San Fiorano
San Fiorano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Mario Ghidelli (lista civica Noi con voi) dal 25-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°08′14″N 9°43′24″E / 45.137222°N 9.723333°E |
Altitudine | 56 m s.l.m. |
Superficie | 8,97 km² |
Abitanti | 1 849[1] (31-12-2021) |
Densità | 206,13 ab./km² |
Frazioni | Campone, Divizia, Lazzaretto, Regone |
Comuni confinanti | Codogno, Fombio, Maleo, Santo Stefano Lodigiano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26848 |
Prefisso | 0377 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 098047 |
Cod. catastale | H844 |
Targa | LO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 701 GG[3] |
Nome abitanti | sanfioranesi |
Patrono | san Floriano |
Giorno festivo | 4 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
San Fiorano (San Fiuràn in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 1 849 abitanti[1] della provincia di Lodi in Lombardia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il paese di San Fiorano viene citato per la prima volta in un documento del 997. Rogerio di Bariano fu nominato feudatario dall'imperatore Ottone III. A causa del suo possesso sanfioranese, Rogerio ebbe una lite il 5 agosto dell'anno 1000 con il vescovo di Lodi, giudicata da Benzone conte di Lodi nel placito di Turano.
In epoca comunale, il castello sanfioranese fu coinvolto nelle lotte tra i comuni di Milano, Lodi, Pavia, Cremona e Piacenza:[4] nel 1216 fu distrutto dai Milanesi alleati ai Piacentini . Ricostruito, nel 1239 fu preso e incendiato dai Piacentini in guerra coi Lodigiani, che parteggiavano per l'imperatore Federico II di Svevia. Ricostruito, fu di nuovo conquistato dai Milanesi nel 1278, ma in seguito i Lodigiani, alleati ai Cremonesi se ne impadronirono e lo distrussero. Il castello, tornato a nuova vita, servì da rifugio ai Tresseni, fuggiaschi da Lodi per motivi politici, che tennero San Fiorano fin verso la fine del XV secolo.
Di fianco al castello, sull'area dell'attuale cimitero, sorgeva la chiesa plebana di Santa Elisabetta, citata in un documento del 1261, anno in cui pagava una tassa al Vescovo di Lodi. Era la Chiesa del vecchio paese, essendo l'attuale costruita a partire dall'anno 1502. Narra Lorenzo Monti, storico codognese della fine del XVIII secolo, come nelle mura esterne dell'abside, rivolte verso il lago Barilli, fossero infissi dei grossi anelli di ferro che servivano per ancorare le barche dei pescatori.
All'inizio del XVI secolo la proprietà di San Fiorano passò alla famiglia milanese dei Trivulzio; nel 1543 il conte Gian Fermo Trivulzio ottenne dall'imperatore di Spagna Carlo V il permesso di tenere un mercato in una delle sue terre e fissò questo privilegio in San Fiorano, com'era ricordato da una lapide marmorea che si trovava di fronte al Municipio. Il mercato di San Fiorano nei secoli scorsi era molto rinomato e richiamava commercianti e curiosi di tutto il circondario; gli ultimi affari si sono consumati fino alla guerra del 15/18. Nei giorni immediatamente precedenti la Sagra patronale del 4 maggio, si svolgeva in paese una grande fiera detta di Santa Croce che godeva di grande fama presso tutte le terre del medio corso del Po. Il poeta lodigiano Jacopo Gabiano (sec. XVII) fa cenno del mercato di San Fiorano nel suo poema "Laudiade".
Il 16 maggio 1645 Giangiorgio Pallavicino acquistò il feudo di San Fiorano, iniziando così il "dominio" della sua casata sul paese. Il più illustre discendente della nobile casata fu senza dubbio Giorgio Guido, il grande patriota del risorgimento italiano, che avrà modo di ospitare in paese nel 1866 Garibaldi in persona, dedito in quel periodo a ordine manovre per la liberazione di Roma dallo Stato Pontificio.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Stemma[5]

«Scudo sormontato da una corona e suddiviso in quattro parti. A sinistra in alto tre biscioni viscontei su fondo rosa, a sinistra in basso, fondo verde, a destra in alto l'immagine di San Florano Martire su fondo bianco e a destra in basso tre fiori azzurri su banda bianca dal centro verso destra su fondo rosso.» |
Gonfalone[6]
«Drappo quadrangolare di un metro per due di colore cremisi con ricamato lo stemma del Comune sul fronte e sul retro la figura di San Florano Martire, patrono del Comune.» |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Tre sono i luoghi di interesse:
- la chiesa fondata nel 1502 e dedicata a San Floriano;
- la villa Pallavicino Trivulzio, la quale integra alcuni elementi già appartenenti al Duecentesco castello di San Fioriano[4];
- il Lazzaretto, chiamato anche "Mortorino", nel quale sono conservati affreschi settecenteschi della Via Crucis, opera del pittore varesino Giovanni Battista Ronchelli, allievo di Pietro Antonio Magatti.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di San Fiorano in totale sono 60[8], pari al 3,43% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Paese | Popolazione (2008) |
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Marocco | 28 |
Romania | 17 |
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Segue un elenco delle amministrazioni locali.[9]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1945 | 1951 | Giuseppe Travaini | Sindaco | ||
1951 | 1956 | Pietro Tirelli | Sindaco | ||
1956 | 1964 | Antonio Cigolini | Sindaco | ||
1964 | 1975 | Giovanni Fugazza | Sindaco | ||
1975 | 1995 | Angelo Omini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1995 | 2004 | Angelo Fugazza | Lista civica (centrodestra) | Sindaco | |
2004 | 2014 | Antonio Mariani | Lista civica (centrosinistra) | Sindaco | |
2014 | in carica | Mario Ghidelli | Lista civica (centrodestra) | Sindaco |
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
-
Cappella dei conti Pallavicino
-
Il Mortorino
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b Contino, Castello di San Fiorano.
- ^ Art. 3 comma 4 dello Statuto Comunale
- ^ Art. 3 comma 5 dello Statuto Comunale
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Dati demografici ISTAT
- ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 290.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Fiorano
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.sanfiorano.lo.it.
- San Fiorano Online (sito non ufficiale), su sanfiorano.altervista.org.
- Il sito della Parrocchia di San Floriano Martire in San Fiorano, su parrocchiasanfloriano.it.
- Pagina su San Fiorano, da Codogno Online, su codognoonline.it. URL consultato il 22 marzo 2005 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2005).
- San Fiorano, su lombardiabeniculturali.it, Regione Lombardia.
- Il Quadriportico
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234397357 |
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