di cui è nominato Vicepresidente.[12][13]
Il 3 giugno seguente nasce il nuovo gruppo al Senato, composto da 11 senatori di Forza Italia più Salvatore Di Maggio di Popolari per l'Italia.[15]
Il 28 gennaio 2017 il partito si federa con altre organizzazioni locali assumendo la nuova denominazione Direzione Italia, che alla Camera è nel Gruppo misto, mentre al Senato è in GAL. Il 17 giugno si riunisce a Roma il primo congresso del partito, che elegge Fitto presidente all'unanimità. Il partito si presenta subito alle elezioni comunali come alleato degli altri partiti di centro-destra, riscuotendo un buon risultato a Lecce (17%) e partecipando alla vittoria di Marco Bucci a Genova.
Il 19 dicembre dello stesso anno, insieme a Maurizio Lupi ed Enrico Costa (ex Alternativa Popolare), Saverio Romano (Cantiere Popolare), Enrico Zanetti (Scelta Civica) e Flavio Tosi (Fare!), Fitto dà vita a Noi con l'Italia e ne diventa il presidente.[16] In vista delle elezioni politiche italiane del 2018, grazie a un patto con l'Unione di Centro di Lorenzo Cesa, costituisce la cosiddetta "quarta gamba" della coalizione di centro-destra, che raccoglierà l'1,19% al Senato e l'1,30% alla Camera e tra i “fittiani” viene eletto solo Renzo Tondo all’uninominale.
La confluenza in Fratelli d'Italia
Dopo il fallimento della lista centrista, il 6 dicembre 2018 Direzione Italia di Fitto si federa con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni in vista delle elezioni europee del 2019 e con l’obiettivo di dare vita a un nuovo partito conservatore e sovranista. Alle elezioni si piazza dietro alla Meloni nella circoscrizione Sud con 87.774 voti, di cui 55.528 raccolti nella sola Puglia.[17] Il 19 giugno 2019 viene scelto come co-presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei. Il 29 ottobre Direzione Italia confluisce in Fratelli d'Italia.
La nuova candidatura alle Regionali
Il 22 giugno 2020 Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia annunciano ufficialmente la sua candidatura a presidente della regione Puglia, in contrapposizione al presidente uscente Michele Emiliano;[18] è sostenuto anche dalla lista Unione di Centro-Nuovo PSI e il 21 luglio a Bari presenta la sua lista civica La Puglia domani.[19]
I Candidati Consiglieri alle Elezioni Regionali della Puglia 2020 per la lista La Puglia Domani sono: Del Giudice Patrizia, Anelli Vitangelo, Battezzati Palma, Chiechi Giuseppe, Conte Domenico, De Nunzio Alessandro, De Vito Danila, Ferri Francesca, Lasagna Maurizio Nicola Aldo, Laterza Nicola, Liuzzi Pietro, Rutigliano Nicola, Saverio Tammacco, Tumolo Luciana, Vincenti Angela. [20] [21]
Procedimenti giudiziari
Inchiesta "La Fiorita" per tangenti in sanità
Nel 2006 Fitto è stato indagato dalla procura di Bari a seguito del finanziamento di 500.000 euro da parte di Tosinvest, società di Antonio Angelucci, alla lista La Puglia prima di tutto creata dallo stesso Fitto in occasione delle elezioni regionali del 2005. Secondo la procura, tale somma sarebbe stata una tangente pagata per ottenere dalla Regione Puglia la gestione di undici residenze sanitarie assistite nell'ambito di un appalto da 198 milioni di euro[22].
Il 20 giugno 2006 la Procura di Bari ha chiesto alla Camera dei deputati l'autorizzazione a procedere con gli arresti domiciliari di Fitto, nel frattempo diventato deputato. La Camera ha respinto l'autorizzazione all'arresto con 457 voti favorevoli su 462 presenti. Il 12 ottobre 2009 la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per Fitto, insieme a numerosi altri imputati[23], ritenuto colpevole di associazione per delinquere, peculato, concussione, corruzione, falso, abuso d'ufficio e illecito finanziamento ai partiti. L'11 dicembre 2009 il giudice dell'udienza preliminare ha rinviato a giudizio Fitto per abuso d'ufficio, due episodi di corruzione, finanziamento illecito ai partiti, peculato e un altro abuso e lo ha prosciolto per gli altri reati[24].
Il 12 febbraio 2013 Fitto è stato condannato in primo grado a quattro anni di reclusione e a cinque di interdizione dai pubblici uffici per i reati di corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d'ufficio, venendo assolto per gli altri capi d'imputazione[25][26]. Il 29 settembre 2015 viene assolto in appello perché "il fatto non sussiste".[27]
Inchiesta sul fallimento Cedis
Il 3 febbraio 2009, Raffaele Fitto è stato rinviato a giudizio con l'accusa di concorso in turbativa d'asta e di interesse privato del curatore fallimentare per aver venduto a prezzo di favore (per sette milioni di euro, a fronte di un valore stimato di 15,5 milioni di euro) la società commerciale Cedis, all'epoca dei fatti in amministrazione straordinaria, a un contraente predeterminato (la società Sviluppo Alimentare, riconducibile all'imprenditore Brizio Montinari) durante la sua presidenza della Regione Puglia.
Prima dell'avvio del processo Fitto accusò i magistrati inquirenti di essere "un manipolo di legionari"[28][29] e ne denunciò l'operato presso il Consiglio Superiore della Magistratura che, il 4 aprile 2009 archiviò la denuncia e aprì un nuovo fascicolo per ingerenze politiche sull'operato dei magistrati[28]. Alla fine di marzo, infatti, il guardasigilli Angelino Alfano, compagno di partito di Fitto, all'epoca dei fatti pure ministro, aveva disposto un'ispezione ministeriale presso la procura di Bari. L'ispezione aveva determinato un'indagine per abuso d'ufficio a carico dei due ministri, poi archiviata.[30]
Il 6 luglio 2012 il pubblico ministero ha chiesto il proscioglimento di Fitto per intervenuta prescrizione dei reati[31]. Dopo la rinuncia dello stesso Fitto alla prescrizione, questi è stato assolto il 22 ottobre successivo "per non aver commesso il fatto"[32].
Note
- ^ Biografia, su maglieweb.it. URL consultato il 13 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2011).
- ^ Raffaele FITTO
- ^ Berlusconi: Mangano eroe, non cedette al ricatto dei giudici, su Repubblica Tv - la Repubblica.it, 23 novembre 2013. URL consultato il 13 febbraio 2019.
- ^ fenegor, [Qui Milano Libera] Mangano, l'eroe di Silvio, 3 maggio 2008. URL consultato il 13 febbraio 2019.
- ^ Provinciali al centrodestra. Si dimette Fitto, ansa.it, 29 marzo 2010.
- ^ Dimissioni di Fitto, il Consiglio dei ministri le respinge. Come previsto, Corriere del Mezzogiorno, 1º aprile 2010.
- ^ Dipartimento per gli Affari Regionali - Il Ministro: delega Archiviato il 25 gennaio 2010 in Internet Archive.
- ^ Camera dei Deputati: Composizione del gruppo FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
- ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
- ^ Ecco tutti i candidati di Forza Italia - IlGiornale.it
- ^ Europee, Bonafè (Pd) è la più votata. Elette Mussolini, Picierno e Matera, in Corriere della Sera, 26 maggio 2013. URL consultato il 26 maggio 2013.
- ^ a b Fitto, addio a Forza Italia: "Lascio anche il Ppe". Berlusconi: "Siamo felici, ci ha tolto un peso", in larepubblica.it, 18 maggio 2015. URL consultato il 18 maggio 2015.
- ^ a b Berlusconi taglia la fronda: "Basta politici mestieranti, se vanno via siamo felici", in ilgiornale.it, 18 maggio 2015. URL consultato il 18 maggio 2015.
- ^ Forza Italia, Mariarosaria Rossi contro Raffaele Fitto: "In Puglia ha lasciato un buco da 700mila euro", su liberoquotidiano.it. URL consultato il 12 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2015).
- ^ Centrodestra: Fitto va avanti, nasce gruppo "Conservatori e riformisti" al Senato
- ^ Centrodestra, Noi con l'Italia senza Quagliariello e Udc
- ^ Speciale Elezioni Ue: liste, candidati ed eletti in Italia - repubblica, su elezioni.repubblica.it. URL consultato il 28 maggio 2019.
- ^ Regionali, Caldoro in Campania e Fitto in Puglia: il centrodestra trova l'accordo sui candidati, su la Repubblica, 22 giugno 2020. URL consultato il 22 giugno 2020.
- ^ Fitto presenta la sua lista: "La Puglia domani" è lo slogan, come simbolo scelto il Pumo, su BariToday. URL consultato il 21 luglio 2020.
- ^ I candidati della lista La Puglia Domani, su Molfettanotizie.it. URL consultato il 23 agosto 2020.
- ^ Regionali Puglia 2020: Tutti i candidati di La Puglia Domani – Fitto Presidente, su pugliain.net. URL consultato il 27 agosto 2020.
- ^ Gomez,Travaglio; 2008.
- ^ Puglia, tangenti per appalti sanitari Chiesto il processo per Fitto e Angelucci, in la Repubblica, 12 ottobre 2009. URL consultato il 13 febbraio 2013.
- ^ Il ministro Fitto rinviato a giudizio, in la Repubblica, 11 dicembre 2009. URL consultato il 13 febbraio 2013.
- ^ Vincenzo Damiani, Sentenza La Fiorita, Fitto condannato I giudici: quattro anni all'ex ministro, in Corriere della Sera, 12 febbraio 2013. URL consultato il 13 febbraio 2013.
- ^ Tangenti: condannato a 4 anni l'ex ministro Raffaele Fitto (Pdl), su Sito ufficiale Huffington Post Italia, 13 febbraio 2013. URL consultato il 13 febbraio 2013.
- ^ Tangente da Angelucci. Fitto assolto in Appello: «Il fatto non sussiste»
- ^ a b Corriere del Mezzogiorno - Affari regionali [1][collegamento interrotto] 4 aprile 2009
- ^ Gabriella De Matteis, "Quei pm, un manipolo di legionari", in la Repubblica, 11 aprile 2009. URL consultato il 13 febbraio 2013.
- ^ Il procedimento - Abuso d’ufficio, archiviazione per Alfano e Fitto, in Il giornale, 23 dicembre 2009. URL consultato il 12 dicembre 2010.
- ^ Inchiesta su turbativa d'asta: Fitto rinuncia alla prescrizione, in la Repubblica, 9 luglio 2012. URL consultato il 16 giugno 2013.
- ^ Vendita supermercati Cedis Fitto assolto anche in appello, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 17 marzo 2017. URL consultato il 5 ottobre 2018.
Bibliografia
- Peter Gomez, Marco Travaglio, Se li conosci li eviti, seconda ed., collana Principio Attivo, Chiarelettere, 2008, pp. 574, cap. due, più introduzione e appendice, ISBN 978-88-6190-054-7.
Altri progetti
Wikinotizie contiene l'articolo L'ex ministro Raffaele Fitto condannato, 13 febbraio 2013
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raffaele Fitto
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale [collegamento interrotto], su raffaelefitto.it.
- Fitto, Raffaele, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Raffaele Fitto, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
- Raffaele Fitto, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Raffaele Fitto, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- Raffaele Fitto, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Raffaele Fitto, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Scheda sul sito del Governo Italiano
- Ministero per gli Affari Regionali, su affariregionali.it.
- Biografia sul sito maglieweb.it
- Discussione della domanda di autorizzazione a eseguire la misura cautelare degli arresti domiciliari (PDF), su raffaelefitto.it. URL consultato il 27 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
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