Maigret ha paura

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Maigret ha paura
Titolo originaleMaigret a peur
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1953
1ª ed. italiana1956
GenereRomanzo
SottogenereGiallo
Lingua originalefrancese
SerieRomanzi con Maigret protagonista
Preceduto daLe due pipe di Maigret
Seguito daMaigret si sbaglia

Maigret ha paura (titolo originale francese Maigret a peur) è un romanzo di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.

Il romanzo è stato scritto alla tenuta Shadow Rock Farm di Lakeville (Connecticut), negli Stati Uniti d'America, dal 20 al 27 marzo 1952, pubblicato per la prima volta in Francia il 3 luglio dello stesso anno presso l'editore Presses de la Cité.

È il quarantaduesimo romanzo dedicato al celebre commissario.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Fontenay-le-Comte

È quasi angosciante per Maigret ritrovarsi dopo trent'anni a casa del suo amico Julien Chabot, a Fontenay-le-Comte, dove tutto sembra immutato: la sala da pranzo, lo studio, gli odori e, soprattutto, quei segni di distinzione sociale che un tempo lo turbavano. Ora è Chabot, diventato giudice istruttore, a chiedere il suo aiuto. La sua cittadina è stata sconvolta da tre omicidi e la visita del commissario capita a proposito. La prima vittima è Robert, uno dei Vernoux de Courçon, aristocratici decaduti che continuano a ostentare la loro nobiltà con gelido disprezzo. La seconda vittima è la vedova Gibon, levatrice. La terza, appena arrivato Maigret, è Gobillard, un vecchio ubriacone. La successione degli omicidi fa pensare all'opera di un folle. Maigret non ha nessuna voglia di complicarsi la vita. Dopotutto, è solo passato a salutare un amico. Ma non riesce a non occuparsene.

In città tutti sembrano sospettare Alain Vernoux (figlio di Hubert, fratello della vittima, che ha incontrato Maigret in treno). Si scopre che questi ha un'amante, Louise Sabati, e quando lei viene arrestata a causa di vari indizi, lui si suicida. A questo punto Maigret capisce che l'assassino è proprio Hubert, che ha poi ucciso altre due volte per depistare le indagini. Una volta tornato a Parigi, gli viene comunicato che probabilmente l'assassino verrà dichiarato pazzo, in quanto costui ha inscenato una crisi il giorno dopo che Maigret gli ha parlato facendogli capire di averne scoperto le trame.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta presso l'editore Presses de la Cité nel 1953.

In Italia è apparso per la prima volta nel 1956, tradotto da Roberto Cantini e pubblicato da Mondadori nella collana "Il girasole. Biblioteca economica Mondadori" (n° 49). Sempre per lo stesso editore è stato ripubblicato in altre collane o raccolte tra gli anni sessanta e novanta[1] (dal 1991 nella traduzione di Marianna Basile). Nel 2004 il romanzo è stato pubblicato presso Adelphi, tradotto da Rossella Daverio, nella collana dedicata al commissario (parte de "gli Adelphi", al n° 253).

Film e televisione[modifica | modifica wikitesto]

Tre sono stati gli adattamenti per la televisione:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]