Cesare Siepi

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Cesare Siepi nel ruolo di Filippo II in Don Carlo, 1958

Cesare Siepi (Milano, 10 febbraio 1923[1]Atlanta, 5 luglio 2010) è stato un basso italiano, attivo dagli anni quaranta agli ottanta del novecento e considerato uno dei maggiori del secolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Formatosi nel conservatorio della sua città con Cesare Chiesa, debuttò molto giovane nel 1941 a Schio nel ruolo di Sparafucile in Rigoletto. Nel 1943, in quanto oppositore del regime fascista, fuggì in Svizzera.

Dopo la fine della guerra la carriera progredì rapidamente: nel gennaio 1946 interpretò Zaccaria in Nabucco alla Fenice di Venezia e nel dicembre successivo debuttò, nello stesso ruolo, alla Scala, dove nel 1948 venne chiamato da Arturo Toscanini per il concerto commemorativo di Arrigo Boito (tornerà a cantare con il celebre direttore nel 1950 ancora a Milano e nel 1951 a New York nella Messa di Requiem di Verdi).

Apparve ancora alla Scala e in tournée in Messico e Sudamerica nel 1949 e 50, mentre nel novembre 1950, col ruolo di Filippo II in Don Carlo (fu il primo spettacolo dell'era Bing), debuttò al Metropolitan di New York, dando inizio ad una più che ventennale collaborazione con il teatro statunitense per un totale di 491 recite, di cui rimangono numerose registrazioni dal vivo.

Pur prevalendo l'attività al Metropolitan, fu presente anche nei principali teatri europei, in particolare alla Royal Opera House di Londra e alla Staatsoper di Vienna (dove apparve ancora nel 1994 in Norma). In Italia, oltre alla Scala, fu presente a Firenze, Roma e, dopo l'abbandono del Met nel 1973, a Venezia, Napoli, Parma.

Il 21 aprile 1989 tenne un concerto al Teatro Carani di Sassuolo che è considerato l'addio ufficiale alle scene (apparve comunque ancora successivamente in alcune esibizioni sporadiche).

Don Giovanni[modifica | modifica wikitesto]

Don Giovanni si può considerare il ruolo chiave della carriera di Siepi, che ne fu per lungo tempo interprete di riferimento. Il debutto avvenne nel 1952 al Metropolitan, dove lo interpretò oltre 100 volte raccogliendo l'eredità di Ezio Pinza. Nel 1953 fu scelto da Wilhelm Furtwängler per interpretare il capovolavoro mozartiano al Festival di Salisburgo in un'edizione divenuta storica, a cui fecero seguito diverse riprese negli anni successivi. Altre importanti apparizioni furono nel 1956 alla Scala, nel 1962 e nel 1973 alla Royal Opera House di Londra, dal 1963 al 1975 alla Staatsoper di Vienna per 43 volte (di cui due in lingua tedesca). Affrontò il ruolo anche in sala di incisione per due volte (vedi oltre in "Discografia") e in film: uno derivato dallo spettacolo di Salisburgo del 53 e uno in lingua inglese del 1960.

Altri ruoli[modifica | modifica wikitesto]

Ricoprì tutti i più importanti ruoli del repertorio, sia di basso cantabile che profondo; oltre a quelli già citati, Mefistofele, Mephisto, Fiesco, Silva, Padre Guardiano, Ramphis, Baldassarre, Boris, Sarastro, Figaro, Don Basilio, Conte Rodolfo, Colline, Gurnemanz. Fece inoltre apparizioni nei teatri di Broadway in alcuni musical (nel 1962 in Bravo Giovanni e nel 1979 in Carmelina). Interpretò frequentemente nei concerti anche le romanze da salotto di Francesco Paolo Tosti, oltre che le classiche canzoni di Cole Porter.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1962 sposò la ballerina del Metropolitan Louellen Sibley, dalla quale ebbe due figli. Diversamente dai suoi colleghi dell'epoca, era molto restio ad apparire in tv e a concedere interviste. Scomparve all'età di 87 anni a causa di un ictus ad Atlanta, dove si era stabilito da tempo con la famiglia.[2][3]

Note vocali e artistiche[modifica | modifica wikitesto]

La notevole estensione, unitamente alla capacità di modulare una voce imponente secondo le caratteristiche del ruolo e alle doti d'interprete, gli hanno permesso di affrontare un repertorio particolarmente vasto ed eterogeneo, rendendone difficile l'attribuzione a una precisa tipologia vocale. Nella pubblicazione Le grandi voci (Garzanti - 1964) Rodolfo Celletti scrive di lui: "Siepi vanta una voce piena, risonante, omogenea e dal timbro assai pastoso. È tendenzialmente "basso cantabile", ma i suoni tondi e morbidi, il fraseggio ampio e aristocratico e la prestante figura scenica gli consentono di impersonare con grande prestigio anche parti regali e sacerdotali, che la tradizione vorrebbe appannaggio dei bassi profondi".

Repertorio[modifica | modifica wikitesto]

Repertorio operistico
Ruolo Titolo Autore
Conte Rodolfo La sonnambula Bellini
Oroveso Norma Bellini
Sir Giorgio I puritani Bellini
Mefistofele Mefistofele Boito
Enrico VIII Anna Bolena Donizetti
Raimondo Bidebent Lucia di Lammermoor Donizetti
Marin Faliero Marin Faliero Donizetti
Baldassarre La favorita Donizetti
Mefistofele Faust Gounod
Le Cardinal de Brogni La Juive Halévy
Giulio Cesare Giulio Cesare in Egitto Händel
Archibaldo L'amore dei tre re Montemezzi
Figaro Le nozze di Figaro Mozart
Don Giovanni
Leporello
Don Giovanni Mozart
Sarastro Il flauto magico Mozart
Boris Godunov Boris Godunov Musorgskij
Dosifei Chovanščina Musorgskij
Alvise Badoero La Gioconda Ponchielli
Colline La bohème Puccini
Don Basilio Il barbiere di Siviglia Rossini
Mosè Mosè Rossini
Il vecchio ebreo Sansone e Dalila Saint-Saëns
Lothario Mignon Thomas
Zaccaria Nabucco Verdi
Don Ruy Gomez de Silva Ernani Verdi
Attila Attila Verdi
Roger Jérusalem Verdi
Sparafucile Rigoletto Verdi
Giovanni da Procida I vespri siciliani Verdi
Jacopo Fiesco Simon Boccanegra Verdi
Padre Guardiano La forza del destino Verdi
Filippo II
Grande Inquisitore
Don Carlo Verdi
Ramfis Aida Verdi
Pistola Falstaff Verdi
Pogner I maestri cantori di Norimberga Wagner
Gurnemanz Parsifal Wagner

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Incisioni in studio[modifica | modifica wikitesto]

Registrazioni dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

DVD[modifica | modifica wikitesto]

  • Mozart, Don Giovanni - Furtwängler/Siepi/Della Casa, regia Paul Czinner, 1954 Deutsche Grammophon

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alcune fonti riportano come anno di nascita il 1919
  2. ^ Corriere della Sera, 6 luglio 2010, pag. 41
  3. ^ Musica: è morto Cesare Siepi, celebre basso milanese che trionfò a New York Archiviato il 16 giugno 2016 in Internet Archive., AdnKronos, 6 luglio 2010

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN110831574 · ISNI (EN0000 0000 8408 1143 · SBN REAV097865 · Europeana agent/base/160982 · LCCN (ENn82063125 · GND (DE12452091X · BNE (ESXX875001 (data) · BNF (FRcb13899769w (data) · J9U (ENHE987007424512905171 · CONOR.SI (SL64308067 · WorldCat Identities (ENlccn-n82063125