Galleria nazionale delle Marche
Galleria nazionale delle Marche | |
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Ingresso | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Palazzo Ducale |
Indirizzo | Palazzo Ducale - Piazza Duca Federico, 107, Urbino |
Coordinate | 43°43′27.64″N 12°38′11.3″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Pittura |
Apertura | 1912 |
Visitatori | 163 194 (2022) |
Sito web | |
La Galleria nazionale delle Marche è uno dei musei più importanti d'Italia. Ha sede nel Palazzo Ducale di Urbino e le sue collezioni derivano in larga parte da opere raccolte nel XIX secolo da chiese e conventi del territorio marchigiano. Relativamente scarse sono invece le opere delle collezioni ducali, già disperse nel corso dei secoli. La sezione più celebre è legata al Rinascimento urbinate, con due opere di Piero della Francesca ed altre degli artisti della corte di Federico da Montefeltro, oltre a un importante nucleo di opere del primo Cinquecento, tra cui lavori di Raffaello.
Visita al museo
Una volta oltrepassoto l'ingresso in Piazza Duca Federico il visitatore si trova nel bellissimo Cortile d'onore: la forma è rettangolare con cinque arcate sui lati nord (di ingresso) e sud, mentre sei sugli altri.
Lungo tutta l'eestensione dei due architravi, su tutti e quattro i lati del cortile, corre una scritta dedicatoria: "FEDERICUS DUX MONTISFERETRI AC DURANTIS COMES SANCTAE RO[MANAE] ECCLESIAR CONFALORERIUS ATQUE ITALICAE CANFEDERATIONIS IMPERATOR HANC DOMUM A FUNDAMENTIS ERECTAM GLORIAE ET POSTERITATI SUAE EXAEDIFICAVIT. - QUI BELLO PLURIES DEPUGNAVIT SEXIES SIGNA CONTULIT OCTIES HOSTEM PROFLIGAVIT OMNIUMQUE PRAELIORUM VICTOR DITIONEM AUXIT. EIUSDEM IUSTITIA CLEMENTIA LIBERALITAS ET RELIGIO PACE VICTORIAS EQUARUNT ORNARUNTQUE" [1].
Nell'angolo sud orientale si trova un pozzo seicentesco.
Primo piano
Appartamento della Jole (sale 1 - 7)
Nell'ala orientale del palazzo, formata da sette sale, si trova l'appartamento della Jole.
In questa sezione, tra le opere vi è l'alcova di Federico da Montefeltro (di Giovanni da Camerino), rara testimonianza di arredamento del Quattrocento, in quanto questo fu l'appartamento abitato da Federico non ancora duca, in attesa della fine della costruzione della sua sontuosa dimora sul lato opposto del palazzo denominato Appartamento del Duca.
In queste sale si trovano le sculture del primo rinascimento (Luca della Robbia, Michele di Giovanni da Fiesole detto il Greco, Agostino di Duccio, Francesco di Giorgio Martini); le sale V e VI ospitano invece opere del primo Quattrocento marchigiano; nell'ultima sala, allestita in tempi recenti, si trovano le opere pittoriche del XIV secolo.
Appartamento dei Melaranci (sale 8 - 11)
Proseguendo si entra nell'appartamento dei Melaranci: questi ambienti erano probabilmente destinati insieme al successivo Appartamento degli Ospiti, ad accogliere gli ospiti importanti.
In queste sale continua l'esposizione iniziata nell'ultima sala dell'Appartamento della Jole delle opere del basso medioevo di artisti provenienti principalmente dall'Italia centrale (soprattutto dell'area marchigiano e riminese).
Tra queste i polittici Madonna col bambino e Storie della vita di Gesù di Giovanni Baronzio.
Appartamento degli Ospiti (sale 12 - 15)
L'appartamento si compone di cinque sala delle quali solamente quattro sono visitabili. Una sala è detta del Re d'Inghilterra e sta ad indicare come la tradizione di ospitare personaggi di riguardo sia giunta anche a tempi più a noi vicini.
Qui sono state collocate le opere pittoriche del Quattrocento veneto e delle basse Marche, nonché la scultura lignea rinascimentale, più un tesoretto di monete d'oro del Quattrocento ritrovate fortunosamente di recente.
Appartamento del Duca o Realissimo (sale 16 - 20)
Passando l'appartamento degli ospiti si arriva all'appartamento del duca Federico.
Questa è sicuramente la parte più importante della galleria e dove sono situate le opere più preziose del museo.
La sala delle udienze (sala 16) contiene fra l'altro la Flagellazione e la Madonna di Senigallia entrambe di Piero della Francesca.
Più avanti il celebre studiolo del duca Federico (sala 18), compito nel 1476, con pregevoli stucchi sulla volta e rivestito nella fascia inferiore di legno intarsiato da Baccio Pontelli su disegni di Sandro Botticelli, di Francesco di Giorgio Martini e di Donato Bramante. La fascia intermedia tra la volta gli armadi intarsiati conteneva in origine ventotto ritratti di uomini illustri realizzati da Giusto di Gand e Pedro Berruguete. Accanto allo studiolo si trovava la Biblioteca, oggi dispersa.
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Giusto di Gand, Ritratto di Petrarca, sala 18
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Giusto di Gand, Ritratto di Euclide, sala 18
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Giusto di Gand, Ritratto di Aristotele, sala 18
La sala 20 una volta era la Camera da letto del Duca: bellisime le tarsie delle porte i cui disegni sono attribuiti a Sandro Botticelli (quella con Marte e Ercole) e a Francesco di Giorgio Martini (Rappresentazioni prospettiche di Palazzi).
Sempre in questa sala si trova anche l'opera di Pedro Berruguete Ritratto di Federico da Montefeltro col figlio Guidobaldo (1476 - 1477)
Sale di rappresentanza (sale 21 - 23)
In queste sale si trovava il cuore del palazzo ducale e della vita di corte.
Nella sala degli Angeli (sala 21) possiamo ammirare oltre alla Veduta della città ideale, attribuito, tra gli altri, a Luciano Laurana, e la Pala del Corpus Domini, composta dalla tavola della Comunione degli Apostoli (1473-1474) di Giusto di Gand e la predella del Miracolo dell'Ostia profanata (1467-1468) di Paolo Uccello.
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Paolo Uccello, Miracolo dell'Ostia profanata
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Paolo Uccello, Miracolo dell'Ostia profanata
Nella cosiddetta sala delle Veglie (sala 23) fu ambientato il Libro del Cortegiano di Baldassarre Castiglione: qui oltre a un nutrito gruppo di opere di mano di Giovanni Santi, troviamo anche due tele (una volta due lati dello stesso stendardo) di mano di Luca Signorelli con la Discesa dello Spirito Santo e la Crocifissione (1494).
Appartamento della Duchessa (sale 24 - 28)
Nell'appartamento della Duchessa si trovano opere cinquecentesce come Ritratto di gentildonna e Santa Caterina di Alessandria di Raffaello (sala 25 - Salotto della Duchessa) o L'ultima cena e Resurrezione di Tiziano (Sala 26 - Camera da letto della Duchessa).
Secondo piano
Appartamento rovaresco
Salendo al secondo piano si arriva all'appartamento roveresco, così chiamato perché realizzato sotto Guidobaldo della Rovere.
Qui sono ubicate opere di Federico Barocci e altri artisti della prima metà del XVII secolo.
Tra le altre opere una bellissima Madonna col Bambino e santa Francesca Romana di Orazio Gentileschi (sala 4)
Sotterranei
I sotterranei comprendono invece gli ambienti di servizio come la scuderia, le cucine, i bagni, le cantine.
Note
- ^ "Federico, Duca di Urbino, Conte del Montefeltro e di Casteldurante, Gonfaloniere di Santa Romana Chiesa e Capo della Confederazione Italica, innalzò fino dalle fondamenta questa dimora a gloria sua e dei suoi posteri. Egli, che combatté più volte in guerra, sei volte guidò gli eserciti, otto volte sbaragliò il nemico, vincitore di tutte le guerre, aumentò il suo dominio. La sua giustizia, la sua clemenza, la sua liberalità la sua moralità uguagliarono e onorarono, durante la pace, le sue vittorie".
Bibliografia
- Paolo Dal Poggetto, La Galleria Nazionale delle Marche e le altre Collezioni nel Palazzo Ducale di Urbino, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2003.
Voci correlate
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