Vasilij Makarovič Šukšin

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«Šukšin è un uomo che ha inciso nel quadro della cultura sovietica contemporanea, oltre e contro le perplessità e titubanze ufficiali.»

Vasilij Makarovič Šukšin, conosciuto in Italia anche come Vassili Sciukscin, e nei Paesi anglosassoni come Vasiliy Shukshin (in russo Василий Макарович Шукшин?; Srostki, 25 luglio 1929Kletskaja, 2 ottobre 1974) è stato un attore, regista, scrittore e sceneggiatore sovietico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Orfano di padre – fu giustiziato durante le grandi purghe –, era nato in una famiglia di contadini nel 1929, nel villaggio di Srostki (Altai), situato nella Russia siberiana.

Dopo la seconda guerra mondiale, studiò regia cinematografica a Mosca, allievo del regista Michail Il'ič Romm e di Aleksandr Trifonovič Tvardovskij. Nel 1960 si diplomò in recitazione e regia presso l'Istituto statale di cinematografia sovietico (VGIK) della capitale dell'Unione Sovietica. Il debutto al cinema, in una piccola parte, avvenne però già nel '57 con Il placido Don, del regista Sergej Gerasimov.

Sensibile scrittore, Šukšin incominciò a pubblicare i suoi primi racconti nel 1958 su riviste letterarie come Novyj Mir e successivamente su Molodaja Gvardija, dove collaborò fra gli altri pure Fadeev. Nel 1964 esordì nella regia con Živët takoj paren' (Così vive un uomo), presentato al XXV Festival Internazionale del Cinema di Venezia, aggiudicandosi il Gran premio.

Nel 1965 progettò un film sul capo dei Cosacchi, Sten'ka Razin, lungometraggio poi bloccato per motivi politici e più volte ripreso.

Nel 1973 sceneggiò, interpretò e diresse il film Viburno rosso, che ebbe notorietà internazionale.

Dopo un legame sentimentale con la poetessa Bella Achatovna Achmadulina, sposò l'attrice russa Lidija Fedoseeva.

Fu membro dell'Unione dei cineasti dell'Urss.

Morì prematuramente all'età di 45 anni, il 2 ottobre 1974, per un malore che lo colse mentre si trovava a bordo del battello fluviale Dunaj, sul Volga, durante le riprese di Hanno combattuto per la patria. È sepolto nel cimitero di Novodevičij di Mosca.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista e sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Ja prišel datʹ vam volju (1974), romanzo
  • Besedy pri jajnoj lune (1975), racconti
  • Kalina Krasnaja Kinopovest (1975), racconti
  • Ljubaviny (1976), romanzo
  • Credo, tradotto e introdotto da Simonetta Silvestroni, in "Carte segrete: rivista trimestrale di lettere ed arti" (1977)
  • Il viburno rosso, a cura di Serena Vitale (1978)
  • Nravstvennostʹ estʹ pravda (1979)
  • Rasskazy (1979)
  • Do tretʹih petuhov (1980)
  • Voprosy samomu sebe (1981)
  • Povesti dlja teatra i kino (1984)
  • Kalina krasnaja (1999)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Premio di Stato "Fratelli Vasilyev" della RSFSR - nastrino per uniforme ordinaria
Premio di Stato "Fratelli Vasilyev" della RSFSR
— 1967
Artista benemerito del popolo dell'Unione Sovietica - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera rossa del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
Premio di Stato "Lenin" - nastrino per uniforme ordinaria
— 1976 (postumo)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Evgeniĭ Vertlib, Vasilii Shukshin I Russkoe Dukhovnoe Vozrozhdenie, New York, Effect Publishing, 1990. ISBN 0911971491

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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