Ordine della Bandiera rossa del lavoro

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima onorificenza cecoslovacca, vedi Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro (Cecoslovacchia).
Ordine della Bandiera rossa del lavoro
Орден Трудового Красного Знамени
Distintivo
Bandiera dell'Unione Sovietica
Unione Sovietica
Statuscessato
Istituzione28 dicembre 1920 (come Ordine della Bandiera rossa del lavoro della RSFS Russa)
Cessazione21 dicembre 1991
Precedenza
Ordine più altoOrdine della Rivoluzione d'ottobre
Ordine più bassoOrdine dell'Amicizia tra i popoli
Nastro dell'Ordine

L'Ordine della Bandiera rossa del lavoro (in russo Орден Трудового Красного Знамени?, Orden Trudovogo Krasnogo Znameni) è stata un'onorificenza dell'Unione Sovietica al lavoro e ai meriti civili. Si può considerare l'equivalente civile dell'Ordine della Bandiera rossa, attribuito per meriti militari.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Distintivo dell'Ordine della Bandiera rossa del lavoro della RSFS Russa.

Il 28 dicembre 1920, l'VIII Congresso panrusso dei Soviet del 28 dicembre 1920 istituì l'Ordine della Bandiera rossa del lavoro della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa per incoraggiare i cittadini che avevano mostrato particolare attività, dedizione e duro lavoro per risolvere problemi economici durante lo sviluppo della Russia sovietica.[1][2][3][4] Il 24 marzo 1921 il Comitato esecutivo centrale panrusso emanò il decreto "Sulla procedura per l'assegnazione dell'Ordine della Bandiera rossa del lavoro" (in russo О порядке награждения Орденом Трудового Красного Знамени?, O porjadke nagraždenija Ordenom Trudovogo Krasnogo Znameni), mentre nell'aprile dello stesso anno fu approvata la procedura di assegnazione e fu indetto un concorso per la realizzazione del distintivo.[2][3] Il primo cittadino ad esser formalmente insignito del titolo fu il contadino Nikita Minčukov del distretto di Bychaŭ, Homel', in base al decreto del Comitato esecutivo centrale panrusso emanato il 28 luglio 1921 per aver protetto il ponte Čigirinskij dal ghiaccio.[4] Nel marzo 1922, il progetto vincitore del bando fu quello del soldato dell'Armata Rossa S.I. Kuklinskij ed il 3 marzo 1922 avvenne l'istituzione ufficiale dell'Ordine.[2]

Ispirandosi al modello della RSFS Russa, le repubbliche socialiste nate durante la guerra civile crearono dei propri ordini interni: nel 1922, la Repubblica Sovietica Popolare Corasmia insignì Lenin dell'Ordine della Bandiera rossa del lavoro della Corasmia e la medaglia è conservata nel Museo Lenin a Mosca.[4][5]

Nel 1925 fu istituito formalmente l'Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro dell'Unione Sovietica, ma i premiati continuarono a ricevere i distintivi degli ordini della repubblica d'appartenenza.[3] Con il decreto del Comitato esecutivo centrale e del Consiglio dei commissari del popolo dell'URSS del 7 settembre 1928, fu approvato ufficialmente lo statuto dell'Ordine della Bandiera rossa del lavoro a livello di tutta l'Unione.[6] Il disegno della nuova medaglia fu realizzato dall'artista V. K. Kuprijanov.[7]

Tra il 1931 e il 1933 tutti gli ordini e i distintivi repubblicani furono sostituiti da quello pansovietico, ed gli assegnatari mantennero i diritti ed i vantaggi previsti dagli statuti di questi ordini. Nella RSFS Russa solo sei persone mantennero il distintivo repubblicano.[3] Nel 1934 furono aboliti definitivamente gli ordini repubblicani

Il 7 maggio 1936 lo statuto dell'ordine fu modificato tramite un decreto del Comitato esecutivo centrale e del Consiglio dei commissari del popolo dell'URSS, per poi esser nuovamente riformato dal Presidium del Soviet Supremo dell'URSS il 19 giugno 1943 ed il 16 dicembre 1947.

Il 21 dicembre 1991, fu emanato l'ultimo decreto di assegnazione dell'Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro dell'Unione Sovietica, prima della sua abolizione definitiva.[4]

Statuto[modifica | modifica wikitesto]

  • Art. 1: L'Ordine della Bandiera rossa del Lavoro è istituito per premiare i grandi meriti nel lavoro resi allo Stato e al popolo sovietico nel campo della produzione, della scienza, della cultura, della letteratura, dell'arte, dell'istruzione pubblica, dell'assistenza sanitaria, nello Stato, nel pubblico e nelle altre sfere dell'attività lavorativa.
  • Art. 2: L'Ordine della Bandiera rossa del Lavoro è assegnato a:
    • cittadini dell'URSS;
    • imprese, associazioni, istituzioni, organizzazioni, repubbliche dell'Unione e autonome, kraj, oblast', oblast' autonomi, okrug autonomi, rajon', città e altri insediamenti.

L'Ordine della Bandiera rossa del Lavoro può essere assegnato anche a persone che non sono cittadini dell'URSS, nonché imprese, istituzioni, organizzazioni e insediamenti di Paesi stranieri.

  • Art. 3: L'Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro viene assegnato per i grandi risultati nello sviluppo dell'industria, dell'agricoltura, dell'edilizia, dei trasporti e di altri settori dell'economia nazionale, per aumentare l'efficienza della produzione pubblica, per i più alti tassi di crescita della produttività del lavoro, migliorare la qualità del prodotto, sviluppare e introdurre tecnologie più avanzate processi;
    • per i risultati costanti e alti nell'adempimento e nel superamento degli obiettivi pianificati e degli obblighi socialisti assunti;
    • per i maggiori successi nell'incremento della produttività delle colture agricole e della produttività dell'allevamento pubblico del bestiame, nell'aumento della produzione e della vendita di prodotti agricoli allo Stato;
    • per i grandi servizi nello sviluppo della scienza e della tecnologia, l'introduzione delle loro ultime conquiste nell'economia nazionale, per le invenzioni e proposte di razionalizzazione di grande importanza tecnica ed economica;
    • per gli ottimi servizi nel rafforzare la capacità difensiva del paese;
    • per le attività particolarmente fruttuose nel campo della cultura, della letteratura e dell'arte sovietica;
    • per i grandi meriti nell'insegnamento e nell'educazione comunista delle giovani generazioni, nella formazione di personale altamente qualificato nel campo dell'assistenza sanitaria, nello sviluppo del commercio, della ristorazione pubblica, degli alloggi e dei servizi comunali, nei servizi al consumo per la popolazione, per le realizzazioni speciali e per o sviluppo della cultura fisica e dello sport;
    • per gli importanti servizi nel campo delle attività statali e pubbliche volte a rafforzare la legalità e l'ordine pubblico socialista;
    • per i grandi servizi nello sviluppo della cooperazione economica, scientifica, tecnica e culturale tra l'URSS e altri stati.
  • Art. 4: L'Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro è indossato sul lato sinistro del petto e, in presenza di altri ordini dell'URSS, si trova dopo l'Ordine della Bandiera rossa.
  • Art. 5: L'assegnazione dell'Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro dell'URSS è effettuata dal Decreto del Comitato Esecutivo Centrale dell'URSS o del suo Presidium (ora Presidium del Soviet Supremo dell'URSS) su proposta delle istituzioni centrali e dei dipartimenti dell'URSS, nonché dei centri di tutte le organizzazioni pubbliche dell'Unione.

Fonte:[6]

Distintivi[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1922 e il 1991, il disegno della medaglia è stato cambiato per tre volte.

Primo modello[modifica | modifica wikitesto]

Order of the Red Banner of Labour 1 type.jpg
Diritto.

Creato nel 1922 dall'artista V. K. Kuprijanov,[7] il primo modello della medaglia dell'Ordine della Bandiera rossa del lavoro era completamente diverso per dimensioni e aspetto dalle versioni successive. La base del distintivo era una ruota dentata, lungo i bordi della quale erano disposti in un cerchio delle spighe di grano. La parte inferiore dell'ingranaggio era ricoperta da un triangolo rettangolo di smalto rosso rivolto ad angolo retto verso il basso. La parte centrale del distintivo copriva parzialmente il triangolo e presentava un cerchio con il rilievo di una centrale idroelettrica. Al centro del cerchio vi era un'immagine dorata di una falce e un martello e nella parte superiore un piccolo stendardo rosso smaltato con la scritta "Lavoratori di tutti i paesi, unitevi!" (in russo Пролетарии всех стран, соединяйтесь!?, Proletarii vsech stran, soedinjajtes'!). L'acronimo "CCCP" (URSS) era posto alla base su uno scudo stilizzato. Sul rovescio della medaglia, nella sua parte centrale, era presente un ampio incavo di forma regolare arrotondata, al centro del quale vi era un perno filettato. Sia il perno e sia la base rotonda sottostante erano in argento. I due rivetti che fissavano la falce e il martello si trovavano vicino al perno. Il marchio "MONDVOR" (МОНДВОР) in lettere in rilievo si trovava circa 5 mm sotto il perno, ed era leggermente incurvato verso il basso. Il numero della medaglia, realizzato mediante stampaggio, si trova all'esterno della rientranza centrale, sul rovescio. Il dado di serraggio aveva un diametro di 28 mm o 32 mm.

Il distintivo era completamente d'argento smaltato ed era largo 38 mm e alto 43.

Secondo modello[modifica | modifica wikitesto]

Diritto.

Il secondo tipo di medaglia è stato progettato nel 1935 dal medagliere della Zecca di Leningrado V. V. Goleneckij,[7] ed era più complesso rispetto a quello del 1922, essendo formato da più parti. La base era una ruota dentata con inciso il motto "Lavoratori di tutti i paesi, unitevi!" (in russo Пролетарии всех стран, соединяйтесь!?, Proletarii vsech stran, soedinjajtes'!), e sopra l'ingranaggio vi era un cerchio di foglie di quercia che racchiudeva il rilievo di una centrale idroelettrica con l'acqua evidenziata da smalto blu. Al centro vi era la falce e il martello in oro smaltato e sopra uno stendardo rosso smaltato con l'acronimo "CCCP" (URSS). La composizione centrale era attaccata alla base con tre rivetti. In basso erano presenti delle spighe dorate intrecciate al centro con un nastro, il tutto sovrapposto e unito alla base con due rivetti. Sopra le spighe vi era la stella rossa a cinque punte fissata con un solo rivetto.

Il rovescio della medaglia era liscio e leggermente concavo, con saldato al centro un perno filettato con una flangia arrotondata alla base. In totale erano presenti otto rivetti: due per la falce e il martello vicino al perno , tre per lo stendardo rosso smaltato e la corona di quercia, uno per la stella rossa e due per le spighe dorate.

Terzo modello[modifica | modifica wikitesto]

Знак III типа, 1943—1991
Diritto.
Реверс знака III типа
Rovescio.

Il terzo modello del 1943 riprende quello del 1936, ma fu adattato per essere indossato su una divisa con un nastro.

Il distintivo era di forma ovale e formato da solo due pezzi, i bordi erano a forma di ruota dentata la cui parte superiore era ricoperta da uno stendardo in smalto rosso rubino. Al centro del diritto erano presenti la falce e il martello in oro smaltato sullo sfondo di una centrale idroelettrica e di un ponte ferroviario. L'immagine è racchiusa in parte da una corona di quercia dorata a forma di semicerchio e sopra da uno stendardo rosso con l'inscrizione dorata dell'acronimo "CCCP". Sulla ruota dentata è incisa la scritta: "Lavoratori di tutti i paesi, unitevi!" (in russo Пролетарии всех стран, соединяйтесь!?, Proletarii vsech stran, soedinjajtes'!). Nella parte inferiore della medaglia, lungo la ruota dentata a destra e a sinistra, divergono delle spighe di grano con al centro un largo nastro fissato alla ruota da una stella rossa a cinque punte. Il distintivo era d'argento ed era largo 37 mm e alto 44 mm. Sopra lo stendardo della medaglia era presente un occhiello tramite il quale veniva unito con un piccolo anello ad un blocco pentagonale ricoperto da un nastro. Sul rovescio era presente una spilla per attaccare la medaglia ai vestiti.

Il nastro dell'Ordine è un moiré di seta blu scuro con due strisce blu longitudinali lungo i bordi. La larghezza delle strisce blu è di 3,5 mm, con una larghezza totale del nastro di 24 mm.

Assegnatari[modifica | modifica wikitesto]

Il primo ad aver ricevuto questa onorificenza nell'RSFS Russa è stato il contadino Nikita Zacharovič Menčukov, per aver salvato un importante ponte dall'essere distrutto da una forte corrente di acqua e ghiaccio.

La prima medaglia dell'Ordine della Bandiera rossa del lavoro dell'URSS è stata assegnata al personale dello stabilimento Putilov a Leningrado il 7 settembre 1928.[4] I primi insigniti dell'Ordine della Bandiera rossa del lavoro dell'URSS sono stati i meccanici dell'Aeronautica Militare Sovietica V. Fedotov, A. Šelagin e M. Kvjatkovskij per la loro attiva partecipazione nella spedizione di soccorso alla ricerca del dirigibile Italia, precipitato al Polo nord.[4]

Prima dell'inizio della Grande Guerra Patriottica, più di otto mila persone furono insignite con l'Ordine della Bandiera rossa del lavoro dell'URSS.[4] Tra i premiati con questo ordine vi erano i migliori rappresentanti della classe operaia, dei contadini e dell'intelligencija, collettivi avanzati di imprese, istituti di ricerca e d'istruzione, fattorie collettive e statali.

Di seguito, una lista parziale dei principali assegnatari:

Politici[modifica | modifica wikitesto]

Militari e cosmonauti[modifica | modifica wikitesto]

Scienziati ed ingegneri[modifica | modifica wikitesto]

Artisti ed esponenti culturali[modifica | modifica wikitesto]

Altri[modifica | modifica wikitesto]

Organizzazioni e istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Aziende[modifica | modifica wikitesto]

Riviste e giornali[modifica | modifica wikitesto]

Città[modifica | modifica wikitesto]

Road mark - Togliatti.jpg
Segnaletica di Togliatti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) 28 декабря. Постановление VIII Всероссийского съезда Советов об «Ордене Трудового Красного Знамени», su Электронная библиотека исторических документов, Российское историческое общество. URL consultato il 30 agosto 2020.
  2. ^ a b c (RU) Орден Трудового Красного Знамени, su Награды России. URL consultato il 30 agosto 2020.
  3. ^ a b c d (RU) Трудовые ордена советских республик, su Проект "Эволюция трудовых отношений", Исторический факультет Московского государственного университета имени М.В.Ломоносова. URL consultato il 30 agosto 2020.
  4. ^ a b c d e f g (RU) Ol'ga Garbuz, За мирные подвиги - 85 лет ордену «Трудовое Красное Знамя», su Советская Россия, 29 novembre 2005. URL consultato il 30 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2021).
  5. ^ (RU) Как Хорезм наградил Ленина, su Вести.uz, 21 gennaio 2014. URL consultato il 30 agosto 2020.
  6. ^ a b (RU) Об утверждении статута Ордена «Трудового Красного Знамени Союза ССР», su Архив кладоискателя-теоретика: нумизмата, фалериста, минераловеда и радиолюбителя.. URL consultato il 31 agosto 2020.
  7. ^ a b c (RU) Орден Трудового Красного Знамени, su Ордена и медали Советского Союза. URL consultato il 31 agosto 2020.
  8. ^ (RU) Андропов Юрий Владимирович, su Биография.ru. URL consultato il 1º settembre 2020.
  9. ^ (RU) Черненко Константин Устинович, su Герои страны. URL consultato il 1º settembre 2020.
  10. ^ (RU) Горбачев, Михаил Сергеевич, su ТАСС. URL consultato il 1º settembre 2020.
  11. ^ (RU) Соловьёв Леонид Николаевич, su Справочник по истории Коммунистической партии и Советского Союза 1898 - 1991. URL consultato il 1º settembre 2020.
  12. ^ (EN) Tuesday, 24 April, 1945, in The London Gazette, vol. 37050, Londra, 24 aprile 1945, p. 2179.
  13. ^ (RU) Указ Президиума Верховного Совета СССР от 12 апреля 1945 года «О награждении Клементины Черчилль орденом Трудового красного Знамени», in Красный флот, vol. 87, n. 1962, 13 aprile 1945, p. 2.
  14. ^ (RU) Первой и единственной боевой летчице-азербайджанке посвящается...Выше птиц..., su Народное Информационное Агентство. URL consultato il 1º settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. D. Skaba (a cura di), Трудового Красного Знамени орден, in Советская энциклопедия истории Украины: в 4-х томах [Радянська енциклопедія історії України], tomo 4, Kiev, Гол. редакція УРЕ, 1969—1972, p. 304.
  • A. N. Gorbačëv, Многократные кавалеры орденов СССР, Mosca, ПРО-КВАНТ, 2006.
  • G. I. Grebennikov e R. S. Katkova, Ордена и медали СССР, Mosca, 1982.
  • V. A. Durov, Отечественные награды. 1918—1991, Mosca, 2005.
  • M. A. Izotova e T. B. Carëva, Глава 5. Советская наградная система, in E. Chomutova e S. Rublëv (a cura di), Ордена и медали России и СССР, 1ª ed., Rostov-na-Donu, Владис, 2010, ISBN 978-5-9567-0960-3.
  • A. N. Kucenko e J. D. Smirnov, Ордена советских республик, Donec'k, Лебедь, 1996.
  • V. Kolesnikov, Ордена и медали СССР, Mosca, ВИ, 1983.
  • Сборник законодательных актов о государственных наградах СССР, Mosca, 1984.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]