Occhiobello

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Occhiobello
comune
Occhiobello – Stemma
Occhiobello – Bandiera
Occhiobello – Veduta
Occhiobello – Veduta
Piazza Matteotti con sullo sfondo la Chiesa Arcipretale di San Lorenzo, Diacono e Martire
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Rovigo
Amministrazione
SindacoSondra Coizzi (lista civica CambiamOcchiobello) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°55′17.76″N 11°34′52.32″E / 44.9216°N 11.5812°E44.9216; 11.5812 (Occhiobello)
Altitudinem s.l.m.
Superficie32,33 km²
Abitanti12 015[1] (31-5-2023)
Densità371,64 ab./km²
FrazioniGurzone, Santa Maria Maddalena.
Comuni confinantiCanaro, Ferrara (FE), Fiesso Umbertiano, Stienta
Altre informazioni
Cod. postale45030
Prefisso0425
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT029033
Cod. catastaleF994
TargaRO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 329 GG[3]
Nome abitantiocchiobellesi
Patronosan Lorenzo e san Valentino
Giorno festivo10 agosto e 14 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Occhiobello
Occhiobello
Occhiobello – Mappa
Occhiobello – Mappa
Posizione del comune di Occhiobello nella provincia di Rovigo
Sito istituzionale

Occhiobello (Òcbél in dialetto ferrarese[4], Ociobeło in veneto) è un comune italiano di 12 015 abitanti della provincia di Rovigo in Veneto, situato a sud-ovest del capoluogo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è ubicato sulla riva sinistra del Po lungo la Strada Regionale 6 ed il suo territorio comunale è totalmente pianeggiante.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

La stazione meteorologica più vicina è quella di Ferrara. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a −1,6 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +31,0 °C.

Le precipitazioni medie annue si aggirano sui 650 mm, distribuite mediamente in 82 giorni, con minimo relativo in inverno e picchi molto moderati in primavera ed autunno. Nei mesi invernali frequenti le precipitazioni nevose con accumuli fino ad 1 m (ultima volta nel 2013).

[5].

FERRARA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 4,17,412,717,322,026,429,128,524,217,610,85,65,717,328,017,517,1
T. min. media (°C) −0,90,84,78,612,816,518,818,615,410,45,41,10,38,718,010,49,4
Precipitazioni (mm) 394153626261444756756448128177152195652
Giorni di pioggia 6688974568871925162282
Vento (direzione-m/s) W
3,4
NE
3,5
NE
3,5
NE
3,6
NE
3,5
NE
3,4
NE
3,3
NE
3,1
NE
3,1
NE
3,2
W
3,5
W
3,5
3,53,53,33,33,4

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

La storia del territorio occhiobellese risale a molti secoli fa. Rilevamenti archeologici testimoniano, infatti, che già nella preistoria erano presenti nel territorio occhiobellese prime forme di vita associata localizzate a nord dell'attuale territorio di Occhiobello, nei pressi della località Piacentina.

Nel corso dei millenni il territorio di Occhiobello subì notevoli trasformazioni sia di origine naturale (cataclismi di ogni genere), sia di origine storico-politica in seguito alle continue invasioni di civiltà diverse tra cui i Celti, gli Etruschi, i Galli ecc.

A seconda delle dominazioni anche la struttura politica ed economica subiva cambiamenti; basti pensare che durante la Repubblica romana, intorno al II secolo a.C., il territorio di Occhiobello era considerato un'importante zona rurale di transito (una rete viaria passava nei pressi dell'attuale Gurzone). Un periodo, invece, oscuro, caratterizzato da distruzioni di beni materiali e sacrifici di vite umane e che interessò tutto il Polesine, iniziò con il regno romano-barbarico di Odoacre. Per una ripresa economica e civile, bisogna aspettare l'anno 754 quando il territorio occhiobellese divenne Patrimonio di San Pietro, divenendo così feudo ecclesiastico con una organizzazione politica strettamente legata al potere temporale della Chiesa.

Il dominio di Ferrara[modifica | modifica wikitesto]

Il destino storico e culturale era legato al governo ferrarese che, intorno all'anno 1000, affidò ai marchesi de' Contrari, una nobile famiglia di Ferrara, il marchesato del Polesine ferrarese (l'attuale circoscrizione comunale di Occhiobello). Il marchesato era formato da tre località: Le Casette, ossia l'attuale Occhiobello, da Gurzone e da Santa Maria Maddalena ancora unita a Pontelagoscuro fino al 1152. In tale anno, infatti, la rotta di Ficarolo separò i due villaggi, uno sulla sponda destra (Pontelagoscuro) e uno sulla sponda sinistra (Santa Maria Maddalena). Il territorio rimase sotto il dominio estense fino al 1598 quando, morto Alfonso II d'Este senza eredi, tutto il suo ducato passò allo Stato Pontificio. In quel periodo sorsero nuovi centri abitati nelle località "Chiavica" e "Livelli" e prese maggiore importanza Santa Maria Maddalena già luogo di villeggiatura dei duchi d'Este e quindi della nobile famiglia dei Pepoli.

È soprattutto nel 1700, anno in cui "Le Casette" iniziò ad essere chiamata Occhiobello, che Santa Maria Maddalena si ingrandì anche sotto il profilo demografico; crescita favorita dalla sua vicinanza con la città di Ferrara. Il dominio della Santa Sede, durato circa duecento anni, fu bruscamente interrotto dall'invasione napoleonica nel 1797. I Francesi portarono in queste zone le idee della rivoluzione ed una speranza di maggiore libertà, subito però delusa dai fatti: alla spoliazione del territorio si ebbero tasse inique, come quella sul macinato, che causarono delle vere rivolte popolari.

Il dominio austriaco[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1815, dopo il Congresso di Vienna, ai Francesi subentrarono gli Austriaci che portarono ancora più malcontento tra la popolazione soprattutto per l'annessione alla provincia di Rovigo; nei pressi del paese si combatté la battaglia di Occhiobello, episodio della guerra austro-napoletana, in cui il Re di Napoli Gioacchino Murat fu sconfitto dal generale austriaco Johann Maria Philipp Frimont.

Il Regno d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1866, con la pace di Vienna, terminò la dominazione austriaca ed il Veneto fu ceduto al Regno d'Italia. Diverse furono le costruzioni in ambito edilizio: comparsa della ferrovia, costruzione del ponte ferroviario in ferro, impianto di pubblica illuminazione ad Occhiobello, ecc. L'incremento economico e sociale fu molto rallentato in seguito alle due guerre mondiali che travolsero l'Italia. L'ultimo conflitto mondiale ha impegnato nella lotta alla Resistenza un elevato numero di vite umane, i centri abitati hanno subito bombardamenti, opere d'arte di grande valore distrutte. A guerra finita riprese la ricostruzione del paese, ricostruzione che subì ancora un altro rallentamento a causa dell'alluvione del Po del 14 novembre 1951.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Casa di Carlo Cavriani, carbonaro
  • Villa Prearo
  • Ca' Ariosto
  • Palazzo Pepoli
  • La Rizza (XVIII secolo)
  • La Piacentina
  • Complesso Savonarola
  • La Colombara (XVI secolo)

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2018 a Occhiobello risultano residenti 1 152 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono:[8]

  1. Romania, 307
  2. Albania, 191
  3. Marocco, 151
  4. Cina, 106
  5. Moldavia, 92
  6. Ucraina, 69
  7. Tunisia, 57
  8. Alpago,1

Religione[modifica | modifica wikitesto]

La maggioranza della popolazione è di religione cristiana cattolica[9]; la seconda religione è quella islamica in seguito all'immigrazione degli ultimi anni.

L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica con una comunità:

  • Chiesa Evangelica dei Fratelli.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Occhiobello viene citata per tre volte dallo scrittore Giuseppe Berto nel suo romanzo Il male oscuro, vincitore dell'edizione 1964 del Premio Campiello. Il padre del protagonista (figura in larga parte autobiografica) era stato infatti comandante della locale stazione dei Carabinieri.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

In base allo statuto comunale di Occhiobello[10], le frazioni comunali sono[11]:

Località[modifica | modifica wikitesto]

Altre località non citate nello statuto comunale:

  • Baccanazza
  • Casazza, 22 abitanti, 8 m s.l.m.
  • Chiavica, 78 abitanti, 7 m s.l.m.
  • Gurzone sud, 28 abitanti, 7 m s.l.m.
  • Malcantone, 33 abitanti, 8 m s.l.m.
  • Pastureria, 41 abitanti, 6 m s.l.m.
  • Vallice

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

I collegamenti stradali che interessano il comune sono:

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La località è servita dalla stazione di Occhiobello, posta sulla linea Bologna-Padova.

Trasporto pubblico[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Santa Maria Maddalena è servita dalla linea nº 11 del trasporto urbano TPER di Ferrara.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci dal 1946[modifica | modifica wikitesto]

Sindaco Partito Periodo Elezione
Gino Morari Partito Comunista Italiano 1946-1947 1946
Luigi Zampoli Partito Comunista Italiano 1947-1951 1946
Nerio Campioni Partito Comunista Italiano 1951-1971 1951
1956
1960
1964
1970
Danilo Campioni Partito Comunista Italiano 1971-1981 1970
1975
1980
Daniele Chiarioni Partito Comunista Italiano 1981-1993 1980
1985
1990
Armando Marcomin Partito Comunista Italiano 1993-1995 1990
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
Daniele Chiarioni Centro-sinistra 1995-2004 1995
1999
Gigliola Natali Centro-sinistra 2004-2009 2004
Daniele Chiarioni Centro-sinistra 2009-2019 2009
Grande coalizione (PD - LN) 2014
Sondra Coizzi L.c. CambiamOcchiobello 2019-in carica 2019

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 529.
  5. ^ Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
  6. ^ Antonello Nave, Virgilio Milani e la scultura del Novecento nel Polesine, Rovigo, Minelliana, 2004, pp. 168, 170
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ Dati Istat
  9. ^ Diocesi di Adria-Rovigo, su diocesi.rovigo.it. URL consultato il 25 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2010).
  10. ^ Statuto comunale di Occhiobello
  11. ^ 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it. URL consultato il 1º dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
  • Guida turistica del comune di Occhiobello.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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