Le vacanze di Maigret

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Le vacanze di Maigret
Titolo originaleLes vacances de Maigret
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1948
1ª ed. italiana1954
GenereRomanzo
SottogenereGiallo
Lingua originalefrancese
AmbientazioneLes Sables-d'Olonne
Protagonisticommissario Maigret
Coprotagonistisignora Maigret
AntagonistiPhilippe Bellamy
Altri personaggiOdette, Lucille
SerieRomanzi con Maigret protagonista
Preceduto daMaigret a New York
Seguito daBen tornato, Maigret

Le vacanze di Maigret (titolo originale francese Les vacances de Maigret) è un romanzo poliziesco di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.

È il ventottesimo romanzo dedicato al celebre commissario. Ed è ambientato a Les Sables-d'Olonne una piccola località marittima in Vandea. Questa località costiera particolare era molto conosciuta da Simenon, che l'aveva visitata una prima volta nel 1927 con la prima moglie detta "Tigy", subito dopo la conclusione della sua relazione con Joséphine Baker. Nell'estate del 1944, invece, Simenon torna a Les Sables-d'Olonne per curare un'infezione virale e rimarrà in questa località sino alla fine della seconda guerra mondiale[1].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Le chenal des Sables d'Olonne

Maigret e la moglie sono in vacanza a Les Sables-d'Olonne, ma un attacco di appendicite costringe la signora Maigret a sottoporsi ad un intervento chirurgico urgente. Una sera, rientrando in albergo dopo aver fatto visita alla moglie in ospedale, Maigret si accorge di avere nella tasca della giacca un messaggio anonimo che lo prega di andare a visitare la paziente della stanza numero 15. La paziente muore il giorno successivo, dopo essere stata in coma per giorni a seguito, stando alle testimonianze raccolte, di un incidente d'auto.

Maigret non può indagare formalmente, essendo in vacanza fuori dalla sua giurisdizione, tuttavia non può fare a meno di investigare sul caso e seguire le tracce che partono dal messaggio anonimo che gli è stato infilato in tasca a sua insaputa.

La giovane ragazza deceduta è la cognata del dottor Philippe Bellamy, noto medico locale. Maigret viene a sapere che questi era alla guida dell'auto quando si è verificato l'incidente. Il commissario inoltre viene a conoscenza che il medico è sposato con una donna di grande bellezza, tale Odette, e che ne è tremendamente geloso. Invitato a casa dal dottore stesso, entrando i due vedono uscire di corsa una ragazzina dall'aria spaventata, Lucille. Maigret pur non conoscendola ancora cercherà poi di rintracciarla, ma purtroppo questa verrà rinvenuta morta il giorno appresso. Scoprirà inoltre che anche Emile, il fratello della ragazzina, ha lasciato da poco la sua famiglia per andare a vivere a Parigi ma non ha più dato notizie di sé. Alla fine il commissario scopre che Odette, la moglie del medico, ed Emile erano amanti e progettavano la fuga insieme, comunicando tramite un'amica di Odette e la stessa Lucille. Riuscirà in ultimo a far confessare al dottore i due omicidi, quello di Emile e della sorellina Lucille e il suicidio della cognata, perdutamente innamorata del medico, che aveva intravisto il cadavere di Emile nello studio del dottore.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo è stato scritto a Tucson, Arizona (USA) dall'11 al 20 novembre 1947 e pubblicato per la prima volta l'anno successivo, il 14 giugno 1948, presso l'editore Presses de la Cité.

In Italia è apparso per la prima volta nel 1954, tradotto da Sarah Cantoni e pubblicato da Mondadori nella collana "Il girasole. Biblioteca economica Mondadori" (n° 10)[2]. Sempre per lo stesso editore è stato ripubblicato in altre collane o raccolte tra gli anni sessanta e novanta[3] (dal 1990 nella traduzione di Eileen Romano). Nel 1999 il romanzo è stato pubblicato presso Adelphi, sempre con il titolo Le vacanze di Maigret, tradotto da Laura Frausin Guarino, nella collana dedicata al commissario (parte de "gli Adelphi", al nº 154).

Film e televisione[modifica | modifica wikitesto]

Almeno tre sono stati gli adattamenti del romanzo per la televisione:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Maigret of the Month: Les Vacances de Maigret, su trussel.com. URL consultato il 5 gennaio 2010.
  2. ^ Eskin, Op. cit., p. 407
  3. ^ Le edizioni dei "Maigret", su genovalibri.it. URL consultato l'8 gennaio 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]