Meleti
Meleti comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lodi |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Milazzo (lista civica Vivi Meleti) dal 25-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°07′11″N 9°50′17″E |
Altitudine | 40 m s.l.m. |
Superficie | 7,39 km² |
Abitanti | 441[1] (31-12-2021) |
Densità | 59,68 ab./km² |
Frazioni | Santa Giulitta |
Comuni confinanti | Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d'Adda, Cornovecchio, Crotta d'Adda (CR), Maccastorna |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26843 |
Prefisso | 0377 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 098038 |
Cod. catastale | F102 |
Targa | LO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 545 GG[3] |
Nome abitanti | meletesi |
Patrono | san Cristoforo |
Giorno festivo | terza domenica di settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Meleti nella provincia di Lodi | |
Sito istituzionale | |
Meleti (Melét in dialetto lodigiano[4], Mlìd nella varietà locale) è un comune italiano di 441 abitanti[1] della provincia di Lodi in Lombardia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Divenne nel XII secolo proprietà della chiesa di Milano. Passò poi nelle mani di importanti famiglie lombarde; insieme a Basiasco, Corno Giovine, Cornovecchio, Pizzighettone Maleo e Maccastorna costituì il territorio su cui la famiglia Vincemala (Vismara) esercitò il Mero e Misto Impero.
Nel medioevo Meleti appartenne a importanti famiglie del Lodigiano (Stampa, Pusterla, Selvatico, Corno) e al vescovo di Lodi, che nel 1344 fu costretto a cederla ai Visconti.
Compresa nel 1385 nel feudo di Maccastorna, fu acquistata nel 1452 da Luigi Bossi fin quando non fu ceduta, ai Trivulzio per pochissimo tempo, indi ai Figliodoni, confluiti e poi, nel XVIII secolo, nei conti Corio Visconti Figliodoni.
In età napoleonica (1809-16) Meleti fu frazione di Castelnuovo Bocca d'Adda, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Secondo lo storico Giovanni Agnelli il nome è di origine umbra; si ritrova, in un documento antico, come "waldo (= foresta) Meleto".
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 2 settembre 1997.[5]
«D'azzurro, al cigno d'argento, imbeccato e piotato d'oro, accompagnato in capo da tre stelle di otto raggi, ordinate in fascia, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli edifici di interesse ricordiamo la parrocchiale di San Cristoforo, ricostruita alla fine del XV secolo e che ha subito poi vari restauri, l'oratorio dei Santi Quirico e Giulitta in località Santa Giulitta, eretta nel 1630, e il palazzo Figliodoni.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Meleti in totale sono 40[7], pari all'8,39% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Paese | Popolazione (2008) |
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Albania | 11 |
Cina | 10 |
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Un terzo degli occupati di Meleti opera in una dozzina di aziende agricole, dove si pratica anche l'allevamento del bestiame, in prevalenza bovini da carne e da latte.
L'agricoltura rappresenta infatti la quasi esclusiva attività economica locale.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Segue un elenco delle amministrazioni locali.[8]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1946 | 1951 | Celeste Loardi | Sindaco | ||
1951 | 1956 | Antonio Bravi | Sindaco | ||
1956 | 1960 | Luigi Berselli | Sindaco | ||
1960 | 1965 | Mario Magani | Sindaco | ||
1965 | 1970 | Cesare Sanarica | Sindaco | ||
1970 | 1975 | Valentino Uggetti | Sindaco | ||
1975 | 1980 | Luigi Berselli | Sindaco | ||
1980 | 1990 | Valeria Cellina | Sindaco | ||
1990 | 2004 | Pierangelo Foletti | Sindaco | ||
2004 | 2014 | Emanuele Stefanoni | lista civica (centrodestra) | Sindaco | |
2014 | in carica | Mario Raffaele Rocca | lista civica | Sindaco |
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
La chiesa parrocchiale
-
Il campanile
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 388, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Meleti, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 novembre 2023.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Dati demografici ISTAT
- ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 285.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Meleti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.meleti.lo.it.
- Meléti, su sapere.it, De Agostini.
- Meleti, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243866466 |
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