È un peccato morir

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È un peccato morir
singolo discografico
Screenshot del video
ArtistaZucchero Fornaciari
Pubblicazione1º ottobre 2010
Durata3:40
Album di provenienzaChocabeck
GenerePop
Blues
EtichettaUniversal Music Group
ProduttoreZucchero Fornaciari, Brendan O'Brien
Registrazione2010
FormatiDownload digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 15 000+)
Zucchero Fornaciari - cronologia
Singolo precedente
(2008)
Singolo successivo
(2011)

È un peccato morir è un singolo del cantante italiano Zucchero Fornaciari pubblicato il 1º ottobre 2010 per il mercato radiofonico e l'11 ottobre 2010 come CD singolo o download digitale dall'etichetta discografica Universal Music Group. È il primo estratto dall'undicesimo album di inediti, Chocabeck, uscito il 3 novembre 2010.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è stato scritto da Zucchero Fornaciari e Pasquale Panella e prodotto dallo stesso Zucchero insieme a Brendan O'Brien e ha raggiunto la quinta posizione della classifica dei singoli più venduti in Italia e la posizione 41 in Svizzera.[2]. Zucchero, parlando del brano, ha detto che si tratta di "una preghiera, un inno alla vita, agli uccellini che cantano, al sole, alla buona tavola, ai sapori nostrani, alla voglia di vivere per rivivere tutto"[3]. È stato frequentemente trasmesso in radio, raggiungendo la posizione numero 1 dell'airplay.[4]

Il 22 novembre 2014, quattro anni dopo la pubblicazione del brano, sul web si è diffusa una fake news relativa alla presunta morte di Zucchero; il cantautore reggiano ha smentito con un post su tutti i suoi profili web ufficiali raffigurante una mano che fa il gesto delle corna e la citazione "È un peccato morir" annessa[5].

Il video[modifica | modifica wikitesto]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. È un peccato morir – 3:40 (testo: Zucchero, Pasquale Panella – musica: Zucchero)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Zucchero - voce, organo Hammond, chitarra acustica, chitarra 12 corde, clavicembalo, chitarra acustica, chitarra elettrica, pianoforte, Fender Rhodes, tastiera
  • Max Marcolini - chitarra elettrica
  • Brendan O'Brien - chitarra, cori, tastiera
  • Paul Bushnell - basso
  • Jon Hopkins - tastiera addizionale
  • Josh Freese - percussioni
  • Patrick Warren - tastiera

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2010) Posizione
massima
Italia[6] 5
Svizzera[7] 41
Europa[8] 37

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2010) Posizione
Italia[9] 70

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - Benvenuto! (PDF), su fimi.it (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2011).
  2. ^ È un peccato morir su italiancharts.com, su italiancharts.com. URL consultato l'8 giugno 2011.
  3. ^ ZUCCHERO: IL MIO PICCOLO MONDO ANTICO, in Famiglia Cristiana, 19 novembre 2010. URL consultato il 21 ottobre 2015.
  4. ^ Music Control: Zucchero e James Blunt sempre in testa, su rockol.it, Rockol, 28 novembre 2010. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  5. ^ «È morto Zucchero». E lui su Twitter risponde con le corna, in La Stampa, 23 novembre 2014. URL consultato il 21 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2015).
  6. ^ Classifica settimanale WK 42 (dal 18.10.2010 al 24.10.2010), su fimi.it, FIMI. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  7. ^ Classifica, su swisscharts.com.
  8. ^ Classifica europea, su euro200.net, Euro 200. URL consultato il 29 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  9. ^ Classifiche annuali dei dischi più venduti e dei singoli più scaricati, su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana, 17 gennaio 2011. URL consultato l'11 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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